Marco Camenisch: differenze tra le versioni

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== Note ==
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<references/>
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Piero Tognoli, ''Achtung Banditen! - L'ecologismo radicale di Marco Camenisch'' (con l'introduzione di [[John Zerzan]]), Edizioni Nautilus, 2004
*Piero Tognoli, ''Achtung Banditen! - L'ecologismo radicale di Marco Camenisch'' (con l'introduzione di [[John Zerzan]]), Edizioni Nautilus, 2004


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Anarco-primitivismo]]
*[[Anarco-primitivismo]]
== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.ecn.org/filiarmonici/camenisch.html Su Marco Camenisch]
*[http://www.ecn.org/filiarmonici/camenisch.html Su Marco Camenisch]
*[https://www.youtube.com/watch?v=iK1isWg0r3o Marco Camenisch libero! (video youtube)]
*[https://www.youtube.com/watch?v=iK1isWg0r3o Marco Camenisch libero! (video youtube)]
*[http://youtu.be/SOSvb_2Ao2g raro reperto audio (8 agosto 2012)]
*[http://youtu.be/SOSvb_2Ao2g raro reperto audio (8 agosto 2012)]


[[Categoria:Anarchici|Camenisch, Marco]]
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[[Categoria:Anarchici svizzeri|Camenisch, Marco]]
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Marco Camenisch

Marco Camenisch (Schiers, Svizzera, 21 gennaio 1952) è un militante ecologista e anarchico svizzero, attivo sin dalla fine degli anni 70, prevalentemente in Svizzera e in Italia.

Biografia

Nato nel 1952 a Schiers, nel canton dei Grigioni, dopo aver interrotto gli studi inizia a lavorare come stalliere. In una fase successiva frequenta una scuola agricola a Plantahof, ma decide di abbandonarla poiché in disaccordo con l'industrializzazione dell'agricoltura. Per un breve periodo svolge anche la professione dell'alpigiano e inizia ad interessarsi attivamente alle cause ecologiste.

Inizio attività politica

Sin dalla seconda metà degli "anni '70" partecipa all'attività politica nel comitato di sostegno alle lotte dei detenuti e alla resistenza antinucleare, che all'epoca in Svizzera era particolarmente agguerrito. Si tratta di un movimento variegato, che al suo interno contiene anime non-violente, promotrici di azioni di disobbedienza civile, ed anche quelle più vicine ad una corrente ecologista dell'anarchismo denominata anarchismo verde a cui Marco comincia a sentirsi più affine.

Dopo la durissima repressione della manifestazione antinucleare di 5 000 persone del 2 luglio 1977, il movimento si radicalizza contro il programma di nuclearizzazione svizzero. Sabotaggi, incendi e azioni dinamitarde si susseguono.

Arresto e condanna

Marco Camenisch viene arrestato nel 1980 con l'accusa di essere il responsabile di due attentati dinamitardi compiuti l'anno precedente: uno contro un traliccio della linea ad alta tensione della società elettrica NOK e l'altro contro la centrale di trasformazione elettrica Sarelli.

Durante il processo legge una dichiarazione in cui rivendica l'azione, inserendola nella protesta contro la distruzione dell'ambiente naturale del Cantone dei Grigioni e contro la colonizzazione di questa regione da parte delle aziende del nucleare. Nel gennaio del 1981 viene condannato a 10 anni di prigione, una pena eccezionalmente pesante che all'epoca si emetteva generalmente solo nei casi di omicidio.

La fuga dal carcere

Il 17 dicembre 1981 Marco Camenisch riesce ad evadere dal carcere di Regensdorf (Zurigo - Svizzera) in compagnia di altre cinque persone. Durante la fuga viene ucciso un secondino ed un altro seriamente ferito (successivamente Marco Camenisch è stato processato anche per questo fatto anche se non ha avuto alcuna responsabilità in quei fatti).

Per un certo periodo (circa dieci anni), sotto il nome di Martino, ha vissuto clandestinamente in Italia. Nel 1989 la polizia federale svizzera, con la complicità dei mass media, lo accusa anche dell'uccisione di una guardia di frontiera a Brusio (nel processo seguente l'accusa a sua carico cadrà...).

La cattura e il nuovo arresto

Il 5 novembre del 1991 viene ferito gravemente durante un conflitto a fuoco con i carabinieri ed arrestato nei pressi del Comune di Montignoso (prov. Massa-Carrara) e incolpato di essere l'esecutore materiale e la mente di numerosi sabotaggi di tanti tralicci elettrici, avvenuti sia durante la latitanza che dopo.

Il 4 aprile 1993 viene condannato a 12 anni di prigione che sconterà nel carcere di Biella. Il 18 aprile 2002, dopo essere stato trasferito in diversi carceri italiani (da Massa a Pisa, Milano a San Vittore, Livorno, Novara, Biella, Roma Rebibbia, Como... ovunque subendo ogni tipo di soprusi ed angherie), è stato estradato in Svizzera, dove oltre a dover finire di scontare la pena già inflittagli, ha dovuto anche affrontare due processi per omicidio.

Nel 2004 è stato condannato a 17 anni per l'uccisione del secondino di Regensdorf, mentre per l'uccisione della guardia di frontiera di Brusio l'accusa non è riuscita ad avvalorare la propria ipotesi.

Attualità

Il 13 marzo 2007 la Corte di Assise di Zurigo ha discusso il ricorso presentato dai legali di Camenisch per la riduzione della pena. Contemporaneamente è stata discussa la richiesta del procuratore Ulrich Weder volta ad ottenere l'internamento a tempo indeterminato per Marco Camenisch, essendo, a suo dire, pericoloso e capace di commettere delitti efferati. La richiesta del procuratore è stata respinta, e la pena per Marco Camenisch è stata ridotta da 17 a 8 anni.

Dopo 8 anni di detenzione nel carcere di Regensdorf, nell'ottobre 2010 Marco Camenisch è stato improvvisamente trasferito prima nel carcere di massima sicurezza di Orbe [1] e poi in quello di Lenzburg [2].

Nel novembre del 2015, come «previsto dalle recenti revisioni delle misure coercitive nei suoi confronti, il prigioniero Marco Camenisch è stato trasferito nel carcere "semi-aperto" di Saxerriet (Cantone di San Gallo)».

Il 10 marzo 2017 Marco Camenisch è stato rilasciato dal carcere dopo 26 anni di prigionia. [3] [4]

Note

Bibliografia

  • Piero Tognoli, Achtung Banditen! - L'ecologismo radicale di Marco Camenisch (con l'introduzione di John Zerzan), Edizioni Nautilus, 2004

Voci correlate

Collegamenti esterni