Jules Allix: differenze tra le versioni

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'''Jules Allix''' ([[Fontenay-le-Comte]], [[9 settembre]] [[1818]] - [[Parigi]], [[1897]]) fu un rivoluzionario francese, [[comunardo]], [[socialista]] e sostenitore del [[femminismo]].
'''Jules Allix''' (Fontenay-le-Comte, [[9 settembre]] [[1818]] - Parigi, [[1897]]) fu un rivoluzionario francese, [[comunardo]], [[socialista]] e sostenitore del [[femminismo]].


== Biografia ==
== Biografia ==
Jules Allix, figlio di un commerciante e laureato in legge, dopo la [[rivoluzione]] che a Parigi, nel febbraio [[1848]], aveva rovesciato la monarchia di [[Luigi Filippo]] e proclamato la II Repubblica, si presentò candidato alle elezioni politiche del [[23 aprile]] nel dipartimento della Vandea, con l'originale ''slogan'' elettorale di essere un [[comunista]] che difendeva non solo il diritto al lavoro, ma anche la [[religione]] e la famiglia.  
Jules Allix, figlio di un commerciante e laureato in legge, dopo la [[rivoluzione]] che a Parigi, nel febbraio [[1848]], aveva rovesciato la monarchia di [[Luigi Filippo]] e proclamato la II Repubblica, si presentò candidato alle elezioni politiche del [[23 aprile]] nel dipartimento della Vandea, con l'originale ''slogan'' elettorale di essere un [[comunista]] che difendeva non solo il diritto al lavoro, ma anche la [[religione]] e la famiglia.  


Non fu eletto, ma la sua fama di comunista lo costrinse a nascondersi dopo la sanguinosa [[repressione]] della rivolta operaia di giugno. L'anno dopo fu coinvolto nel cosiddetto « affare del Conservatorio », ossia nelle proteste, avvenute il [[13 giugno]] [[1849]], contro la spedizione militare a [[Roma]], voluta dal presidente Luigi Bonaparte – il prossimo Napoleone III – per ingraziarsi l'elettorato cattolico portando soccorso al governo papalino rovesciato dai mazziniani. La manifestazione, facilmente repressa perché priva dell'appoggio operaio, diede pretesto al futuro dittatore di perseguitare la sinistra repubblicana e di chiudere gli ultimi giornali di opposizione.  
Non fu eletto, ma la sua fama di comunista lo costrinse a nascondersi dopo la sanguinosa [[repressione]] della rivolta operaia di giugno. L'anno dopo fu coinvolto nel cosiddetto « affare del Conservatorio », ossia nelle proteste, avvenute il [[13 giugno]] [[1849]], contro la spedizione militare a Roma, voluta dal presidente Luigi Bonaparte – il prossimo Napoleone III – per ingraziarsi l'elettorato cattolico portando soccorso al governo papalino rovesciato dai mazziniani. La manifestazione, facilmente repressa perché priva dell'appoggio operaio, diede pretesto al futuro dittatore di perseguitare la sinistra repubblicana e di chiudere gli ultimi giornali di opposizione.  
   
   
[[File:Daumier Escargots.jpg|thumb|right|200px|Daumier: ''Les Escargots non sympathiques'']]
[[File:Daumier Escargots.jpg|thumb|right|200px|Daumier: ''Les Escargots non sympathiques'']]
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