https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Jean_Baudrillard&feed=atom&action=historyJean Baudrillard - Cronologia2024-03-28T09:13:26ZCronologia della pagina su questo sitoMediaWiki 1.38.2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Jean_Baudrillard&diff=29632&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "à " con "à "2020-01-18T04:06:46Z<p>Sostituzione testo - "à " con "à "</p>
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 04:06, 18 gen 2020</td>
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<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td></tr>
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<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>: «Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.»</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>: «Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.»</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'università <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'università di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nei numerosi saggi successivi, il sociologo ampliò la propria critica verso l'attuale ordine sociale, che riteneva totalmente governato dall'abbondanza di oggetti economici prodotti, e contro la filosofia radicale del [[marxismo]], ripresa da molti filosofi contemporanei, che in seguito condivisero la sua svolta postmoderna. </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nei numerosi saggi successivi, il sociologo ampliò la propria critica verso l'attuale ordine sociale, che riteneva totalmente governato dall'abbondanza di oggetti economici prodotti, e contro la filosofia radicale del [[marxismo]], ripresa da molti filosofi contemporanei, che in seguito condivisero la sua svolta postmoderna. </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Dagli anni ottanta il sociologo tentò di integrare la visione marxista con la teoria del segno-valore. In base alla sua visione, i prodotti commerciali non sono caratterizzati dal valore d'uso, ovvero dalla funzionalità <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>intrinseca all'oggetto, e dal valore di scambio, ovvero gli ulteriori significati astratti associati al bene, come sostenuto da [[Marx]] nella propria teoria dei beni, ma dal segno-valore, concetto interpretabile come espressione di significati e marchio di prestigio, acquisiti dal soggetto tramite il prodotto commerciale. Il fenomeno del segno-valore, nella visione di Baudrillard, è elemento essenziale e peculiare del prodotto, nell'attuale società <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>consumistica, che orienta ed influenza il comportamento d'acquisto del consumatore. Nella società <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>moderna il soggetto sociale si appropria di beni per ampliare la propria personalità <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>e creare un'immagine di sé fittizia, da ostentare, che comprometterebbe, secondo Baudrillard, le relazioni sociali, causando un'implosione della società <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>stessa, caratterizzata, nell'epoca contemporanea, dall'alienazione, dalla diffusione del [[conformismo]] e dell'omologazione sociale e valoriale e dalla fine della trascendenza, come impossibilità <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>del soggetto di percepire bisogni autentici.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Dagli anni ottanta il sociologo tentò di integrare la visione marxista con la teoria del segno-valore. In base alla sua visione, i prodotti commerciali non sono caratterizzati dal valore d'uso, ovvero dalla funzionalità intrinseca all'oggetto, e dal valore di scambio, ovvero gli ulteriori significati astratti associati al bene, come sostenuto da [[Marx]] nella propria teoria dei beni, ma dal segno-valore, concetto interpretabile come espressione di significati e marchio di prestigio, acquisiti dal soggetto tramite il prodotto commerciale. Il fenomeno del segno-valore, nella visione di Baudrillard, è elemento essenziale e peculiare del prodotto, nell'attuale società consumistica, che orienta ed influenza il comportamento d'acquisto del consumatore. Nella società moderna il soggetto sociale si appropria di beni per ampliare la propria personalità e creare un'immagine di sé fittizia, da ostentare, che comprometterebbe, secondo Baudrillard, le relazioni sociali, causando un'implosione della società stessa, caratterizzata, nell'epoca contemporanea, dall'alienazione, dalla diffusione del [[conformismo]] e dell'omologazione sociale e valoriale e dalla fine della trascendenza, come impossibilità del soggetto di percepire bisogni autentici.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Opere==</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Opere==</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sistema degli oggetti'', 1968</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sistema degli oggetti'', 1968</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''La società <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>consumistica'', 1970 </div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''La società consumistica'', 1970 </div></td></tr>
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</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Jean_Baudrillard&diff=20909&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à "2019-08-31T13:02:17Z<p>Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à "</p>
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 13:02, 31 ago 2019</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l4">Riga 4:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>: «Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.»</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>: «Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.»</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </del>contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'<del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">università </del>di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </del>consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </ins>contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'<ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">università </ins>di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </ins>consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">metà </del>degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </del>dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">metà </ins>degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </ins>dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nei numerosi saggi successivi, il sociologo ampliò la propria critica verso l'attuale ordine sociale, che riteneva totalmente governato dall'abbondanza di oggetti economici prodotti, e contro la filosofia radicale del [[marxismo]], ripresa da molti filosofi contemporanei, che in seguito condivisero la sua svolta postmoderna. </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nei numerosi saggi successivi, il sociologo ampliò la propria critica verso l'attuale ordine sociale, che riteneva totalmente governato dall'abbondanza di oggetti economici prodotti, e contro la filosofia radicale del [[marxismo]], ripresa da molti filosofi contemporanei, che in seguito condivisero la sua svolta postmoderna. </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Dagli anni ottanta il sociologo tentò di integrare la visione marxista con la teoria del segno-valore. In base alla sua visione, i prodotti commerciali non sono caratterizzati dal valore d'uso, ovvero dalla <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">funzionalità </del>intrinseca all'oggetto, e dal valore di scambio, ovvero gli ulteriori significati astratti associati al bene, come sostenuto da [[Marx]] nella propria teoria dei beni, ma dal segno-valore, concetto interpretabile come espressione di significati e marchio di prestigio, acquisiti dal soggetto tramite il prodotto commerciale. Il fenomeno del segno-valore, nella visione di Baudrillard, è elemento essenziale e peculiare del prodotto, nell'attuale <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </del>consumistica, che orienta ed influenza il comportamento d'acquisto del consumatore. Nella <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </del>moderna il soggetto sociale si appropria di beni per ampliare la propria <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">personalità </del>e creare un'immagine di sé fittizia, da ostentare, che comprometterebbe, secondo Baudrillard, le relazioni sociali, causando un'implosione della <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </del>stessa, caratterizzata, nell'epoca contemporanea, dall'alienazione, dalla diffusione del [[conformismo]] e dell'omologazione sociale e valoriale e dalla fine della trascendenza, come <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">impossibilità </del>del soggetto di percepire bisogni autentici.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Dagli anni ottanta il sociologo tentò di integrare la visione marxista con la teoria del segno-valore. In base alla sua visione, i prodotti commerciali non sono caratterizzati dal valore d'uso, ovvero dalla <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">funzionalità </ins>intrinseca all'oggetto, e dal valore di scambio, ovvero gli ulteriori significati astratti associati al bene, come sostenuto da [[Marx]] nella propria teoria dei beni, ma dal segno-valore, concetto interpretabile come espressione di significati e marchio di prestigio, acquisiti dal soggetto tramite il prodotto commerciale. Il fenomeno del segno-valore, nella visione di Baudrillard, è elemento essenziale e peculiare del prodotto, nell'attuale <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </ins>consumistica, che orienta ed influenza il comportamento d'acquisto del consumatore. Nella <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </ins>moderna il soggetto sociale si appropria di beni per ampliare la propria <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">personalità </ins>e creare un'immagine di sé fittizia, da ostentare, che comprometterebbe, secondo Baudrillard, le relazioni sociali, causando un'implosione della <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </ins>stessa, caratterizzata, nell'epoca contemporanea, dall'alienazione, dalla diffusione del [[conformismo]] e dell'omologazione sociale e valoriale e dalla fine della trascendenza, come <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">impossibilità </ins>del soggetto di percepire bisogni autentici.