Socialismo di Stato

Generalmente con socialismo di stato si intende quella forma di pseudo-socialismo basata sulla proprietà dei mezzi di produzione da parte dello Stato. Questa deriva del socialismo originario viene indicata semplicemente come "socialismo" da parte dei marxisti, mentre il termine "di stato" viene solitamente aggiunto da coloro che non approvano tale definizione.

Gli anarchici, per esempio, considerano il socialismo di stato come un ossimoro e l'antitesi di quello vero, poiché esso è la negazione esplicita del principio di libertà ed uguaglianza a cui invece dovrebbe rifarsi.

Socialismo vero e falso

«Se la sinistra include il “Bolscevismo”, allora mi dissocio dalla sinistra. Lenin fu uno dei più grandi nemici del socialismo». (Noam Chomsky)
 
Noam Chomsky

Per i marxisti la realizzazione di una società di liberi e uguali necessiterebbe di una fase transitoria in cui il socialismo verrebbe ad essere organizzato e pianificato dallo Stato proletario (vedi anarchismo e marxismo). Nei paesi dell'ex blocco sovietico ciò ha comportato lo sviluppo di una società burocratizzata, nella quale lo Stato ha attinto a piene mani ai “valori” del capitalismo. Infatti già molto prima che si compiessero i fatti della rivoluzione russa, Bakunin prevedete il pericolo della burocratizzazione della società socialista, spiegando che se pure fossero state applicate le idee del socialismo di Marx, molto probabilmente ciò avrebbe dato luogo alla nascita di uno Stato dispotico e autoritario. Per questo gli anarchici furono tra i primi critici ed più forti oppositori del regime bolscevico in Russia.

Il crollo dei regimi incentrati sul "socialismo di Stato" dimostrò che gli anarchici avevano ben visto i pericoli di quella gestione politica, incentrata su una falsa concezione del socialismo, dimostrando che non solo lo Stato non si estingue, come prevede la dottrina marxista, ma si riorganizza e si rafforza.

Attualmente molti partiti politici della Sinistra europea sostengono una forma di socialismo democratico in cui vengono purtroppo viste con favore alcune forme di proprietà statale, senza però avanzare alcuna idea rivoluzionaria atta al rovesciamento dello Stato neocapitalista, accettando quindi la deleteria prosecuzione del sistema capitalistico e compensandola solo da una certa attenzione alle questioni sociali.

 
Michail Bakunin, storico nemico del socialismo di Stato

Socialismo e anarchismo

  Vedi Socialismo#Gli_anarchici_e_il_socialismo.

L'anarchismo in numerosi suoi aspetti si è sviluppato in contrapposizione al marxismo, in particolare alla corrente marxista-leninista. Essi, definendo il socialismo marxista come "socialismo di Stato", intendono sottolineare il loro favore alla proprietà collettiva dei mezzi di produzione senza intervento dello Stato.

L'anarchismo auspica la libera associazione e cooperazione tra individui, l'autogestione e la strutturazione orizzantale dei rapporti individuali, non rifiutando nella maggior parte l'appellativo di socialisti. D'altronde anche molti individualisti o comunque non collettivisti, come gli individualisti americani, definirono la loro dottrina come "socialismo individuale":

«Tutti gli anarchici sono socialisti, ma non tutti i socialisti sono anarchici. [...] Si dice che l'Anarchismo non è socialismo. Questo è un errore. L'anarchismo è Socialismo volontario. Ci sono due tipi di socialismo, archico o anarchico, autoritario o libertario, statuale o libero. Infatti vi sono proposte di miglioramento sociale che sono per aumentare o per diminuire il potere delle volontà e delle forze esterne, sull'individuo. Se lo aumentano sono archici; se lo diminuiscono sono anarchici. (Joseph A. Labadie, anarco-individualista)

Voci correlate