L. Susan Brown: differenze tra le versioni
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{{citazione|Mentre la visione popolare dell'anarchismo è quella di un movimento violento e anti-statale, l'anarchismo è una tradizione molto più sottile e sfumata della semplice opposizione al potere del governo. Gli anarchici si oppongono all'idea che il potere e il dominio siano necessari, e sostengono, invece, una maggiore solidarietà e una forma anti-gerarchica di organizzazioni sociali, politiche ed economiche.|The Politics of Individualism | {{citazione|Mentre la visione popolare dell'anarchismo è quella di un movimento violento e anti-statale, l'anarchismo è una tradizione molto più sottile e sfumata della semplice opposizione al potere del governo. Gli anarchici si oppongono all'idea che il potere e il dominio siano necessari, e sostengono, invece, una maggiore solidarietà e una forma anti-gerarchica di organizzazioni sociali, politiche ed economiche.|L. Susan Brown, ''The Politics of Individualism''}} | ||
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In ''The Politics of Individualism'' fa una distinzione tra «'''individualismo esistenziale'''» e «'''individualismo strumentale'''» ed esamina come queste forme sono utilizzate nel libertarismo (in particolare nel femminismo libertario) e nell'[[anarchismo]]. Sostiene una nuova visione della libertà umana che incorpora le intuizioni del [[femminismo]] e del libertarismo in una forma di [[anarchismo]] basata sull'«individualismo esistenziale». Il suo lavoro si concentra in particolare sulle somiglianze e sulle differenze di queste filosofie politiche esaminando criticamente gli scritti femministi di [[John Stuart Mill]], [[Betty Friedan]], [[Simone de Beauvoir]] e [[Janet Radcliffe Richards]], concentrandosi in particolare sui temi dell'occupazione, dell'istruzione, del matrimonio, della famiglia e della politica governativa. A loro volta, queste opere sono comparate con l'[[anarco-femminismo]] di [[Emma Goldman]]. | In ''The Politics of Individualism'' fa una distinzione tra «'''individualismo esistenziale'''» e «'''individualismo strumentale'''» ed esamina come queste forme sono utilizzate nel libertarismo (in particolare nel femminismo libertario) e nell'[[anarchismo]]. Sostiene una nuova visione della libertà umana che incorpora le intuizioni del [[femminismo]] e del libertarismo in una forma di [[anarchismo]] basata sull'«individualismo esistenziale». Il suo lavoro si concentra in particolare sulle somiglianze e sulle differenze di queste filosofie politiche esaminando criticamente gli scritti femministi di [[John Stuart Mill]], [[Betty Friedan]], [[Simone de Beauvoir]] e [[Janet Radcliffe Richards]], concentrandosi in particolare sui temi dell'occupazione, dell'istruzione, del matrimonio, della famiglia e della politica governativa. A loro volta, queste opere sono comparate con l'[[anarco-femminismo]] di [[Emma Goldman]]. | ||
Sia in ''The Politics of Individualism'' che in "Does Work Really Work?" la concezione di Brown del [[socialismo libertario]] presuppone che tutti i legami sociali debbano esere sviluppati da individui che hanno una pari quantità di potere contrattuale, perché, secondo Brown, un accumulo di ricchezza monetaria porta alla centralizzazione del potere economico e politico nelle mani di una piccola | Sia in ''The Politics of Individualism'' che in "Does Work Really Work?" la concezione di Brown del [[socialismo libertario]] presuppone che tutti i legami sociali debbano esere sviluppati da individui che hanno una pari quantità di potere contrattuale, perché, secondo Brown, un accumulo di ricchezza monetaria porta alla centralizzazione del potere economico e politico nelle mani di una piccola élite, riducendo il potere contrattuale - e quindi la libertà - degli altri individui nella società. Brown fornisce un'analisi approfondita suli motivi per cui il sistema del lavoro salariato è intrinsecamente corrotto e non riformabile e perché deve essere abolito e sostituito con un sistema in cui le persone siano completamente libere di scegliere di svolgere (o non svolgere) attività di volontariato, un sistema che incoraggi le persone ad essere creative e auto-dirette, che celebri il divertimento e la realizzazione. Brown ha pubblicato molti articoli sulla filosofia politica dell'[[anarchismo]] e del [[femminismo]] e ha tradotto le sue opere in olandese, francese, tedesco e finlandese. | ||
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* ''Beyond feminism: Anarchism and human freedom'', in Howard J. Ehrlich, ''Reinventing Anarchy, Again'', AK Press, 1996 | * ''Beyond feminism: Anarchism and human freedom'', in Howard J. Ehrlich, ''Reinventing Anarchy, Again'', AK Press, 1996 | ||
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Versione attuale delle 14:56, 31 ott 2020
L. Susan Brown (Toronto, 1959) è una anarco-comunista canadese, scrittrice e teorica.
« Mentre la visione popolare dell'anarchismo è quella di un movimento violento e anti-statale, l'anarchismo è una tradizione molto più sottile e sfumata della semplice opposizione al potere del governo. Gli anarchici si oppongono all'idea che il potere e il dominio siano necessari, e sostengono, invece, una maggiore solidarietà e una forma anti-gerarchica di organizzazioni sociali, politiche ed economiche. »
- ~ L. Susan Brown, The Politics of Individualism
Pensiero
Brown è meglio conosciuta per il suo libro The Politics of Individualism (1993) e per il suo articolo Does Work Really Work?. In The Politics of Individualism fa una distinzione tra «individualismo esistenziale» e «individualismo strumentale» ed esamina come queste forme sono utilizzate nel libertarismo (in particolare nel femminismo libertario) e nell'anarchismo. Sostiene una nuova visione della libertà umana che incorpora le intuizioni del femminismo e del libertarismo in una forma di anarchismo basata sull'«individualismo esistenziale». Il suo lavoro si concentra in particolare sulle somiglianze e sulle differenze di queste filosofie politiche esaminando criticamente gli scritti femministi di John Stuart Mill, Betty Friedan, Simone de Beauvoir e Janet Radcliffe Richards, concentrandosi in particolare sui temi dell'occupazione, dell'istruzione, del matrimonio, della famiglia e della politica governativa. A loro volta, queste opere sono comparate con l'anarco-femminismo di Emma Goldman.
Sia in The Politics of Individualism che in "Does Work Really Work?" la concezione di Brown del socialismo libertario presuppone che tutti i legami sociali debbano esere sviluppati da individui che hanno una pari quantità di potere contrattuale, perché, secondo Brown, un accumulo di ricchezza monetaria porta alla centralizzazione del potere economico e politico nelle mani di una piccola élite, riducendo il potere contrattuale - e quindi la libertà - degli altri individui nella società. Brown fornisce un'analisi approfondita suli motivi per cui il sistema del lavoro salariato è intrinsecamente corrotto e non riformabile e perché deve essere abolito e sostituito con un sistema in cui le persone siano completamente libere di scegliere di svolgere (o non svolgere) attività di volontariato, un sistema che incoraggi le persone ad essere creative e auto-dirette, che celebri il divertimento e la realizzazione. Brown ha pubblicato molti articoli sulla filosofia politica dell'anarchismo e del femminismo e ha tradotto le sue opere in olandese, francese, tedesco e finlandese.
Bibliografia
- The Politics of Individualism: Liberalism, Liberal Feminism and Anarchism, Montreal, Black Rose, 1993
- Beyond feminism: Anarchism and human freedom, in Howard J. Ehrlich, Reinventing Anarchy, Again, AK Press, 1996