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Opere==</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Opere==</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sistema degli oggetti'', 1968</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sistema degli oggetti'', 1968</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''La <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </del>consumistica'', 1970 </div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''La <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">società </ins>consumistica'', 1970 </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Per una critica dell'economia politica del segno'', 1972</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Per una critica dell'economia politica del segno'', 1972</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Lo scambio simbolico e la morte'', Feltrinelli, 1984</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Lo scambio simbolico e la morte'', Feltrinelli, 1984</div></td></tr>
</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Jean_Baudrillard&diff=17865&oldid=prevK2: Sostituzione testo - " i" con " i"2019-03-29T05:32:07Z<p>Sostituzione testo - " i" con " i"</p>
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 05:32, 29 mar 2019</td>
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<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td></tr>
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<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'università di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;"> </del>i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'università di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td></tr>
</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Jean_Baudrillard&diff=14554&oldid=prevK2: Sostituzione testo - " [[ " con " [["2019-03-24T11:27:10Z<p>Sostituzione testo - " [[ " con " [["</p>
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 11:27, 24 mar 2019</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l4">Riga 4:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td></tr>
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<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[ Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'università di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero un'influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l'università di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell'economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l'[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l'analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td></tr>
</table>K2https://www.anarcopedia.org/index.php?title=Jean_Baudrillard&diff=13084&oldid=prevK2: Sostituzione testo - "’" con "'"2019-03-22T23:55:24Z<p>Sostituzione testo - "’" con "'"</p>
<table style="background-color: #fff; color: #202122;" data-mw="interface">
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<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">← Versione meno recente</td>
<td colspan="2" style="background-color: #fff; color: #202122; text-align: center;">Versione delle 23:55, 22 mar 2019</td>
</tr><tr><td colspan="2" class="diff-lineno" id="mw-diff-left-l4">Riga 4:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 4:</td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>== Biografia== </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>: «Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.»</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>: «Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.»</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[ Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">un’influenza </del>duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l’università </del>di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dell’economia </del>politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l’</del>[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l’analisi </del>della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[ Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">un'influenza </ins>duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l'università </ins>di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dell'economia </ins>politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l'</ins>[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l'analisi </ins>della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div> </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nei numerosi saggi successivi, il sociologo ampliò la propria critica verso <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l’attuale </del>ordine sociale, che riteneva totalmente governato dall'abbondanza di oggetti economici prodotti, e contro la filosofia radicale del [[marxismo]], ripresa da molti filosofi contemporanei, che in seguito condivisero la sua svolta postmoderna. </div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Nei numerosi saggi successivi, il sociologo ampliò la propria critica verso <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">l'attuale </ins>ordine sociale, che riteneva totalmente governato dall'abbondanza di oggetti economici prodotti, e contro la filosofia radicale del [[marxismo]], ripresa da molti filosofi contemporanei, che in seguito condivisero la sua svolta postmoderna. </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Dagli anni ottanta il sociologo tentò di integrare la visione marxista con la teoria del segno-valore. In base alla sua visione, i prodotti commerciali non sono caratterizzati dal valore <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">d’uso</del>, ovvero dalla funzionalità intrinseca <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">all’oggetto</del>, e dal valore di scambio, ovvero gli ulteriori significati astratti associati al bene, come sostenuto da [[Marx]] nella propria teoria dei beni, ma dal segno-valore, concetto interpretabile come espressione di significati e marchio di prestigio, acquisiti dal soggetto tramite il prodotto commerciale. Il fenomeno del segno-valore, nella visione di Baudrillard, è elemento essenziale e peculiare del prodotto, <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">nell’attuale </del>società consumistica, che orienta ed influenza il comportamento d'acquisto del consumatore. Nella società moderna il soggetto sociale si appropria di beni per ampliare la propria personalità e creare <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">un’immagine </del>di sé fittizia, da ostentare, che comprometterebbe, secondo Baudrillard, le relazioni sociali, causando <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">un’implosione </del>della società stessa, caratterizzata, <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">nell’epoca </del>contemporanea, <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dall’alienazione</del>, dalla diffusione del [[conformismo]] e <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dell’omologazione </del>sociale e valoriale e dalla fine della trascendenza, come impossibilità del soggetto di percepire bisogni autentici.</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>Dagli anni ottanta il sociologo tentò di integrare la visione marxista con la teoria del segno-valore. In base alla sua visione, i prodotti commerciali non sono caratterizzati dal valore <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">d'uso</ins>, ovvero dalla funzionalità intrinseca <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">all'oggetto</ins>, e dal valore di scambio, ovvero gli ulteriori significati astratti associati al bene, come sostenuto da [[Marx]] nella propria teoria dei beni, ma dal segno-valore, concetto interpretabile come espressione di significati e marchio di prestigio, acquisiti dal soggetto tramite il prodotto commerciale. Il fenomeno del segno-valore, nella visione di Baudrillard, è elemento essenziale e peculiare del prodotto, <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">nell'attuale </ins>società consumistica, che orienta ed influenza il comportamento d'acquisto del consumatore. Nella società moderna il soggetto sociale si appropria di beni per ampliare la propria personalità e creare <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">un'immagine </ins>di sé fittizia, da ostentare, che comprometterebbe, secondo Baudrillard, le relazioni sociali, causando <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">un'implosione </ins>della società stessa, caratterizzata, <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">nell'epoca </ins>contemporanea, <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dall'alienazione</ins>, dalla diffusione del [[conformismo]] e <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dell'omologazione </ins>sociale e valoriale e dalla fine della trascendenza, come impossibilità del soggetto di percepire bisogni autentici.</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><br/></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Opere==</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>==Opere==</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sistema degli oggetti'', 1968</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sistema degli oggetti'', 1968</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''La società consumistica'', 1970 </div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''La società consumistica'', 1970 </div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker" data-marker="−"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #ffe49c; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Per una critica <del style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dell’economia </del>politica del segno'', 1972</div></td><td class="diff-marker" data-marker="+"></td><td style="color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #a3d3ff; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Per una critica <ins style="font-weight: bold; text-decoration: none;">dell'economia </ins>politica del segno'', 1972</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Lo scambio simbolico e la morte'', Feltrinelli, 1984</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Lo scambio simbolico e la morte'', Feltrinelli, 1984</div></td></tr>
