Organisation Pensée Bataille

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George Fontenis

L'Organisation Pensée Bataille (OPB), creata nel 1950 e autodissoltasi nel 1953, fu una fazione clandestina di natura comunisti libertari che agiva in seno alla Fédération Anarchiste (FA).

Nascita

L'OPB fu creata all'inizio del 1950, su iniziativa di Louis Estève, Roger Caron, Serge Ninn, Robert Joulin, André Moine e Georges Fontenis.

Questi erano tutti militanti anarco-comunisti appartenenti all'organizzazione di sintesi francese Fédération Anarchiste, in cui individualisti ed appunto comunisti convivevano insieme tra mille discussioni conflittuali. Per uscire dall'impasse, i comunisti-anarchici decisero di dar vita ad un'organizzazione segreta agente all'interno alla FA e denominata Organisation Pensée Bataille sulla base del libro scritto da Camillo Berneri nel 1937. L'OPB nacque come reazione dei militanti più giovani all'egemonia delle cosiddette «vecchie barbe», formate in gran parte da anarco-individualisti, che non solo egemonizzavano la FA ma, secondo loro, ne bloccavano le attività rivoluzionarie.

Funzionamento e composizione

I militanti OPB erano reclutati per cooptazione e alla maggioranza dei due terzi. L'assemblea generale eleggeva un segretario responsabile al Piano (Fontenis), un segretario-aggiunto detto «consigliere» (Caron) e un tesoriere (Joulin). Quest'ufficio dell'OPB era incaricato di mettere a punto misure proprie all'esecuzione del Piano elaborato dall'assemblea generale.

L'OPB era costituita da militanti dei gruppi di Parigi-Est, 18° e 19° arrondissment di Parigi, Renault-Billancourt, Thomson e e del gruppo Krondstadt (Parigi-Sud), e contava alcuni militanti anche a Marsiglia e Narbonne.

Sviluppo e influenze dell'OPB

Gradualmente, le tesi dell'OPB divennero maggioranza all'interno della FA. Al congresso di Lille del 1951, le due fazioni interne alla FA, si scontrarono su 3 questioni: le modalità di voto, la questione dello sciopero e la politica del "Terzo Fronte". Durante questo congresso, George Fontenis non si candidò per l'elezione nel comitato nazionale e così André Moine divenne segretario generale, tuttavia Fontenis proseguì nel suo operato e dopo il congresso di Parigi nel 1953, l'OPB prese il controllo della FA (voto maggioritario di 71 contro 61) e la trasformò in Fédération communiste libertaire (FCL).

La risoluzione approvata al Congresso di Parigi afferma quanto segue:

«L'organizzazione specifica dei militanti del comunismo libertario si considera avanguardia, la minoranza consapevole e attiva nella sua ideologia e nelle azioni d'aspirazione del proletariato» in modo che «la rivoluzione sia fatta sforzo per costruire la società comunista libertaria... il passaggio dalla società di classe alla società comunista senza classi può resa possibile per edificare la società comunista libertari... il passaggio dalla società di classe alla società comunista priva di classi non possa essere realizzato che dalla Rivoluzione, attraverso un atto rivoluzionario di rottura che porti alla liquidazione di tutti gli aspetti del potere».

L'organizzazione comunista libertaria ha un ruolo chiave da svolgere:

«La rivoluzione è possibile solo a determinate condizioni oggettive (...) e quando le masse, guidate e rese sempre più consapevoli della necessità di un'organizzazione comunista libertaria rivoluzionaria, siano in grado di effettuare la liquidazione della struttura di classi.».

Fine dell'OPB

L'OPB si auto dissolse qualche mese dopo il congresso del 1953.

Controversie: il Memorandum del gruppo Kronstadt

L'esistenza dell'OPB e le sue trame contro gli individualisti della Fédération Anarchiste furono poi rese pubbliche dal Memorandum del gruppo Kronstadt, un documento di 82 pagine pubblicato nel 1954.

Il gruppo Kronstadt, che apparteneva alla FA, denunciò atteggiamenti considerati anti-anarchici da parte dell'OPB prima e della FCL poi. I principali fatti denunciati furono i seguenti:

  • L'OPB era diventato un partito politico segreto sin dal gennaio 1950 e tramava nell'ombra contro la Federazione Anarchica.
  • Composta da un piccolo gruppo di militanti, l'OPB si infiltrò nei posti chiave della FA per poterla poi controllare. Già con il Congresso di Lille nel 1951 s'era assicurata il controllo della regione di Parigi.
  • Ciò fu possibile a causa della mancanza di attenzione e vigilanza da parte degli altri gruppi e dall'organizzazione quasi militare dell'OPB.
  • L'OPB rispondeva ad un proprio statuto e ad una loro dichiarazione di principi e i suoi membri sottostavano agli ordini di un direttivo ben determinato da un ufficio specifico. Le quote di adesione erano obbligatorie e servivano per finanziare il funzionamento dell'OPB.
  • Se si analizzano i precedenti dell'OPB si scopre che esso nacque da una deviazione ideologica nata nei gruppi di autodifesa creati dalla Federazione pochi anni prima.

Il Memorandum giunse alla conclusione che tutti gli anarchici appartenenti al gruppo clandestino smisero di esserlo nel momento in cui scelsero di agire occultamente all'interno della FA. Per tanto, essi sono esclusi dal movimento a meno che non accettino due punti:

  1. Riconoscere l'appartenenza all'interno del movimento anarchico di un gruppo clandestino autoritario è in contrasto con l'ideologia propugnata dagli anarchici. L'errore proviene dal fatto di appartenere ad un gruppo (clandestino) e non in considerazione di dettagli. Il principio di questi metodi deve essere condannato da una seria analisi ideologica fatta o accettata dai membri di questo gruppo.
  2. Continuare a lavorare dentro la Federazione come gli altri militanti.

Voci correlate