René Georges Hermann-Paul: differenze tra le versioni

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Pittore e disegnatore francese, studiò presso la ''École des Beaux Arts'' e alla ''Académie Julian'' dove fu allievo di [[Henri Lerolle]] e [[Gustave Colin]]. Collaborò con numerose riviste e giornali tra i più celebri della Belle Epoque ed in cui ritrasse in modo ferocemente satirico i soggetti più cinici e rappresentativi dei ceti medi francesi della sua epoca, quali ''La Faridondaine'', ''Le Courier Français'', ''Le Cri de Paris'', ''Le Figaro'', ''Le Petit Bleu'', ''Gil Blas'', ''Le Rire'' e il giornale anarchico ''[[La Feuille]]''. Durante l'affaire Dreyfus si schierò dalla parte degli innocentisti, per cui si diede molto da fare per denunciare le mistificazioni dell'accusa.
Pittore e disegnatore francese, studiò presso la ''École des Beaux Arts'' e alla ''Académie Julian'' dove fu allievo di [[Henri Lerolle]] e [[Gustave Colin]]. Collaborò con numerose riviste e giornali tra i più celebri della Belle Epoque ed in cui ritrasse in modo ferocemente satirico i soggetti più cinici e rappresentativi dei ceti medi francesi della sua epoca, quali ''La Faridondaine'', ''Le Courier Français'', ''Le Cri de Paris'', ''Le Figaro'', ''Le Petit Bleu'', ''Gil Blas'', ''Le Rire'' e il giornale anarchico ''[[La Feuille]]''. Durante l'affaire Dreyfus si schierò dalla parte degli innocentisti, per cui si diede molto da fare per denunciare le mistificazioni dell'accusa.


La sua opera satirica è soprattutto volta a criticare la mentalità piccolo borghese tipica degli aspiranti arrampicatori sociali, così come l'acquiescenza allo stato di cose esistente da parte delle organizzazioni politiche o sociali che si dicono progressiste, facendo così emergere una denuncia della loro ipocrisia e soprattutto del loro oggettivo collaborazionismo verso una società militarista, [[colonialismo|colonialista]], [[autorità |autoritaria]], [[classismo|classista]].
La sua opera satirica è soprattutto volta a criticare la mentalità piccolo borghese, tipica degli aspiranti arrampicatori sociali, così come l'acquiescenza allo stato di cose esistente da parte delle organizzazioni politiche o sociali che si dicono progressiste, facendo così emergere una denuncia della loro ipocrisia e soprattutto del loro oggettivo collaborazionismo verso una società militarista, [[colonialismo|colonialista]], [[autorità |autoritaria]], [[classismo|classista]].
Si segnala in tal senso nel [[1895]] proprio con queste tematiche espresse nelle raccolte ''Vie de Monsieur Quelconque'' e di Vie de ''Madame Quelconque'', in cui proprio la mediocre ed egoistica mentalità dei ceti medi viene pesantemente colpita in materia di aspirazioni pubbliche e private.
Si segnala in tal senso nel [[1895]] proprio con queste tematiche espresse nelle raccolte ''Vie de Monsieur Quelconque'' e di Vie de ''Madame Quelconque'', in cui proprio la mediocre ed egoistica mentalità dei ceti medi viene pesantemente colpita in materia di aspirazioni pubbliche e private.



Versione delle 16:05, 8 lug 2020

Autoritratto

René Georges Hermann-Paul (Parigi, 27 dicembre 1874 - Saintes-Maries-de-la-Mer, 23 giugno 1940) è stato un pittore libertario e un disegnatore satirico francese.

Biografia

Pittore e disegnatore francese, studiò presso la École des Beaux Arts e alla Académie Julian dove fu allievo di Henri Lerolle e Gustave Colin. Collaborò con numerose riviste e giornali tra i più celebri della Belle Epoque ed in cui ritrasse in modo ferocemente satirico i soggetti più cinici e rappresentativi dei ceti medi francesi della sua epoca, quali La Faridondaine, Le Courier Français, Le Cri de Paris, Le Figaro, Le Petit Bleu, Gil Blas, Le Rire e il giornale anarchico La Feuille. Durante l'affaire Dreyfus si schierò dalla parte degli innocentisti, per cui si diede molto da fare per denunciare le mistificazioni dell'accusa.

La sua opera satirica è soprattutto volta a criticare la mentalità piccolo borghese, tipica degli aspiranti arrampicatori sociali, così come l'acquiescenza allo stato di cose esistente da parte delle organizzazioni politiche o sociali che si dicono progressiste, facendo così emergere una denuncia della loro ipocrisia e soprattutto del loro oggettivo collaborazionismo verso una società militarista, colonialista, autoritaria, classista. Si segnala in tal senso nel 1895 proprio con queste tematiche espresse nelle raccolte Vie de Monsieur Quelconque e di Vie de Madame Quelconque, in cui proprio la mediocre ed egoistica mentalità dei ceti medi viene pesantemente colpita in materia di aspirazioni pubbliche e private.

Questa sua propensione alla stigmatizzazione sociale lo rese adatto a collaborare con L'Assiette au Beurre, la più aggressiva ed intelligente rivista di satira dell'epoca di orientamento libertario e per cui egli illustrò moltissimi numeri.

Durante la prima guerra mondiale ne denunciò come pacifista e antimilitarista le atrocità dipingendo scene di denuncia.

Voci correlate

Collegamenti esterni