Henri Cartier-Bresson: differenze tra le versioni

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=== Gli anni della formazione ===
=== Gli anni della formazione ===


Da ragazzo, s'interessa alla pittura e alla fotografia subito dopo aver ricevuto in regalo una Brownie Kodak. Terminati gli studi a Condorcet, a diciotto anni entra in conflitto con il padre che avrebbe voluto indirizzarlo nell'attività  famigliare. Henri vorrebbe fare l'artista, il pittore, e nonostante la reticenza padre la sua ostinazione avrà  alla fine ragione.
Da ragazzo, s'interessa alla pittura e alla fotografia subito dopo aver ricevuto in regalo una Brownie Kodak. Terminati gli studi a Condorcet, a diciotto anni entra in conflitto con il padre che avrebbe voluto indirizzarlo nell'attività famigliare. Henri vorrebbe fare l'artista, il pittore, e nonostante la reticenza padre la sua ostinazione avrà alla fine ragione.
===Dalla pittura alla fotografia===
===Dalla pittura alla fotografia===
Inizialmente, Cartier-Bresson apprende i fondamenti della pittura dal pittore cubista André Lhote nel biennio [[1927]]-[[1928]]. Durante il servizio militare, incontra Max Ernst, [[André Breton]] e i surrealisti, movimento a cui si sentirà  legato per tutta la vita, scoprendo inoltre la magia della fotografia grazie alla coppia Gretchen e Peter Powell. A ventritre anni, in Costa D'Avorio, scatta le sue prime foto con una Krauss d'occasione. Il suo reportage fotografico sarà  pubblicato l'anno seguente.
Inizialmente, Cartier-Bresson apprende i fondamenti della pittura dal pittore cubista André Lhote nel biennio [[1927]]-[[1928]]. Durante il servizio militare, incontra Max Ernst, [[André Breton]] e i surrealisti, movimento a cui si sentirà legato per tutta la vita, scoprendo inoltre la magia della fotografia grazie alla coppia Gretchen e Peter Powell. A ventritre anni, in Costa D'Avorio, scatta le sue prime foto con una Krauss d'occasione. Il suo reportage fotografico sarà pubblicato l'anno seguente.


Dopo aver acquistato la sua prima Leica<ref>[http://www.fotodotti.it/categorie/Leica.xhtml Leica]</ref> a Marsiglia nel [[1932]], prende la decisione infinitiva di consacrarsi alla fotografia e parte per un lungo viaggio in Italia con André Pieyre de Mandiargues e Leonor Fini. Poi fotografa in [[Spagna]], di nuovo in [[Italia]], in [[Messico]] e in [[Marocco]].
Dopo aver acquistato la sua prima Leica <ref>[http://archive.is/DynOk Leica]</ref> a Marsiglia nel [[1932]], prende la decisione infinitiva di consacrarsi alla fotografia e parte per un lungo viaggio in Italia con André Pieyre de Mandiargues e Leonor Fini. Poi fotografa in [[Spagna]], di nuovo in [[Italia]], in [[Messico]] e in [[Marocco]].


=== Impegno politico ===
=== Impegno politico ===
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Il [[2 marzo]] [[1937]], il nuovo quotidiano comunista ''Ce soir''<ref>[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/cb32738400h/date.r.langFR ce soir]</ref> (diretto da Louis Aragon) pubblica in prima pagina, ogni giorno a partire da l suo primo numero, 31 foto di ragazzi poverissimi fotografati da Henri Cartier.
Il [[2 marzo]] [[1937]], il nuovo quotidiano comunista ''Ce soir''<ref>[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/cb32738400h/date.r.langFR ce soir]</ref> (diretto da Louis Aragon) pubblica in prima pagina, ogni giorno a partire da l suo primo numero, 31 foto di ragazzi poverissimi fotografati da Henri Cartier.


