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[[Image:Jura Books.jpg|thumb|[[Jura Books]] (Sidney)]]__NOTOC__
L'[[Infoshop]] è uno spazio espositivo comunitario adibito alla distribuzione di materiale ed informazioni anarchiche, in genere sotto forma di libri, riviste, adesivi e poster. L'[[Infoshop]], che rifugge da qualsiasi logica [[capitalismo|capitalistica]], viene utilizzato anche come vero e proprio punto d'incontro per favorire l'incontro e la comunicazione tra gli attivisti locali.
 
== Origini e diffusione degli infoshops ==
Gli infoshops sono per lo più diffusi nei paesi anglofoni del Nord America e dell'Europa occidentale, ma si possono ancora trovare in tutto il mondo. Secondo lo scrittore Chris Atton, gli infoshops britannici nascono «dai centri sociali occupati anarchici degli anni '80, come il 121 Centre di Brixton, Londra.» <ref>[https://web.archive.org/web/20091027155038/http://www.geocities.com/SoHo/Cafe/7423/infoshop.html Street Libraries: Infoshops and Alternative Reading Rooms]</ref>. Un'altra grande influenza per la loro diffusione l'hanno avuta gli Internationl Infoshop Meetings, che sono stati degli incontri inter-europei diffusi a partire dalla fine degli anni '80 con l'intento di promuovere e diffondere la conoscenza di notizie e informazioni legate all'ambito libertario.
 
Nella penisola iberica, e in alcuni paesi ispanici, nei primi del Novecento sono stati abbastanza importanti per la diffusione dell'[[anarchismo]] i cosiddetti [[atenei libertari]], per molti versi assimilabili ai moderni infoshops, anche se maggiormente legati all'[[anarco-sindacalismo]]. Sempre in queste zone fu particolarmente importante, tra la fine del XIX° e l'inizio del XX° secolo, la diffusione delle biblioteche popolari e dei centri educativi per adulti.
 
Chuck Munson considera gli infoshops nord-americani (statunitensi e canadesi) alla stessa stregua dei centri di pace e giustizia diffusi durante la [[guerra in Vietnam]] <ref>[http://archive.is/zrjXW ''Maximumrocknroll'', articolo sugli infoshops]</ref>. Gli infoshop quindi propongono una forma organizzativa fondata sul rifiuto delle [[gerarchia|ideologie gerachiche]] e discriminatorie, che caratterizzano invece la società [[capitalismo|capitalistiche]].
 
Nel giugno [[2006]], durante il Meeting Infoshop di Baltimora (Maryland) è stato creato l'Infoshop Network, una rete di infoshops diffusi in [[Canada]] e [[Stati Uniti]]. Con la diffusione di internet, queste strutture propongono anche degli spazi web molto interessanti e che permettono la costruzione di una rete che colleghi e rapporti le varie realtà presenti su un determinato territorio.
 
Attualmente, alcuni progetti assimilabili a queste tradizioni anarchiche, stanno nuovamente diffondendosi, soprattutto legati al movimento [[squatters]].
 
== Differenze e analogie tra infoshops, biblioteche e librerie ==
Il termine infoshops è particolarmente diffuso nella cultura anglosassone anarchica, mentre nel resto del mondo solitamente si utilizzano altri termini (biblioteca, libreria ecc.), che formalmente li differenziano ma sostanzialmente, molto spesso, sviluppano identiche progettualità. Il termine pare comunque diffondersi abbastanza rapidamente anche nei paesi non anglosassoni.
 
Nel contesto anarcopediano, saranno catalogati tra gli "Infoshops" sia i veri e propri infoshops che le biblioteche, le librerie e gli archivi anarchici. Pur non essendo propriamente molto corretto, sarà utilizzato quest'espediente solo ed esclusivamente per facilitare e semplificare la catalogazione.
 
== Altri usi del termine ==
 
Ironia della sorte, la [[Banca Mondiale]], una delle più importanti strutture per lo sviluppo e la gestione del [[capitalismo]], spesso bersaglio delle proteste degli [[altermondialismo|altermondialisti]] e degli anarchici in particolare, ha aperto a Washington una libreria chiamata "The Infoshop". La Banca Mondiale descrive il suo negozio come uno strategico punto di diffusione della [[letteratura]] economica, necessaria a fare informazione sulle attività e i progetti della Banca Mondiale.
 
==Elenco (incompleto) di infoshops, librerie, archivi e biblioteche==
[[File:germinal_c.jpg|thumb|200px|Carrara, Palazzo Politeama, sede del [[Biblioteca Archivio Germinal|Germinal]].]]
*[[Australia|AUSTRALIA]]: [[Barricade Books]] (Melbourne), [[Jura Books]] (Sidney),
*[[Canada|CANADA]]: [[Camas Infoshop]] (Victoria), [[Documentations, Informations, Références et Archives]] (Montreal, Quebec), [[Insoumise bookstore]] (Montreal, Quebec), [[The Old Market Autonomous Zone]] (Winnipeg), [[Spartacus Books]] (Vancouver),
*[[Italia|ITALIA]]: [[Biblioteca Archivio Germinal]] (Carrara), [[Senza Pazienza]] (Torino)
*[[Israele|ISRAELE]]: [[Salon Mazal]], Tel Aviv, Israele
*[[Norvegia|NORVEGIA]]: [[Ivar Matlaus Bokkafé]] (Trondheim)
*[[Nuova Zelanda|NUOVA ZELANDA]]: [[Freedom Shop]] (Wellington)
*[[Svizzera|SVIZZERA]]: [[CIRA|Centre international de recherches sur l'anarchisme]] (Losanna)
*[[USA]]: [[ABC No Rio]] (New York City), [[Bluestockings]] (New York City), [[Catalyst Infoshop]] (Prescott, Arizona), [[Civic Media Center]] (Gainesville, Florida), [[Cream City Collectives]] (Milwaukee, Wisconsin), [[Internationalist Books]] (Chapel Hill, North Carolina), [[Long Haul Infoshop]] (Berkeley, California), [[Lucy Parsons Center]] (Boston, Massachusetts), [[MonkeyWrench Books]] (Austin, Texas), [[Red Emma's Bookstore Coffeehouse]] (Baltimora), [[Wooden Shoe Books]] (Philadelphia)
 
