Futurismo di sinistra: differenze tra le versioni

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== Inquadramento socio-politico del futurismo ==
== Inquadramento socio-politico del futurismo ==
[[File:Gramsci.png|thumb|left|180 px|[[Antonio Gramsci]]]]
[[File:Gramsci.png|thumb|left|180 px|[[Antonio Gramsci]]]]
È risaputo che nel movimento futurista convissero, soprattutto nelle fasi iniziali, due anime: quella che proviene dall'[[anarchismo]] e dal [[sindacalismo rivoluzionario]] (''anarcofuturismo'') e quella più reazionaria e nazionalista (''archeofuturismo''), che alla fine ebbe il sopravvento, come peraltro dimostra la parabola di Marinetti. Subito dopo la nascita e lo sviluppo del [[futurismo]], molte personalità  di sinistra ed intellettuali presero ad analizzare il nuovo fenomeno artistico evidenziando le distanze esistenti, dal loro punto di vista, tra il [[futurismo]] e i movimenti nazionalistici e di destra in genere.  
È risaputo che nel movimento futurista convissero, soprattutto nelle fasi iniziali, due anime: quella che proviene dall'[[anarchismo]] e dal [[sindacalismo rivoluzionario]] (''anarcofuturismo'') e quella più reazionaria e nazionalista (''archeofuturismo''), che alla fine ebbe il sopravvento, come peraltro dimostra la parabola di Marinetti. Subito dopo la nascita e lo sviluppo del [[futurismo]], molte personalità di sinistra ed intellettuali presero ad analizzare il nuovo fenomeno artistico evidenziando le distanze esistenti, dal loro punto di vista, tra il [[futurismo]] e i movimenti nazionalistici e di destra in genere.  


Nel [[1913]], una delle prime prove di [[Antonio Gramsci]] giornalista, dietro lo pseudonimo Alfa Gamma, sul «Corriere universitario», fu una vera e propria apologia del [[futurismo]]. [[1914|L'anno seguente]], ad Alessandria, il socialista [[Duilio Remondino]] diede alle stampe l'opuscolo dal titolo emblematico ''Il futurismo non può essere nazionalista'' (un altro illustre alessandrino, [[Carlo Carrà ]], artista futurista, non nasconderà  le sue simpatie anarchiche durate parecchi anni).
Nel [[1913]], una delle prime prove di [[Antonio Gramsci]] giornalista, dietro lo pseudonimo Alfa Gamma, sul «Corriere universitario», fu una vera e propria apologia del [[futurismo]]. [[1914|L'anno seguente]], ad Alessandria, il [[socialista]] [[Duilio Remondino]] diede alle stampe l'opuscolo dal titolo emblematico ''Il futurismo non può essere nazionalista'' (un altro illustre alessandrino, [[Carlo Carrà]], artista futurista, non nasconderà le sue simpatie anarchiche durate parecchi anni).
[[Image:Funeraloftheanarchistgalli.jpg|thumb|right|250px|''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'', quadro futurista di [[Carlo Carrà ]], all'epoca attivista anarchico, che racconta i funerali dell'anarchico [[Angelo Galli]].]]
[[Image:Funeraloftheanarchistgalli.jpg|thumb|right|250px|''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'', quadro futurista di [[Carlo Carrà]], all'epoca attivista anarchico, che racconta i funerali dell'anarchico [[Angelo Galli]].]]
Un buon inquadramento del fenomeno futurista lo fornì lo stesso [[Antonio Gramsci|Gramsci]], da attento studioso dell'interazione fra gli svariati movimenti culturali e la politica quale egli era:
Un buon inquadramento del fenomeno futurista lo fornì lo stesso [[Antonio Gramsci|Gramsci]], da attento studioso dell'interazione fra gli svariati movimenti culturali e la politica quale egli era:


: «I futuristi hanno svolto questo compito nella cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto; hanno avuto la concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente [[marxismo|marxista]], quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione» <ref>da [http://www.aprileonline.info/1154/quale-futurismo-celebrare «L'Ordine Nuovo» del 5 gennaio 1921]</ref>.
: «I futuristi hanno svolto questo compito nella cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto; hanno avuto la concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente [[marxismo|marxista]], quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione» <ref>da [https://web.archive.org/web/20071212180148/http://www.aprileonline.info/1154/quale-futurismo-celebrare «L'Ordine Nuovo» del 5 gennaio 1921]</ref>.