L'anarchia a cui fa riferimento Cartier-Bresson è l'[[anarchia]] in senso proprio, nobile e pura come semplicemente può essere lo stato naturale di un essere umano in armonia con la natura e che va in cerca di se stesso anche a costo di andare contro le norme sociali e legali. In questo senso, la fotografia, nella sua essenza più pura e vera, secondo Cartier-Bresson ed altri fotografi, non può che spingere chi si cimenta in quest'arte a diventare anarchici se non lo si è già .
L'anarchia a cui fa riferimento Cartier-Bresson è l'[[anarchia]] in senso proprio, nobile e pura come semplicemente può essere lo stato naturale di un essere umano in armonia con la natura e che va in cerca di stesso anche a costo di andare contro le norme sociali e legali. In questo senso, la fotografia, nella sua essenza più pura e vera, secondo Cartier-Bresson ed altri fotografi, non può che spingere chi si cimenta in quest'arte a diventare anarchici se non lo si è già.
: «Mi prese il surrealismo, fondamentalmente per il suo carattere sovversivo, che coincideva con le mie idee libertarie»<ref name="Bresson">[http://www.rebelion.org/noticia.php?id=3015 Rivendico seguir siendo un anarquista]</ref>
: «Mi prese il surrealismo, fondamentalmente per il suo carattere sovversivo, che coincideva con le mie idee libertarie» <ref name="Bresson">[http://www.rebelion.org/noticia.php?id=3015 Rivendico seguir siendo un anarquista]</ref>


Nel [[1937]] si sposa con la ballerina di Giava Ratna Mohini e sostiene apertamente per l'indipendenza dall'Indonesia. Durante la seconda guerra mondiale guerra, viene arruolato dall'esercito ma viene fatto prigioniero dai nazisti. Riuscito a fuggire, entra a far parte della resistenza francese operando principalmente a Lione. Nel [[1944]] fotograferà  la Liberazione di Parigi.<ref>[http://www.magnumphotos.com/C.aspx?VP3=SearchResult&VBID=2K1HZOLP9PJU6D&PN=2 Immagini della guerra]</ref>
Nel [[1937]] si sposa con la ballerina di Giava Ratna Mohini e sostiene apertamente per l'indipendenza dall'Indonesia. Durante la Seconda guerra mondiale guerra, viene arruolato dall'esercito ma viene fatto prigioniero dai nazisti. Riuscito a fuggire, entra a far parte della resistenza francese operando principalmente a Lione. Nel [[1944]] fotograferà la Liberazione di Parigi. <ref>[https://pro.magnumphotos.com/CS.aspx?VP3=SearchResult&VBID=2K1HZOBRP0H1IS&SMLS=1&RW=1920&RH=966 Immagini della guerra]</ref>


Con i suoi amici comunisti Robert Capa e Chim, Henri fonda nel [[1947]] ''Magnum'': una cooperativa in [[autogestione]], controllata in [[autonomia]] dai fotografi, proprietari esclusivi ed unici dei loro negativi, dove tutte le decisioni vengono prese in comune e i profitti vengono redistribuiti.  
Con i suoi amici comunisti Robert Capa e Chim, Henri fonda nel [[1947]] ''Magnum'': una cooperativa in [[autogestione]], controllata in [[autonomia]] dai fotografi, proprietari esclusivi ed unici dei loro negativi, dove tutte le decisioni vengono prese in comune e i profitti vengono redistribuiti.  
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=== Il ritorno alla pittura ===
=== Il ritorno alla pittura ===


Nel [[1968]], Henri Cartier-Bresson inizia gradualmente a ridurre la sua attività  fotografica per dedicarsi alla pittura, dichiarando: «In realtà  la fotografia di per sé non mi interessa proprio; l'unica cosa che voglio è fissare una frazione di secondo di realtà ». <ref>[http://artyparade.com/news/30 Henri Cartier-Bresson: un regard anarchiste, imprégné de civilisation]</ref>
Nel [[1968]], Henri Cartier-Bresson inizia gradualmente a ridurre la sua attività fotografica per dedicarsi alla pittura, dichiarando: «In realtà la fotografia di per sé non mi interessa proprio; l'unica cosa che voglio è fissare una frazione di secondo di realtà». <ref>[http://artyparade.com/news/30 Henri Cartier-Bresson: un regard anarchiste, imprégné de civilisation]</ref>
Continuerà  ad usare la macchina fotografica esclusivamente per i ritratti fotografici almeno fin al [[1980]], anno in cui fotograferà  Hortense Cartier-Bresson.
Continuerà ad usare la macchina fotografica esclusivamente per i ritratti fotografici almeno fin al [[1980]], anno in cui fotograferà Hortense Cartier-Bresson.
===L'ultimo periodo===
===L'ultimo periodo===
Nel [[1970]], Henri Cartier-Bresson sposa in seconde nozze la fotografa Martine Franck, una donna di trent'anni più giovane. Insieme hanno una figlia di nome Melanie. Sempre attivo nel campo dei diritti umani, Cartier-Bresson si avvicina al buddismo e comincia a sostenere con grande impegno la causa tibetana. Con la sua compagna, nel [[2000]] crea la Fondazione Henri Cartier-Bresson, che riceve l'incarico di raggruppare le sue migliori opere.
Nel [[1970]], Henri Cartier-Bresson sposa in seconde nozze la fotografa Martine Franck, una donna di trent'anni più giovane. Insieme hanno una figlia di nome Melanie. Sempre attivo nel campo dei diritti umani, Cartier-Bresson si avvicina al buddismo e comincia a sostenere con grande impegno la causa tibetana. Con la sua compagna, nel [[2000]] crea la Fondazione Henri Cartier-Bresson, che riceve l'incarico di raggruppare le sue migliori opere.


