Living Theatre: differenze tra le versioni

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== Storia del Living Theatre ==
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Il Living Theatre è stato fondato nel [[1947]], a New York, da [[Judith Malina]] e [[Julian Beck]]. Dopo la morte di quest’ultimo, avvenuta nel [[1985]], [[Hanon Reznikov]] (entrato a far parte della compagnia nel [[1968]]) diviene condirettore della compagnia insieme alla stessa [[Judith Malina]] (sin dalla fondazione il [[teatro]] era stato diretto da Judith e Julian).  
Il Living Theatre è stato fondato nel [[1947]], a New York, da [[Judith Malina]] e [[Julian Beck]]. Dopo la morte di quest'ultimo, avvenuta nel [[1985]], [[Hanon Reznikov]] (entrato a far parte della compagnia nel [[1968]]) diviene condirettore della compagnia insieme alla stessa [[Judith Malina]] (sin dalla fondazione il [[teatro]] era stato diretto da Judith e Julian).  


Sin dall'inizio il Living Theatre si caratterizza per il suo tentativo di coniugare l’attività  teatrale con l'impegno civile e politico (intriso di una forte matrice libertaria).
Sin dall'inizio il Living Theatre si caratterizza per il suo tentativo di coniugare l'attività teatrale con l'impegno civile e politico (intriso di una forte matrice libertaria).
===Prima fase del Living Theatre===
===Prima fase del Living Theatre===
La prima fase della compagnia, dalla fondazione fino al [[1960]], è contraddistinta dall’attività           svolta prevalentemente a Broadway.
La prima fase della compagnia, dalla fondazione fino al [[1960]], è contraddistinta dall'attività svolta prevalentemente a Broadway.
Negli "anni 50" sono messe in scena opere di [[Bertolt Brecht]], [[Jean Cocteau]], [[T.S. Eliot]], [[Paul Goodman]] e [[Gertrude Stein]]. Spesso le loro “''pieces''”(pezzi, scene)teatrali raccontavano i conflitti con le [[autorità ]] o i problemi economici di coloro (individui, strutture, locali ecc.) che non si conformano e non scendono a patti con il sistema borghese.
Negli "anni 50" sono messe in scena opere di [[Bertolt Brecht]], [[Jean Cocteau]], [[T.S. Eliot]], [[Paul Goodman]] e [[Gertrude Stein]]. Spesso le loro “''pieces''”(pezzi, scene)teatrali raccontavano i conflitti con le [[autorità]] o i problemi economici di coloro (individui, strutture, locali ecc.) che non si conformano e non scendono a patti con il sistema borghese.


Il Living Theatre diviene un punto di riferimento del [[teatro sperimentale]], trovando affinità  e contiguità  con la [[Beat Generation]], soprattutto per merito della collaborazione con il compositore musicale [[Alan Hovhaness]].
Il Living Theatre diviene un punto di riferimento del [[teatro sperimentale]], trovando affinità e contiguità con la [[Beat Generation]], soprattutto per merito della collaborazione con il compositore musicale [[Alan Hovhaness]].


Una delle opere maggiormente conosciute di quegli anni è ''The Connection'' ([[1959]]), che descrive mediante un linguaggio rude e diretto, la drammatica realtà  della tossicodipendenza.
Una delle opere maggiormente conosciute di quegli anni è ''The Connection'' ([[1959]]), che descrive mediante un linguaggio rude e diretto, la drammatica realtà della tossicodipendenza.


===Seconda fase del Living Theatre===
===Seconda fase del Living Theatre===
La seconda fase della loro storia, definita “''Off-Broadway''”, si caratterizza da una frenetica attività  itinerante, prevalentemente in Europa, e da rappresentazioni radicalmente pacifiste e libertarie. Gli attori vivevano e lavoravano collettivamente, operando anche in ambiti non convenzionali quali la strada ([[teatro di strada]]) il [[abolizione del carcere|carcere]], i cantieri ecc.  
La seconda fase della loro storia, definita “''Off-Broadway''”, si caratterizza da una frenetica attività itinerante, prevalentemente in Europa, e da rappresentazioni radicalmente pacifiste e libertarie. Gli attori vivevano e lavoravano collettivamente, operando anche in ambiti non convenzionali quali la strada ([[teatro di strada]]) il [[abolizione del carcere|carcere]], i cantieri ecc.  
[[File:LivingTheatre01.jpg|thumb|350 px|Il Living Theatre in azione]]
[[File:LivingTheatre01.jpg|thumb|350 px|Il Living Theatre in azione]]
''[[The Brig]]'', del [[1963]], è una delle opere più conosciute dei primi "anni 60". Questa rappresentazione esplicita chiaramente la visione antiautoritaria del Living Theatre, raccontando le condizioni di vita in una prigione del ''Corpo dei Marines'', divenendo l’ultima grande opera newyorkese prima che l’''Us Internal Revenue Service'' chiudesse i loro spazi e prima che Julian e Judith venissero per un breve periodo arrestati.
''[[The Brig]]'', del [[1963]], è una delle opere più conosciute dei primi "anni 60". Questa rappresentazione esplicita chiaramente la visione antiautoritaria del Living Theatre, raccontando le condizioni di vita in una prigione del ''Corpo dei Marines'', divenendo l'ultima grande opera newyorkese prima che l'''Us Internal Revenue Service'' chiudesse i loro spazi e prima che Julian e Judith venissero per un breve periodo arrestati.


