Hanns-Erich Kaminski

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Hanns-Erich Kaminski (Labiau, Germania, 29 novembre 1899 - Buenos Aires, Argentina, 1963) è stato un giornalista e scrittore tedesco che spesso pubblicava articoli anche in francese. Kaminski è conosciuto soprattutto per il suo libro sulla rivoluzione spagnola: Los de Barcelona («Quelli di Barcellona»).

Biografia

Hanns-Erich Kaminski nasce in una famiglia d'origine ebraica benestante, il padre svolgeva la professione di commerciante. Dopo essersi diplomato a Königsberg, entra nell'esercito fino alla fine della prima guerra mondiale. In seguito studia economia all'Università  di Friburgo e di Heidelberg, dove nel 1922 ottiene un dottorato con una tesi sul dumping.

Kaminski poi intraprende una carriera giornalistica nella stampa tedesca di sinistra come il giornale di Carl von Ossietzky e Kurt Tucholsky, Die Weltbühne. Durante gli anni 1922-1924 risiede stabilmente in Italia, paese al quale dedica il suo primo libro. Nel 1926, diviene redattore politico di un giornale social-democratico di Francoforte, Die Volkstimme.

Durante la crisi economica, si schiera in favore di un'alleanza anti-nazista tra il Partito socialdemocratico e il Partito Comunista. Nel febbraio 1933, in seguito alla vittoria dei nazisti, Kaminski lascia la Germania per Parigi. Deluso dal fallimento della socialdemocrazia in Germania, si avvicina ai circoli anarchici, in particolare a quelli anarco-sindacalisti dell'AIT. Dal settembre 1936 al febbraio 1937 è in Spagna per seguire la rivoluzione, in seguito al quale pubblica il libro che lo renderà  celebre negli ambienti rivoluzionari: Los de Barcelona. Qualche tempo dopo scriverà  una biografia di Bakunin in cui sostiene che la storia riserverà  all'anarchico russo « un posto d'onore fra i combattenti d'avanguardia del proletariato internazionale, anche se questo posto gli sarà  sempre contestato fintanto che su questa terra vi saranno dei filistei, sia che nascondano le lunghe orecchie sotto il berretto da poliziotto, sia che cerchino di coprire le loro ossa tremanti sotto la pelle di leone di un Marx».

Ammiratore di Louis-Ferdinand Céline e dei suoi libri Le Voyage au bout de la nuit («Viaggio in fondo alla notte») e Mort à  crédit («Morte a credito»), respinge con fermezza il suo manifesto antisemita e filonazista Bagatelles pour un massacre («Bagattelle per un massacro») e decide di pubblicare nel 1938 un libro in cui denuncia il nazismo di Céline (Céline en chemise brune). Lo stesso anno scrive un libro sul nazismo, che sarà  pubblicato in Argentina nel 1940.

Dopo la sconfitta francese nel 1940 e l'occupazione nazista, decide di lasciare la Francia e l'Europa. Inizialmente, grazie all'appoggio di Rudolf Rocker, vorrebbe entrare negli Stati Uniti, ma non essendoci riuscito cerca di espatriare in Argentina grazie a Diego Abad de Santillán. Kaminski e la sua compagna Anita Karfunkel emigrano in Argentina nel 1941, paese in cui morirà  nel 1963.

Nel 1972, lo scrittore Hans Magnus Enzensberger ha incluso vari scritti di Kaminski nel suo libro sulla vita di Buenaventura Durruti, La breve estate dell'anarchia.

Bibliografia

  • Zur Theorie des Dumping, tésis de doctorado, Universidad de Heidelberg, 1921
  • Fascismus in Italien, Verlag für Sozialwissenschaft, Berlin, 1925
  • Los de Barcelona, 1937
  • Céline en chemise brune ou le Mal du présent, Les Nouvelles Éditions Excelsior, 1938.
  • Bakunin, la vida de un revolucionario, Aubier-Montaigne, Paris, 1938
  • Troisième Reich, Problème sexuel (redactado en francés pero publicado únicamente en español : El nazismo como problema sexual. Ensayo de psicopatologia, Imà n, Buenos-Aires, 1940)
  • Diario de Lisboa, manoscritto redatto insieme ad Anita Karfunkel e probabilmente perso.