Il movimento anarchico in Argentina: differenze tra le versioni

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[[File:Obelisco 20Dic01.jpg|thumb|250px|Un momento della rivolta ([[Argentinazo]]) del 2001]]Il '''movimento anarchico argentino''' si sviluppò principalmente tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, soprattutto "grazie" alla massiccia [[Immigrazione|immigrazione]] di militanti europei giunti nel paese sudamericano in cerca di lavoro e/o per sfuggire alle [[repressione|persecuzioni politiche]] messe in atto in Europa.
#REDIRECT[[Storia dell'anarchismo in Argentina]]
 
== Origini del movimento anarchico ==
Il movimento operaio, di stampo anarchico e\o rivoluzionario, si sviluppò in [[Argentina]] in seguito all'immigrazione di massa che coinvolse tutto il continente Sud-Americano dalla fine dell'800 ai primi del '900. Il movimento era formato da lavoratori\lavoratrici e militanti politici in fuga dalle persecuzioni politiche attuate dai "governi [[democrazia|democratici]]" in Europa. Molti [[Personalità anarchiche|anarchici]] giunsero in [[Argentina]] sin dopo la [[repressione]] della [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]], tanto che sin dall'anno seguente si costituì la prima sezione dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori|AIT]] nella quale convissero [[Bakunin|Bakunisti]], [[marxismo|marxisti]] e [[Proudhon|proudhoniani]].
[[File:ErricoMalatesta.gif||thumb|left|[[Errico Malatesta]]]]
 
Gli [[Personalità anarchiche|anarchici]] prevalsero numericamente sui [[marxismo|marxisti]]: nel [[1879]] nacque il primo [[stampa anarchica|periodico anarchico]], «El Descamisado», e l'anno seguente si costituì anche un primo [[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]]. Durante il [[1884]] a Buenos Aires presero a circolare periodici come «La Lucha Obrera» prima e «[[Le Revolté]]» dopo, oltre alle traduzioni di opuscoli e testi anarchici europei ed americani, come per esempio ''[[La conquista del pane]]'' di [[Kropotkin]].
 
Le masse lavoratrici, influenzate dagli anarchici, cominciarono ad organizzarsi nei [[sindacalismo|sindacati]] di stampo socialista e anarchico ([[anarco-sindacalismo]]), utilizzando come armi di lotta lo [[sciopero generale]], il [[sabotaggio]] e il [[boicottaggio]]. <br />L'[[anarchismo]] ebbe un maggior impulso quando nel [[1885]] giunse in [[Argentina]] [[Errico Malatesta]], il quale contribuì alla fondazione del primo sindacato argentino, la “[[Sociedad Cosmopolita de Resistencia y Colocación de Obreros Panaderos]] (sindacato dei panettieri fondato grazie anche all'attivismo del panettiere livornese [[Ettore Mattei]]), del [[stampa anarchica|giornale]] «La Questione Sociale» ([[1885]]-[[1886]]) e partecipò ai primi [[sciopero|scioperi]] di un certo rilievo.
 
Dopo la partenza di [[Malatesta]], nel [[1889]], si accentuarono tutta una serie di problematiche interne al movimento tra [[correnti anarchiche|antiorganizzatori e organizzatori]], che ebbero temporaneamente fine solo nel [[1898]] quando giunse nel paese sudamericano un altro [[:Categoria:Anarchici italiani|anarchico italiano]]: [[Pietro Gori]]. Nell'ultimo decennio del XIX° secolo si formarono gruppi di prevalenza [[anarco-individualismo|anarco-individualista]], ispirati all'[[illegalismo]] e all'[[anarchismo insurrezionalista|insurrezionalismo]] europeo: "Los hambrientos", "Los desautorizados", "Ravachol", "La Miseria", ecc.; vennero inoltre editati i [[stampa anarchica|giornali]] «El Perseguido» ([[1890]]-[[1896]]), «La Voz de la Mujer» (rivista [[anarco-femminismo|anarco-femminista]] di [[Virginia Bolten]], editata a Rosario nel [[1896]] e nel [[1897]]), «Demoliamo» (fondato a Rosario nel [[1892]], stampato in italiano), «El Oprimido» (Buenos Aires, [[1894]]-[[1896]]), «La Protesta Humana» (fondato a Buenos Aires nel [[1897]]) e tanti altri.
 
