Storia dell'anarchismo in Russia e Ucraina libertaria: differenze tra le pagine

Da Anarcopedia.
(Differenze fra le pagine)
Jump to navigation Jump to search
 
 
Riga 1: Riga 1:
[[File:Bakunin.jpg|thumb|170px|right|[[Michail Bakunin]], il più celebre [[anarchico]] [[Russia|russo]].]]
[[File:Grupo de Combate del Ejército Negro.JPG|250 px|thumb|Gruppo di combattenti appartenenti all'[[Esercito Nero]]]] La '''rivoluzione libertaria Ucraina''' è un episodio storico ai più sconosciuto, peraltro fortemente intrecciato con la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], ma la vastità  dell’evento e la sua durata nel tempo (con alterne fortune dal [[1917]] al [[1921]]) ne fanno un momento cruciale della storia del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]. [[Nestor Makhno]] è stato il leader incontrastato dei rivoluzionari libertari ucraini.
L'[[anarchismo]] trovò in [[Russia]] terreno fertile sin dalla seconda metà  dell'800 e si diffuse sino agli '30 del XX secolo, quando lo [[stalinismo]] si consolidò definitivamente e prese a reprimere tutti i movimenti sociali non allineati con le politiche autoritarie dell'URSS.  


Il movimento socialista russo e quello internazionale, furono in particolare fortemente influenzati dal prestigio di [[Michail Bakunin]] e [[Kropotkin|Piotr Kropotkin]], due dei principali pensatori libertari di origine russa. Molti altri anarchici russi ebbero ruoli fondamentali nella nascita o nello sviluppo di alcune tendenze anarchiche: [[Lev Tolstoj]] per l'[[anarchismo cristiano]] e [[Anarchismo e religione|religioso]], [[Emma Goldman]] per l'[[anarco-femminismo]] e gli esuli russi a Parigi per il [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|piattaformismo comunista anarchico]]
== I fatti storici ==
=== Premessa ===


== Il XIX secolo ==
Il popolo ucraino è stato storicamente un’immensa anima libertaria per la sua insofferenza innata ai dominatori, di qualsiasi sorta, per la sua tradizione contadina ed il forte legame con la terra.
===Le rivolte popolari===


L’800 russo fu un continuo susseguirsi di rivolte, portate avanti sia da parte degli strati più poveri della popolazione (la più importante fu in realtà  messa in atto da [[Pugacev]] nel XVIII secolo, il quale fu poi condannato allo squartamento nel [[1775]]) che dai ceti privilegiati (vedi [[moti decambristi]] del [[1825]]). Allo sviluppo di queste lotte contribuirono non poco i romanzi e i testi di intellettuali e di personalità  come  [[Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij]], [[Ivan Turgenev]], [[Aleksandr Puskin]], [[Petr Lavrov ]] ecc., molti dei quali erano stati in esilio in Occidente ed avevano conosciuto la realtà  aberrante dell'industrializzazione. Questi, invece di celebrarla, l'avevano condannata senza mezzi termini, promovendo la socializzazione delle terre ([[mir]] e [[obščina]]) unitamente ad un'appropriata utilizzazione della tecnologia occidentale, in funzione però dell'alleviamento della fatica dei lavoratori e non del loro sfruttamento; anche gli anarchici, [[Kropotkin]] in testa, contribuirono notevolmente a questa lotta, risultando decisivi anche nello sviluppo del percorso che portò all’abolizione della servitù della gleba.
La rivoluzione libertaria ucraina fu possibile grazie alla presenza di un forte catalizzatore di queste aspirazioni libertarie, un organizzatore con una lunga preparazione pratica e teorica e con un fascino indiscusso: [[Nestor Makhno]] ([[1889]]-[[1934]]).


=== Bakunin, Kropotkin, Emma Goldman e il movimento internazionale===
I primi anarchici ucraini cominciarono il proprio attivismo sin dalla rivoluzione russa del [[1905]].
Molti vennero di loro furono incarcerati (compreso Makhno) e liberati solamente dopo lo scoppio della [[La Rivoluzione Russa |rivoluzione russa]] del [[1917]]. Finalmente liberi tornarono nelle loro città  e nei loro villaggi, dove cercarono di mettere in pratica i principi anarchici libertari. Makhno fu la figura ideale a cui i cosiddetti machnovisti s’ispirarono per creare una società  libertaria e [[autogestione|autogestita]]. La capitale di questo movimento libertario fu il borgo natale di Makhno, Guliai-Pole.


Figlio di nobili proprietari terrieri, [[Bakunin]], prima a Mosca e successivamente a Dresda, si appassionò di [[filosofia]] (in particolare di [[Fichte]], [[Friedrich Schelling|Schelling]] ed [[Hegel]]). Nel suo girovagare (Mosca, Berlino, Berna, Zurigo e Parigi) incontrò diverse volte [[Karl Marx|Marx]] e [[Proudhon]] ([[1844]]-[[1847|47]]). Nel frattempo il governo russo gli ritirò lo status di nobile e lo condannò ''in absentia'' ai lavori forzati in Siberia ([[1844]]). Nel [[1847]] fu espulso anche dalla [[Francia]].
===  L'uscita dalla guerra: le conseguenze della Pace di Brest-Litovosk ===
[[File:Kropotkin.jpg|150 px|left|thumb|Pëtr Kropotkin]]
Il trattato di Brest-Litovsk fu stipulato il [[3 marzo]] [[1918]] tra la [[Russia]] di [[Lenin]] e gli imperi centrali (Germania e Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria), determinando l'uscita della Russia dalla prima guerra mondiale e la cessione dell’[[Ucraina]] (oltre a Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia) agli austro-germanici.  
[[Image:Emma Goldman.jpg|right|thumb|150 px|[[Emma Goldman]]]]
L'evento che cambiò radicalmente la sua vita fu però l'insurrezione di Dresda (aprile-maggio [[1849]]), in seguito alla quale, dopo essere stato catturato dalle truppe tedesche, fu condannato il [[14 gennaio]] [[1850]] alla pena di morte, commutata in seguito nel [[carcere]] a vita. Nel [[1851]] venne trasferito alla Fortezza di Pietro e Paolo di San Pietroburgo. In quella circostanza, su richiesta del conte Orlov, scrisse una confessione allo Zar Nicola I. Nel [[1857]] la pena fu commutata dall'ergastolo all'esilio a vita in Siberia (nel [[1858]] si sposò con la giovane polacca [[Antonia  Kwiatkowski]]), da cui riuscì a scappare, passando per il [[Giappone]] e gli [[USA|Stati Uniti]], nel [[1861]]. Nel suo peregrinare ebbe contatti con molti socialisti e libertari, diffondendo le sue idee rivoluzionarie tendenti all'organizzazione di un movimento strutturato. Risiedette soprattutto in [[Svizzera]] e nel [[1864]] giunse anche in [[Italia]].


[[Michail Bakunin]] giocò un ruolo fondamentale nello sviluppo del [[movimento anarchico|movimento]] e nella diffusione del pensiero anarchico tra le masse dei diseredati della Russia e dell’Europa. Con lui, anche il principe [[Pëtr Kropotkin]] fu una figura importantissima dell'[[anarchismo]] russo e internazionale: arrestato nel [[1873]], riuscì a fuggire nel [[1876]] e a raggiungere la [[Svizzera]], dove entrò in rapporti con la [[Federazione anarchica del Giura]], per cui curò la pubblicazione del giornale «[[Révolté]]» e di altri opuscoli rivoluzionari.
L’Ucraina  in tre mesi venne occupata dagli invasori che smantellarono, con la collaborazione della borghesia locale, gli abbozzi delle strutture libertarie costruite dagli anarchici. A questo punto i "machnovisti" dovettero riorganizzarsi, militarmente e politicamente, per difendere le proprie conquiste sociali e per respingere gli invasori e i loro alleati della borghesia reazionaria.


[[Kropotkin]] formulò la teoria del [[anarco-comunismo]], fortemente influenzata dal [[determinismo|pensiero determinista]], allora  filosoficamente imperante. [[Kropotkin]] e [[Bakunin]] furono sul piano teorico le due figure più importanti, non sono solo in Russia ma in tutta Europa, ma mentre il primo riteneva dannoso ogni tentativo organizzativo, il secondo per tutta la vita provò ad organizzare il [[movimento anarchico]] attraverso la costruzione di diversi gruppi. <ref>George Woodcoock e Ivan Avakumovic; ''Il Príncipe anarchico''. Ed. Jucar, 1978</ref><ref>Paul Avrich, ''Los anarquistas'' rusos, Alianza Editorial, 1974</ref>
=== L’organizzazione politica degli anarchici: il Nabat ===


Molto importante è anche la figura di [[Emma Goldman]], nata a Kaunas (Lituania) il [[27 giugno]] [[1869]]. All’età  di tredici anni Emma si trasferì con la famiglia a San Pietroburgo, una città  dai grandi fermenti rivoluzionari, di matrice [[Nichilismo|nichilista]] e contro il potere zarista. Emma si sentì attratta dalle idee rivoluzionarie ed entrò immediatamente in conflitto con il padre, conformista ed autoritario. Tutte queste esperienze negative maturarono in lei la coscienza dell’ingiustizia eternamente subita dalle donne nei confronti degli uomini e dei genitori. Si formò così a quest'età  il [[anarchia|pensiero anarchico]] e [[femminismo|femminista]] di Emma Goldman, che avrà  influenze in tutto il mondo, soprattutto grazie alla vita girovaga che ''Emma la rossa'' condusse sino all'ultimo dei suoi giorni.
Nel [[1918]], quando il  regime bolscevico diede inizio alla repressione degli oppositori politici, gli anarchici di Pietrogrado e di Mosca migrarono verso l’[[Ucraina]], ove cercarono i contatti con i compagni  del luogo.
La città  di Kharkov, divenne il quartier generale di un nuovo tentativo di unificazione dei diversi gruppi anarchici: il [[Nabat]] ("La Campana a martello") del [[Nabat|Confederazione delle Organizzazioni Anarchiche]]. Altre sezioni della confederazione si costituirono a Kiev, Odessa, Ekaterinoslav e nelle altre più importanti città  dell'Ucraina.
Uno degli uomini più importanti della Nabat fu l’ex sindacalista [[Voline]]. Egli vedeva tale confederazione come la realizzazione dell’unità  anarchica includente [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]],[[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] e [[anarco-individualismo|individualisti anarchici]].
[[File:Makhno group.jpg|thumb|250px|left|[[Nestor Makhno]], 1919]]
[[Image:Voline.jpg|thumb|[[Voline]]]]
Oltre a [[Voline]], i dirigenti più noti del [[Nabat]] erano due veterani come [[Aaron Baron]] e [[Petr Arshinov]], ma una citazione merita pure il contadino [[Nikolai Dolendo]] che ebbe un ruolo non secondario all’interno dell’organizzazione.


=== Il movimento nichilista ===
Gli sforzi di [[Voline]] tendenti a unificare gli svariati settori dell'[[anarchismo]] finirono bruscamente perchè molti dei suoi stessi compagni sindacalisti si rifiutarono di aderire al progetto confederale. Molti dissidenti ritenevano che '''l'"anarchismo unitario"''' fosse inefficiente in quel contesto, temendo inoltre che gli [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] potessero diventare predominanti e autoritari.


Il movimento nichilista russo si sviluppò intorno al [[1860]] grazie all'attività  del critico letterario Pinsarev, attraendo soprattutto i giovani della classe media e superiore. In Occidente il [[nichilismo]] russo fu bollato come movimento terroristico (quest'idea permane ancora oggi), in realtà  fu un vero e proprio movimento politico.
Nonostante queste difficoltà , nel novembre [[1918]], la ''[[Nabat|Confederazione del Nabat]]'' tenne a Kursk la sua prima conferenza generale, in cui venne confermata l’ostilità  per la "dittatura del proletario" bolscevica o per qualsiasi altra "fase transitoria" precedente l’eliminazione dello [[Stato]]. Alle stesse conclusioni giunse il "Primo Congresso del Nabat" che ebbe luogo a Elizavetgrad nell' aprile del [[1919]].  
[[File:Perovskaya-sophia.jpg|thumb|130 px|[[Sofia Perovskaya]]]]
[[File:Nechayev.png|thumb|130px|left|[[Sergei Nechaev]].]]
Il [[nichilismo]] russo fu assai affine con l'[[anarchismo]], giacché anch'esso auspicava la liberazione dell'essere umano dai legami irrazionali della famiglia, della società  e della [[religione]]. L'emancipazione degli individui doveva essere fondata sulla diffusione delle scienze naturali, della [[filosofia]] materialistica e dell'[[etica]] utilitaristica. In sostanza, l'utilità  (cioè le regole della razionalità ) avrebbe dovuto sostituire la morale.  


La più attendibile descrizione del nichilismo è quella fatta da [[Kropotkin]] - uno dei fondatori del più importante circolo nichilista, attivo a Pietroburgo tra il [[1860]] e il [[1870]] - nelle sue ''Memorie di un rivoluzionario''. <ref>[http://www.webalice.it/gangited/_L/Nichilismo.html Nichilismo. Tempo di capire]</ref>
'''L'organizzazione militare''',  necessaria per opporsi agli invasori germanici e ai reazionari borghesi, vide la Nabat riporre le sue speranze nell’"esercito partigiano" organizzato spontaneamente tra le masse rivoluzionarie e il cui esempio più fulgido furono le bande partigiane di [[Nestor Makhno]].
Il nichilista di solito era un giovane ribelle e insoddisfatto della società  russa, uno che aveva rotto «con le superstizioni dei loro genitori, essendo un positivista filosofico, un ateo, un spenceriano del materialismo evoluzionista scientifico»<ref>[http://www.antorcha.net/biblioteca_virtual/historia/memorias/4c.html Kropotkin, ''Memorias de un revolucionario'']</ref>:


: «''¡Vnaród!'' (Andiamo al popolo, uniamoci a lui). Nel corso degli anni tra il 1860 e il 1865, in quasi tutte le case delle famiglie benestanti si sosteneva una lotta feroce tra i genitori, decisi a mantenere le antiche tradizioni, ed i loro figli e figlie che difendevano il loro diritto a disporre della propria esistenza secondo i loro ideali (...) In ogni popolazione russa, in ogni distretto di San Pietroburgo, si formavano piccoli gruppi di mutua assistenza, le opere di filosofi, il lavoro di economisti, la ricerca della nuova scuola della storia russa, venivano letti con attenzione in quei circoli, a cui seguivano grandi discussioni. L'oggetto di tutta questa lotta non era altro che la soluzione del grande problema che gli stava davanti. (...) Questi ragazzi e ragazze non avevano nella loro mente alcun pensiero di ricostruzione sociale, né pensavano alla rivoluzione; erano solo preoccupati di insegnare alla massa dei contadini a leggere, e istruirla su vari aspetti, fornire assistenza medica e aiuto con tutti i mezzi possibili per farli uscire dalla loro oscurità  e miseria, imparando loro ciò che erano gli ideali popolari per una vita sociale migliore» (Kropotkin, ''Memorie di un rivoluzionario'')
===  L'organizzazione militare ===
{{vedi|Esercito Nero}}
Il problema che dominò i Congressi regionali fu quello della difesa militare dell’[[Ucraina]]. Il Secondo Congresso, che si tenne a Guliai-Pole, il [[12 febbraio]] [[1919]], votò a favore di una "mobilitazione volontaria" di tutti gli uomini ritenuti idonei (in realtà  fu una sorta di chiamata obbligatoria).


I legami tra anarchici e nichilisti sono esemplificati da [[Sergei Nechaev]] - una delle figure più note del nichilismo politico, autore del ''Catechismo del rivoluzionario'' (1868) e fondatore del gruppo ''Narodnaya Rasprava'' (Vendetta del popolo) -, che nel gennaio [[1869]] fece correre false voci su un suo arresto a san Pietroburgo, viaggiando in seguito fino a Mosca, prima di partire per l'estero. Raggiunta Ginevra, si presentò come rappresentante di un comitato rivoluzionario riuscito a fuggire dalla Fortezza di San Pietro e Paolo, guadagnandosi la fiducia proprio di [[Michail  Bakunin]] e del suo amico [[Nikolái Ogaryovo]].
I delegati elessero inoltre un "Consiglio regionale militare rivoluzionario dei contadini, degli operai e degli insorti" con il compito di mettere in pratica le decisioni dei vari Congressi che periodicamente si svolgevano.  
[[File:Tolstoj.gif|thumb|160px|left|[[Lev Tolstoj]].]]
Come il "Consiglio militare rivoluzionario", anche l’[[Esercito Insorto dell'Ucraina]] (così venivano chiamate le forze makhnoviste) era sottoposto al controllo dei Congressi regionali, in modo da non creare strutture di dominio anche se, talvolta, i makhnovisti potevano apparire un pò troppo [[autorità |autoritari]].  
A seguito di un tentativo di assassinio, il conte [[Mikhail Loris-Melikov]] fu nominato direttore esecutivo della Commissione Esecutiva Suprema e ricevette poteri straordinari per combattere i rivoluzionari. Le proposte di Loris Melikov si basarono sull'introduzione di una qualche forma di parlamentarismo, e lo Zar Alessandro II di Russia parve essere d'accordo. Questi piani non furono però mai attuati perché il [[13 marzo]] [[1881]] Alessandro II fu ucciso: quando si trovava nei pressi del Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo, fu mortalmente ferito dal lancio di alcune bombe a mano. I congiurati, [[Nikolai Kibalcic]], [[Sofia Perovskaya]], [[Nikolai Rysakov]], [[Timofei Mikhailov]] e [[Andrei Zhelyabov]] furono arrestati e condannati a morte. [[Gesy Gelfman]] fu invece mandato in esilio in Siberia. L'assassino materiale fu identificato in [[Ignacy Hryniewiecki]], morto durante l'attacco.


=== I dujobori ===
L'[[Esercito Insorto dell'Ucraina]], tuttavia, non perse mai il carattere popolare, infatti molti suoi ufficiali erano contadini o, in qualche raro caso, operai delle fabbriche e del commercio.
Le bande partigiane accettavano volentieri il comando di Makhno, unendosi dietro la [[simbolismo anarchico|bandiera nera dell’anarchia]].
Gli abitanti dei villaggi collaboravano fornendo cibo e cavalli freschi che consentivano ai Makhnovisti di  spostarsi senza troppe difficoltà , potendo così piombare quasi all'improvviso e attaccare  efficacemente le guarnigioni militari o degli agrari.


