Torquato Gobbi

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
La versione stampabile non è più supportata e potrebbe contenere errori di resa. Aggiorna i preferiti del tuo browser e usa semmai la funzione ordinaria di stampa del tuo browser.
Torquato Gobbi

Torquato Gobbi (Bagnolo in Piano, Emilia Romagna, 6 agosto 1888 - Uruguay, maggio 1963) è stato un anarchico italiano.

Biografia

Di professione rilegatore, entra molto giovane a far parte del movimento anarchico frequentando il "Circolo Francisco Ferrer Guardia" di Reggio Emilia. La sua partecipazione agli scioperi dell'autunno del 1911 contro l'invio di truppe in Libia, lo vede protagonista e immediatamente segnalato alle autorità come anarchico e quindi perseguibile penalmente per « distribuzione di manifesti antimilitaristi » e di opuscoli in sostegno al soldato ribelle Augusto Masetti. All'inizio del 1914 Gobbi è uno dei promotori di una riunione in favore di Masetti che era stato internato a Reggio Emilia.

Militante dell'Unione Sindacale Italiana (USI), si schiera con la tendenza di Armando Borghi che si oppone strenuamente alla guerra e alla fazione interventista guidata da Alceste De Ambris. Nel gennaio 1915 partecipa al congresso anarchico nazionale a Pisa organizzato per sviluppare una strategia unitaria di opposizione alla guerra. Proprio durante questo periodo convince il suo giovane amico Camillo Berneri, segretario della Federazione Giovanile Socialista Italiana di Reggio Emilia, ad abbandonare il socialismo per abbracciare l'anarchismo.

Nel mese di giugno del 1916, durante un congresso semi-clandestino di Firenze, viene eletto insieme a Temistocle Monticelli, Pasquale Binazzi, Gregorio Benvenuti e Virgilio Mazzoni al Comitato d'Azione Anarchico Internazionale (CAIA) per coordinare la lotta contro la guerra in Italia e in collegamento con i compagni stranieri. La sua propaganda antimilitarista gli costa diverse persecuzioni giudiziarie, in particolare tra l'aprile 1917 e il febbraio 1918, quando viene condannato a dieci anni di prigione.

Dopo l'amnistia del marzo 1919, rientra in libertà e riprende il suo attivismo partecipando al congresso di fondazione dell'Unione Comunista Anarchica Italiana, svoltosi a Firenze dal 12 al 14 aprile. Con l'avvento del fascismo viene più volte aggredito a Reggio Emilia, per questo, dopo aver preso parte al 3 ° Congresso dell'Unione Anarchica Italiana (novembre 1921) decide di emigrare in Francia.

Membro del «gruppo Gori» di Parigi, in cui tra gli altri militano Armando Borghi, Angelo Diotallevi, Alberto Meschi e Enzo Fantozzi, viene ingenuamente coinvolto nell'avventura pseudo-antifascista di Ricciotti Garibaldi, che ben presto si scoprirà essere un provocatore al soldo dell'OVRA fascista. Nel 1927 è membro del gruppo Pensiero e Volontà e uno dei redattori del suo organo propagandistico: La Lotta Umana, diretto da Luigi Fabbri (Parigi, ottobre 1927 - aprile 1929).

Come molti altri redattori del giornale (Fabbri, Fedeli, Berneri), il 16 settembre 1927 viene espulso dal paese transalpino. Si reca quindi in Belgio, a Bruxelles, dove viene assunto come operaio in una fabbrica di bottoni, pur proseguendo attivamente nella sua attività antifascista e anarchica. Espulso dal Belgio nel 1929, nonostante l'intervento della «Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo», decide di emigrare verso l'America latina per raggiungere Luigi Fabbri a Montevideo.

Nella capitale uruguayana collabora alla rivista «Studi Sociali» (Montevideo-Bienos Aires, 40 numeri dal 16 marzo 1930 al 15 maggio 1935) diretta da Luigi e Luce Fabbri. In seguito, a partire dal 1930, si indirizza verso il socialismo riformista di natura libertaria.

Durante la Seconda guerra mondiale diviene presidente del Comitato di Montevideo dell'associazione Italia Libera e organizza molte manifestazioni contro il nazi-fascismo. Dopo la guerra, Gobbi permane nella sua residenza in Uruguay, dove apre una libreria e fonda la casa editrice Libreria Italiana. Depressosi a causa della grave crisi economica che colpisce l'Uruguay negli anni '60, Torquato Gobbi si suicida nel maggio del 1963.

Bibliografia

  • Antonio Senta, Note su Torquato Gobbi, un anarchico problematico, Clio: rivista trimestrale di studi storici, 2008
  • Fabrizio Montanari, Voci dal Plata: (vita e morte di Torquato Gobbi), Bertani, 1997

Voci correlate