Altre opere importanti di quegli anni sono: l’adattamento di Antigone, Frankenstein e Paradise Now. È soprattutto quest’ultima rappresentazione a destare forte scandalo e uguale interesse.
Altre opere importanti di quegli anni sono: l'adattamento di Antigone, Frankenstein e Paradise Now. È soprattutto quest'ultima rappresentazione a destare forte scandalo e uguale interesse.


''[[Paradise Now]]'' è una rappresentazione semi-improvvisata, in cui gli attori si esibiscono nella declamazione di numerosi tabù sociali. Gli attori, inoltre, si spogliavano in scena e ciò provocava molto spesso l'intervento delle forze dell’ordine che ponevano fine alla rappresentazione. Alla fine degli "anni '60" Paradise Now giunge in tournè in Europa e nel [[1968]] giunge in [[Italia]].
''[[Paradise Now]]'' è una rappresentazione semi-improvvisata, in cui gli attori si esibiscono nella declamazione di numerosi tabù sociali. Gli attori, inoltre, si spogliavano in scena e ciò provocava molto spesso l'intervento delle forze dell'ordine che ponevano fine alla rappresentazione. Alla fine degli "anni '60" Paradise Now giunge in tournè in Europa e nel [[1968]] giunge in [[Italia]].


Sul finire del decennio la compagnia si trova in difficoltà  per alcune importanti defezioni, a cui si aggiunge la repressione borghese che, durante una tournè in [[Brasile]] ([[1971]]), fa arrestare alcuni attori.   
Sul finire del decennio la compagnia si trova in difficoltà per alcune importanti defezioni, a cui si aggiunge la repressione borghese che, durante una tournè in [[Brasile]] ([[1971]]), fa arrestare alcuni attori.   
   
   
Nonostante le difficoltà , la compagnia riesce a riorganizzarsi, continuando la sua attività , influenzando e ispirando altre compagnie come l’[[Open Theater]] (fondato dall’ex-membro del Living Theatre, [[Joseph Chaikin]]) e il [[Bread and Puppet Theater]].  
Nonostante le difficoltà, la compagnia riesce a riorganizzarsi, continuando la sua attività, influenzando e ispirando altre compagnie come l'[[Open Theater]] (fondato dall'ex-membro del Living Theatre, [[Joseph Chaikin]]) e il [[Bread and Puppet Theater]].  


Nel complesso, il Living Theatre ha rappresentato circa 80 'produzioni', recitate in numerose lingue e in 25 paesi. Dal [[1999]] la sede europea del Living Theatre si trova a Rocchetta Ligure (Piemonte). Dal [[2004]] la compagnia è tornata a New York.
Nel complesso, il Living Theatre ha rappresentato circa 80 'produzioni', recitate in numerose lingue e in 25 paesi. Dal [[1999]] la sede europea del Living Theatre si trova a Rocchetta Ligure (Piemonte). Dal [[2004]] la compagnia è tornata a New York.
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*Hanon Reznikov, ''Living/Reznikov: Four Plays of The Living Theatre/Quattro Spettacoli del Living Theatre'' (bilingual edition/edizione bilingue: English/Italiano), edizioni Piero Manni, Lecce, 2000.
*Hanon Reznikov, ''Living/Reznikov: Four Plays of The Living Theatre/Quattro Spettacoli del Living Theatre'' (bilingual edition/edizione bilingue: English/Italiano), edizioni Piero Manni, Lecce, 2000.
*John Tytell, ''The Living Theatre: Art, Exile and Outrage'', Grove Press, New York, 1995.
*John Tytell, ''The Living Theatre: Art, Exile and Outrage'', Grove Press, New York, 1995.
*Pierre Biner, ''Le Living Theatre, Éditions L' à‚ge de l'Homme'', Losanna, 1968. Edizione italiana: edizioni De Donato, Bari, 1968.
*Pierre Biner, ''Le Living Theatre, Éditions L'à‚ge de l'Homme'', Losanna, 1968. Edizione italiana: edizioni De Donato, Bari, 1968.
*Carlo Silvestro, ''The Living Book of The Living Theatre'', Edizioni Mazzotta, Milano, 1971.
*Carlo Silvestro, ''The Living Book of The Living Theatre'', Edizioni Mazzotta, Milano, 1971.
*Jean-Jacques Lebel, ''Entretiens avec le Living Theatre'', Éditions Pierre Belfond, Paris, 1968.
*Jean-Jacques Lebel, ''Entretiens avec le Living Theatre'', Éditions Pierre Belfond, Paris, 1968.
*Aldo Rostagno and Gianfranco Mantegna, ''We The Living Theatre, Ballantine'', New York, 1969.
*Aldo Rostagno and Gianfranco Mantegna, ''We The Living Theatre, Ballantine'', New York, 1969.
*Giuseppe Bartolucci, ''The Living Theatre'', Edizioni Samonà  e Savelli, Roma, 1970.
*Giuseppe Bartolucci, ''The Living Theatre'', Edizioni Samonà e Savelli, Roma, 1970.
*Jean Jacquot, ''Les voies de la création théâtrale'', Éditions du Centre National dela Recherche Scientifique, Paris, 1970.  
*Jean Jacquot, ''Les voies de la création théâtrale'', Éditions du Centre National dela Recherche Scientifique, Paris, 1970.  


