Paul Lapeyre

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Paul Lapeyre, (Monguilhem, Gers 28 maggio 1901 - Galizia 2 maggio 1991) è stato un anarco-sindacalista, attivista e libero pensatore.

Era il fratello di Aristide Lapeyre e Laurent Lapeyre.

Biografia

Figlio di un contadino divenuto postino, Paul Lapeyre fa l'insegnante, ma il suo attivismo, in particolare l'antimilitarismo e l'internazionalismo, lo escludono dall'istruzione nazionale.

Con i suoi fratelli Aristide e Laurent, partecipa nel novembre 1926 alla costituzione della CGT-SR, quindi collabora al suo organo di stampa: "Le Combat syndicaliste".

Dal 1930 al 1939, collabora con le «Edizioni Lucifer», fondate da suo fratello Aristide, e con il quotidiano La Révolte, «organo anarchico del sud-ovest».

Paul Lapeyre è molto attivo, è relatore in numerosi incontri a favore della rivoluzione spagnola. Con i suoi fratelli, organizza reti per inviare armi, medicine, ecc. ai compagni della CNT e partecipa al giornale L'Espagne Antifasciste che si unirà, all'inizio del 1938, con L'Espagne nouvelle di André Prudhommeaux. Collabora con SIA, settimanale della sezione francese della Solidarietà Internazionale Antifascista, fondata e animata da Louis Lecoin e Nicolas Faucier, e compie numerosi viaggi in Spagna, su mandato della CGT-SR.

Nel maggio del 1939, è delegato alla propaganda della Fédération anarchiste de langue française (Federazione anarchica di lingua francese, FAF) formata a Tolosa nel 1936, a seguito di una scissione dall'Union anarchiste.

Chiamato allearmi alla fine di agosto del 1939, dopo qualche esitazione, va in caserma. Inviato in Alsazia, viene fatto prigioniero e si ritrova in Germania a lavorare in una fattoria. Tenta di fuggire, viene deportato successivamente in quattro campi di internamento e rilasciato nel 1945 dall'esercito inglese.

Dopo il 1945

Dopo la seconda guerra mondiale, Lapeyre è tra i fondatori della Fédération anarchiste (Federazione anarchica francese) insieme a Robert Joulin, Henri Bouyé, Maurice Joyeux, Georges Fontenis, Suzy Chevet, Renée Lamberet, Georges Vincey, Aristide Lapeyre, Maurice Laisant, Maurice Fayolle, Giliane Berneri, Solange Dumont, Roger Caron, Henri Oriol e Paul Chery.

Diventa un parrucchiere, anima, con i suoi fratelli, il salone in 44 rue de La Fusterie, nella vecchia Bordeaux, che diventa un luogo di attivismo locale e un deposito della stampa libertaria.

Partecipa al congresso di fondazione (7-9 dicembre 1946) della CNT, la sezione francese dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori.

Alla fine di maggio del 1952, è escluso, insieme a Maurice Joyeux, Maurice Fayolle, André Arru, Georges Vincey e suo fratello Aristide Lapeyre dall'ex Federazione anarchica, che viene trasformata, per iniziativa di Georges Fontenis, in Fédération communiste libertaire (Federazione comunista libertaria).

Dal 25 al 27 dicembre partecipa, a Parigi, al congresso di ricostruzione della Fédération anarchiste (organizzazione di sintesi) da parte di gruppi esclusi ed ex attivisti che hanno lasciato la vecchia Federazione anarchica negli anni precedenti, davanti a quanto praticato dai comunisti libertari. I principi di base sono scritti al fine di riunire il maggior numero di anarchici, combinando tutte le tendenze. Una scommessa difficile da sostenere, perché Maurice Joyeux, promotore della ricostituenda federazione, è obbligato a scendere a compromessi con gli anarchici individualisti. Il risultato è una modalità di funzionamento che Joyeux ritiene "impossibile": un processo decisionale unanime, ogni membro della FA ha il diritto di veto su qualsiasi orientamento della FA.

Pensatore libero, membro della Scuola razionalista, sarà per vent'anni uno dei relatori nazionali di Free Thought.

All'inizio degli anni '70, un attacco di cuore lo costringe a prendere le distanze dall'azione militante e si ritira a Barsac in Gironda, nei vigneti di Sauternes. Muore il 2 maggio 1991 in un incidente d'auto in Galizia (Spagna).