<tr><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sogno della merce'', Lupetti, 1987</div></td><td class="diff-marker"></td><td style="background-color: #f8f9fa; color: #202122; font-size: 88%; border-style: solid; border-width: 1px 1px 1px 4px; border-radius: 0.33em; border-color: #eaecf0; vertical-align: top; white-space: pre-wrap;"><div>* ''Il sogno della merce'', Lupetti, 1987</div></td></tr>
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<p><b>Nuova pagina</b></p><div>[[Image:Jean Baudrillard.jpg|thumb|Jean Baudrillard]]<br />
'''Jean Baudrillard''' (Reims, [[Francia]], [[20 giugno]] [[1929]] – Parigi, [[6 marzo]] [[2007]]) è stato un filosofo e sociologo francese, prese parte al [[situazionismo]] e fu ispirato dal pensiero anarchico. Studioso dei [[media|mass-media]], scrisse feroci critiche contro di essi.<br />
<br />
== Biografia== <br />
: «Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.»<br />
Jean Baudrillard nacque a Reims, in [[Francia]], nel [[1929]]. Nel [[1956]], insegnò come professore in un liceo francese e divenne studioso della lingua e della cultura tedesca, pubblicando, tra il [[1962]] e il [[1963]], alcuni saggi sulla [[letteratura]], nella rivista ''Les temps modernes'', e traducendo opere di [[Peter Weiss]], [[ Bertold Brecht]] e [[Wilhelm Mühlmann]]. Durante tale periodo, collaborò con la casa editrice Seuil e si avvicinò al pensiero di [[Henri Lefebvre]], la cui critica della vita quotidiana lo impressionò notevolmente, e [[Roland Barthes]], le cui analisi semiologiche della società contemporanea ebbero un’influenza duratura nel suo pensiero. Nel [[1966]] Baudrillard divenne assistente di Lefebvre ed insegnò [[sociologia]], dopo aver discusso la propria ''Thèse de Troisième Cycle'' presso l’università di Paris-Nanterre, con una dissertazione intitolata ''Il sistema degli oggetti''. Baudrillard, che in tale periodo proseguiva i propri studi di [[sociologia]], [[filosofia]] e semiologia, propose quindi una propria teoria sociale attraverso la pubblicazione di tre saggi, che gli diedero fama a livello internazionale: ''Il sistema degli oggetti'', nel [[1968]], ''La società consumistica'', nel [[1970]], e ''Per una critica dell’economia politica del segno'', nel 1972, attraverso i quali tentava di unire l’[[economia]] alla [[sociologia]] e di combinare gli studi della vita quotidiana, iniziati da Lefebvre, con l’analisi della vita dei segni nel sistema degli oggetti in ambito semiologico.<br />
<br />
Nella seconda metà degli anni sessanta Baudrillard aderì ad un gruppo di intellettuali che si riunivano attorno al giornale «Utopie» e si avvicinò alle tematiche di [[Guy Debord]] e del [[situazionismo|Situazionismo]] internazionale. Dal [[1970]], pur avendo partecipato attivamente ai moti rivoluzionari del [[1968]] e pur avendo simpatizzato per la teoria rivoluzionaria marxista, iniziò a dissociarsi progressivamente, ipotizzando una possibile rivolta contro la società dei consumi, una rivolta alternativa rispetto alla visione di [[Karl Marx]]. <br />
<br />
Nei numerosi saggi successivi, il sociologo ampliò la propria critica verso l’attuale ordine sociale, che riteneva totalmente governato dall'abbondanza di oggetti economici prodotti, e contro la filosofia radicale del [[marxismo]], ripresa da molti filosofi contemporanei, che in seguito condivisero la sua svolta postmoderna. <br />
<br />
Dagli anni ottanta il sociologo tentò di integrare la visione marxista con la teoria del segno-valore. In base alla sua visione, i prodotti commerciali non sono caratterizzati dal valore d’uso, ovvero dalla funzionalità intrinseca all’oggetto, e dal valore di scambio, ovvero gli ulteriori significati astratti associati al bene, come sostenuto da [[Marx]] nella propria teoria dei beni, ma dal segno-valore, concetto interpretabile come espressione di significati e marchio di prestigio, acquisiti dal soggetto tramite il prodotto commerciale. Il fenomeno del segno-valore, nella visione di Baudrillard, è elemento essenziale e peculiare del prodotto, nell’attuale società consumistica, che orienta ed influenza il comportamento d'acquisto del consumatore. Nella società moderna il soggetto sociale si appropria di beni per ampliare la propria personalità e creare un’immagine di sé fittizia, da ostentare, che comprometterebbe, secondo Baudrillard, le relazioni sociali, causando un’implosione della società stessa, caratterizzata, nell’epoca contemporanea, dall’alienazione, dalla diffusione del [[conformismo]] e dell’omologazione sociale e valoriale e dalla fine della trascendenza, come impossibilità del soggetto di percepire bisogni autentici.<br />
<br />
==Opere==<br />
* ''Il sistema degli oggetti'', 1968<br />
* ''La società consumistica'', 1970 <br />
* ''Per una critica dell’economia politica del segno'', 1972<br />
* ''Lo scambio simbolico e la morte'', Feltrinelli, 1984<br />
* ''Il sogno della merce'', Lupetti, 1987<br />
* ''Della seduzione'', SE, 1997<br />
* ''Lo scambio impossibile'', Asterios, 2000<br />
<br />
== Voci correlate ==<br />
*[[Internazionale Situazionista]]<br />
[[Categoria:Filosofi|Baudrillard, Jean]]<br />
[[Categoria:Filosofi francesi|Baudrillard, Jean]]<br />
[[Categoria:Filosofi contemporanei|Baudrillard, Jean]]<br />
[[Categoria:Situazionismo|Baudrillard, Jean]]</div>K2