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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.livingtheatre.org/ Sito]
*[http://www.livingtheatre.org/ Sito]
*[http://www.frameonline.it/Fuoricampo_Livingtheatre.htm Labirinti dell'immaginario]
*[http://archive.is/GuIPP Labirinti dell'immaginario]
*[http://www.fucine.com/network/fucinemute/core/index.php?url=redir.php?articleid=18 Intervista a Judit Malina e Hanon Reznikov]
*[http://www.fucine.com/network/fucinemute/core/index.php?url=redir.php?articleid=18 Intervista a Judit Malina e Hanon Reznikov]
*[http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio1999/un03/art347.html/ L'archivio del Living Theatre] ''articolo di Cristina Valenti pubblicato su "Umanità  Nova" n.3 del 31 gennaio 1999''
*[http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio1999/un03/art347.html L'archivio del Living Theatre] ''articolo di Cristina Valenti pubblicato su "Umanità Nova" n.3 del 31 gennaio 1999''




[[Categoria:Teatro]]
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[[Categoria:Anarchismo negli Stati Uniti]]
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Versione delle 16:24, 20 gen 2020

Judith Malina, fondatrice del Livinh Theatre
Julian Beck, storico fondatore del Living Theatre

Il Living Theatre è la più antica compagnia di teatro sperimentale fondata dagli anarchici Judith Malina e Julian Beck.


Storia del Living Theatre

Il Living Theatre è stato fondato nel 1947, a New York, da Judith Malina e Julian Beck. Dopo la morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1985, Hanon Reznikov (entrato a far parte della compagnia nel 1968) diviene condirettore della compagnia insieme alla stessa Judith Malina (sin dalla fondazione il teatro era stato diretto da Judith e Julian).

Sin dall'inizio il Living Theatre si caratterizza per il suo tentativo di coniugare l'attività teatrale con l'impegno civile e politico (intriso di una forte matrice libertaria).

Prima fase del Living Theatre

La prima fase della compagnia, dalla fondazione fino al 1960, è contraddistinta dall'attività svolta prevalentemente a Broadway. Negli "anni 50" sono messe in scena opere di Bertolt Brecht, Jean Cocteau, T.S. Eliot, Paul Goodman e Gertrude Stein. Spesso le loro “pieces”(pezzi, scene)teatrali raccontavano i conflitti con le autorità o i problemi economici di coloro (individui, strutture, locali ecc.) che non si conformano e non scendono a patti con il sistema borghese.

Il Living Theatre diviene un punto di riferimento del teatro sperimentale, trovando affinità e contiguità con la Beat Generation, soprattutto per merito della collaborazione con il compositore musicale Alan Hovhaness.

Una delle opere maggiormente conosciute di quegli anni è The Connection (1959), che descrive mediante un linguaggio rude e diretto, la drammatica realtà della tossicodipendenza.

Seconda fase del Living Theatre

La seconda fase della loro storia, definita “Off-Broadway”, si caratterizza da una frenetica attività itinerante, prevalentemente in Europa, e da rappresentazioni radicalmente pacifiste e libertarie. Gli attori vivevano e lavoravano collettivamente, operando anche in ambiti non convenzionali quali la strada (teatro di strada) il carcere, i cantieri ecc.

Il Living Theatre in azione

The Brig, del 1963, è una delle opere più conosciute dei primi "anni 60". Questa rappresentazione esplicita chiaramente la visione antiautoritaria del Living Theatre, raccontando le condizioni di vita in una prigione del Corpo dei Marines, divenendo l'ultima grande opera newyorkese prima che l'Us Internal Revenue Service chiudesse i loro spazi e prima che Julian e Judith venissero per un breve periodo arrestati.

Altre opere importanti di quegli anni sono: l'adattamento di Antigone, Frankenstein e Paradise Now. È soprattutto quest'ultima rappresentazione a destare forte scandalo e uguale interesse.

Paradise Now è una rappresentazione semi-improvvisata, in cui gli attori si esibiscono nella declamazione di numerosi tabù sociali. Gli attori, inoltre, si spogliavano in scena e ciò provocava molto spesso l'intervento delle forze dell'ordine che ponevano fine alla rappresentazione. Alla fine degli "anni '60" Paradise Now giunge in tournè in Europa e nel 1968 giunge in Italia.

Sul finire del decennio la compagnia si trova in difficoltà per alcune importanti defezioni, a cui si aggiunge la repressione borghese che, durante una tournè in Brasile (1971), fa arrestare alcuni attori.

Nonostante le difficoltà, la compagnia riesce a riorganizzarsi, continuando la sua attività, influenzando e ispirando altre compagnie come l'Open Theater (fondato dall'ex-membro del Living Theatre, Joseph Chaikin) e il Bread and Puppet Theater.

Nel complesso, il Living Theatre ha rappresentato circa 80 'produzioni', recitate in numerose lingue e in 25 paesi. Dal 1999 la sede europea del Living Theatre si trova a Rocchetta Ligure (Piemonte). Dal 2004 la compagnia è tornata a New York.

Opere

  • Doctor Faustus Lights the Lights; 1951.
  • Phedre; 1955.
  • Tonight We Improvise; 1955.
  • The Connection; 1959.
  • The Brig; 1963.
  • 'ysteries and Smaller Pieces; 1964.
  • Frankenstein; 1965-66.
  • Antigone; 1967.
  • Paradise Now; 1968.
  • The Legacy of Cain (insieme di rappresentazioni che includeva: Six Public Acts, The Money Tower, Seven Meditations on Political Sado-Masochism, Turning the Earth e The Strike Support Oratorium); tra il 1970 e il 1978.
  • Prometheus at the Winter Palace, The Yellow Methuselah e The Archaeology of Sleep; tra il 1980 ed il 1985.
  • The Tablets, I and I, The Body of God, Humanity, Rules of Civility, Waste, Echoes of Justice e The Zero Method; tra il 1985 ed il 1993.
  • Anarchia, Utopia e Capital Changes; tra il 1993 ed il 2000.
  • Resistenza; 2000.
  • Resist Now!; 2001.
  • Workshop in Libano; 2001.

Bibliografia

  • Julian Beck, The Life of the Theatre, City Lights, San Francisco, 1972. Edizione italiana: edizioni Einaudi, Torino, 1975
  • Julian Beck, Theandric, Harwood Academic Press, London, 1992. Edizione italiana: edizioni Socrates, Roma, 1994
  • Julian Beck and Judith Malina, Paradise Now, Pantheon, New York, 1972.
  • Julian Beck and Judith Malina, Il lavoro del Living Theatre, a cura di Franco Quadri, Ubulibri, Milano, 1982.
  • Judith Malina, The Diaries of Judith Malina: 1947-1957, Grove Press, New York, 1984.
  • Judith Malina, The Enormous Despair (diaries, 1968-69), Random House, New York, 1972.
  • Judith Malina, Conversazioni con Judith Malina, a cura di Cristina Valenti, edizioni Elèuthera, Milano, 1995.
  • Hanon Reznikov, Living/Reznikov: Four Plays of The Living Theatre/Quattro Spettacoli del Living Theatre (bilingual edition/edizione bilingue: English/Italiano), edizioni Piero Manni, Lecce, 2000.
  • John Tytell, The Living Theatre: Art, Exile and Outrage, Grove Press, New York, 1995.
  • Pierre Biner, Le Living Theatre, Éditions L'à‚ge de l'Homme, Losanna, 1968. Edizione italiana: edizioni De Donato, Bari, 1968.
  • Carlo Silvestro, The Living Book of The Living Theatre, Edizioni Mazzotta, Milano, 1971.
  • Jean-Jacques Lebel, Entretiens avec le Living Theatre, Éditions Pierre Belfond, Paris, 1968.
  • Aldo Rostagno and Gianfranco Mantegna, We The Living Theatre, Ballantine, New York, 1969.
  • Giuseppe Bartolucci, The Living Theatre, Edizioni Samonà e Savelli, Roma, 1970.
  • Jean Jacquot, Les voies de la création théâtrale, Éditions du Centre National dela Recherche Scientifique, Paris, 1970.

Voci correlate

Collegamenti esterni