Pseudoanarchismo

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Nozione

Con l'espressione «pseudo-anarchismo» si indica, su Anarcopedia, quell'insieme di teorie mistificatorie e revisioniste, proposte come anarchiche, ma aventi in comune con il pensiero anarchico soltanto alcuni aspetti formali. Lo scopo principale della diffusione di queste concezioni (da alcuni definite "possibiliste"), assai spesso esposte in modo complesso al fine di occultarne la scarsa originalità, è quello di minare all'unità ossia ai fondamenti comuni delle dottrine anarchiche. La commistione, l'eclettismo ed il citazionismo sono l'arma dialettica con cui viene portato a compimento il processo di disinformazione.

Uno degli elementi che caretterizzano gli pseudo-anarchici è l'assoluta e grave incorenza tra mezzi e fini: es. gli anarco-nazionalisti per giungere all'anarchia intenderebbero portare avanti politiche fortemente discriminatorie.

Un caso esemplare

Luogo comune vuole che tra anarco-comunisti ed anarco-individualisti non corra buon sangue. Lo pseudo-anarchismo sfrutta questo luogo comune. Un modo per eliminare i collegamenti tra anarco-individualisti ed anarco-comunisti è quello di associare i primi ad un ossimorico "anarchismo liberale" ed i secondi al "socialismo di Stato" (o, come dice Luigi Corvaglia, ad un "para-marxismo").

La realtà è che gli anarco-comunisti non sono né marxisti né comunisti sic et simpliciter e che gli anarco-individualisti non sono liberali (lo stesso Tucker si è sempre definito socialista). Sia i primi che i secondi sono socialisti e nessuno dei due è promotore del socialismo di Stato.

Errico Malatesta, ben consapevole dei pericoli insiti nelle dicotomie teoriche (che oltretutto quasi sempre evaporano nella pratica) e per questo fautore dell'anarchismo senza aggettivi, vide nel libro di Luigi Galleani «La fine dell'anarchismo?» la più importante pubblicazione per il ritrovamento della chiave di lettura del movimento anarchico.

In questo libro non a caso è scritto:

«Tra il comunismo (non certo inteso come un aspetto nuovo di stato, di governo, condannato a riprodurre in sé tutte le iniquità ed i misfatti dei governi che lo hanno preceduto; ma come libera, volontaria, solidale cooperazione di tutti e diciascuno alla produzione) e l'individualismo (nel senso che nessuna autorità di istituti, di maggioranze o di minoranze possa interferire collo sviluppo e la libertà dell'individuo, e comunque attenuarne l'autonomia) non vi è né contraddizione né incompatibilità: l'uno è semplicemente il terreno economico nel quale l'altro abbia la possibilità di regolarizzarsi, di esercitarsi.»

Alcune tipologie di pseudo-anarchismo

Tra i vari esempi di teorie pseudo-anarchiche troviamo quelle che combinano nazionalismo, capitalismo, sessismo, ecc. con l'anarchismo. Molte volte queste teorie sono patrocinate da gruppi di estrema destra o ultra-liberisti, che fanno propri alcuni concetti anarchici, ma non prima di averli mistificati (come il caso del nazional-anarchismo e del anarco-capitalismo).

Bandiera giallo-nera dell'anarcocapitalismo, nasce dall'unione della bandiera nera (anarchismo classico) col colore giallo, simbolo del mercato, della proprietà privata e del capitalismo.

L'anarco-capitalismo è uno degli orientamenti della filosofia politica contemporanea, ed è presente principalmente nel mondo anglosassone, sebbene non manchino oggi importanti esponenti anarco-capitalisti tedeschi, francesi, italiani e d'altra nazionalità.

Il principale riferimento intellettuale per l'anarco-capitalismo è il pensiero e le opere di Murray N. Rothbard, il quale propone l'instaurazione di una società basata esclusivamente sul libero mercato, libero appunto da ogni influenza dello Stato, intrinsecamente autoritario. Oltre a Rothbard, si possono citare Ayn Rand, Robert Nozick e David Friedman.

Nonostante la denominazione però, l'anarco-capitalismo non è anarchico nel senso tradizionale e socialista del termine, in quanto è ben lontano dai principi fondanti dell'anarchismo (sia esso comunista che individualista): mutualismo, socialismo, egualitarismo, anti-autoritarismo, anti-sessismo, ecc. L'anarco-capitalismo affonda invece le proprie radici nella classica tradizione liberale e liberista, e per questo tutti gli anarchici collocano l'anarco-capitalismo al di fuori dell'anarchismo, ritenendo che il termine “anarco” accostato a capitalismo, perda il suo significato reale divenendo un sinonimo di individualismo egoistico.

Per gli anarchici l'anarco-capitalismo è solo l'estremizzazione dell'individualismo liberale e nulla ha a che vedere con l'anarco-individualismo, di cui al limite è una degenerazione. [1]

Simbolo dell'Anarco-Nazionalismo, che consiste in una stella purpurea delineata di nero contenente all'interno le lettere N e A.

Il nazional-anarchismo (conosciuto anche come "nazional-libertario" o "anarco-identitario") è una corrente politica pseudo-anarchica che combina il Nazionalismo con l'anarchismo e si caratterizza per la sua enfatizzazione del tribalismoe etnico. Si sviluppò in Europa durante gli anni '90 con il fine di realizzare una terza posizione rispetto alla destra e alla sinistra politica. Alcune delle sue radici intellettuali stanno negli scritti di Julius Evola e in quelli del neo-Spengleriano Francis Parker Yockey. Altri ideologi nazional-anarchici sono: Peter Töpfer (Germania), Hans Cany (Francia), Keith Preston (Stati Uniti) e Güelfo Herfurth (Australia). Gli anarco-nazionalisti vedono la gerarchia inerente al governo e al capitalismo come oppressive dello spirito nazionalistico. Allo stesso modo giudicano in maniera negativa, in quanto minerebbe l'identità nazionale, la commistione culturale e genetica fra i popoli (razzismo).

Auspicano l'azione collettiva organizzata intorno alla nazionalità e all'identità. Questa corrente pseudo-anarchica fonda la propria ideologia sulla falsificazione del pensiero di Pierre-Joseph Proudhon, Michail Bakunin, Petr Kropotkin, Lev Tolstoj, Antonio Gramsci, Bob Black, John Zerzan e Max Stirner.

Anarcopedia e lo pseudo-anarchismo

È compito degli anarchici di oggi come di quelli di ieri salvaguardare i fondamenti teorici delle dottrine anarchiche, il seme dal quale provengono. Questo non significa certamente tagliare i nuovi germogli dell'idea anarchica, il suo sviluppo filosofico e politico, in nome dell'"anarchismo classico" (se mai di anarchismo classico possa e debba parlarsi). Significa, invece, per una enciclopedia sull'anarchia ed anarchica, difendere la corretta ed obiettiva informazione del nostro pensiero e di quello di chi ci ha preceduto. Per questo Anarcopedia e il suo collettivo non si sottraggono alla critica, ferma e decisa, nei confronti dello pseudo-anarchismo e degli pseudo-anarchici.

Voci correlate

Note

  1. La teoria anarco-capitalista è descritta nei primi 7 capitoli (estratti da wikipedia), l'ottavo capitolo invece illustra le considerazioni critiche e le citazioni anarchiche sull'anarco-capitalismo.