La Protesta (Argentina)

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La Protesta (inizialmente La Protesta Umana) è un giornale che diffonde il pensiero anarchico classico in Argentina, storicamente il più importante organo giornalistico dell'anarchismo argentino. Per un certo periodo ha rappresentato una voce non ufficiale della Federación Obrera Regional Argentina (FORA), il cui organo La organización obrera è apparso meno regolarmente per passare poi nelle mani di diverse correnti del movimento anarchico argentino.

Alle pagine de La Protesta hanno collaborato penne illustri come quelle di Mariano Cortés, José Prat, Eduardo Gilimón, Emilio Arana, Pietro Gori, Antoni Pellicer i Paraire, Juan Creaghe, Alberto Ghiraldo, Florencio Sánchez, José de Maturana, Elam Ravel, Francisco Berri, Garcia Balsas, Antonio Loredo, Federico Gutierrez, Diego Abad de Santillán, Emilio López Arango, Rodolfo González Pacheco e Ricardo Flores Magón.

Storia

Inizio

La Protesta Umana apparve il 13 giugno 1897, fondata da un gruppo di lavoratori militanti di vari sindacati, e fu guidata durante i suoi primi cinque anni dall'ebanista spagnolo Gregorio Inglán Lafarga, che aveva scritto su El Perseguido e aveva fondato il quotidiano La Revolución Sociale nel 1886, e dal suo primo amministratore, il panettiere Francisco Berri.

Un contributo considerevole fu dato dal giornalista José Prat, anarchico giunto dalla Spagna in Argentina nel 1897 (a seguito del processo di Montjuïc), all'epoca in cui era iniziata la pubblicazione del giornale. Prat rimase nel Paese per un anno e durante questo periodo scrisse molti articoli e collaborò alla loro redazione. Al ritorno in Spagna, continuò a inviare lettere e articoli.

Grazie all'influenza di Prat, anche altri scrittori spagnoli, come Ricardo Mella e Anselmo Lorenzo, collaborarono a La Protesta Humana. Altri collaboratori del primo periodo furono Mariano Cortes e, dopo un breve passaggio nel socialismo, Eduardo García Gilimón.

Nel suo primo anno, La Protesta Humana affrontò molte questioni europee ed fu attiva nella pubblicazione di opere ed opuscoli. La maggior parte degli articoli erano copie e traduzioni della stampa anarchica europea. Uno spazio notevole fu dedicato alle rassegne del lavoro del movimento anarchico spagnolo.