ThyssenKrupp

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La ThyssenKrupp, con quartier generale ad Essen (bacino della Ruhr, Germania) è attualmente l'azienda europea leader nel campo dell'acciaieria e siderurgia, ed è il risultato della fusione, avvenuta nel 1999, tra la dinastia dei Krupp e quella dei Thyssen.

Breve storia

Krupp nasce nel 1811, ma la sua "fortuna" cominciò alla metà dell'800 con l'invenzione, per merito del figlio del fondatore, Alfred, della ruota per treni senza saldature che sbaragliò la concorrenza sbarcando sul mercato americano. È soprattutto con la produzione degli armamenti per le guerre ottocentesche europee e con i due conflitti mondiali che la Krupp divenne un vero gigante della siderurgia.

Thyssen invece viene fondata nel 1891 ed esplose con le commesse militari della prima guerra mondiale. Sarà però l'avvento di Adolf Hitler a far la loro fortuna, prima, e la disgrazia, poi, liquidata dagli alleati e risorta solo nel 1953.

Inizialmente le due multinazionali furono apertamente rivali, ma con l'avvento della seconda guerra mondiale, la Krupp e la Thyssen cominciarono a collaborare cialismo|nazismo]] e oggi producono ascensori, attrezzature per le industrie navali e tutto quanto è necessario per armare gli eserciti militari (veicoli militari, carrarmati, industria navale).

In Italia le sedi principali sono a Torino e Terni, gestite dalla controllata ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni S.p.A.

Krupp e il nazismo

Nel 1933 Gustav Krupp, proprietario delle "acciaierie Krupp", fu tra i principali finanziatori del partito nazista, favorendone l'ascesa al potere. Negli anni successivi la Krupp contribuì in misura determinante al riarmo della Germania, producendo il famigerato cannone antiaereo da 88 cm ed i primi panzer con motore diesel, incrmentando così i propri profitti e la collavorazione con il "terzo reich". Alla fine della II Guerra Mondiale si scoprì che Herr Alfried Krupp affittava direttamente dalle SS prigionieri politici al prezzo di 4 marchi al giorno, per questo i giudici del processo di Norimberga lo condannano per uso ed abuso assassino di lavoro forzato a 12 anni di carcere ed alla cessione del 75% degli averi di famiglia. La condanna in realtà non fu mai resa esecutiva.

Thyssen e il nazismo

«Io, personalmente, ho dato in tutto un milione di marchi al nazionalsocialismo. Hitler aveva altre fonti di entrate, oltre a me. Fu durante gli ultimi anni precedenti alla ascensione al potere dei nazisti, che le grandi società industriali cominciarono a dare i loro contributi. In tutto, le somme date ai nazisti dall'industria pesante, possono stimarsi in due milioni di marchi all'anno». (Fritz Thyssen, Presidente delle “Acciaierie Riunite).

Incidenti agli stabilimenti

  • Nel 2002 scoppia un incendio nella sede torinese, ma non ci sono feriti di rilievo e la situazione torna alla normalità.
  • Nella notte tra il 5-6 dicembre 2007, presso lo stabilimento di Torino, una vasca di olio bollente, utilizzato per il raffreddamento dei laminati, ha preso fuoco, ma mentre il gruppo degli operai cercava di spegnere le fiamme con gli estintori prima, e con le manichette poi, è stato investito da una enorme fiammata sprigionata da una tubatura d'olio ad alta pressione, che ha ceduto e l'olio nebulizzato è uscito prendendo fuoco, investendo in pieno gli operai intenti nel tentativo di domare il principio di incendio e causandone, in tempi diversi, la morte. Immediatamente il reparto è diventato un inferno. Poiché l'impianto di Torino era in fase di dismissione, con la concentrazione dell'azienda a Terni, l'azienda ha ridotto consistentemente la manutenzione degli impianti e tralasciato di seguire le norme di sicurezza. Per questo motivo gli estintori che avrebbero dovuto spegnere i fuochi sono stati trovati in parte vuoti e per questo il gruppo di operai era in servizio da più di 4 ore rispetto al normale turno lavorativo. Per questo, Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe De Masi sono morti in una maniera così orribile. [1] [2]
  • Sempre nel dicembre 2007 un'altro incendio, ad una cappa di aspirazione, è scoppiato in una sede distaccata delle acciaierie a Terni, senza però provocare morti o feriti.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni