Pepita Carpeña

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Pepita Carpeña

Josefa Carpena-Amat (Barcellona, 19 dicembre 1919 – Marsiglia, Francia, 5 giugno 2005), conosciuta sotto lo pseudonimo di Pepita Carpeña è stata una militante femminista e anarco-sindacalista spagnola.

Biografia

Figlia maggiore di una numerosa famiglia operaia, Pepita Carpeña inizia a lavorare a 12 anni come sarta e milita a 14 anni nella CNT e nelle “Gioventù Libertarie” (JJLL). Nel luglio del 1936, prende parte alla rivoluzione e assiste il 20 luglio come aiutante all'assalto della caserma Atarazanas. Il 17 novembre si unisce al compagno Pedro Perez Mir, che verrà ucciso al fronte. Prende parte agli avvenimenti di maggio 1937 e si unisce, verso la fine del 1937, al movimento anarchico femminile “Mujers Libres”, poi lavora in una fabbrica di armi.

Designata da “Mujeres Libres” come segretaria alla propaganda del Comitato regionale di Catalogna, effettua delle conferenze nei villaggi e sul fronte e incontra Emma Goldman. Ammalata, lascia Barcellona il 25 gennaio 1939 (vigilia dell'ingresso delle truppe franchiste nella città) per la Francia, dove sarà internata in un campo in un campo a Clermont-l'Hérault dalle parti di Montpellier, per quasi un anno. Si sposa con un francese poi lo lascia per raggiungere Marsiglia dove si trovano numerosi rifugiati spagnoli. Diventa la compagna dell'anarchico Juan Martinez Vita detto Moreno, e prosegue la sua militanza dopo la Liberazione.

Nell'aprile del 1945, è delegata a Tolosa, per il I congresso della FIJL in esilio. Prende in seguito parte alle attività teatrali della truppa “Acratia” e milita nella CNT in esilio. Sin dal 1979, partecipa alle attività del CIRA di Marsiglia, ne sarà la coordinatrice dal 1987 al 1999. Nel 1992, redige in un breve racconto il suo cammino De toda la vida. Ha inoltre collaborato a diverse opere storiche sul movimento “Mujeres Libres” così come a due Bollettini del CIRA, e con la stampa libertaria spagnola e francese. Muore a Marsiglia il 5 giugno 2005.

Voci correlate