Gesù anarchico

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Bandiera Rosso-Nera dell'Anarchismo cristiana.

Da quanto può risultare evidente a chiunque, dopo una attenta lettura e riflessione dei vangeli, il personaggio storico noto come Gesù di Nazareth, di cui peraltro non si hanno le prove storiche della sua effettiva esistenza [1], ma che in base ad alcuni brani dei vangeli potrebbe essere stato un rabbino, dato che poteva predicare nel Tempio di Salomone (e dunque, come rabbi, doveva essere sposato), era ritenuto da alcuni devoti della sua epoca e posteriori come il Mashaj (il Messia degli ebrei). Risulta ancora chiaro che egli mai cercò di costruire un potere temporale e la sua predicazione si concentrò sulla salvezza in un mondo ultraterreno.

Gesù era un antiautoritario?

Gesù e gli apostoli non rispettano il sabato nè le norme sulle abluzioni

Gesù e gli apostoli non rispettano lo shabat né le norme sulle abluzioni. Per l'ebraismo questa è un'infrazione importante, perché nel secondo libro del pentateuco, l'Esodo (35:2) si afferma perentoriamente che chi lavora di sabato dovrebbe essere messo a morte (viene sottolineata la pena per la violazione di uno dei dieci comandamenti fondamentali).

Il cristianesimo abolisce molte delle norme accessorie dell'Antico Testamento

Il cristianesimo abolisce molte (se non tutte) delle norme accessorie dell'Antico Testamento, conservando i Dieci comandamenti e aggiungendo i due suoi personali comandamenti della legge dell'amore, piuttosto elastici ed adeguabili come sostanza (cambiando le forme di volta in volta), ma piuttosto interpretabili e malleabili, anche se doverosamente dovranno armonizzarsi ai dieci comandamenti ebraici proposti da Mosè.

I comandamenti di Gesù sono i seguenti:

  1. Ama al Signore Dio tuo, sopra tutte le altre cose o persone.
  2. Ama al prossimo come a te stesso. Non fare agli altri ciò che non vuoi che ti venga fatto.

Del resto, in altri paragrafi Gesù proclama di non essere venuto per abolire la legge mosaica.

Questi due ultimi comandamenti, soprattutto se interpretati in connessione ai dieci comandamenti ebraici originali, potevano condurre ad una legge interiore dell'essere umano che si doveva tradurre in corretta dottrina, nell'accettazione consapevole, piena e volontaria di una "giusta legge interiore", implicante una giusta condotta dell'individuo, con benefici per tutta la società , che poteva avere un minor bisogno di regole, di leggi, di controllori, di giudici, di organismi e strutture di controllo, vigilanza, repressione e "recupero", e dunque avrebbe potuto librare enormi risorse per il benessere collettivo e per l'espressione artistica e culturale anche dei singoli individui.

Le due radici dell'Antico Testamento

La maggior parte degli studiosi che nel corso dei secoli ha studiato l'Antico Testamento, ha individuato due stili letterari e matrici di pensiero che permeano e differenziano tra di loro molte parti dell'AT. Queste due matrici abbastanza ben identificabili secondo gli studiosi sono il Yahvedismo e l'Elohinismo.

Il Yahvedismo, nome che proviene dal tetragramma ebraico "YHWH" (traducibile in "Io sono colui che é"), sarebbe più antico, basilare ed elementare, e troverebbe la sua espressione nei dieci comandamenti e nelle narrazioni principali della Genesi e dell'Esodo.

L'Elohinismo, che proviene dalla parola "Elohim" (traducibile come "Il Signore" o "i signori"), sarebbe stato elaborato dalla casta sacerdotale, e si profonde abbondantemente in norme, regole e divieti comportamentali, impurità , regole del matrimonio, punizioni, lapidazioni, altre forme di pena di morte, ecc. A questa corrente apparterrebbero stilisticamente, la gran parte dei libri dei Numeri, del Deuteronomio (che in greco antico significa "seconda legge") e del Levitico (leggi che regolano il comportamento dei sacerdoti della dinastia iniziata da Aronne).

Gesù non condanna chiaramente l'omosessualità , demonizzata nell'Antico Testamento

Nel libro del Levitico (18:22) si afferma che l'omosessualità  è un abominio. Storie dell'Antico Testamento, come quella della fuga di Lot, narrano la distruzione delle città  di Sodoma e Gomorra, dedite alla promiscuità  sessuale più sfrenata.

Gesù condanna nettamente la pedofilia, quando consiglia a coloro che abusano dei piccoli, di "legarsi con una corda ad una macina di grano e di buttarsi a mare".