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
 
*[[Anarchismo]]
 
==Collegamenti esterni==
* [https://web.archive.org/web/20091027155038/http://www.geocities.com/SoHo/Cafe/7423/infoshop.html Street Libraries: Infoshops and Alternative Reading Rooms]
* [http://www.infoshop.org The Infoshop Network] (USA & Canada)
* [https://web.archive.org/web/20111103054508/http://ayp.subvert.info/category.php?category=Infoshop+/+Bookstore Comprehensive list of infoshops worldwide].
* [https://web.archive.org/web/20180818185003/http://livingroomdocumentary.org/intropage.html The Living Room documentary, film sulla cultura degli infoshop]
* [http://www.infoshop.org Infoshop.org] (sito web anarchico e anticapitalista contente anche una wiki)
 
 
[[Categoria:Concetti]]
[[Categoria:Autogestione]]
[[Categoria:Infoshops]]

Versione attuale delle 17:23, 22 dic 2020

Jura Books (Sidney)

L'Infoshop è uno spazio espositivo comunitario adibito alla distribuzione di materiale ed informazioni anarchiche, in genere sotto forma di libri, riviste, adesivi e poster. L'Infoshop, che rifugge da qualsiasi logica capitalistica, viene utilizzato anche come vero e proprio punto d'incontro per favorire l'incontro e la comunicazione tra gli attivisti locali.

Origini e diffusione degli infoshops

Gli infoshops sono per lo più diffusi nei paesi anglofoni del Nord America e dell'Europa occidentale, ma si possono ancora trovare in tutto il mondo. Secondo lo scrittore Chris Atton, gli infoshops britannici nascono «dai centri sociali occupati anarchici degli anni '80, come il 121 Centre di Brixton, Londra.» [1]. Un'altra grande influenza per la loro diffusione l'hanno avuta gli Internationl Infoshop Meetings, che sono stati degli incontri inter-europei diffusi a partire dalla fine degli anni '80 con l'intento di promuovere e diffondere la conoscenza di notizie e informazioni legate all'ambito libertario.

Nella penisola iberica, e in alcuni paesi ispanici, nei primi del Novecento sono stati abbastanza importanti per la diffusione dell'anarchismo i cosiddetti atenei libertari, per molti versi assimilabili ai moderni infoshops, anche se maggiormente legati all'anarco-sindacalismo. Sempre in queste zone fu particolarmente importante, tra la fine del XIX° e l'inizio del XX° secolo, la diffusione delle biblioteche popolari e dei centri educativi per adulti.

Chuck Munson considera gli infoshops nord-americani (statunitensi e canadesi) alla stessa stregua dei centri di pace e giustizia diffusi durante la guerra in Vietnam [2]. Gli infoshop quindi propongono una forma organizzativa fondata sul rifiuto delle ideologie gerachiche e discriminatorie, che caratterizzano invece la società capitalistiche.

Nel giugno 2006, durante il Meeting Infoshop di Baltimora (Maryland) è stato creato l'Infoshop Network, una rete di infoshops diffusi in Canada e Stati Uniti. Con la diffusione di internet, queste strutture propongono anche degli spazi web molto interessanti e che permettono la costruzione di una rete che colleghi e rapporti le varie realtà presenti su un determinato territorio.

Attualmente, alcuni progetti assimilabili a queste tradizioni anarchiche, stanno nuovamente diffondendosi, soprattutto legati al movimento squatters.

Differenze e analogie tra infoshops, biblioteche e librerie

Il termine infoshops è particolarmente diffuso nella cultura anglosassone anarchica, mentre nel resto del mondo solitamente si utilizzano altri termini (biblioteca, libreria ecc.), che formalmente li differenziano ma sostanzialmente, molto spesso, sviluppano identiche progettualità. Il termine pare comunque diffondersi abbastanza rapidamente anche nei paesi non anglosassoni.

Nel contesto anarcopediano, saranno catalogati tra gli "Infoshops" sia i veri e propri infoshops che le biblioteche, le librerie e gli archivi anarchici. Pur non essendo propriamente molto corretto, sarà utilizzato quest'espediente solo ed esclusivamente per facilitare e semplificare la catalogazione.

Altri usi del termine

Ironia della sorte, la Banca Mondiale, una delle più importanti strutture per lo sviluppo e la gestione del capitalismo, spesso bersaglio delle proteste degli altermondialisti e degli anarchici in particolare, ha aperto a Washington una libreria chiamata "The Infoshop". La Banca Mondiale descrive il suo negozio come uno strategico punto di diffusione della letteratura economica, necessaria a fare informazione sulle attività e i progetti della Banca Mondiale.

Elenco (incompleto) di infoshops, librerie, archivi e biblioteche

Carrara, Palazzo Politeama, sede del Germinal.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni