Joaquín Ascaso: differenze tra le versioni

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Di professione operaio, nella sua gioventù si affilia alla [[Confederación Nacional del Trabajo]], militando nel gruppo anarchico ''Los Indomables'' e collaborando di tanto in tanto con ''[[Los Solidarios]]'' e ''[[Nosotros]]''. Militante nel Sindacato dei Costruttori ([[CNT spagnola|CNT]]), viene detenuto a Saragozza proprio per le sue attività  sindacali, quando aveva diciassette anni. Trova rifugio in [[Francia]] fino all'avvento della Seconda Repubblica dopo la cosiddetta ''Sollevazione di Jaca''.
Di professione operaio, nella sua gioventù si affilia alla [[Confederación Nacional del Trabajo]], militando nel gruppo anarchico ''Los Indomables'' e collaborando di tanto in tanto con ''[[Los Solidarios]]'' e ''[[Nosotros]]''. Militante nel Sindacato dei Costruttori ([[CNT spagnola|CNT]]), viene detenuto a Saragozza proprio per le sue attività  sindacali, quando aveva diciassette anni. Trova rifugio in [[Francia]] fino all'avvento della Seconda Repubblica dopo la cosiddetta ''Sollevazione di Jaca''.


Partigiano di quella che [[Juan Garcia Oliver]] chiamava la «ginnastica rivoluzionaria»«», nel maggio del 1931 è membro del nuovo Comitato dei Giovani Rivoluzionari di Saragozza. Ad agosto dello stesso anno, si mette alla testa delle manifestazioni dei disoccupati e con Chueca e Andrés fa partire la commissione della [[CNT spagnola|CNT]] incaricata di negoziare con le autorità . Nell'ottobre seguente, viene eletto rappresentante degli operai manovratori. Arrestato nel gennaio del [[1932]] e poi a fine anno, dopo l'[[Insurrezione anarchica del dicembre 1933|insurrezione anarchica del dicembre 1933]] in Aragona, prende parte attiva ai lavori del Comitato Nazionale Rivoluzionario in rappresentanza dell'Aragona. La [[repressione]] della sollevazione, lo porta nuovamente in stato d'arresto, prima a Saragozza poi a Burgos, fino all'aprile [[1934]].
Partigiano di quella che [[Juan Garcia Oliver]] chiamava la «ginnastica rivoluzionaria»«», nel maggio del 1931 è membro del nuovo Comitato dei Giovani Rivoluzionari di Saragozza. Ad agosto dello stesso anno, si mette alla testa delle manifestazioni dei disoccupati e con Chueca e Andrés fa partire la commissione della [[CNT spagnola|CNT]] incaricata di negoziare con le autorità. Nell'ottobre seguente, viene eletto rappresentante degli operai manovratori. Arrestato nel gennaio del [[1932]] e poi a fine anno, dopo l'[[Insurrezione anarchica del dicembre 1933|insurrezione anarchica del dicembre 1933]] in Aragona, prende parte attiva ai lavori del Comitato Nazionale Rivoluzionario in rappresentanza dell'Aragona. La [[repressione]] della sollevazione, lo porta nuovamente in stato d'arresto, prima a Saragozza poi a Burgos, fino all'aprile [[1934]].


Delegato del Sindacato dei Costruttori al congresso cenetista del [[1936]], il [[19 luglio]] si trova tra le barricate di Barcellona, in lotta contro i golpisti di [[Francisco Franco]]. In seguito si arruola nelle colonne confederali che partono il [[24 luglio]] sul fronte di Aragona. Inizialmente è integrato nell "[[Colonna Durruti|Durruti]]", poi nella "[[colonna Ortiz|Ortiz]]", a partire dal [[25 luglio]]. Si mette a capo del Comitato rivoluzionario di Caspe, che lascerà  ad ottobre. Il [[6 ottobre]] [[1936]], assiste, mentre è delegato delle [[colonne anarchiche|colonne]] sul fronte, all'assemblea generale di Bujaradoz, che sancisce la nascita del "[[Consejo Regional de Defensa de Aragón]]" di cui è nominato presidente. Nel dicembre [è1936]], il Consiglio Aragonese sarà  riconosciuto ufficialmente dalle autorità  repubblicane e il suo titolo di presidente legalizzato. Nel [[1937]], assiste a Valencia al Plenum Nazionale delle Regioni della CNT, dove esprime la sua opposizione alla [[autorità |pressione autoritaria]] dei comunisti del PCE. Ma poco dopo inizia la controrivoluzione dei comunisti di Enrique Lister in Aragona che distruggerà  tutte le collettività  libertarie e smantellate militarmente l'[[11 agosto]] [[1937]] il [[Consejo Regional de Defensa de Aragón|Consejo]].  
Delegato del Sindacato dei Costruttori al congresso cenetista del [[1936]], il [[19 luglio]] si trova tra le barricate di Barcellona, in lotta contro i golpisti di [[Francisco Franco]]. In seguito si arruola nelle colonne confederali che partono il [[24 luglio]] sul fronte di Aragona. Inizialmente è integrato nell "[[Colonna Durruti|Durruti]]", poi nella "[[colonna Ortiz|Ortiz]]", a partire dal [[25 luglio]]. Si mette a capo del Comitato rivoluzionario di Caspe, che lascerà  ad ottobre. Il [[6 ottobre]] [[1936]], assiste, mentre è delegato delle [[colonne anarchiche|colonne]] sul fronte, all'assemblea generale di Bujaradoz, che sancisce la nascita del "[[Consejo Regional de Defensa de Aragón]]" di cui è nominato presidente. Nel dicembre [è1936]], il Consiglio Aragonese sarà  riconosciuto ufficialmente dalle autorità  repubblicane e il suo titolo di presidente legalizzato. Nel [[1937]], assiste a Valencia al Plenum Nazionale delle Regioni della CNT, dove esprime la sua opposizione alla [[autorità |pressione autoritaria]] dei comunisti del PCE. Ma poco dopo inizia la controrivoluzione dei comunisti di Enrique Lister in Aragona che distruggerà  tutte le collettività  libertarie e smantellate militarmente l'[[11 agosto]] [[1937]] il [[Consejo Regional de Defensa de Aragón|Consejo]].  
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