Green Anarchist: differenze tra le versioni

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== Collegamenti esterni ==
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*[https://web.archive.org/web/20080203033501/http://www.greenanarchist.org/ Sito web di ''Green Anarchist''] (archiviato)
*[https://web.archive.org/web/20080203033501/http://www.greenanarchist.org/ Sito web di ''Green Anarchist''] (archiviato)
*[https://bibliothekderfreien.de/bestaende/lidiap/#G I numeri di ''Green Anarchist'' sulla ''Lidiap'' - ''List of digitized anarchist periodicals'']
*[https://lidiap.ficedl.info/#G I numeri di ''Green Anarchist'' sulla ''Lidiap'' - ''List of digitized anarchist periodicals'']


[[Categoria:Anarchismo verde]]
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[[Categoria:Anarchismo in Gran Bretagna]]
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[[Categoria:Stampa anarchica]]
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Versione delle 17:49, 9 apr 2021

Una copertina di Green Anarchist

Green Anarchist è una storica rivista britannica (fondata nel 1984) che affronta tematiche inerenti l'anarco-primitivismo.

Storia

Nel corso della storia di Green Anarchist si sono succeduti diversi gruppi editoriali, ognuno portatore delle proprie specificità riguardo ai mezzi (disobbedienza civile, pacifismo, insurrezionalismo, azione diretta ecc.) e ai fini (lotta all'antropocentrismo, anarco-primitivismo, antiautoritarismo, antispecismo ecc.).

Gli esponenti più importanti di Green Anarchist sono stati Richard Hunt (Hunt fondò Green Anarchist nel 1984, in seguitò fu costretto a fuoriuscire dal collettivo a causa delle posizioni che ad un certo punto assunse in favore della guerra in Iraq e di certe idee sessiste e nazionaliste), Marcus e Alan Albon, Chris Laughton, Paul Rogers e Kevin Lano.

Da una costola di questa rivista, nel 2000, è nato il giornale americano Green Anarchy.

Pensiero

Green Anarchist è un periodico attraverso il quale il collettivo che lo gestisce propugna la distruzione della civiltà industriale, poiché non ci può essere civilizzazione senza sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura. Per il collettivo britannico, la specializzazione e la divisione del lavoro hanno generato lo sviluppo della gerarchia e dell'autorità, comportando, inoltre, la catalogazione degli individui in ristrette classi d'appartenenza: genere sessuale, etnia, orientamento sessuale, credo religioso ecc.

Il collettivo di Green Anarchist ritiene che la società attuale non possa essere riformata e debba necessariamente essere distrutta. In sua vece essi auspicano la costituzione di piccole comunità in cui l'individuo trovi la propria dimensione senza venir "schiacciato", come invece accade nella società di massa.

Il mezzo di lotta ritenuto più efficace da Green Anarchist è l'azione diretta; innanzitutto perché in questo modo ogni individuo è partecipe della propria liberazione e poi perché è un efficacissimo mezzo di lotta. L'azione diretta, per il collettivo britannico, consiste nella creazione di piccoli gruppi autonomi, ma tra loro interconnessi, che sviluppino un economia ecologica alternativa, partecipando direttamente all'attacco degli strumenti di dominio e di sfruttamento della terra: banche, istituzioni, multinazionali, basi militari ecc.

Voci correlate

Collegamenti esterni