== Il XX° secolo ==
 
=== La FORA ===
{{vedi| Federación Obrera Regional Argentina}}
 
[[Image:Fora.jpg |200 px|left|]]
All'inizio del '900 si sviluppò l'idea di riunire i vari [[sindacalismo|sindacati]] (anche non anarchici) in un'unica federazione denominata "[[Federacion regional obrera]]" (FOA), che però formalmente si costituì solo nel [[1901]]. In essa convivevano socialisti e anarchici, ma la “pace” durò poco: nel [[1903]] i socialisti crearono l'[[Unión General de Trabajadores]] (UGT); nel [[1904]] gli [[:Categoria:Anarchici argentini|anarchici]] diedero vita alla [[Federación Obrera Regional Argentina]] ('''FORA'''), che ebbe un ruolo fondamentale nella storia dell'[[anarchismo]] (e del [[sindacalismo]]) argentino. La FORA non si definì, né mai si definirà, [[sindacalismo|organizzazione sindacale]], quanto un'«organizzazione operaia anarchica». Non a caso i gruppi della [[FORA]] raramente hanno portato la denominazione di "sindacato", utilizzando invece quella di "società ", "unione", ecc.
 
Nel [[1905]], in occasione del suo '''V Congresso''', la FORA stabilì la sua adesione ai principi del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]], anche se continuò a mantenere al suo interno delle correnti ideologiche non propriamente anarchiche. Infatti, nel [[1915]], il IX Congreso della [[FORA]], decise di eliminare dal suo statuto ogni riferimento al [[anarchismo|pensiero anarchico]], producendo una rottura che determinò la nascita di due FORA distinte:
 
*'''la FORA del V Congresso''', anarchica;
*'''la FORA del IX Congreso''', con maggioranza dei [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]] e la minoranza socialista e comunista.
 
I dirigenti anarchici, della [[FORA]], più importanti furono [[Diego Abad de Santillán]] (scrittore di origine spagnola molto attivo in ambito [[sindacalismo|sindacale]]), [[Juana Ruoco]], [[Esteban Almada]], [[Oreste Ristori]], [[Santiago Locascio]], [[Dante Garfagnini]], [[Jose Maria Hacha]], [[Apolinario Barrera]], [[Jorge Rey Villalba]] e [[Teodoro Suárez]]
===Gli anarchici tra attivismo e repressione (1900-1942)===
[[File:Entierro del obrero gracián.jpg|thumb|left|200px|Funerale dell'operaio Zacarías Gracián (maggio 1921)]]
[[File:Soto socied obreira600.jpg|thumb|right|300px|Locale della Sociedad Obrera di Río Gallegos (1920)]]
Via via che il [[movimento anarchico]] si sviluppava e si manifestava con varie forme di lotta (si pensi agli [[sciopero|scioperi]] degli inquilini del [[1907]]), il governo argentino prese ad usare le armi della [[repressione]] legalitaria e militare: nel novembre del [[1902]] il governo promulgò la ''Ley de Residencia'' e nel giugno [[1910]] la ''Ley de Defensa Social'', leggi ''ad hoc'' per colpire gli [[Personalità anarchiche|anarchici]], che spesso subirono centinaia e centinaia di arbitrarie detenzioni e deportazioni <ref>[https://web.archive.org/web/20090509014712/http://www.nodo50.org/bpji/fla.doc Nodo.org]</ref>. Erano soprattutto gli [[Immigrazione|immigrati]] ad essere perseguitati, colpevoli due volte: essere anarchici o rivoluzionari ed essere appunto migranti. Tra i più conosciuti che, in tempi diversi, si fermarono in [[Argentina]] possono essere citati: Dr.[[John Creaghe]], [[Severino Di Giovanni]], [[Emile Piette]], [[Simon Radowitzky]], ecc.
 
