Il lupo e il cane

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Questo testo è una libera traduzione dall'originale. Lo stile di Tolstoj non è forse riprodotto fedelmente, ma il contenuto del testo non è stato modificato.

Il lupo e il cane (...da una favola di Lev Tolstoj)

Tolstoj nel suo studio (1908)

Un lupo magro passeggia nei pressi di un villaggio ed incontra un cane grasso. Il lupo chiede al cane: «Dimmi, cane, dove trovi il tuo cibo?»
Il cane gli risponde: «Me lo dà la gente».
«Va bene, ma il servizio che devi rendergli deve essere molto duro!?».
Il cane gli risponde: «No, il mio compito non è affatto duro. Il mio lavoro consiste nel sorvegliare la casa di notte».
«E loro, solo per questo, ti danno da mangiare?!» domanda il lupo. «Quand'è così, voglio venire subito con te per fare la stessa cosa, perché a noi lupi ci è difficile procurarci del cibo».
«Beh, allora andiamo», dice il cane. «Avrai da mangiare anche tu».
Il lupo era contento e andò con il cane per prestare anche lui servizio presso la gente.
Aveva già oltrepassato l'ingresso, quando si accorge che i peli del cane, all'altezza del suo collo, mancavano. E gli chiese: «Cosa ti è successo al collo, cane?».
«Ah ti riferisci a questo?» dice il cane.
«Si, come mai?» gli risponde il lupo.
«È a causa della catena. Si, perché di giorno sono attaccato ad una catena ed è lei che mi ha strappato qualche pelo dal collo».
«Quand'è così, ti saluto cane!» dichiara il lupo. «Non mi va più di vivere a casa della gente. Lascia che resti affamato, ma almeno così sono libero!»

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