: «I futuristi hanno svolto questo compito nel campo della cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto, senza preoccuparsi se le nuove creazioni, prodotte dalla loro attività , fossero nel complesso un'opera superiore a quella distrutta: hanno avuto fiducia in se stessi, nella foga delle energie giovani, hanno avuto la concezione netta e chiara che l'epoca nostra, l'epoca della grande industria, della grande città  operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme, di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio: hanno avuto questa concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione, quando i socialisti certamente non avevano una concezione altrettanto precisa nel campo della politica e dell'economia, quando i socialisti si sarebbero spaventati (e si vede dallo spavento attuale di molti di essi) al pensiero che bisognava spezzare la macchina del potere borghese nello Stato e nella fabbrica. I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà  per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi: quando sostenevano i futuristi, i gruppi operai dimostravano di non spaventarsi della distruzione, sicuri di potere, essi operai, fare poesia, pittura, dramma, come i futuristi, questi operai sostenevano la storicità , la possibilità  di una cultura proletaria, creata dagli operai stessi» <ref>da [[Antonio  Gramsci]], ''Socialismo e fascismo. «L'Ordine Nuovo»(1921-1922), Einaudi, Torino 1966</ref>
: «I futuristi hanno svolto questo compito nel campo della cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto, senza preoccuparsi se le nuove creazioni, prodotte dalla loro attività, fossero nel complesso un'opera superiore a quella distrutta: hanno avuto fiducia in stessi, nella foga delle energie giovani, hanno avuto la concezione netta e chiara che l'epoca nostra, l'epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme, di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio: hanno avuto questa concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione, quando i socialisti certamente non avevano una concezione altrettanto precisa nel campo della politica e dell'economia, quando i socialisti si sarebbero spaventati (e si vede dallo spavento attuale di molti di essi) al pensiero che bisognava spezzare la macchina del potere borghese nello Stato e nella fabbrica. I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi: quando sostenevano i futuristi, i gruppi operai dimostravano di non spaventarsi della distruzione, sicuri di potere, essi operai, fare poesia, pittura, dramma, come i futuristi, questi operai sostenevano la storicità, la possibilità di una cultura proletaria, creata dagli operai stessi» <ref>da [[Antonio  Gramsci]], ''Socialismo e fascismo. «L'Ordine Nuovo»(1921-1922), Einaudi, Torino 1966</ref>


Anche lo scrittore e giornalista [[Giuseppe Prezzolini]], spiegò le ragioni per cui nel [[fascismo|regime fascista]] non ci potesse essere spazio per i veri futuristi:
Anche lo scrittore e giornalista [[Giuseppe Prezzolini]], spiegò le ragioni per cui nel [[fascismo|regime fascista]] non ci potesse essere spazio per i veri futuristi:


: «Se il fascismo vuol segnare una traccia in [[Italia]] deve espellere ormai tutto ciò che vi rimane di futurista, ossia di indisciplinato e anticlassico. Sarei troppo seccante se ai miei conoscenti del movimento futurista chiedessi un franco giudizio sulle riforme classiciste del ministro Gentile?» <ref>[http://www.romacivica.net/ANPIROMA/FASCISMO/fascismo19a.htm ''Fascismo e futurismo'']</ref>.
: «Se il fascismo vuol segnare una traccia in [[Italia]] deve espellere ormai tutto ciò che vi rimane di futurista, ossia di indisciplinato e anticlassico. Sarei troppo seccante se ai miei conoscenti del movimento futurista chiedessi un franco giudizio sulle riforme classiciste del ministro Gentile?» <ref>[https://web.archive.org/web/20080511161837/http://www.romacivica.net/ANPIROMA/FASCISMO/fascismo19a.htm ''Fascismo e futurismo'']</ref>.


== Aderenti e periodo storico ==
== Aderenti e periodo storico ==


[[File:Virgilia d'andrea.jpg|thumb|left|180 px|[[Virgilia D'Andrea]]]]
[[File:Virgilia d'andrea.jpg|thumb|left|180 px|[[Virgilia D'Andrea]]]]
Fra le donne, aderirono al movimento futurista l'anarchica [[Leda Rafanelli]] <ref> [http://www.municipio.re.it/cultura/cultura.nsf/Pagine/E604712DBBBD8E19C125726B0035CF3C?OpenDocument da "Municipio.re"]</ref> <ref>[http://www.municipio.re.it/biblioteche/berneri.nsf/pagine/D7315E4FF53EE02FC12570A2002DE340?OpenDocument da "Municipio.re"]</ref> e [[Gianna Manzini]] <ref>[http://www.italiadonna.it/public/percorsi/biografie/f104.htm Breve biografia di Gianna Manzini]</ref>, figlia di un anarchico. Fra gli uomini ricordiamo [[Impresa di Fiume|Mario Carli]], [[Dante Carnesecchi]] (discendente di una nobile e antica famiglia con una forte tradizione progressista e antiautoritaria), [[Tintino Rasi|Tintino Persio Rasi]] <ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article4978 ''Dictionnaire international des militants anarchistes'']</ref> <ref>Tintino Persio Rasi, conosciuto come Auro d'Arcola, sarà  in [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Spagna]] con un folto gruppo di anarchici ed antifascisti a combattere in difesa della repubblica nelle fila della [[Francisco Ascaso|colonna Ascaso]][http://www.fpct.ch/ricerche/spagna.shtml][http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/calam.html][http://www.geocities.com/renzonovatore/biografia.html] al comando di [[Carlo Rosselli]])[http://www.socialismolibertario.it/afascismo2.htm][http://www.manifestolibri.it/vedi_brano.php?id=35 da "Manifestolibri.it"] </ref> e [[Giovanni Governato]] <ref>Bibliografia su [[Giovanni Governato]]
Fra le donne, aderirono al movimento futurista l'anarchica [[Leda Rafanelli]] <ref> [http://www.municipio.re.it/cultura/cultura.nsf/Pagine/E604712DBBBD8E19C125726B0035CF3C?OpenDocument da "Municipio.re"]</ref> e [[Gianna Manzini]] <ref>[http://www.italiadonna.it/public/percorsi/biografie/f104.htm Breve biografia di Gianna Manzini]</ref>, figlia di un anarchico. Fra gli uomini ricordiamo [[Impresa di Fiume|Mario Carli]], [[Dante Carnesecchi]] (discendente di una nobile e antica famiglia con una forte tradizione progressista e antiautoritaria), [[Tintino Rasi|Tintino Persio Rasi]] <ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article4978 ''Dictionnaire international des militants anarchistes'']</ref> <ref>Tintino Persio Rasi, conosciuto come Auro d'Arcola, sarà in [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Spagna]] con un folto gruppo di anarchici ed antifascisti a combattere in difesa della repubblica nelle fila della [[Francisco Ascaso|colonna Ascaso]] ([http://archive.is/ZoQbv] [https://web.archive.org/web/20050117163418/http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/calam.html] [https://web.archive.org/web/20090829061228/http://geocities.com/renzonovatore/biografia.html]), al comando di [[Carlo Rosselli]] ([http://www.socialismolibertario.it/afascismo2.htm] [http://archive.is/zuUJ]).</ref> e [[Giovanni Governato]] <ref>Bibliografia su [[Giovanni Governato]]:
*Massimo Novelli, ''L'eccezionale imputato. Da Spezia a Genova vita e opere del pittore futurista Giovanni Governato'', De Ferrari, 2005
*Massimo Novelli, ''L'eccezionale imputato. Da Spezia a Genova vita e opere del pittore futurista Giovanni Governato'', De Ferrari, 2005
*Alessandra Gagliano Candela, ''Giovanni Governato - Il cromatico. Dal futurismo all'astrazione''</ref> <ref>[http://www.mentelocale.it/leggere_scrivere/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_13495 da "mentelocale.it"]</ref><ref>[http://www.apt.genova.it/inglese/news/governato.pdf Governato.pdf]</ref><ref>[http://www.internetbookshop.it/libri/Novelli+Massimo/libri.html da "internetbookshop.it"]</ref>. Alcuni, come [[Fedele Azari]], [[Franco Rampa Rossi]], [[Duilio Remondini]], [[Vinicio Paladini]]<ref>[http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/5635110417 da "Comune.macerata.it"]</ref> e [[Piero Illari]], si avvicinarono al [[futurismo]] e all'[[comunismo|ideologia comunista]], qualcuno dei quali prima dell'avvento del [[Fascismo|regime fascista]], mentre altri, come [[Emanuele Caracciolo]]<ref>[http://www.vallecchi.it/chi_siamo/rassegna_stampa/2002/artI907.html Rassegna stampa 2002]</ref>, che morì alle [[fosse Ardeatine]], lo fecero in un secondo momento, quando il [[Fascismo|fascismo]] si impose come dittatura <ref>[http://www.luigidemarchi.it/innovazioni/politica/articoli/07_futurismo.html da "Luigi DeMarchi"]</ref>.
*Alessandra Gagliano Candela, ''Giovanni Governato - Il cromatico. Dal futurismo all'astrazione'', Log, 2005</ref> <ref>[http://archive.is/AZWFS da "mentelocale.it"]</ref> <ref>[http://archive.is/GDWll da "internetbookshop.it"]</ref>. Alcuni, come [[Fedele Azari]], [[Franco Rampa Rossi]], [[Duilio Remondini]], [[Vinicio Paladini]] <ref>[https://web.archive.org/web/20070928090934/http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/5635110417 da "comune.macerata.it"]</ref> e [[Piero Illari]], si avvicinarono al [[futurismo]] e all'[[comunismo|ideologia comunista]], qualcuno dei quali prima dell'avvento del [[Fascismo|regime fascista]], mentre altri, come [[Emanuele Caracciolo]] <ref>[http://archive.is/E0qFo Rassegna stampa 2002]</ref>, che morì alle [[fosse Ardeatine]], lo fecero in un secondo momento, quando il [[Fascismo|fascismo]] si impose come dittatura <ref>[http://archive.is/Hsg1I da "Luigi DeMarchi"]</ref>.


Un discorso specifico per l'importanza artistica e politica è da farsi per l'[[Arditi|ardito]] [[Mario Carli]], che fu fra i fondatori del [[futurismo]]: [[filobolscevico]] a [[Impresa di Fiume|Fiume]], ebbe il merito di rompere il legame fra il fascismo e gli Arditi diventando precursore del Fronte Unito [[Arditi del Popolo]]. Carli in seguito ritornò nell'ambito del fascismo dopo vari tentativi insurrezionali fallimentari, mantenendo però posizioni vicine al [[sansepolcrismo]].
Un discorso specifico per l'importanza artistica e politica è da farsi per l'[[Arditi|ardito]] [[Mario Carli]], che fu fra i fondatori del [[futurismo]]: [[filobolscevico]] a [[Impresa di Fiume|Fiume]], ebbe il merito di rompere il legame fra il fascismo e gli Arditi diventando precursore del Fronte Unito [[Arditi del Popolo]]. Carli in seguito ritornò nell'ambito del fascismo dopo vari tentativi insurrezionali fallimentari, mantenendo però posizioni vicine al [[sansepolcrismo]].


'''Il futurismo fu guardato con estremo interesse dai vari ambienti del radicalismo politico, sociale ed artistico''': la [[femminismo|femminista]] Valentine de Saint-Point, in risposta ad un certo ''machismo'' marinettiano - «Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno [...] Noi vogliamo glorificare la guerra, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna», si legge nel ''Manifesto'' di Marinetti - pubblicò con successo il ''Manifesto della Donna futurista'' ([[1912]]) e il ''Manifesto futurista della Lussuria'' ([[1913]]).
'''Il futurismo fu guardato con estremo interesse dai vari ambienti del radicalismo politico, sociale ed artistico''': la [[femminismo|femminista]] Valentine de Saint-Point, in risposta ad un certo ''machismo'' marinettiano - «Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno [...] Noi vogliamo glorificare la guerra, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna», si legge nel ''Manifesto'' di Marinetti - pubblicò con successo il ''Manifesto della Donna futurista'' ([[1912]]) e il ''Manifesto futurista della Lussuria'' ([[1913]]).
Nel secondo decennio del novecento, il futurismo si diffuse anche in [[Russia]], assumendo peculiarità  specifiche connesse alla [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione in atto]] e che vide in [[Vladimir Majakovskij]] l'artista futurista russo di maggior rilievo <ref>[http://chimera.roma1.infn.it/GIORGIO/futurismo/idee.html Le idee futuriste]</ref>
Nel secondo decennio del novecento, il futurismo si diffuse anche in [[Russia]], assumendo peculiarità specifiche connesse alla [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione in atto]] e che vide in [[Vladimir Majakovskij]] l'artista futurista russo di maggior rilievo <ref>[http://chimera.roma1.infn.it/GIORGIO/futurismo/idee.html Le idee futuriste]</ref>


È da rilevare che anche il [[Dadaismo|dadaismo]], movimento artistico decisamente di sinistra, ebbe legami non indifferenti col movimento futurista. Infatti, «la vivace ricostruzione dell'impresa di D'Annunzio a Fiume di Claudia Salaris <ref name="mulino">Edizioni Il Mulino, Bologna, 2002</ref> si apre significativamente con il telegramma che il Club Dada berlinese inviò al "Corriere della Sera" per celebrare la «conquista grandiosa impresa dadaista». I firmatari del messaggio, Huelsenbeck, Baader e Grosz, dichiarano che l'atlante mondiale dadaistico DADAKO <ref name="dadako">Editore Kurt Woff, Lipsia</ref> riconosceva Fiume già  come città  italiana. <ref> [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/288/38.htm Ma D'Annunzio era no-global?] </ref>.
È da rilevare che anche il [[Dadaismo|dadaismo]], movimento artistico decisamente di sinistra, ebbe legami non indifferenti col movimento futurista. Infatti, «la vivace ricostruzione dell'impresa di D'Annunzio a Fiume di Claudia Salaris <ref name="mulino">Edizioni Il Mulino, Bologna, 2002</ref> si apre significativamente con il telegramma che il Club Dada berlinese inviò al "Corriere della Sera" per celebrare la «conquista grandiosa impresa dadaista». I firmatari del messaggio, Huelsenbeck, Baader e Grosz, dichiarano che l'atlante mondiale dadaistico DADAKO <ref name="dadako">Editore Kurt Woff, Lipsia</ref> riconosceva Fiume già come città italiana. <ref> [http://www.arivista.org/?nr=288&pag=38.htm Ma D'Annunzio era no-global?] </ref>.