L'origine del movimento dei [[dujobori]] risale al Principato di Mosca tra il XVI e il XVII secolo. I dujobori ("guerrieri spirituali") erano una setta radicale cristiana che credeva nel [[pacifismo]] e in uno stile di vita comunitaristico organizzata da un governo laico. Nel [[1899]], i dujobori sfuggirono alla [[repressione]] della Russia imperiale dirigendosi verso il [[Canada]], principalmente nelle province di Saskatchewan e della British Columbia. Il finanziamento per il viaggio fu versato dalla [[Società  Religiosa degli Amici]] e dal romanziere anarchico russo [[Lev Tolstoj]]. Fu [[Kropotkin|Petr Kropotkin]] a suggerire a [[Tolstoj]] di indirizzare i dujobori verso il nord America, poiché quando il principe russo visitò quei paesi durante un tour di conferenze si rese conto della [[Anarchismo e religione|profonda tolleranza religiosa]] dell'epoca.
===  I libertari tra i controrivoluzionari e i bolscevichi ===
<ref>[http://www.walrusmagazine.com/articles/2008.06-taking-the-cure-doukhobor-canada-christopher-shulgan/ "Taking the Cure. How a group of British Columbian anarchists inspired democracy in Russia"], Christopher Shulgan. ''The Walrus Magazine'', Giugno 2008, Canada.</ref>
[[File:Nikiforova.gif|thumb|[[Maria Nikiforova]], comandante di una guardia nera anarchica]]  
L'inizio della guerra vide gli anarchici, come già  accennato, organizzarsi in un esercito di liberazione partigiano formato da contadini e operai. Nel contempo una delegazione di machnovisti si recò nella [[La Rivoluzione Russa|Russia bolscevica]] al fine di trovare la collaborazione dei compagni russi e rompere così l'isolamento.


== Il XX secolo ==
Nel luglio [[1918]], quando [[Nestor Makhno|Makhno]] ritornò a Guliai-Pole, la regione era occupata dalle truppe austro-germaniche e dal loro fantoccio ucraino, Hetman Skoropadskii.
=== La rivoluzione russa del 1905 ===
L’armata Makhnovista dovette combattere contro le “armate bianche” (zariste) dei controrivoluzionari, spesso sostenuti dagli invasori germanici. Nel suo villaggio, [[Nestor Makhno]], organizzò clandestinamente un distaccamento partigiano, lanciando  una serie di audaci attacchi contro gli invasori.
Il primo gruppo anarchico russo capace di attrarre un buon numero di operai e contadini russi fu [[Chernoe Znamia]], un'organizzazione [[anarco-comunismo|anarco-comunista]] fondata a Bialystock nel [[1903]] che ricevette sostegno soprattutto dai poveri e dai lavoratori ebrei residenti lungo il confine occidentale della Russia imperiale (la cosiddetta "Zona di Residenza" ebraica, l'unica zona in cui gli era possibile vivere senza interdizioni) <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Zona_di_residenza La Zona di residenza]</ref>. [[Chernoe Znamia]] salì alla ribalta della cronaca nel [[1904]], quando [[Nisan Farber]], un membro di spicco del gruppo, accoltellò un ricco uomo d'affari che aveva violato il giorno ebraico di espiazione. <ref>Avrich, Paul (2006). ''The Russian Anarchists''. Stirling: AK Press, p.44-48</ref>
[[File:Chernoe Znamia Meeting Minsk.png|left|250 px|thumb|Membri ''Chernoe Znamia'' ([[Nisan Faber]] è al centro)]]


Quando i militanti di [[Chernoe Znamia]], i socialisti rivoluzionari e gli ebrei di Bialystock si riunirono clandestinamente nella foresta per decidere le loro successive azioni, conclusero il loro incontro urlando slogan come: «Viva la rivoluzione sociale» e «Viva l'anarchia». Queste frasi furono udite dalla [[polizia]] locale, che naturalmente non perse tempo ed attaccò violentemente gli intervenuti al convegno segreto: molti furono gli arrestati e i feriti. Per rappresaglia, [[Nisan Farber]] lanciò una bomba rudimentale contro la stazione di polizia, uccidendo lui stesso e provocando molti feriti.  
La firma del trattato di pace dell'[[11 novembre]] [[1918]] determinò il ritiro dell'esercito invasore germanico, ma ciò non determinò la fine della reazione antilibertaria.
Nel settembre e ottobre [[1918]] i libertari dovettero affrontare la reazione della Petliura (la ''petliurovskina'' era un movimento della borghesia ucraina) di Denikin. Per sei mesi fu una lotta accanita e i partigiani libertari furono “costretti” ad allearsi con i bolscevichi per salvare la rivoluzione, nonostante [[Nestor Makhno]] vedesse nei “rossi” un effettivo pericolo per la [[libertà ]].
[[Lev Trotskij]] stesso avrebbe dichiarato che sarebbe stato meglio consegnare l'intera Ucraina in mano a Denikin (generale zarista) piuttosto che dare possibilità  alla makhnovishina di svilupparsi, per questo fu posta una taglia sulla testa di [[Nestor Makhno]].<ref name="tradizione">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>
[[File:Bandiera_Makhnovtchina.jpg|thumb|left|250 px|Bandiera della Machnovichina]]
[[Image:Arshinov.jpg|thumb|right|180 px|[[Petr Arshinov]]]]
Come ampiamente previsto, i bolscevichi non si rivelarono sempre preziosi alleati (più volte tentarono anche d’assassinare [[Nestor Makhno]]), anzi spesso agevolarono l’avanzata dei “bianchi”,  poiché temevano l’influenza e il fascino che i machnovisti esercitavano sulla popolazione.
Per i primi  cinque mesi del [[1919]], grazie alle azioni partigiane, la zona intorno a Guliai-Pole fu praticamente libera da qualsiasi influenza straniera o zarista. I libertari approfittarono di questa tregua per tentare di ricostruire una società  su basi meno autoritarie.  


Farber divenne così un martire per gli anarchici e i rivoluzionari locali, quando a San Pietroburgo incominciò la cosiddetta [[domenica di sangue (1905)|domenica di sangue]] in molti vollero imitarono le sue azioni. Ottenere le armi divenne il primo obiettivo: stazioni di polizia, negozi d'armi e arsenali subirono continui assalti. Le armi furono distribuite ai rivoluzionari, altre furono costruite artigianalmente in piccole officine adibite a tale scopo. Il denaro espropriato ai ricchi fu ugualmente utilizzato per acquistare nuove armi.
In gennaio, febbraio ed aprile i makhnovisti tennero una serie di Congressi regionali di contadini, operai e di tutti gli insorti, per discutere di problemi economici e militari e per occuparsi dei compiti della ricostruzione.
[[File:Anarchici mistici.jpg|thumb|200 px| [[anarchismo mistico|Anarchici mistici russi]]: [[Apollon Andrevitch Karelin|Karelin]] (1863-1926), [[Alexi Solonovitch|Solonovitch]] (1887-1937) e sua moglie [[Agnia Solonovitch|Agnia]] (1888-1937) e [[Vassili Nalimov]].]]
'''''Il  Consiglio sostenne l'elezione di "liberi" soviet''''' mentre il Consiglio militare rivoluzionario, agendo in collegamento con i Congressi regionali e con i soviet locali, costituì una sorta di governo “dal basso”, anche se del tutto informale, nel territorio circostante a Guliai-Pole.
La città  di Bialystock divenne una zona di guerra, quasi quotidianamente ci furono attentati anarchici o [[repressione|azioni repressive]] poliziesche. Seppur con minore intensità , anche a Ekaterinoslav, Odessa, Varsavia e Baku si registrarono assalti e sparatorie. I lavoratori delle città  venivano incoraggiati a occupare le fabbriche e ad [[autogestione|autogestirle]], mentre nella campagne le azioni contadine risultarono sporadiche. Il confine occidentale - in particolare le città  russe, polacche, ucraine e lituane – bruciarono di rabbia e odio verso i [[capitalismo|capitalisti]]. La [[rivoluzione]] nella cosiddetta zona di residenza ebraica raggiunse l’apice tra il novembre e il dicembre [[1905]], con il bombardamento dell’Hotel Bristol di Varsavia e il Café Libman di Odessa.


Dopo la [[repressione]] della Rivolta di Mosca di Dicembre, gli [[anarchici]] russi si ritirarono un po’ in disparte, ma solo con l’intento di organizzare meglio il processo rivoluzionario. Anche nelle città  minori e nei villaggi di campagna cominciarono a vedersi le prime insurrezioni guidate dagli anarchici.  
Alla fine del [[1919]], [[Nestor Makhno|Makhno]] ricevette dal Comando bolscevico l’ordine di trasferire il suo esercito sul fronte polacco, ma egli rifiutò di allontanarsi poiché capì che si trattava di un tentativo di liberare l’[[Ucraina]] dall’influenza libertaria dei machnovisti.


In [[Russia]], contrariamente a quanto una certa storiografia lascerebbe intendere, attecchirono tutte le tendenze dell'[[anarchismo]], comprese quelle più [[anarco-pacifismo|pacifiste]] e non solo quelle violente. In quest'humus culturale e politico nel [[1906]] maturò a Mosca la pubblicazione del primo manifesto dell''''[[anarchismo mistico]]''', firmato dal poeta [[Georges Tchulkov]]. Il [[anarchismo mistico|misticismo anarchico]] fu molto influenzato dalle innumerevoli personalità  intellettuali russe del periodo ([[Vladimir Soloviov]], [[Lev Tolstoj]], [[Fedor Dostoïevski]], ecc.), dal positivismo scientifico dell'epoca e anche dall'ortodossia cristiana tradizionale. In ogni caso il manifesto espresse un carattere allo stesso tempo artistico, spirituale ed [[Etica|etico]], sottolineando quindi un approccio multidisciplinare rispetto alle problematiche politiche, sociali ed antropologiche. Tchulkov scrisse ad esempio:
A questo punto si susseguirono una serie di scontri tra machnovisti e bolscevichi, con gravi perdite da entrambi le parti ([[Voline]] e altri compagni vennero arrestati e imprigionati), fino a quando la comparsa delle armate bianche guidate da Wrangel, nella primavera del [[1920]],  costrinse gli anarchici ucraini ad allearsi nuovamente con i bolscevichi al fine di sconfiggere i reazionari anno ritenuti il “nemico numero uno” da fronteggiare.  
: «La lotta contro il dogmatismo nella religione, nella filosofia, la morale e la politica, ecco lo slogan dell'anarchia mistica. La lotta per l'ideale anarchico non ci conduce al caos indifferente ma al mondo trasfigurato, ad una condizione: che attraverso questa lotta per tutte le liberazioni, partecipiamo all'esperienza mistica, attraverso l'arte, l'amore religioso e le musiche. Chiamo musica non soltanto l'arte che ci apre all'armonia dei suoni, ma tutte le creatività  fondate sui ritmi che ci fanno scoprire il lato noumenico (spirituale) del mondo» <ref name="indù">[http://www.nouvellescles.com/article.php3?id_article=554 Citato da Vladimir Bagrianski in « Les anarchistes mystiques russes », articolo pubblicato dalla rivista ''Nouvelles Clefs'']</ref>.


Inesorabilmente il clima [[rivoluzione|rivoluzionario]] portò all'incremento della [[repressione]], che via via si fece sempre più intensa: nel [[1907]], il ministro zarista Stolypin propose un nuovo "programma di pacificazione"; la polizia fu rifornita di nuove armi e ricevette l’ordine di attaccare ogni gruppo anarchico, di informarsi su tutti i militanti ed arrestate tutti gli anarchici di cui si conosceva il nominativo e la residenza. Si tennero molti processi, senza il rispetto dei più elementari principi difensivi e sottoponendo gli arrestati al giudizio della corte marziale. Piuttosto che soccombere all'ignominia dell’arresto e della confessione estorta sotto tortura, molti anarchici preferirono suicidarsi, altri invece di fronte alla corte o prima delle esecuzione rivendicarono con coraggio le loro azioni e il loro amore verso l’[[anarchia]]. Nel [[1909]] la maggior parte degli anarchici russi furono uccisi, esiliati o condannati a pene pesantissime. L'[[anarchismo]] rimase nell’oscurità  sino alla [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione del 1917]].
L'accordo tra  bolscevichi ed anarhcici fu firmato il [[16 ottobre]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm da ''Bolscevismo ed Anarchismo''], di [[Rudolf Rocker]]</ref>::
<ref>[http://recollectionbooks.com/bleed/Encyclopedia/ChernoeZnamia.htm Chernoe Znamia (Black Banner)], en The Anarchist Encyclopedia</ref>
:''Trattato tra la repubblica Ucraina dei Soviet e l’esercito rivoluzionario Mackhnovista, per la collaborazione provvisoria delle operazioni militari.''
#L’esercito rivoluzionario dei Mackhnovisti si fonde con i soldati dell’esercito repubblicano, rimanendo intero l’esercito mackhnovista e riconoscendo soltanto il sovracomando dell’esercito rosso.
#L’esercito rivoluzionario dei Mackhnovisti che si trova nel territorio dei Soviet non può accettare nelle sue file unità  dell’esercito rosso o disertori.
#La fusione dell’esercito rosso con quello rivoluzionario si fa allo scopo di distruggere il nemico comune, l’esercito bianco. I Mackhnovisti sono concordi con il richiamo fatto alla popolazione dal comando dell’esercito rosso affinché cessi ogni azione di resistenza contro di esso.
#Le famiglie dei soldati dell’esercito rivoluzionario Mackhnovista che abitano nel territorio della repubblica dei Soviet usufruiranno degli stessi diritti dei soldati rossi e percepiranno dal governo Ucraino i benefici accordati.
:''Trattato tra la repubblica Ucraina del Soviet e l’esercito Mackhnovista, per la collaborazione provvisoria riguardo alle questioni politiche:''
#Tutti i rivoluzionari Mackhnovisti ed anarchici che sono incarcerati nella repubblica dei Soviet, che non abbiano lottato in armi contro il regime bolscevico, saranno liberati ed in seguito cesserà  ogni persecuzione.
#Libertà  di propaganda orale e scritta per tutti gli anarchici. Sarà  permessa solo la censura militare. Il governo dei Soviet riconosce gli anarchici come reali rivoluzionari ed è disposto a fornire il materiale necessario alle loro pubblicazioni, sulla base di accordi generali, vigenti per tali pubblicazioni.  
#Mackhnovisti e gli anarchici possono partecipare liberamente alle elezioni per i Soviet, ed hanno il diritto di essere membri degli stessi. Potranno partecipare al prossimo quinto congresso dei Soviet di Ucraina nel dicembre


===Bolscevichi e anarchici durante e dopo la rivoluzione d'Ottobre (1917)===
L’alleanza portò alla vittoria il fronte rivoluzionario libertario-comunista, nel novembre del [[1920]], ma ciò non impedì ai bolscevichi di sferrare un nuovo e decisivo attacco contro Makhno e i suoi compagni.
{{vedi|La Rivoluzione Russa}}
A Mosca e nelle principali città , furono tanti gli anarchici che parteciparono attivamente alle [[rivoluzione|fasi rivoluzionarie]], dividendosi in linee di tendenza pro-boscelviche, intermedie e antibolsceviche. Alcuni anarchici, come [[Victor Serge]], appoggiarono i bolscevichi mantenendo una linea critica verso l'autoritarismo, altri auspicarono la federazione delle libere comuni russe, altri invece sperarono che gli eventi e le difficoltà  sommergessero i bolscevichi e conseguentemente giungesse l'ora degli anarchici.
[[File:Bandiera_Makhnovtchina.jpg|thumb|250 px|Bandiera della ''[[Nestor_Makhno#Il_manifesto_makhnovista|Machnovichina]]'' di [[Nestor Makhno]]]]


Altri anarchici scelsero di non avere nessun rapporto con i bolscevichi e crearono unità  di autodifesa chiamate [[Guardie Nere]]. Esse tennero lungamente testa alla [[Ceka]], la polizia politica dei bolscevichi. Nell'aprile del [[1918]], quest'ultimi attaccarono gli anarchici delle [[Guardie Nere]]: ovunque rovine, distruzioni e corpi dilaniati. In questo modo gli anarchici furono fermati. Ma di fronte alle proteste popolari, segno del rispetto di cui godevano gli anarchici, Lenin e [[Lev Trotzkij]] dovettero liberare molti anarchici, anche se tutte le organizzazioni furono sciolte e gli anarchici dovettero agire in clandestinità . Un solo movimento conservava la sua [[libertà ]]: quello di [[Nestor Makhno]] in Ucraina<ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>.
===  La sconfitta dei machnovisti ===
Nel [[dicembre]] del [[1919]] la [[Confederazione dell’Unione anarchica]] di Mosca annunciò : «'''''Proclamiamo: La terra intera a tutti i popoli!'''''» <ref name="episodio">Episodio raccontato da [[Victor Serge]] in ''Memorie di un rivoluzionario''</ref>. Nel novembre [[1920]], mentre gli anarchici si preparavano al loro congresso, dopo le vittorie ottenute in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], la [[Ceka]] irruppe nelle loro sedi e ne arrestò moltissimi. Il carismatico [[Nestor Makhno]], leader dei rivoluzionari ucraini, fu costretto a fuggire in [[Francia]] a causa delle persecuzioni a cui era stato sottoposto dai bolscevichi e dall'Armata Rossa guidata da [[Lev Trotzkij]]. A Parigi gli anarchici russi daranno vita al “Gruppo degli Anarchici Russi all'Estero”, i cui componenti più celebri erano [[Nestor Makhno]], [[Ida Mett]], [[Petr Arshinov]], [[Valesvsky]] e [[Linsky]]. Questo gruppo nel [[1926]] pubblicherà  la [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|Piattaforma dei Comunisti Anarchici]].
[[File:Leon-trotsky.jpg|thumb|left|200 px|[[Lev Trotskij]], bolscevico e tra i principali responsabili della repressione dei rivoluzionari ucraini]]
[[File:Fanya_Baron_and_Aron_Baron.jpg|right|250 px|thumb|[[Aaron Baron|Aaron Baron]] e sua moglie [[Fanya Baron|Fanya]] furono tra i principali protagonisti della rivoluzione Ucraina]]
Intanto in [[Russia]] l’accentramento del potere in mano ai gerarchi del partito bolscevico proseguiva costantemente: nel marzo del [[1921]] gli ammutinati (socialisti, anarchici, rivoluzionari ecc.) di [[Kronstadt]], che intendevano [[autogestione|autogestire]] la propria isoletta sulla base dei dettami di [[Lenin]]: «'''''Tutto il potere ai soviet!'''''», furono repressi violentemente dall’[[Armata Rossa]].
All’indomani della vittoria contro Wrangel, [[Nestor Makhno|Makhno]] ritornò nel suo villaggio e intraprese il suo lavoro di rieducazione e di organizzazione dei contadini. Questi progetti furono però interrotti da una nuova offensiva bolscevica che mal sopportava questo progetto libertario.
[[File:Idamett.jpg|thumb|130 px|left|[[Ida Mett]]]]
 
Altrove in [[Russia]], la situazione non era delle migliori: i bolscevichi arrestarono, torturarono e giustiziarono molti oppositori. Un ferroviere di nome Kovalevich, responsabile sindacale a Mosca, perseguitato fuggì in [[Ucraina libertaria|Ucraina]] e non appena rientrò nella capitale riorganizzò una cellula clandestina che professava la violenza per la violenza: fecero saltare la sede del partito comunista il [[25 settembre]] [[1919]] (15 morti) ma saranno uccisi dalla polizia o si faranno esplodere per non arrendersi. <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>
Il [[26 novembre]] [[1920]] Guliai-Polé fu circondata; [[Nestor Makhno|Makhno]] riuscì a radunare circa duemila uomini che combatterono eroicamente per rompere l’accerchiamento dell’armata rossa.
Durante l'attacco di [[Guliai-Pole]], gran parte dello stato maggiore di Makhno venne arrestato o fu eliminato sul posto. Tanti si sacrificarono per salvare la vita del loro condottiero, ritenuto indispensabile per il proseguimento della rivoluzione libertaria.
 