Non bastando gli strumenti legalitari, lo [[Stato]] argentino prese a reprimere violentemente molte manifestazioni e sommosse popolari. Esempi emblematici delle stragi istituzionali furono quelle passate alla storia come la [[Semana Roja del 1909| Semana Roja (1909)]], la [[Semana Tragica del 1919| Semana Trágica]] e la [[Patagonia Rebelde del 1921/1922| Patagonia Rebelde (1921-1922)]].
 
In risposta alla violenza delle istituzioni alcuni anarchici utilizzarono le stesse armi: il [[14 novembre]] [[1909]] il colonnello Ramón Lorenzo Falcón, responsabile della [[repressione]] operaia del [[1909]], fu assassinato dal giovane anarchico [[Simon Radowitzky]]. Più avanti, il [[23 gennaio]] [[1923]], Kurt Gustav Wilckens, anarchico tedesco, assassinò per vendicare i fatti della [[Patagonia Rebelde del 1921/1922| Patagonia]], il tenente colonnello Héctor Benigno Varela.
 
Nel [[1910]] intanto era stato fondato «[[La Batalla]]», importantissimo giornale anarchico, di cui [[Rodolfo González Pacheco]] e [[Teodoro Antillí]] erano stati i principali animatori, dimostrando la forte vitalità del movimento nonostante le [[repressione|repressioni]] istituzionali e gli assalti che molte sedi anarchiche subivano da gruppi paramilitari legati alla borghesia.
[[File:Severino di Giovanni.jpg|thumb|right|[[Severino Di Giovanni]]]]
[[File:Simón Radowitzky.jpeg|thumb|left|[[Simon Radowitzky]], anarchico che assassinò il colonello Falcón, responsabile della repressione operaia]]
 
Negli anni '20, con l'affermazione del [[fascismo|regime fascista]] in [[Italia]], l'[[Argentina]] fu sottoposta ad una nuova ondata migratoria di dissidenti [[antifascismo|antifascisti]], tra cui molti anarchici. Molti di questi, soprattutto della fazione [[illegalismo|illegalista]] e [[anarchismo insurrezionalista|insurrezionalista]], esportarono in [[Argentina]] metodi d'azione utilizzati nella madre [[patria]]. Scrive infatti [[Gino Cerrito]]:
 
: «La crisi della libertà che caratterizza il movimento fra le due guerre, la debolezza mostrata dal movimento anarchico di fronte al diffondersi dei regimi fascisti [...] determinano fra gli anarchici aspetti assai interessanti: un breve ritorno alla propaganda individualistica e terroristica con manifestazioni singolari [...] in Italia e in Argentina. [...] Diverso è ovviamente il contegno degli anarchici di fronte alla violenza rivoluzionaria dei conflitti di classe, particolarmente aspri in Spagna e in Argentina» <ref>[http://www.unive.it/media/allegato/dep/n_1speciale/06_Cattarulla.pdf da ''www.unive.it'']</ref>
 
Fra gli anarchici italiani maggiormente attivi in quegli anni vi fu [[Severino Di Giovanni]] e la sua banda, di cui facevano parte [[Paulino Scarfò|Paulino]] e [[Alejandro Scarfò]] (fratelli della compagna di Di Giovanni [[América Josefina Scarfò|América Josefina]], anche lei anarchica). Autore di molti attacchi al potere istituzional-[[capitalismo|capitalista]], Severino Di Giovanni collaborò anche con «Il Culmine» e fu condannato a morte il il [[1 febbraio]] [[1931]]. Nel loro peregrinare sudamericano, fecero tappa in [[Argentina]] anche gli spagnoli [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], fondatori del gruppo espropriatore anarchico "[[Los Errantes]]".
 
Nel [[1922]] si costituì l'[[Unión Sindical Argentina]], prosecutrice della '''[[FORA]] del IX congresso''', definita di ispirazione anarco-bolscevica, ovvero un'organizzazione che partendo dai principi che ispirarono la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], in cui gli [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] ebbero un ruolo determinante, giunsero ad auspicare la «[[dittatura del proletariato]]». Su questa, la [[Alianza Libertaria Argentina]] (ALA) esercitò un certo controllo, così come la [[FAI]] si rapportava con la [[CNT]] in [[Spagna]]. L'ALA si costituì il [[23 gennaio]] [[1923]] e il [[3 aprile]] si dotò di un organo propagandistico, «[[El Libertario]]» (109 numeri sino al 1932).
 
In quegli anni le divisioni tra organizzatori e anti-organizzatori portarono all'ingenerarsi di aspre lotte, anche violente, tra gli stessi militanti del movimento: per es. [[Emilio López Arango]], direttore del [[stampa anarchica|giornale]] «[[La protesta]]» (il principale organo anarchico), morì assassinato e quale colpevole fu indicato prorpio [[Severino Di Giovanni]] <ref name="cedema">[http://www.cedema.org/ver.php?id=1586 El anarquismo en la historia de las luchas sociales argentinas]</ref>.
 
[[File:La Protesta Humana.png|thumb|left|250px|«La Protesta», periodico anarchico considerato la “voce” non ufficiale della FORA.]]
Dopo il golpe del [[6 settembre]] [[1930]] messo in atto dal generale '''José Félix Uriburu''', che diede inizio ad un periodo in cui una serie di "colpi di [[Stato]]" e governi militari (il periodo 1930-1943 fu chiamato “Decade Infame”) si alterneranno sino al [[1983]], la [[repressione]] ai danni degli [[Personalità anarchiche|anarchici]] e dei comunisti venne ad accentuarsi (si pensi all'esecuzione di [[Severino Di Giovanni]]). Questo però non impedì al movimento anarchico di dar vita, nel [[1931]], ad un congresso anarchico clandestino che si concluse con la stesura di un documento pubblicato poi su «[[L'Adunata dei Refrattari]]».
 
Il desiderio di costruire una grande organizzazione anarchica argentina, portò tra il [[1931]] e il [[1932]] allo svolgimento di una serie di congressi che alla fine sancirono la nascita formale della [[Federación Anarco-Comunista Argentina]] (FACA) <ref>La FACA cambierà poi nome in [[Federazione Libertaria Argentina]] nel [[1955]]</ref> nel [[1935]], anche se sostanzialmente la FACA si costituì a La Plata nel [[1932]].
 
La fine degli anni '30 si caratterizzarono per una serie di [[sciopero|scioperi]] che coinvolsero tutta l'[[Argentina]] e a cui gli anarchici diedero il loro notevole contributo <ref name="cedema">[http://www.cedema.org/ver.php?id=1586 El anarquismo en la historia de las luchas sociales argentinas]</ref>.
 
===Gli anarchici di fronte al peronismo (1943-1976)===
 
Il '''peronismo''' <ref>'''Peronismo''': movimento politico nazional-populistico che fa riferimento a Juan Domingo Perón, presidente dell'Argentina dal [[1946]] al [[1955]] (fu deposto da un colpo di [[Stato]] militare) e poi dal [[1973]] al [[1974]]. Juan Peron influenzò l'ambito politico dell'[[Argentina]] a partire dal [[1943]], partecipando, in qualità di colonnello, al golpe militare del '''GOU''' (Grupo de Oficiales Unidos) contro il governo civile di '''Ramón Castillo''', divenendo sottosegretario alla guerra e poi vicepresidente e segretario alla guerra sotto il generale Edelmiro Farrell nel febbraio [[1944]].</ref>
si diffuse in [[Argentina]] come movimento popolare, seppur con caratteri fortemente borghesi e decisamente antirivoluzionari. Il peronismo fece propri molti principi e tematiche della sinistra e degli [[anarchismo]], appropriandosi anche della fraseologia di sinistra: es. ''los negros'' e ''los descamisados'' erano termini con i quali venivano definiti gli [[Personalità anarchiche|anarchici]] ma con l'avvento al potere di Juan Peron, queste parole divennero di "proprietà " dei peronisti.
[[File:FLA.jpg|thumb|240 px|[[Federación Libertaria Argentina]]]]
Tutta la sinistra, compreso il movimento anarchico, soffrì fortemente il peronismo, tant'è che a metà degli anni '50 degli anarchici non v'era più quasi nessuna traccia, anche se alcune realtà e\o gruppi, come la [[Biblioteca y Archivo Histórico Social "Alberto Ghiraldo"]] (fondata a Rosario nel [[1946]]) e la [[Federazione Libertaria Argentina]] (assunse tale denominazione nel [[1955]], rinunciando al vecchio "Federazione Anarco-Comunista"), riuscirono a mantenere un'alternante attività anche durante questa fase storica molto difficile per l'[[anarchismo]] e la sinistra argentina. Il [[19 marzo]] [[1958]] comparve anche il primo numero della «[[Voz de la CNT-AIT]]» (La Voce della CNT), organo della [[Confederación Nacional del Trabajo |CNT spagnola]], che in "[[patria]]" non poteva essere pubblicata ma che trovò largo seguito in altri paesi, tra cui l'[[Argentina]].
 
Toccato il fondo, gli anarchici argentini furono coinvolti nei cambiamenti che interessarono i diversi settori della "Nueva Izquierda" (Nuova Sinistra) argentina. L'[[anarchismo]] argentino si ricostituì in un contesto decisamente meno operaistico e più piccolo borghese, anche se ugualmente rivoluzionario e [[anti-capitalismo|anticapitalista]]. Da questi fermenti, alla fine degli anni '60, a La Plata, si costituì [[Resistenza Libertaria]] ('''RL'''), un gruppo molto ambizioso che auspicava la costituzione di un organizzaizone strutturata a livello nazionale. Accanto a RL si formarono diversi gruppi: '''GAR''' ([[Grupos Anarquistas Revolucionarios]]), '''LAC''' ([[Linea Anarco-Comunista]]) ed il gruppo che ruotava intorno al [[stampa anarchica|giornale]] [[Accion Directa]].
È da dire che il nuovo rinvigorimento dell'[[anarchismo]] argentino fu sicuramente favorito dall'instabilità politica (frequenti cambi di governo), e quindi dalla conseguente insicurezza della popolazione in cerca di nuove risposte ai propri problemi), e dall'esilio forzato a cui fu costretto [[Juan Peron]] in conseguenza di un ''golpe'' militare.
 
Gradualmente RL si organizzò razionalmente, principalmente attraverso un'azione di coordinazione con il gruppo [[El Libertario]] di Cordoba, [[Accion Directa]] di Buenos Aires e le varie sezioni di RL: nacque così [[Resistenza Anticapitalista Libertaria]].
 
Intanto, dopo la morte di Peron nel [[1974]], ricominciò la violenta [[repressione|ondata repressiva]] delle istituzioni e già nel [[1975]] ci furono i primi anarchici ''desaparecidos'', premessa di quello che sarebbe accaduto a partire dal [[1976]] con l'avvento della terribile dittatura militare. <ref name="cedema">[http://www.cedema.org/ver.php?id=1586 El anarquismo en la historia de las luchas sociales argentinas]</ref>
 
===Gli anarchici e la dittatura militare (1976-1983)===
 
[[File:Graciela Alberti.jpg|200px|left|thumb|[[Graciela Alberti]], fotografata da un compagno di detenzione durante la sua prigionia clandestina.]]
Dopo il colpo di [[Stato]] militare del [[24 marzo]] [[1976]], guidato dai militari Emilio Eduardo Massera, Jorge Rafael Videla e Orlando Ramón Agosti, il [[movimento anarchico]] argentino subì una serie di attacchi durissimi volti a disarticolare la sua strutturazione. È comprovato che negli anni '76 e '77 [[organizzazioni anarchiche|gruppi anarchici]] permasero in attività nelle fabbriche delle grandi città, in particolare a Buenos Aires. Proprio la capitale, che mal si prestava alle retate militari contro i dissidenti di sinistra, fu paradossalmente la città più sicura, o comunque quella dove vi erano maggiori possibilità di sfuggire alla [[repressione]], e per questo molti libertari scelsero di trasferirsi proprio là.
 
Alla fine del [[1977]] la sede di Alpargatas di Florencio Varela fu occupata da operai e [[:Categoria:Sindacalisti|sindacalisti]] di [[Resistencia Libertaria]], ma dopo il pesante intervento dell'esercito la fabbrica fu liberata, alcuni occupanti furono arrestati e si aggiunsero alla lunga lista dei ''[[desaparecidos]]''. <ref>I desaparecidos furono il prodotto finale della cosiddetta [http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Condor#Attuazione_nei_vari_stati Operazione Condor], un piano guidato dagli [[USA]] contro gli ambienti [[anti-capitalismo|anticapitalistici]] ed attuato in diversi paesi del Sudamerica (Cile, Argentina, Bolivia, Brasile, Perù, Paraguay e Uruguay.). In [[Uruguay]] numerosi furono gli anarchici arrestati, torturati e poi fatti scomparire: [[Elena Quinteros]], [[Roger Julien]], [[Victoria Grisonas]], [[Alberto Mechoso Méndez]]...</ref>
 
[[Resistencia Libertaria]], seppur con le comprensibili difficoltà, riuscì a dotarsi di un "braccio" politico e uno militare, attraverso i quali provò, nei primi due anni, a mettere in piedi una forma di resistenza alla dittatura. L'organizzazione poté contare dal [[1976]] al [[1978]] su un centinaio di membri attivi (oltre a innumerevoli simpatizzanti), alcuni dai quali confluiti dalla '''LAC''' ([[Linea Anarco-Comunista]]), che svolsero attività politiche e militari clandestine:
 
: «... l'attività aveva un carattere ancor più clandestino. La nostra militanza era incentrata nelle riunioni, discussioni, elaborazione di documenti, materiali e creazione di relazioni con gli altri gruppi. Le relazioni erano molto ardue, difficili e complicate per la repressione. Per esempio se perdevi il contatto con un compagno, potevano trascorrere mesi prima di recuperarlo. Immagina l'enorme quantità di misure di sicurezza che bisognava prendere. Fondamentalmente lavorammo per conservare i gruppi che avevamo nel fronte sindacale, così come nei fronti studentesco e di quartiere [...](l'ala militare, NdR) era il nucleo più piccolo dell'organizzazione. Non necessariamente era costituito dai compagni più grandi, più provati dell'organizzazione –non c'erano regole sotto questo punto di vista – ma certo i compagni con più esperienza finivano per militare in questo fronte. Tra questi compagni si trovavano i più conosciuti, quelli che si erano esposti pubblicamente e che rischiavano l'arresto.[[File:Cappelletti1.jpg|thumb|200 px|[[Ángel Cappelletti]], filosofo, storico ed anarchico d'Argentina]] In altre parole i loro nomi erano caduti nelle mani della repressione ed allora non potevano più agire nei progetti visibili.» (Estratto da [http://archive.is/nJcNn Resistencia Libertaria. L'opposizione armata anarchica all'ultima dittatura argentina]).
 
Nel [[1978]], si scatenò la violenta ondata repressiva della giunta militare argentina. Alla fine '''RL''' perdette almeno l'80% dei militanti più attivi, tra arresti e ''[[desaparecidos]]'', gli altri si diedero alla clandestinità e di fatto l'attività del gruppo finì.
 
===Riorganizzazione del movimento anarchico===
Dopo la fine del terribile periodo dittatoriale e il ritorno alla [[democrazia]], gli [[Personalità anarchiche|anarchici]] tornarono ad operare alla luce del sole. È chiaramente comprensibile quali difficoltà i libertari argentini abbiano incontrato nel loro processo riorganizzativo, soprattutto perché molti [[Personalit%C3%A0_anarchiche#Uomini|anarchici]] e [[Personalit%C3%A0_anarchiche#Donne|anarchiche]] erano  ''desaparecidos''. Un problema non da poco fu quindi la ricerca di militanti in grado di riprendere l'attività di militanza (si pensi che [[Resistencia Libertaria]] perdette l'80% dei militanti più attivi).
 
Si ricostituì la [[FORA]] e nacquero nuovi gruppi: es. nel [[1985]] fu fondato l'organo propagandistico della [[Federazione Libertaria Argentina]], «[[El libertario]]», e poi si costituirono tutta una serie di gruppi e gruppuscoli che provarono a riattivare l'[[anarchismo]] argentino.
 
Importante fu e lo è ancora, nel lavoro di ricostruzione del movimento, la ricerca storica effettuata da intellettualia anarchici come [[Angel Cappelletti]] e [[Osvaldo Bayer]].
 
== Il XXI° secolo ==
 
=== La crisi economica del 2001 ===
[[File:Cacerolazo Argentina 2001-2002.jpg|thumb|left|200px|Proteste contro la crisi economica argentina iniziata nel 2001]]
{{vedi|Argentinazo}}
Gli [[Personalità anarchiche|anarchici]] sono stati in prima fila anche durante l'insurrezione popolare contro la crisi economica del dicembre [[2001]], dove risultarono particolarmente attive le organizzazioni anarchiche [[OSL]] ed [[AUCA]] <ref>Dopo il [[2001]] l'[[AUCA]] si è frammentata e insieme a lei si è diviso anche il MUP ([[Movimiento de Unidad Popular]]), che è stata una sorta di costola dell'[[AUCA]]. Le divisioni sono sfociate in vere e proprie aggressioni violente degli uni contro gli altri. Attualmente quindi l'organizzazione non è più attiva</ref> ("ribelle" in lingua india [[Intervista ai Mapuche|mapuche]]).
 
Ben prima del [[2001]], ovvero dal maggio del [[1995]], gli anarchici parteciparono alla nascita dei primi nuclei di quella che poi, dal [[2001]], sarà chiamata [[Rete Globale del Baratto]], ovvero una rete solidale tra uomini e donne argentine avente lo scopi di combattere l'emarginazione e favorire la messa in comune e lo scambio reciproco di beni e servizi. Tale “associazione” è arrivata a riunire ben 5800 gruppi (equivalenti a 2 milioni e mezzo di persone).
 
La [[Rete Globale del Baratto]] arrivò anche a battere delle [[Moneta alternativa|monete alternative]], ed anche se la falsificazione ha frenato la sua diffusione, non sono mancati i risultati eclatanti: nella provincia di Mendoza riaprì una piccola fabbrica grazie al credito concesso dalla [[Rete Globale del Baratto]]. I proprietari della fabbrica poterono inoltre contare sul lavoro di elettricisti e muratori, tutti retribuiti con i "credito". Addirittura a livello locale i comuni della provincia di Buenos Aires, di Chabacano, Quilmes e Avellaneda accettarono i "credito" per il pagamento delle tasse. La rilevanza di questa [[economia partecipativa|nuova economia]] non sfuggì però alle istituzioni pubbliche, che tentarono, in realtà senza gran successo, di appropriarsi di questa moneta per regolarizzarla e disciplinarla sotto il controllo del governo centrale <ref>[https://www.anarcopedia.org/index.php/Moneta_alternativa#L.E2.80.99esperienza_argentina L'esperienza argentina]</ref>.
 