Non fu per caso infatti che l'[[Impresa di Fiume]] si intrise, soprattutto inizialmente, di pensiero futurista, di cui [[Mario Carli]] ne rappresenò un esempio certamente non unico ed isolato.
Non fu per caso infatti che l'[[Impresa di Fiume]] si intrise, soprattutto inizialmente, di pensiero futurista, di cui [[Mario Carli]] ne rappresenò un esempio certamente non unico ed isolato.
==Brevi cenni biografici ai principali futuristi di sinistra==
==Brevi cenni biografici ai principali futuristi di sinistra==


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*[[Vladimir Majakovskij]], poeta russo e cantore della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], aderì [[cubofuturismo]] russo, firmando nel [[1914]], insieme a a Burljuk, Kamenskij, Kruchonych, Chlebnikov ed altri, il manifesto «Schiaffo al gusto del pubblico».
*[[Vladimir Majakovskij]], poeta russo e cantore della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], aderì [[cubofuturismo]] russo, firmando nel [[1914]], insieme a a Burljuk, Kamenskij, Kruchonych, Chlebnikov ed altri, il manifesto «Schiaffo al gusto del pubblico».
*Fedele Azari, futurista ed aviatore, fu autore nel 1926 di ''Prospettive di Volo''.
*Fedele Azari, futurista ed aviatore, fu autore nel 1926 di ''Prospettive di Volo''.
*[[Franco Rampa Rossi]], artista che tentò una mediazione tra movimento futurista e la sinistra politica. In seguito si allonanerà  dal futurismo e si avvicinerà  ad intelelttuali antifascisti come Carlo Emilio Gadda.
*[[Franco Rampa Rossi]], artista che tentò una mediazione tra movimento futurista e la sinistra politica. In seguito si allonanerà dal futurismo e si avvicinerà ad intelelttuali antifascisti come Carlo Emilio Gadda.
*[[Duilio Remondini]], socialista autore del volumetto ''Il futurismo non può essere nazionalista''  
*[[Duilio Remondini]], [[socialista]] autore del volumetto ''Il futurismo non può essere nazionalista''  
*[[Vinicio Paladini]], artista autore de ''Il Manifesto dell'Arte Meccanica Futurista''
*[[Vinicio Paladini]], artista autore de ''Il Manifesto dell'Arte Meccanica Futurista''
*Piero Illari
*Piero Illari
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Molti di questi artisti si opposero alla deriva fascista del movimento futurista, attivandosi anche sul piano politico e sociale contro il [[fascismo|regime fascista]] che si stava andando a stabilizzare.
Molti di questi artisti si opposero alla deriva fascista del movimento futurista, attivandosi anche sul piano politico e sociale contro il [[fascismo|regime fascista]] che si stava andando a stabilizzare.
==Note==
==Note==
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<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Giovanni Lista, ''Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia'', Multhipla, 1980.
*Giovanni Lista, ''Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia'', Multhipla, 1980.
*Alberto Ciampi,  ''Gli indomabili'', Traccedizioni, Piombino, 1999.
*Alberto Ciampi,  ''Gli indomabili'', Traccedizioni, Piombino, 1999.
*Claudia Salaris, ''Alla festa della rivoluzione. Artisti e libertari con D'Annunzio a Fiume'', Il Mulino, Bologna,  
*Claudia Salaris, ''Alla festa della rivoluzione. Artisti e libertari con D'Annunzio a Fiume'', Il Mulino, Bologna,  
*''[[Lev Trotskij]], Letteratura arte libertà .'' A cura di Livio Maitan e Tristan Sauvage, Schwarz, Milano, 1958.
*''[[Lev Trotskij]], Letteratura arte libertà.'' A cura di Livio Maitan e Tristan Sauvage, Schwarz, Milano, 1958.
*Umberto Carpi, ''Bolscevico immaginista: Comunismo E Avanguardie Artistiche nell'Italia degli anni venti'', Liguori Editore, 1981  
*Umberto Carpi, ''Bolscevico immaginista: Comunismo E Avanguardie Artistiche nell'Italia degli anni venti'', Liguori Editore, 1981  
*Berghaus G., ''Futurism and Politics. Between Anarchist Rebellion and Fascist Reaction, 1909-1944'', Oxford, Bergham Books, 1996
*Berghaus G., ''Futurism and Politics. Between Anarchist Rebellion and Fascist Reaction, 1909-1944'', Oxford, Bergham Books, 1996