Nell'estate del [[1920]], [[Emma Goldman]] e [[Alexander Berkman]] protestarono coraggiosamente, al Secondo Congresso dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale comunista]] (chiamata anche "Terza e Quarta Internazionale") in corso a Mosca, contro le angherie cui venivano sottoposti i loro compagni. Proteste analoghe vennero avanzate dalla [[Croce Nera Anarchica]].
 
Nonostante queste disapprovazioni l'Armata Rossa attaccò il quartier generale di Makhno a Guliai-Pole e la Cheka arrestò a Kharkov i capi della [[Nabat|Confederazione del Nabat]], tra i quali [[Voline]] e [[Aaron Baron]]. [[Nestor Makhno|Makhno]], grazie all’eroico sacrifico dei suoi compagni, riuscì a scappare e,  nonostante le innumerevoli ferite e l’inseguimento tenace dei bolscevichi,  attraversò la [[Romania]], la [[Polonia]], poi la [[Germania]] e infine dopo mille peripezie si stabilì a Parigi, dove morì nel Luglio del [[1934]].
 
== Il modello socio-economico ==
===  Le comuni ucraine ===
[[File:Rosa Luxemburg.jpg|thumb|A [[Rosa Luxemburg]], rivoluzionaria tedesca, fu intitolata una comune libertaria ucraina]]
Ogni comune era formata da  una dozzina di famiglie, per un totale di circa 100/300 membri. Sebbene  non tutti si considerassero anarchici, i “comunardi” fondavano la propria esistenza sui principi dell'[[autogestione]], dell'[[eguaglianza]] e del [[mutualismo]].  
 
'''I Congressi regionali dei contadini, degli operai e degli insorti fornivano  ogni comune di scorte di bestiame e di attrezzature agricole espropriate ai latifondisti locali''', conferendo ad ogni membro tanta terra quanta era in grado di coltivare senza ricorrere al lavoro altrui.
La prima comune che si costituì fu intitolata a "[[Rosa Luxemburg]]", in onore della rivoluzionaria spartachista, che i contadini politicamente più coscienti celebravano come martire della [[libertà ]] e dell'[[eguaglianza]].
 
Per poter organizzare una vita economica e sociale strutturata orizzontalmente, i contadini e gli operai crearono  liberamente i propri organismi sociali ed economici: comitati o [[soviet]] di villaggio, cooperative, comitati di fabbrica o di officina, comitati di miniera, organizzazioni delle ferrovie o delle poste ecc.
Queste unità  erano collegate fra loro localmente, per distretto, per regione ecc., secondo il principio del [[federalismo]].
 
I contadini di Guliai-Pole riuscirono addirittura a spedire un grosso quantitativo di grano agli operai delle fabbriche di Pietrogrado e di Mosca bisognosi di viveri, per questo il [[soviet]] di Mosca si affrettò a lodare [[Nestor Makhno|Makhno]] e a definirlo un "coraggioso partigiano" e un grande capo rivoluzionario.
 
===  La giustizia e l'istruzione ===
 
'''La giustizia:'''
 
Nella concezione libertaria dei machnovisti gli elementi della [[giustizia]] borghese (i tribunali rivoluzionari, le leggi repressive, le forze dell’ordine, le [[carcere|carceri]] ecc.) erano da ritenersi sorpassati, in quanto frutto di un sistema iniquo e quindi da far scomparire «sin dal primo respiro della vita libera, sin dai primi passi della libera e vivente organizzazione della società  e dell'economia».
[[File:Francisco_ferrer_y_guardia.jpg|right|thumb|[[Francisco Ferrer y Guardia]]]]
La [[giustizia]] fu “affidata” a tutto il popolo e in particolar modo alle persone che godevano della stima e della fiducia popolare, ripudiando le sanzioni prescritte in passato e comunque non attribuendo privilegi a chi svolgeva tale compito. Furono puniti severamente (talvolta anche in maniera eccessiva a dire il vero), per esempio, coloro che professarono idee antisemite: un comandante fu giustiziato sommariamente per un'incursione compiuta contro una città  ebraica; un soldato ebbe la stessa sorte soltanto per aver affisso un manifesto con la vecchia scritta «'''''Liquidare gli ebrei, salvare la Russia'''''»
 
L’[[antisemitismo]] fu giudicato ingiustificabile <ref name="israel">La pubblicazione ''Israel Pocket Library, Anti-Semitis Keter Books'' (Gerusalemme, 1974), elimina definitivamente le calunniose accuse di antisemitismo perpetrate per troppo tempo ai danni di [[Nestor Makhno]]</ref>, sia perché fondato sul [[razzismo]], che una società  libertaria non poteva tollerare, e sia perchè molti ebrei furono eroici combattenti dell'[[Esercito Insorto Ucraino]].
 
'''L'istruzione:'''
 
L’istruzione venne “commissionata” agli individui e alle organizzazioni liberamente unite e federate tra loro. Fu ipotizzata l’apertura di scuole modellate sulla ''Escuela Moderna'' di [[Francisco Ferrer y Guardia ]], che avrebbe dovuto favorire lo spirito libertario tra gli allievi.  
 
La "Commissione Istruzione e Cultura" fondò inoltre un [[teatro]] sperimentale e un piano di istruzione per i contadini e per gli operai.


Anche la controrivoluzione borghese non si fece certo attendere a lungo: es. secondo le testimonianze a Perm i "bianchi" (esercito filo borghese) uccisero 4000 operai, in [[Finlandia]] la reazione trucidò 15000-17000 persone. Le cosiddette “Armate bianche” furono fronteggiate in particolare dall’[[Armata Rossa]] guidata da [[Lev Trotzkij]]; molti anarchici furono in prima fila nella difesa di Pietrogrado, anzi furono essi a difendere la sede della «Pravda», che pure odiavano, dall’assalto dei “bianchi”. Oltre all’"esercito bianco" e "rosso", nella guerra civile interna alla [[rivoluzione]], si ebbe pure un [[esercito nero]] (anarchico) e uno [[esercito verde|verde]] (formato dai disertori che non volevano servire né gli uni né gli altri).  
=== I machnovisti nelle città  ===
[[File:Funeralikrop.jpg|thumb|300 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «Chiediamo la libertà  di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'anarchia"»]]
In ottobre e in novembre [[Nestor Makhno|Makhno]] conquistò Ekaterinoslav e Aleksandrovsk, tenendone il controllo per alcuni mesi. In questo breve periodo di tempo i principi anarchici furono applicati per la prima volta nelle città  e non nelle campagne.
In tanti parteciparono all'insurrezione di [[Kronstadt]] e alla [[Ucraina libertaria|rivoluzione libertaria Ucraina]], dove si distinse per carisma e coerenza [[Nestor Makhno]], un anarchico ucraino che suscitò tante speranze nei libertari di tutta la [[Russia]]. Sia per i fatti di [[Kronstadt]] che per quelli [[Ucraina libertaria|ucraini]], furono i bolscevichi e l'Armata Rossa i principali nemici di cui preoccuparsi. In entrambi i casi, gli insorti furono duramente repressi.
[[Image:Arshinov.jpg|thumb|left|130 px|[[Petr Arshinov]]]]


=== La repressione del movimento libertario ===
Il primo atto di Makhno fu di affiggere manifesti nei quali i cittadini venivano informati che erano liberi di organizzare la loro esistenza come meglio loro pareva e che l'"[[Esercito Insorto Ucraino]]" non avrebbe «nè imposto nè ordinato loro di fare qualcosa». I machnovisti proclamarono la [[libertà ]] di parola, di stampa e di riunione; e a Ekaterinoslav, da un giorno all'altro, fecero la loro comparsa una mezza dozzina di giornali, rappresentanti un vasto arco di opinioni politiche.


