Rose Pesotta

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Rose Pesotta

Rakhel Peisoty, conosciuta come Rose Pesotta (Derazhnia, Ucraina, 20 novembre 1896 - Miami, USA, 6 dicembre 1965) è stata un'anarcosindacalista e una femminista ucraina emigrata negli USA. [1]

Biografia

Rakhel Peisoty nasce il 20 novembre 1896 a Derazhnia (Ucraina) in una famiglia di commercianti di origine ebraica. Influenzata dalla lettura del giornale anarchico «Norodnaya Volya» e dall'attività politica della madre (agitatrice molto conosciuta della comunità) Masyas Peisotaya, si avvicina al pensiero anarchico.

Tra il 1909 e il 1912 studia nella scuola privata femminile di Rosalia Davidoff, militando al contempo con i gruppi libertari anti-zaristi.

Emigrata negli Stati Uniti

Nel 1913, in fuga da un matrimonio combinato, Rakhel emigra con sua sorella più grande a New York (USA), dove viene assunta come sarta in una fabbrica di camicie. Negli USA il suo nome viene americanizzato in Rose Pesotta. Negli States prosegue nella sua attività libertaria entrando a far parte dell'Union International Ladies Garment Workers (ILGWU, l'Unione internazionale delle lavoratrici del settore tessile), un'organizzazione sindacale in cui militavano soprattutto donne ebraiche, latine e afro-americane, tra cui Fannia Cohn, Pauline Newman e Rose Schneiderman.

Nel 1919, viene a sapere che suo padre, Itsaak Peisoty, era morto durante un pogrom organizzato dai nazionalisti ucraini contro gli ebrei. Lei viene invece coinvolta nei cosiddetti "Palmer raids", cioè in quelle misure repressive portate avanti dal procuratore generale degli Stati Uniti Alexander Mitchell Palmer [2] contro gli immigrati di idee anarchiche e comuniste. Nel 1922, dopo aver avuto un colloquio con Sacco e Vanzetti in carcere, abbraccia la loro causa e tiene numerosi convegni e meeting in loro favore, iniziando anche la collaborazione con il giornale anarchico «The Road to Freedom». Tra il 1924 e il 1926 studia nel Brookwood Labor College, una scuola dove insegnavano molti leader sindacali nella sinistra rivoluzionaria non comunista. Nel 1927 viene arrestata durante una manifestazione di protesta contro l'esecuzione di Sacco e Vanzetti.

Attività sindacale

Inviata a Los Angeles nel 1933 con l'obiettivo di organizzare le lavoratrici cinesi e messicane del settore tessile, la sua attività viene premiata con l'elezione alla vicepresidenza dell'ILGWU nel 1934. Da quell'anno inizia per Rose un decennio di intensissime lotte sindacali, durante il quale si scontra ripetutamente con i sindacalisti comunisti e i rivoluzionari autoritari- gerarchici in genere.

Tra il 1934 e il 1935 visita Puerto Rico, Seattle, Buffalo e Akron sempre con l'intento di organizzare sindacalmente le lavoratrici del settore tessile. Nel 1936, su richiesta di Shane Bernard, viene inviata a Montreal (Quebec) per aiutare Lea Roback, del sindacato dei lavoratori tessili, nell'organizzazione dello sciopero generale dell'aprile 1937. Durante questo sciopero, Rose Pesotta sarà violentemente aggredita, ricevendo una coltellata in faccia e perdendo l'udito in maniera irreparabile.

In questi anni fa parte dei comitati in favore della Seconda Repubblica spagnola (nata nel 1934) e dei rivoluzionari dello stesso paese (1936-1939). Finita la guerra civile spagnola si attiva in sostegno agli esuli repubblicani, molti dei quali saranno internati nei campi di concentramento francesi. Diviene amica di Emma Goldman, con cui attraverserà il Regno Unito per propagandare l'ideale anarchico.

Dopo aver trascorso nel 1942 un lungo periodo in Messico, due anni dopo si dimette dal comitato esecutivo dell'ILGWU in segno di protesta per il fatto che, sebbene l'85% degli iscritti fossero donne, lei era l'unica ad essere dirigente. Nello stesso anno pubblica una sua autobiografia, Bread upon the waters.

Il dopoguerra

Nel 1945, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Rose Pesotta lavora per l'Anti-Defamation League of B'nai B'rith, un'organizzazione che si batteva contro l'antisemitismo e il razzismo. Viaggia inoltre in Norvegia, Svezia e Polonia per incontrare le comunità ebraiche ed aiutarle chi volesse emigrare negli Stati Uniti.

Dal 1946, ricomincia a lavorare come sarta. Nel 1950 visita l'Europa e Israele. Cinque anni dopo si unisce in matrimonio con Albert Martin (Frank Lopez) e nel 1958 pubblica la seconda parte del suo libro di memorie, Days of our lives.

Rose Pesotta muore il 6 dicembre 1965 a Miami (Florida, USA).

In ricordo di Rose Pesotta

Alcuni suoi scritti sono conservati nella New York Public Library, una libreria che ospita soprattutto le sue carte sulla rivoluzione spagnola, e nella Cornell University Library. Nel 1993, Elaine J. Leeds le ha dedicato una biografia, The gentle general: Rose Pesotta, anarchist and labor organizer.

Note

  1. Fonte principale dell'articolo: Anarcoefemèrides
  2. Alexander Mitchell Palmer fu il 51° procuratore generale degli Stati Uniti sotto il presidente degli Stati Uniti d'America Thomas Woodrow Wilson (28º presidente).

Voci correlate