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*Eva Civolani, ''La sovversione estetica. Arte e pensiero libertario tra Ottocento e Novecento'' Milano, Elèuthera, 2000
*Eva Civolani, ''La sovversione estetica. Arte e pensiero libertario tra Ottocento e Novecento'' Milano, Elèuthera, 2000
*Eva Civolani, Antonietta Gabellini, ''Mio caro Lucien. Lettere al figlio su arte e anarchia di [[Camille Pissarro]]'', Milano, Elèuthera, 1998
*Eva Civolani, Antonietta Gabellini, ''Mio caro Lucien. Lettere al figlio su arte e anarchia di [[Camille Pissarro]]'', Milano, Elèuthera, 1998
*Alberto Ciampi, ''Il futurismo anarchico'', «[[Umanità  Nova]]», 15 febbraio 2009
*Alberto Ciampi, ''Il futurismo anarchico'', «[[Umanità Nova]]», 15 febbraio 2009
*Alberto Ciampi, ''Renzo Provinciali: ANARCHIA E FUTURISMO. Un manifesto sconosciuto; Gian Pietro Lucini: Alcune revolverate''.
*Alberto Ciampi, ''Renzo Provinciali: ANARCHIA E FUTURISMO. Un manifesto sconosciuto; Gian Pietro Lucini: Alcune revolverate''.
*Giovanni Lista, ''Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia'', Multhipla, 1980.
*Giovanni Lista, ''Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia'', Multhipla, 1980.
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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*[http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2009/un06/art5694.html Il futurismo anarchico di Alberto Ciampi da "Umanità  Nova", 15 febbraio 2009, anno 89]
*[http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2009/un06/art5694.html Il futurismo anarchico di Alberto Ciampi da "Umanità Nova", 15 febbraio 2009, anno 89]
*[http://www.liberareggio.org/2009/02/19/futurismo-e-anarchismo-la-strana-coppia/ Futurismo e Anarchismo, la strana coppia?]
*[http://archive.is/lu3Kw Futurismo e Anarchismo, la strana coppia?]
*[http://www.socialismolibertario.it/Leda_rafanelli.htm Leda Rafanelli]
*[http://www.socialismolibertario.it/Leda_rafanelli.htm Leda Rafanelli]
*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/269/41.htm Per Leda Rafanelli] di Felice Accame
*[http://www.arivista.org/?nr=269&pag=41.htm Per Leda Rafanelli] di Felice Accame
*[http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Carli Biografia di Mario Carli]
*[http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Carli Biografia di Mario Carli]
*[http://www.sguardi.info/index.php?id=181,1627,0,0,1,0 Virgilia D'Andrea, La formazione politica]
*[http://www.sguardi.info/index.php?id=181,1627,0,0,1,0 Virgilia D'Andrea, La formazione politica]
*[http://www.comune.bologna.it/iperbole/asnsmp/storiadiunanarchica.html Virgilia D'Andrea. Storia di un'anarchica da "Umanità  Nova", N. 2, 19 gennaio 2003]
*[http://www.comune.bologna.it/iperbole/asnsmp/storiadiunanarchica.html Virgilia D'Andrea. Storia di un'anarchica da "Umanità Nova", N. 2, 19 gennaio 2003]
*[http://digilander.libero.it/gasparo/Dante.htm Dante Carnesecchi e i rami" rivoluzionari" della nobile famiglia di provenienza in varie epoche]
*[http://digilander.libero.it/gasparo/Dante.htm Dante Carnesecchi e i rami" rivoluzionari" della nobile famiglia di provenienza in varie epoche]
*[http://www.futurismo.altervista.org/intro/vitaMarinetti.htm Vita di Marinetti]
*[http://www.futurismo.altervista.org/intro/vitaMarinetti.htm Vita di Marinetti]

Versione delle 00:23, 14 nov 2020

Filippo Tommaso Martinetti, redattore del Manifesto futurista, rappresentò l'ala dei futuristi che aderì al fascismo

Con futurismo di sinistra si intende definire l'ala del futurismo collocata politicamente su posizioni affini all'anarchia, al bolscevismo e in generale alle idee "di sinistra". Gran parte dei futuristi di sinistra mantenne posizioni di critica aperta, se non di vero e proprio scontro, col regime fascista, anche quando si affermò definitivamente e fagocitò i personaggi più influenti del futurismo, azzerandone la forza propulsiva e veramente innovativa.

Inquadramento socio-politico del futurismo

È risaputo che nel movimento futurista convissero, soprattutto nelle fasi iniziali, due anime: quella che proviene dall'anarchismo e dal sindacalismo rivoluzionario (anarcofuturismo) e quella più reazionaria e nazionalista (archeofuturismo), che alla fine ebbe il sopravvento, come peraltro dimostra la parabola di Marinetti. Subito dopo la nascita e lo sviluppo del futurismo, molte personalità di sinistra ed intellettuali presero ad analizzare il nuovo fenomeno artistico evidenziando le distanze esistenti, dal loro punto di vista, tra il futurismo e i movimenti nazionalistici e di destra in genere.

Nel 1913, una delle prime prove di Antonio Gramsci giornalista, dietro lo pseudonimo Alfa Gamma, sul «Corriere universitario», fu una vera e propria apologia del futurismo. L'anno seguente, ad Alessandria, il socialista Duilio Remondino diede alle stampe l'opuscolo dal titolo emblematico Il futurismo non può essere nazionalista (un altro illustre alessandrino, Carlo Carrà, artista futurista, non nasconderà le sue simpatie anarchiche durate parecchi anni).

I funerali dell'anarchico Galli, quadro futurista di Carlo Carrà, all'epoca attivista anarchico, che racconta i funerali dell'anarchico Angelo Galli.

Un buon inquadramento del fenomeno futurista lo fornì lo stesso Gramsci, da attento studioso dell'interazione fra gli svariati movimenti culturali e la politica quale egli era:

«I futuristi hanno svolto questo compito nella cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto; hanno avuto la concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione» [1].
«I futuristi hanno svolto questo compito nel campo della cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto, senza preoccuparsi se le nuove creazioni, prodotte dalla loro attività, fossero nel complesso un'opera superiore a quella distrutta: hanno avuto fiducia in sé stessi, nella foga delle energie giovani, hanno avuto la concezione netta e chiara che l'epoca nostra, l'epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme, di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio: hanno avuto questa concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione, quando i socialisti certamente non avevano una concezione altrettanto precisa nel campo della politica e dell'economia, quando i socialisti si sarebbero spaventati (e si vede dallo spavento attuale di molti di essi) al pensiero che bisognava spezzare la macchina del potere borghese nello Stato e nella fabbrica. I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi: quando sostenevano i futuristi, i gruppi operai dimostravano di non spaventarsi della distruzione, sicuri di potere, essi operai, fare poesia, pittura, dramma, come i futuristi, questi operai sostenevano la storicità, la possibilità di una cultura proletaria, creata dagli operai stessi» [2]

Anche lo scrittore e giornalista Giuseppe Prezzolini, spiegò le ragioni per cui nel regime fascista non ci potesse essere spazio per i veri futuristi:

«Se il fascismo vuol segnare una traccia in Italia deve espellere ormai tutto ciò che vi rimane di futurista, ossia di indisciplinato e anticlassico. Sarei troppo seccante se ai miei conoscenti del movimento futurista chiedessi un franco giudizio sulle riforme classiciste del ministro Gentile?» [3].

Aderenti e periodo storico

Fra le donne, aderirono al movimento futurista l'anarchica Leda Rafanelli [4] e Gianna Manzini [5], figlia di un anarchico. Fra gli uomini ricordiamo Mario Carli, Dante Carnesecchi (discendente di una nobile e antica famiglia con una forte tradizione progressista e antiautoritaria), Tintino Persio Rasi [6] [7] e Giovanni Governato [8] [9] [10]. Alcuni, come Fedele Azari, Franco Rampa Rossi, Duilio Remondini, Vinicio Paladini [11] e Piero Illari, si avvicinarono al futurismo e all'ideologia comunista, qualcuno dei quali prima dell'avvento del regime fascista, mentre altri, come Emanuele Caracciolo [12], che morì alle fosse Ardeatine, lo fecero in un secondo momento, quando il fascismo si impose come dittatura [13].