Per gli anarchici russi, il funerale di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), organizzato da un apposito comitato di cui faceva parte il suo grande amico [[Alexander Atabekian]], fu l'ultima pubblica e libera manifestazione degli anarchici, a cui poterono partecipare anche quelli incarcerati e liberati temporaneamente per l'occasione ([[Aaron Baron]], [[Fanya Baron]], [[Voline]] ecc.); moltissimi furono gli arrestati, i deportati e i condannati a morte tra i dissidenti o anche tra quelli che avevano la parvenza d’esserlo (moltissimi furono anche i suicidi tra i membri stessi del partito). Dopo il [[1921]], in tutta la [[Russia]], di anarchico rimasero solo le librerie e le edizioni «[[Golos Truda]]» di Mosca e di Pietrogrado, la [[Croce Nera Anarchica]] ed il "museo Kropotkin" (gestito da un gruppo di anarchici, tra cui [[Francesco Ghezzi]] e [[Alexei Borovoi]]). In provincia però non ci fu nessuna tolleranza: es. le opere di [[Kropotkin]] furono sequestrate a Jaroslav, così come alcuni di libri di «[[Golos Truda]]» a Kharkov. In seguito la [[Croce Nera Anarchica]] fu dissolta a partire dal [[1925]], le librerie di Mosca e di Leningrado chiuse nel giugno del [[1929]], il "museo Kropotkin" chiuso nel [[1938]], alla morte della sua vedova. Altri piccoli gruppi anarchici furono individuati e smantellati nella fabbrica Dynamo di Mosca ([[1924]]), in Ucraina, nel sud della [[Russia]] ([[1924]]), a Tcheliabinsk ([[1930]]). <ref name="truda">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-32668488.html Resistenze anarchiche in Russia negli anni 20 e 30]</ref>
I progetti di [[Nestor Makhno]] non riuscirono però a far presa che su un'esigua minoranza di operai. Infatti la "Makhnovshchina" agiva in un contesto storico in cui l’instabilità  della situazione impediva un'attività  continua naturalmente necessaria per poter spiegare un così grande e radicale cambiamento. Inoltre mentre i contadini potevano sopravvivere con il [[baratto]] e con i prodotti agricoli autoprodotti, gli operai non avevano tali possibilità  e questo generò una certa diffidenza nei confronti del rivoluzionario ucraino.
[[File:KPAC-MAT.gif|left|thumb|200 px|Logo [[KPAC-MAT]]]]
[[File:Timur_katscharava.png|thumb|right|140 px|[[Timur Katscharava]], assassinato dai nazi-skin nel 2005]]
[[Image:Ilya Borodaenko.jpg|thumb|140 px|right|[[Ilya Borodaenko]], assassinato dai nazi-skin nel 2007]]


== Attualità  ==
== Considerazioni ==
 
La rivoluzione libertaria ucraina non si concretizzò pienamente sia per il sacrificio della regione operato da [[Lenin]] nella pace di Brest-Litovsk, con il conseguente arrivo degli invasori germanici, e sia per via dell’ostilità  bolscevica che non tollerava perdere il proprio ruolo di partito guida nell’ambito della rivoluzione.


Dopo la fine del [[socialismo di Stato|comunismo autoritario]], e con esso dell’URSS, il movimento anarchico si è lentamente ricostituito. Attualmente esistono varie federazioni anarchiche: la [[Konfederatsiya Revolyutsionnikh Anarkho-Sindikalistov]] ([[KCPA-MAT]], Confederazione Rivoluzionaria degli anarco-Sindacalisti), sezione russa della [[Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista)|AIT]] fondata nel [[1995]] che propugna il [[anarco-sindacalismo|sindacalismo anarchico]] e l’[[anarco-comunismo]]; [[Avtonomnoe Deystvie]] (AD, Azione Autonoma), organizzazione fondata nel [[2002]] che accoglie al suo interno diverse tendenze: [[Comunismo anarchico|comunismo]], [[autonomia]], [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|piattaformismo]], [[anarco-individualismo|individualismo]] ecc.; l'Associazione dei movimenti anarchici, che riunisce la maggior parte dei movimenti libertari di tutta l’area post-sovietica; la [[Confederazione del lavoro siberiana]] (SKT), l'unica organizzazione [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista rivoluzionaria]] che risale agli anni novanta; i [[Khraniteli Radugi]] (Guardiani dell’Arcobaleno), che a cavallo tra il XX e il XXI secolo erano stati molto attivi, specie nelle lotte [[ecologismo|ecologiste]], si sono invece recentemente disciolti. Tantissimi anarchici e anarchiche non appartengono a nessuna grande organizzazione nazionale, ma sono tuttavia attivi nei collettivi e nelle lotte locali.  
La mancata continuità  rivoluzionaria, nello spazio e nel tempo, determinò l’isolamento e la sconfitta degli anarchici ucraini, come già  accaduto alla [[la Comune di Parigi (1871)|comune parigina del 1871]]. Secondo i libertari ucraini la causa principale della sconfitta fu l’inefficienza, nonostante gli sforzi della Nabat, dell’organizzazione anarchica ucraina e per questo durante l’esilio di Parigi, [[Nestor Makhno]], [[Petr Arshinov]] e altri, elaborarono la [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici]].


Il principale problema che attualmente gli anarchici russi devono fronteggiare è la diffusione dei movimenti neonazisti e nazionalisti che hanno violentemente preso di mira gli [[antifascismo|antifascisti]], gli anarchici, gli [[ecologismo|ecologisti]], i [[Immigrazione|migranti]], i [[gay]] e in generale tutti coloro che appartengono all'area della sinistra. <ref>[http://www.ecn.org/antifa/article/2282/ucciso-antifascista-russo-da-4-naziskin Antifascista russo ucciso da 4 naziskin]</ref> Gli assassini di attivisti [[antifascismo|antifascisti]] ed anarchici (si vedano i casi di [[Ilya Borodaenko]], [[Timur Katscharava]] e [[Nikita Kalin]]) sono la riprova della violenza e delle coperture di cui godono tali gruppi, che presero a svilupparsi subito dopo il crollo dell'[[URSS]], quando passata la felicità  i russi dovettero scontrarsi con i problemi materiali del [[liberismo]] (disoccupazione, recessione, inflazione, stagnazione, ecc.). Lo [[Stato]] russo ha subdolamente sostenuto la [[xenofobia]] e il [[razzismo]] come mezzo di distrazione di massa, di modo che la rabbia popolare fosse indirizzata verso presunti nemici (antifascisti, anarchici, [[immigrazione|immigrati]], ecc.) della [[patria]] russa.
I quattro anni libertari dell’Ucraina insegnano che l’[[autogestione]] è efficace se esiste la collaborazione e la partecipazione della popolazione ed è possibile affrontare in questo modo anche i drammatici momenti della guerra, con tutti i conseguenti problemi che essa comporta (formazione di un “esercito” partigiano, distribuzione delle armi ecc.).
==Note==
==Note==
{{references|2}}
{{references|2}}
== Bibliografia ==
*[[Georg Tchulkov]], ''On Mystical Anarchism'', in: Russian Titles for Specialists, n° 16, Lethworth, 1971.
*[[Paul Avrich]], ''The Russian Anarchism'', Norton, New York, 1978.
*[[Kropotkin|Petr Kropotkin]], ''Memorie di un rivoluzionario'' (a cura di Berrini Pajetta L.), Feltrinelli, 1982;
*Vassili Nalimov, ''Sono un cristiano?'', 1995;
*Vassili Nalimov, ''Il trattato d'amore'', 1995;
*Janna Drogalina, ''L'anarchismo insultato'', 1996;
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia dell'anarchismo]]
*[[Kronstadt]]
*[[La Rivoluzione Russa]]
*[[La Comune di Parigi (1871)]]
*[[Movimento anarchico bielorusso]]
*[[La Rivoluzione spagnola (1936-39)]]
== Collegamenti esterni ==
*[[Storia dell'anarchismo in Russia]]


=== Siti web ===
==Collegamenti esterni==
*[http://www.nestormakhno.info/index.htm Nestor Mahno.info]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La makhnovishina]
*[http://www.fdca.it/storico/sovietliberi/4.htm I soviet nella concezione machnovista]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-la-purge-finale-des-makhnovistes-1937-1938-un-court-recit-de-la-repression-qui-s-abattit-sur-d-ancie-116242146.html La purga finale dei makhnovisti 1937-1938]
*[http://www.liberliber.it/mediateca/ebook/a/arsinov/storia_del_movimento_machnovista/pdf/arsinov_storia_del_movimento.pdf Storia del movimento machnovista], di [[Petr Arshinov]].
*[http://www.youtube.com/watch?v=XJoxTQhaCpA Nestor Machno e la rivoluzione in Ucraina (documentario video)]


*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/355/dossier_Russia.htm Russia oggi], dossier di «A-Rivista anarchica» sulla situazione sociale e politica russa attuale (anarchia, neo-nazismo e antifascismo)
*[http://inter.antifa.ru/category/italian Inter.antifa.ru], sito web antifascista russo multilingue
===Articoli e saggi===
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-32668488.html Resistenze anarchiche in Russia negli anni 20 e 30]
*[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-saggio-vladimir-bagrianski-gli-anarchici-mistici-russi-les-anarchistes-mystiques-russes-46829767.html Gli anarchici mistici russi]
*[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/t/tanini_alighiero/le_cause_d_assopimento_etc/pdf/tanini_le_cause_d_assopimento_d.pdf Le cause di assopimento della rivoluzione russa], saggio di [[Alighiero Tanini]]
*[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/f/figner/le_carceri_russe/pdf/figner_le_carceri_russe.pdf Le carceri russe], saggio di [[Vera Figner]] (tradotto da Alighiero Tanini)




[[Categoria:Rivoluzioni]]
[[Categoria:Rivoluzione russa]]
[[Categoria:Storia]]
[[Categoria:Storia]]
[[Categoria:Anarchismo in Russia]]
[[Categoria:Anarchismo in Ucraina]]

Versione delle 10:43, 5 mar 2019

Gruppo di combattenti appartenenti all'Esercito Nero

La rivoluzione libertaria Ucraina è un episodio storico ai più sconosciuto, peraltro fortemente intrecciato con la rivoluzione russa, ma la vastità  dell’evento e la sua durata nel tempo (con alterne fortune dal 1917 al 1921) ne fanno un momento cruciale della storia del comunismo anarchico. Nestor Makhno è stato il leader incontrastato dei rivoluzionari libertari ucraini.

I fatti storici

Premessa

Il popolo ucraino è stato storicamente un’immensa anima libertaria per la sua insofferenza innata ai dominatori, di qualsiasi sorta, per la sua tradizione contadina ed il forte legame con la terra.

La rivoluzione libertaria ucraina fu possibile grazie alla presenza di un forte catalizzatore di queste aspirazioni libertarie, un organizzatore con una lunga preparazione pratica e teorica e con un fascino indiscusso: Nestor Makhno (1889-1934).

