Indymedia

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Logo Indymedia

Indymedia è una rete di media indipendenti diffusa in tutto il mondo che ha realizzato un nuovo modo di fare informazione. Tramite il sito di ogni nodo della rete chiunque può pubblicare notizie, eventi e file multimediali con la garanzia del massimo anonimato possibile su Internet.

«Indymedia è un network di media gestiti collettivamente per una narrazione radicale, obiettiva e appassionata della verità. Ci impegniamo con amore e ispirazione per tutte quelle persone che lavorano per un mondo migliore, a dispetto delle distorsioni dei media che con riluttanza si impegnano a raccontare gli sforzi dell'umanità libera» (dalla presentatione americana di Indymedia).

Il collettivo Indymediano

Il progetto nasce nel 1999 dall'unione di varie organizzazioni e gruppi di attivisti operanti nel settore dell'informazione indipendente ed alternativa, con l'intento di fornire una coperatura mediatica dalla base (quindi non gerarchica e popolare) alle proteste legate alla riunione del World Trade Organization (WTO) di Seattle. Il centro serviva come una sorta di agenzia stampa per giornalisti, fornendo resoconti, foto e documenti audio e video aggiornati minuto per minuto attraverso il suo sito. Attraverso questi materiali, l'Independent Media Center di Seattle (seattle.indymedia.org) produsse una serie di cinque documentari, fornendo ogni giorno nuovi collegamenti a nodi locali, distribuendo i materiali raccolti per tutti gli Stati Uniti, rendendoli di pubblico dominio. L'appartenenza di ogni IMC al Network degli Indymedia Centers è definita dal documento sui "Principi di Unità", che è il frutto di un'ampia discussione svoltati in 18 mesi sulla lista IMC Process. Tali principi sono stati discussi e dibattuti da cira 70 membri del network, provenienti da tutto il mondo, durante la Press Freedom Conference svoltasi dal 27 al 29 aprile 2000 a San Francisco.

Come partecipare alla gestione di Indymedia? Il nodo svizzero risponde in questa maniera: [1]

  • Pubblicando i tuoi materiali (testi, foto, video ed audio) nella colonna destra di indymedia (newswiwre) tramite il formulario. Si tratta di una pubblicazione automatica ed aperta a tutt*, saranno censurati (eventualmente) i messaggi razzisti e sessisti.
Indispensabile leggere la nostra Politica Editoriale (PE) per comprendere cosa è accetabile cosa non lo è.
L'informazione libera spaventa i potenti, può essere utile leggere Pillole di informazione contro la repressione... anche in versione .pdf per capire come gestire in maniera responsabile il materiale che produci.
  • Iscrivendoti alla lista di partecipazione pubblica, ovvero la lista di coordinamento e gestione di Indymedia e partecipando alle riunioni.
  • Facendo conoscere indymedia: tramite link o banner dal tuo sito, passaparola e qualsiasi altro mezzo che ti viene in mente, per esempio attaccando gli autocollanti [1. 2. supporto] o distribuendo i volantini.
  • Traducendo testi, se conosci più o meno bene almeno due lingue puoi collaborare come traduttore segnalandoci le lingue dalle quali e nelle quali sei disponibile a tradurre oppure iscrivendoti alle varie liste di traduzione.

Indymedia Italia

Il 30 novembre 2006 la vecchia Indymedia Italia è stata costretta a chiudere i battenti per una serie di problemi. Lentamente nel corso del tempo «diversi gruppi territoriali, che componevano il vecchio progetto, hanno ripreso ad incontrarsi, creando e costruendo nodi autonomi di Indymedia in varie parti della penisola». Grazie a queste iniziative quindi Indymedia «è rinata con una diversa struttura caratterizzata dalla necessità di coordinare i diversi progetti territoriali, per donare alla rete italiana un'ottica nazionale che riteniamo necessaria».

Indymedia Italia: riapertura e nuova chiusura

Il 4 Luglio 2008 è tornato on-line l'aggregatore nazionale, ma a causa degli alti costi di mantenimento del server e svariati debiti è rimasta attiva solo fino il 31 Luglio 2013, quando ha chiuso nuovamente i battenti. Tutt'ora il futuro di Indymedia Italia è incerto, l'unico nodo online è quello del Piemonte oltre a quello situato nella Svizzera italiana.

Nodi locali

Abruzzo: [CHIUSO];
Calabria: [CHIUSO];
Emilia-Romagna: [CHIUSO];
Liguria: [CHIUSO];
Lombardia: [CHIUSO];

Napoli: [CHIUSO];

Piemonte [CHIUSO];
Roma: [CHIUSO];
Toscana: [CHIUSO];
Nord-Est [CHIUSO];
Sardegna: [CHIUSO];
Svizzera italiana [ONLINE][1].

Indymedia e gli anarchici

Seppur con rapporti altalenanti, molti anarchici hanno sempre guardato con simpatia ad Indy e vi collaborano in svariate maniere. Uno di questi si chiamava Bradley Roland Will (1970– 2006) ed è stato ucciso il 27 ottobre 2006 a Oaxaca (Messico), proprio mentre cercava di documentare per Indymedia la repressione contro il popolo di Oaxaca. [2]

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

Indymedia.org