Nel [[2001]] in [[Argentina]] si è realizzato un'importante esempio di [[autogestione]], con l'esproprio operaio della fabbrica di ceramiche Zanon FaSinpat, allora destinata alla chiusura, e ancora oggi esemplarmente autogestita dagli operai nonostante i vari tentativi di sgombero da parte delle forze dell'ordine (l'esproprio e l'[[autogestione]] sono stati riconosciuti anche legalmente) <ref name="operai">[http://archive.is/F6UgJ Quando la crisi si trasforma in opportunità] [http://mauvanpelt.blogspot.com/2009/05/zanon-la-fabbrica-e-dei-lavoratori.html Zanon, la fabbrica è dei lavoratori]</ref>
 
===Attualità ===
 
Principali gruppi anarchici attualmente in attività:
 
==== Buenos Aires ====
*[[Organisación Socialista Libertaria]] <ref>[https://web.archive.org/web/20090124193033/http://www.osl.org.ar/ Sito web dell'OSL] (archiviato)</ref>: l'organizzazione è stata particolarmente attiva durante la rivolta del [[2001]]. Attualmente ha aperto, dal [[2005]], una sede pubblica a Buenos Aires, da dove opera con efficacia sul fronte della lotta al [[sessismo]], che in America Latina non conta dell'appoggio della maggioranza dei movimenti sociali e di estrema sinistra. Il più grande progetto della OSL è quello di riuscire a federare i militanti libertari attivi nei movimenti sociali (l'idea di unificare i [[sindacalismo|sindacati]] è il filo conduttore di tutto il movimento operaio argentino) all'interno di un'organizzazione trasversale ai diversi fronti di lotta. Per questo è stato costituito il gruppo di [[Resistencia Popular Libertaria]].
 
*[[Grupo Anarquista ¡Libertad!]]: è un gruppo che ruota intorno al periodico omonimo, fondato nel [[1996]].
*[[Biblioteca Popular "José Ingenieros"]]: viene fondata nel giugno [[1935]] da militanti anarchici e socialisti. Subì diversi brevi periodi di chiusura durante il peronismo, negli anni '60 e 70 si lega a vari gruppi a carattere [[anarchismo insurrezionalista|insurrezionalista]].
*[[Federazione Libertaria Argentina|Federación Libertaria Argentina]] (F.L.A): corrispondente alla nostra [[Federazione Anarchica Italiana]], è la sezione locale dell'[[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]]. La FLA assume questo nome a partire dal [[1955]] e dal [[1985]] pubblica un suo periodico, «[[El Libertario]]»
*[[Biblioteca "Germinal"]]: attiva dal [[2003]].
*[[Red Libertaria]] <ref>[http://web.archive.org/web/20110321160738/http://redlibertaria.com.ar/ Red Libertaria]</ref>: gruppo anarchico dedito alla propaganda, grazie al suo [[stampa anarchica|giornale]] «Hijos del Pueblo», e alle attività libertarie e antiautoritarie in svariati campi ([[antimilitarismo]], [[sindacalismo]], ecc.).
*[[Grupo La Rivolta]]: gruppo anarchico definibile come un luogo di costruzione e circolazione di idee e pratiche aventi il fine della [[rivoluzione sociale]].
 
====Cordoba====
*[[Sindicatos de Oficios Varios]]: sindacato fortemente influenzato dalla presenza anarchica che raggruppa soprattutto contadini e artigiani.
 
====Mar de Plata====
*[[Biblioteca Popular Juventud Moderna]]: biblioteca inaugurata nel [[1911]], la sua prima denominazione è stata "Sociedad Recreativa e Instructiva Juventud Moderna". La Biblioteca, con fortissime influenze libertarie, è ancora oggi molto attiva.
 
====Rosario====
*[[Biblioteca y Archivo Histórico Social "Alberto Ghiraldo"]]: fondata nel [[1946]], ha alternato periodi di intensa attività ad altri in cui è stata vittima di forti [[repressione|repressioni]] legati ai periodi dittatoriali argentini. Attualmente è ancora attiva.
*[[Colectivo Anarquista Pensamiento y Acción Rosario]]
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[FORA]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.fdca.it/paesi/argentina.htm Articoli vari sull'anarchismo argentino]
*[http://archive.is/nJcNn Resistencia Libertaria. L'opposizione armata anarchica all'ultima dittatura argentina]
*[http://archive.is/I6kK Origini del movimento anarchico argentino]
 
[[Categoria:Storia|Il movimento anarchico in Argentina]]
[[Categoria:Anarchismo in Argentina]]
[[Categoria:Anarchismo in America Latina]]

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