I primi anarchici ucraini cominciarono il proprio attivismo sin dalla rivoluzione russa del 1905. Molti vennero di loro furono incarcerati (compreso Makhno) e liberati solamente dopo lo scoppio della rivoluzione russa del 1917. Finalmente liberi tornarono nelle loro città  e nei loro villaggi, dove cercarono di mettere in pratica i principi anarchici libertari. Makhno fu la figura ideale a cui i cosiddetti machnovisti s’ispirarono per creare una società  libertaria e autogestita. La capitale di questo movimento libertario fu il borgo natale di Makhno, Guliai-Pole.

L'uscita dalla guerra: le conseguenze della Pace di Brest-Litovosk

Il trattato di Brest-Litovsk fu stipulato il 3 marzo 1918 tra la Russia di Lenin e gli imperi centrali (Germania e Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria), determinando l'uscita della Russia dalla prima guerra mondiale e la cessione dell’Ucraina (oltre a Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia) agli austro-germanici.

L’Ucraina in tre mesi venne occupata dagli invasori che smantellarono, con la collaborazione della borghesia locale, gli abbozzi delle strutture libertarie costruite dagli anarchici. A questo punto i "machnovisti" dovettero riorganizzarsi, militarmente e politicamente, per difendere le proprie conquiste sociali e per respingere gli invasori e i loro alleati della borghesia reazionaria.

L’organizzazione politica degli anarchici: il Nabat

Nel 1918, quando il regime bolscevico diede inizio alla repressione degli oppositori politici, gli anarchici di Pietrogrado e di Mosca migrarono verso l’Ucraina, ove cercarono i contatti con i compagni del luogo. La città  di Kharkov, divenne il quartier generale di un nuovo tentativo di unificazione dei diversi gruppi anarchici: il Nabat ("La Campana a martello") del Confederazione delle Organizzazioni Anarchiche. Altre sezioni della confederazione si costituirono a Kiev, Odessa, Ekaterinoslav e nelle altre più importanti città  dell'Ucraina.

Uno degli uomini più importanti della Nabat fu l’ex sindacalista Voline. Egli vedeva tale confederazione come la realizzazione dell’unità  anarchica includente anarco-comunisti,anarco-sindacalisti e individualisti anarchici.

Oltre a Voline, i dirigenti più noti del Nabat erano due veterani come Aaron Baron e Petr Arshinov, ma una citazione merita pure il contadino Nikolai Dolendo che ebbe un ruolo non secondario all’interno dell’organizzazione.

Gli sforzi di Voline tendenti a unificare gli svariati settori dell'anarchismo finirono bruscamente perchè molti dei suoi stessi compagni sindacalisti si rifiutarono di aderire al progetto confederale. Molti dissidenti ritenevano che l'"anarchismo unitario" fosse inefficiente in quel contesto, temendo inoltre che gli anarco-comunisti potessero diventare predominanti e autoritari.

Nonostante queste difficoltà , nel novembre 1918, la Confederazione del Nabat tenne a Kursk la sua prima conferenza generale, in cui venne confermata l’ostilità  per la "dittatura del proletario" bolscevica o per qualsiasi altra "fase transitoria" precedente l’eliminazione dello Stato. Alle stesse conclusioni giunse il "Primo Congresso del Nabat" che ebbe luogo a Elizavetgrad nell' aprile del 1919.

L'organizzazione militare, necessaria per opporsi agli invasori germanici e ai reazionari borghesi, vide la Nabat riporre le sue speranze nell’"esercito partigiano" organizzato spontaneamente tra le masse rivoluzionarie e il cui esempio più fulgido furono le bande partigiane di Nestor Makhno.

L'organizzazione militare

Exquisite-kfind.png Vedi Esercito Nero.

Il problema che dominò i Congressi regionali fu quello della difesa militare dell’Ucraina. Il Secondo Congresso, che si tenne a Guliai-Pole, il 12 febbraio 1919, votò a favore di una "mobilitazione volontaria" di tutti gli uomini ritenuti idonei (in realtà  fu una sorta di chiamata obbligatoria).

I delegati elessero inoltre un "Consiglio regionale militare rivoluzionario dei contadini, degli operai e degli insorti" con il compito di mettere in pratica le decisioni dei vari Congressi che periodicamente si svolgevano. Come il "Consiglio militare rivoluzionario", anche l’Esercito Insorto dell'Ucraina (così venivano chiamate le forze makhnoviste) era sottoposto al controllo dei Congressi regionali, in modo da non creare strutture di dominio anche se, talvolta, i makhnovisti potevano apparire un pò troppo autoritari.

L'Esercito Insorto dell'Ucraina, tuttavia, non perse mai il carattere popolare, infatti molti suoi ufficiali erano contadini o, in qualche raro caso, operai delle fabbriche e del commercio. Le bande partigiane accettavano volentieri il comando di Makhno, unendosi dietro la bandiera nera dell’anarchia. Gli abitanti dei villaggi collaboravano fornendo cibo e cavalli freschi che consentivano ai Makhnovisti di spostarsi senza troppe difficoltà , potendo così piombare quasi all'improvviso e attaccare efficacemente le guarnigioni militari o degli agrari.

I libertari tra i controrivoluzionari e i bolscevichi

Maria Nikiforova, comandante di una guardia nera anarchica

L'inizio della guerra vide gli anarchici, come già  accennato, organizzarsi in un esercito di liberazione partigiano formato da contadini e operai. Nel contempo una delegazione di machnovisti si recò nella Russia bolscevica al fine di trovare la collaborazione dei compagni russi e rompere così l'isolamento.

Nel luglio 1918, quando Makhno ritornò a Guliai-Pole, la regione era occupata dalle truppe austro-germaniche e dal loro fantoccio ucraino, Hetman Skoropadskii. L’armata Makhnovista dovette combattere contro le “armate bianche” (zariste) dei controrivoluzionari, spesso sostenuti dagli invasori germanici. Nel suo villaggio, Nestor Makhno, organizzò clandestinamente un distaccamento partigiano, lanciando una serie di audaci attacchi contro gli invasori.

La firma del trattato di pace dell'11 novembre 1918 determinò il ritiro dell'esercito invasore germanico, ma ciò non determinò la fine della reazione antilibertaria. Nel settembre e ottobre 1918 i libertari dovettero affrontare la reazione della Petliura (la petliurovskina era un movimento della borghesia ucraina) di Denikin. Per sei mesi fu una lotta accanita e i partigiani libertari furono “costretti” ad allearsi con i bolscevichi per salvare la rivoluzione, nonostante Nestor Makhno vedesse nei “rossi” un effettivo pericolo per la libertà . Lev Trotskij stesso avrebbe dichiarato che sarebbe stato meglio consegnare l'intera Ucraina in mano a Denikin (generale zarista) piuttosto che dare possibilità  alla makhnovishina di svilupparsi, per questo fu posta una taglia sulla testa di Nestor Makhno.[1]

Bandiera della Machnovichina

Come ampiamente previsto, i bolscevichi non si rivelarono sempre preziosi alleati (più volte tentarono anche d’assassinare Nestor Makhno), anzi spesso agevolarono l’avanzata dei “bianchi”, poiché temevano l’influenza e il fascino che i machnovisti esercitavano sulla popolazione. Per i primi cinque mesi del 1919, grazie alle azioni partigiane, la zona intorno a Guliai-Pole fu praticamente libera da qualsiasi influenza straniera o zarista. I libertari approfittarono di questa tregua per tentare di ricostruire una società  su basi meno autoritarie.

In gennaio, febbraio ed aprile i makhnovisti tennero una serie di Congressi regionali di contadini, operai e di tutti gli insorti, per discutere di problemi economici e militari e per occuparsi dei compiti della ricostruzione. Il Consiglio sostenne l'elezione di "liberi" soviet mentre il Consiglio militare rivoluzionario, agendo in collegamento con i Congressi regionali e con i soviet locali, costituì una sorta di governo “dal basso”, anche se del tutto informale, nel territorio circostante a Guliai-Pole.

Alla fine del 1919, Makhno ricevette dal Comando bolscevico l’ordine di trasferire il suo esercito sul fronte polacco, ma egli rifiutò di allontanarsi poiché capì che si trattava di un tentativo di liberare l’Ucraina dall’influenza libertaria dei machnovisti.

A questo punto si susseguirono una serie di scontri tra machnovisti e bolscevichi, con gravi perdite da entrambi le parti (Voline e altri compagni vennero arrestati e imprigionati), fino a quando la comparsa delle armate bianche guidate da Wrangel, nella primavera del 1920, costrinse gli anarchici ucraini ad allearsi nuovamente con i bolscevichi al fine di sconfiggere i reazionari anno ritenuti il “nemico numero uno” da fronteggiare.

L'accordo tra bolscevichi ed anarhcici fu firmato il 16 ottobre [2]::

Trattato tra la repubblica Ucraina dei Soviet e l’esercito rivoluzionario Mackhnovista, per la collaborazione provvisoria delle operazioni militari.
  1. L’esercito rivoluzionario dei Mackhnovisti si fonde con i soldati dell’esercito repubblicano, rimanendo intero l’esercito mackhnovista e riconoscendo soltanto il sovracomando dell’esercito rosso.
  2. L’esercito rivoluzionario dei Mackhnovisti che si trova nel territorio dei Soviet non può accettare nelle sue file unità  dell’esercito rosso o disertori.
  3. La fusione dell’esercito rosso con quello rivoluzionario si fa allo scopo di distruggere il nemico comune, l’esercito bianco. I Mackhnovisti sono concordi con il richiamo fatto alla popolazione dal comando dell’esercito rosso affinché cessi ogni azione di resistenza contro di esso.
  4. Le famiglie dei soldati dell’esercito rivoluzionario Mackhnovista che abitano nel territorio della repubblica dei Soviet usufruiranno degli stessi diritti dei soldati rossi e percepiranno dal governo Ucraino i benefici accordati.
Trattato tra la repubblica Ucraina del Soviet e l’esercito Mackhnovista, per la collaborazione provvisoria riguardo alle questioni politiche:
  1. Tutti i rivoluzionari Mackhnovisti ed anarchici che sono incarcerati nella repubblica dei Soviet, che non abbiano lottato in armi contro il regime bolscevico, saranno liberati ed in seguito cesserà  ogni persecuzione.
  2. Libertà  di propaganda orale e scritta per tutti gli anarchici. Sarà  permessa solo la censura militare. Il governo dei Soviet riconosce gli anarchici come reali rivoluzionari ed è disposto a fornire il materiale necessario alle loro pubblicazioni, sulla base di accordi generali, vigenti per tali pubblicazioni.
  3. Mackhnovisti e gli anarchici possono partecipare liberamente alle elezioni per i Soviet, ed hanno il diritto di essere membri degli stessi. Potranno partecipare al prossimo quinto congresso dei Soviet di Ucraina nel dicembre

L’alleanza portò alla vittoria il fronte rivoluzionario libertario-comunista, nel novembre del 1920, ma ciò non impedì ai bolscevichi di sferrare un nuovo e decisivo attacco contro Makhno e i suoi compagni.

La sconfitta dei machnovisti

Lev Trotskij, bolscevico e tra i principali responsabili della repressione dei rivoluzionari ucraini
Aaron Baron e sua moglie Fanya furono tra i principali protagonisti della rivoluzione Ucraina

All’indomani della vittoria contro Wrangel, Makhno ritornò nel suo villaggio e intraprese il suo lavoro di rieducazione e di organizzazione dei contadini. Questi progetti furono però interrotti da una nuova offensiva bolscevica che mal sopportava questo progetto libertario.

Il 26 novembre 1920 Guliai-Polé fu circondata; Makhno riuscì a radunare circa duemila uomini che combatterono eroicamente per rompere l’accerchiamento dell’armata rossa. Durante l'attacco di Guliai-Pole, gran parte dello stato maggiore di Makhno venne arrestato o fu eliminato sul posto. Tanti si sacrificarono per salvare la vita del loro condottiero, ritenuto indispensabile per il proseguimento della rivoluzione libertaria.

Nell'estate del 1920, Emma Goldman e Alexander Berkman protestarono coraggiosamente, al Secondo Congresso dell'Internazionale comunista (chiamata anche "Terza e Quarta Internazionale") in corso a Mosca, contro le angherie cui venivano sottoposti i loro compagni. Proteste analoghe vennero avanzate dalla Croce Nera Anarchica.

Nonostante queste disapprovazioni l'Armata Rossa attaccò il quartier generale di Makhno a Guliai-Pole e la Cheka arrestò a Kharkov i capi della Confederazione del Nabat, tra i quali Voline e Aaron Baron. Makhno, grazie all’eroico sacrifico dei suoi compagni, riuscì a scappare e, nonostante le innumerevoli ferite e l’inseguimento tenace dei bolscevichi, attraversò la Romania, la Polonia, poi la Germania e infine dopo mille peripezie si stabilì a Parigi, dove morì nel Luglio del 1934.

Il modello socio-economico

Le comuni ucraine

A Rosa Luxemburg, rivoluzionaria tedesca, fu intitolata una comune libertaria ucraina

Ogni comune era formata da una dozzina di famiglie, per un totale di circa 100/300 membri. Sebbene non tutti si considerassero anarchici, i “comunardi” fondavano la propria esistenza sui principi dell'autogestione, dell'eguaglianza e del mutualismo.

I Congressi regionali dei contadini, degli operai e degli insorti fornivano ogni comune di scorte di bestiame e di attrezzature agricole espropriate ai latifondisti locali, conferendo ad ogni membro tanta terra quanta era in grado di coltivare senza ricorrere al lavoro altrui. La prima comune che si costituì fu intitolata a "Rosa Luxemburg", in onore della rivoluzionaria spartachista, che i contadini politicamente più coscienti celebravano come martire della libertà  e dell'eguaglianza.

Per poter organizzare una vita economica e sociale strutturata orizzontalmente, i contadini e gli operai crearono liberamente i propri organismi sociali ed economici: comitati o soviet di villaggio, cooperative, comitati di fabbrica o di officina, comitati di miniera, organizzazioni delle ferrovie o delle poste ecc. Queste unità  erano collegate fra loro localmente, per distretto, per regione ecc., secondo il principio del federalismo.

I contadini di Guliai-Pole riuscirono addirittura a spedire un grosso quantitativo di grano agli operai delle fabbriche di Pietrogrado e di Mosca bisognosi di viveri, per questo il soviet di Mosca si affrettò a lodare Makhno e a definirlo un "coraggioso partigiano" e un grande capo rivoluzionario.

La giustizia e l'istruzione

La giustizia:

Nella concezione libertaria dei machnovisti gli elementi della giustizia borghese (i tribunali rivoluzionari, le leggi repressive, le forze dell’ordine, le carceri ecc.) erano da ritenersi sorpassati, in quanto frutto di un sistema iniquo e quindi da far scomparire «sin dal primo respiro della vita libera, sin dai primi passi della libera e vivente organizzazione della società  e dell'economia».

La giustizia fu “affidata” a tutto il popolo e in particolar modo alle persone che godevano della stima e della fiducia popolare, ripudiando le sanzioni prescritte in passato e comunque non attribuendo privilegi a chi svolgeva tale compito. Furono puniti severamente (talvolta anche in maniera eccessiva a dire il vero), per esempio, coloro che professarono idee antisemite: un comandante fu giustiziato sommariamente per un'incursione compiuta contro una città  ebraica; un soldato ebbe la stessa sorte soltanto per aver affisso un manifesto con la vecchia scritta «Liquidare gli ebrei, salvare la Russia»

L’antisemitismo fu giudicato ingiustificabile [3], sia perché fondato sul razzismo, che una società  libertaria non poteva tollerare, e sia perchè molti ebrei furono eroici combattenti dell'Esercito Insorto Ucraino.

L'istruzione:

L’istruzione venne “commissionata” agli individui e alle organizzazioni liberamente unite e federate tra loro. Fu ipotizzata l’apertura di scuole modellate sulla Escuela Moderna di Francisco Ferrer y Guardia , che avrebbe dovuto favorire lo spirito libertario tra gli allievi.

La "Commissione Istruzione e Cultura" fondò inoltre un teatro sperimentale e un piano di istruzione per i contadini e per gli operai.

I machnovisti nelle città 

In ottobre e in novembre Makhno conquistò Ekaterinoslav e Aleksandrovsk, tenendone il controllo per alcuni mesi. In questo breve periodo di tempo i principi anarchici furono applicati per la prima volta nelle città  e non nelle campagne.

Il primo atto di Makhno fu di affiggere manifesti nei quali i cittadini venivano informati che erano liberi di organizzare la loro esistenza come meglio loro pareva e che l'"Esercito Insorto Ucraino" non avrebbe «nè imposto nè ordinato loro di fare qualcosa». I machnovisti proclamarono la libertà  di parola, di stampa e di riunione; e a Ekaterinoslav, da un giorno all'altro, fecero la loro comparsa una mezza dozzina di giornali, rappresentanti un vasto arco di opinioni politiche.

I progetti di Nestor Makhno non riuscirono però a far presa che su un'esigua minoranza di operai. Infatti la "Makhnovshchina" agiva in un contesto storico in cui l’instabilità  della situazione impediva un'attività  continua naturalmente necessaria per poter spiegare un così grande e radicale cambiamento. Inoltre mentre i contadini potevano sopravvivere con il baratto e con i prodotti agricoli autoprodotti, gli operai non avevano tali possibilità  e questo generò una certa diffidenza nei confronti del rivoluzionario ucraino.

Considerazioni

La rivoluzione libertaria ucraina non si concretizzò pienamente sia per il sacrificio della regione operato da Lenin nella pace di Brest-Litovsk, con il conseguente arrivo degli invasori germanici, e sia per via dell’ostilità  bolscevica che non tollerava perdere il proprio ruolo di partito guida nell’ambito della rivoluzione.

La mancata continuità  rivoluzionaria, nello spazio e nel tempo, determinò l’isolamento e la sconfitta degli anarchici ucraini, come già  accaduto alla comune parigina del 1871. Secondo i libertari ucraini la causa principale della sconfitta fu l’inefficienza, nonostante gli sforzi della Nabat, dell’organizzazione anarchica ucraina e per questo durante l’esilio di Parigi, Nestor Makhno, Petr Arshinov e altri, elaborarono la Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici.

I quattro anni libertari dell’Ucraina insegnano che l’autogestione è efficace se esiste la collaborazione e la partecipazione della popolazione ed è possibile affrontare in questo modo anche i drammatici momenti della guerra, con tutti i conseguenti problemi che essa comporta (formazione di un “esercito” partigiano, distribuzione delle armi ecc.).

Note

Template:References

Voci correlate

Collegamenti esterni

  1. La Makhnovishina
  2. da Bolscevismo ed Anarchismo, di Rudolf Rocker
  3. La pubblicazione Israel Pocket Library, Anti-Semitis Keter Books (Gerusalemme, 1974), elimina definitivamente le calunniose accuse di antisemitismo perpetrate per troppo tempo ai danni di Nestor Makhno