Non chiese mai finanziamenti per una qualsiasi struttura fisica

Dal punto di vita prettamente materiale, non esiste un solo brano dei vangeli dove chieda di finanziare la costruzione di un edificio di culto, di finanziare un convento (o qualsiasi altra struttura educativa), oppure qualsiasi genere di ospedale o struttura di ricovero.

A coloro che praticavano i dieci comandamenti chiese...

Esiste un brano del vangelo, dove a Gesù si avvicina un giudeo "giusto", che afferma di praticare perfettamente i dieci comandamenti. Gesù sembra credergli, ed infatti gli dice, che nella strada della perfezione, deve continuare così, ma che non può esimersi di abbandonare tutti i beni materiali, che avrebbe dovuto donare ai poveri. Ma il "giusto" rimane perplesso e tentennante, ed alla fine decide di non seguire Gesù, che sembra alquanto addolorato per la cosa.

Gesù nell'interpretazione dei liberi pensatori

Friedrich Nietzsche

Gesù secondo Nietzsche

«Il cristianesimo nega la Chiesa... Non vedo contro che cosa fosse diretta questa rivolta, di cui si pensò, o si fraintese, che Gesù fosse il propugnatore, se non con­tro la Chiesa ebraica, la «Chiesa» presa proprio nel senso in cui l'intendiamo oggi. Fu una rivolta contro i «buoni» e i «giusti», contro i «santi d'Israele», contro la gerarchia sociale, non contro la corruzione di questi ma contro la casta, il privilegio, l'ordine, la formula; fu la sfiducia negli «uomini superiori», un no pronunciato contro tutto ciò che concerneva preti e teologi. Ma la gerarchia che per questo venne messa in dubbio, sebbene solo momentaneamente, fu la palafitta sulla quale solamente il popo­lo ebraico continuò a esistere in mezzo all'«acqua», l'ultima pos­sibilità  faticosamente acquistata di sopravvivere, il residuum della sua esistenza politica autonoma: un attacco contro di essa era un attacco al più profondo istinto di un popolo, contro la più tenace volontà  di vivere di un popolo mai esistita sulla Terra. Questo santo anarchico che innalzò gli umili, i reietti e i «peccatori», Ciandala all'interno del giudaismo fino a contrastare l'ordine dominante, in un linguaggio che, se si deve credere ai Vangeli, porterebbe ancora oggi in Siberia, era un criminale politico, per quanto fossero possibili i criminali politici in una società  assurda­mente apolitica. Questo lo portò alla croce: prova ne è l'iscrizione apposta su di essa. Morì per sua colpa e manca ogni fondamen­to per affermare che morì per i peccati degli altri. [...] Tutti sono figli di Dio, Gesù non reclama assolu­tamente nulla solo per sé e in quanto è figlio di Dio: ciascuno è uguale all'altro... Fare di Gesù un eroe! E che malinteso peggiore ancora il termine «genio»! Ogni nostra nozione, ogni nostro concetto culturale di «spirito» non aveva alcun significato nel mondo in cui visse Gesù. Detto con il rigore del fisiologo, una parola totalmente diversa sarebbe qui al suo posto più idonea: la parola idiota». (Friedrich Nietzsche, L'anticristo)

L' anarchismo cristiano di Tolstoj

In Il regno di Dio è in voi, Lev Tolstoj sostiene che: «L'ordinamento sociale fondato sull'autorità  non può essere giustificato: il cristianesimo, nel suo vero significato, distrugge lo Stato. Esso fu compreso fin dal principio ed è perciò che Gesù cristo fu crocifisso».

La visione anarchico-religiosa di Tolstoj è antidogmatica, fondata sulla ragione e contro ogni potere religioso e istituzionale (ogni autorità  che si frappone tra l’individuo e Dio ostacolano la libertà  dell’individuo), divenendo il capostipite della corrente anarchica denominata "anarchismo cristiano", diffusasi in Russia, verso la fine dell’ottocento, per merito dei suoi insegnamenti [2].

L'interpretazione di Reich

Nel suo L'assassinio di Cristo[3] Wilhelm Reich afferma che tutte le religioni sono strumenti di oppressione. Egli interpreta la figura di Cristo come quella di un uomo giovane, forte, che declama parole d'amore, ma non quello sancito dalle autorità , bensì l'amore naturale. Il Cristo di Reich non predica castità  o ascetismo, divenendo l'incarnazione della sensualità  e l'espressione più completa del carattere genitale. Cristo rappresenta la Vita e così il suo assassinio è continuamente ripetuto in tutti gli ambiti dell'esistenza umana: famiglia, politica, cultura, scienza e religione.

Note

Voci correlate


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