Oreste Lucchesi: differenze tra le versioni

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
(Creata pagina con "'''Oreste Lucchesi''' (Livorno, 6 agosto 1859 – New York, 15 ottobre 1904) è stato un anarchico italiano. == Biografia == Nato a Livorno in una famiglia po...")
 
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
'''Oreste Lucchesi''' (Livorno, [[6 agosto]] [[1859]] – New York, [[15 ottobre]] [[1904]]) è stato un anarchico italiano.
'''Oreste Lucchesi''' (Livorno, [[6 agosto]] [[1859]] – New York, [[15 ottobre]] [[1904]]) è stato un anarchico italiano condannato a 30 anni di [[carcere]] per l'uccisione del direttore de «Il Telegrafo» Giuseppe Bandi.


== Biografia ==
== Biografia ==
Riga 13: Riga 13:


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
 
*Franco Bertolucci, ''L'anarchismo in Toscana negli anni della formazione politica e culturale di Gori''.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
Riga 19: Riga 19:


[[Categoria:Anarchici|Lucchesi, Oreste]]
[[Categoria:Anarchici|Lucchesi, Oreste]]
[[Categoria:Anarchici tedeschi|Lucchesi, Oreste]]
[[Categoria:Anarchici italiani|Lucchesi, Oreste]]

Versione delle 16:34, 23 giu 2019

Oreste Lucchesi (Livorno, 6 agosto 1859 – New York, 15 ottobre 1904) è stato un anarchico italiano condannato a 30 anni di carcere per l'uccisione del direttore de «Il Telegrafo» Giuseppe Bandi.

Biografia

Nato a Livorno in una famiglia poverissima da Luigi e Agnese Costa, sin da ragazzo manifesta la propria vicinanza alle idee anarchiche. Sul finire dell'800, all'interno del movimento anarchico, stava prendendo sempre più piede la propaganda col fatto, che portò come conseguenza una serie di attentati, spesso mortali in varie parti del mondo. In uno di questi, il 24 giugno 1894, il presidente della Repubblica francese, Sadi Carnot viene ucciso dal giovane anarchico italiano Sante Caserio, un fornaio di Motta Visconte (Milano). Dopo l'azione dell'anarchico, che sarà condannato a morte, che peraltro aveva preceduto quella di Paolo Lega contro Francesco Crispi, la stampa reazionaria si scatena contro tutti gli anarchici, chiedendo a gran voce leggi repressive.

In questo clima antianarchico, il 1° luglio di quello stesso, a Livorno Oreste Lucchesi, con la collaborazione di Rosolino Romiti e Amerigo Franchi, uccide con un pugnale avvolto in un nastro rosso e nero il direttore de «Il Telegrafo» Giuseppe Bandi. Questi aveva partecipato all'impresa dei Mille di Garibaldi propugnando vaghe idee socialisteggianti, col tempo però era andato ad assumere posizioni sempre più conservatrici, specialmente dopo aver fondato il giornale «Il Telegrafo», di cui peraltro aveva pure assunto la direzione. Dopo l'attentato di Caserio, Bandi aveva pubblicato sul suo giornale un articolo in cui si scagliava violentemente contro gli anarchici, auspicandone la durissima repressione. Fu quell'articolo a spingere Oreste Lucchesi all'attentato contro il direttore del Telegrafo.

Arrestato insieme ai suoi compagni, il 2 maggio 1895 si apre a Firenze il processo che si concluderà il 20 giorni dopo con la condanna a 30 anni di carcere per Lucchesi e Franchi.

Bibliografia

  • Franco Bertolucci, L'anarchismo in Toscana negli anni della formazione politica e culturale di Gori.

Voci correlate