In una delle sue ultime interviste, Cartier-Bresson riafferma orgogliosamente di « essere sempre anarchico», chiarendo di non concordare con chi utilizza il termine «anarchia come sinonimo di caos» e rivendicando inoltre «un'anarchia con un sentimento etico di fronte alla vita, di fronte al potere».<ref name="Bresson">[http://www.rebelion.org/noticia.php?id=3015 Rivendico seguir siendo un anarquista]</ref>
In una delle sue ultime interviste, Cartier-Bresson riafferma orgogliosamente di « essere sempre anarchico», chiarendo di non concordare con chi utilizza il termine «anarchia come sinonimo di caos» e rivendicando inoltre «un'anarchia con un sentimento etico di fronte alla vita, di fronte al potere». <ref name="Bresson">[http://www.rebelion.org/noticia.php?id=3015 Rivendico seguir siendo un anarquista]</ref>


Nel [[2003]], [[Heinz Bütler]] dirige la pellicola svizzera '''Henri Cartier-Bresson - Biographie eines Blicks''', documentario biografico interpretato proprio da Cartier-Bresson.
Nel [[2003]], [[Heinz Bütler]] dirige la pellicola svizzera '''Henri Cartier-Bresson - Biographie eines Blicks''', documentario biografico interpretato proprio da Cartier-Bresson.
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Henri Cartier-Bresson muore il [[2 agosto]] [[2004]].
Henri Cartier-Bresson muore il [[2 agosto]] [[2004]].


Dalla morte di Cartier-Bresson, la Fondazione ha vietato qualsiasi autorizzazione alla stampa di sue fotografie per evitare sfruttamenti commerciali slegati dal valore artistico delle opere. La Fondazione però offre un servizio di autenticazione di eventuali stampe in circolazione in gallerie o antiquari.  Tutto questo per rispettare la sua volontà , stigmatizzata in una lettera datata [[30 ottobre]] [[2000]]:
Dalla morte di Cartier-Bresson, la Fondazione ha vietato qualsiasi autorizzazione alla stampa di sue fotografie per evitare sfruttamenti commerciali slegati dal valore artistico delle opere. La Fondazione però offre un servizio di autenticazione di eventuali stampe in circolazione in gallerie o antiquari.  Tutto questo per rispettare la sua volontà, stigmatizzata in una lettera datata [[30 ottobre]] [[2000]]:
: «Io sottoscritto Henri Cartier-Bresson, domiciliato al 198 di rue de Rivoli, Parigi, dichiaro quanto segue. Ho sempre firmato e dedicato le stampe di mie fotografie a coloro ai quali intendevo donarle; tutte le altre stampe che recano solamente timbri o etichette Magnum Photos o il mio nome, Henri Cartier-Bresson, sono di mia proprietà . Tutti coloro che detenessero queste stampe non potranno invocare la buona fede».
: «Io sottoscritto Henri Cartier-Bresson, domiciliato al 198 di rue de Rivoli, Parigi, dichiaro quanto segue. Ho sempre firmato e dedicato le stampe di mie fotografie a coloro ai quali intendevo donarle; tutte le altre stampe che recano solamente timbri o etichette Magnum Photos o il mio nome, Henri Cartier-Bresson, sono di mia proprietà. Tutti coloro che detenessero queste stampe non potranno invocare la buona fede».


== Note ==
== Note ==


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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Pino Bertelli]]
*[[Pino Bertelli]]
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