Un discorso specifico per l'importanza artistica e politica è da farsi per l'ardito Mario Carli, che fu fra i fondatori del futurismo: filobolscevico a Fiume, ebbe il merito di rompere il legame fra il fascismo e gli Arditi diventando precursore del Fronte Unito Arditi del Popolo. Carli in seguito ritornò nell'ambito del fascismo dopo vari tentativi insurrezionali fallimentari, mantenendo però posizioni vicine al sansepolcrismo.

Il futurismo fu guardato con estremo interesse dai vari ambienti del radicalismo politico, sociale ed artistico: la femminista Valentine de Saint-Point, in risposta ad un certo machismo marinettiano - «Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno [...] Noi vogliamo glorificare la guerra, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna», si legge nel Manifesto di Marinetti - pubblicò con successo il Manifesto della Donna futurista (1912) e il Manifesto futurista della Lussuria (1913). Nel secondo decennio del novecento, il futurismo si diffuse anche in Russia, assumendo peculiarità specifiche connesse alla rivoluzione in atto e che vide in Vladimir Majakovskij l'artista futurista russo di maggior rilievo [14]

È da rilevare che anche il dadaismo, movimento artistico decisamente di sinistra, ebbe legami non indifferenti col movimento futurista. Infatti, «la vivace ricostruzione dell'impresa di D'Annunzio a Fiume di Claudia Salaris [15] si apre significativamente con il telegramma che il Club Dada berlinese inviò al "Corriere della Sera" per celebrare la «conquista grandiosa impresa dadaista». I firmatari del messaggio, Huelsenbeck, Baader e Grosz, dichiarano che l'atlante mondiale dadaistico DADAKO [16] riconosceva Fiume già come città italiana. [17].

Non fu per caso infatti che l'Impresa di Fiume si intrise, soprattutto inizialmente, di pensiero futurista, di cui Mario Carli ne rappresenò un esempio certamente non unico ed isolato.

Brevi cenni biografici ai principali futuristi di sinistra

Futurismo e anarchia

Exquisite-kfind.png Vedi Anarco-futurismo.

Il primo futurismo, specie quello "di sinistra", possedeva elementi assai affini all'anarchismo individualista e a pensatori come Friedrich Nietsche, per questo molti futuristi furono legati, in maniera più o meno intima, agli ambienti anarchici. Tra questi artisti si possono citare: Leda Rafanelli, Virgilia D'Andrea, Virgilio Gozzoli, Giovanni Governato, Dante Carnesecchi e Renzo Novatore. Molti di questi artisti si opposero alla deriva fascista del movimento futurista, attivandosi anche sul piano politico e sociale contro il regime fascista che si stava andando a stabilizzare.

Note

  1. da «L'Ordine Nuovo» del 5 gennaio 1921
  2. da Antonio Gramsci, Socialismo e fascismo. «L'Ordine Nuovo»(1921-1922), Einaudi, Torino 1966
  3. Fascismo e futurismo
  4. da "Municipio.re"
  5. Breve biografia di Gianna Manzini
  6. Dictionnaire international des militants anarchistes
  7. Tintino Persio Rasi, conosciuto come Auro d'Arcola, sarà in Spagna con un folto gruppo di anarchici ed antifascisti a combattere in difesa della repubblica nelle fila della colonna Ascaso ([1] [2] [3]), al comando di Carlo Rosselli ([4] [5]).
  8. Bibliografia su Giovanni Governato:
    • Massimo Novelli, L'eccezionale imputato. Da Spezia a Genova vita e opere del pittore futurista Giovanni Governato, De Ferrari, 2005
    • Alessandra Gagliano Candela, Giovanni Governato - Il cromatico. Dal futurismo all'astrazione, Log, 2005
  9. da "mentelocale.it"
  10. da "internetbookshop.it"
  11. da "comune.macerata.it"
  12. Rassegna stampa 2002
  13. da "Luigi DeMarchi"
  14. Le idee futuriste
  15. Edizioni Il Mulino, Bologna, 2002
  16. Editore Kurt Woff, Lipsia
  17. Ma D'Annunzio era no-global?

Bibliografia

  • Giovanni Lista, Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia, Multhipla, 1980.
  • Alberto Ciampi, Gli indomabili, Traccedizioni, Piombino, 1999.
  • Claudia Salaris, Alla festa della rivoluzione. Artisti e libertari con D'Annunzio a Fiume, Il Mulino, Bologna,
  • Lev Trotskij, Letteratura arte libertà. A cura di Livio Maitan e Tristan Sauvage, Schwarz, Milano, 1958.
  • Umberto Carpi, Bolscevico immaginista: Comunismo E Avanguardie Artistiche nell'Italia degli anni venti, Liguori Editore, 1981
  • Berghaus G., Futurism and Politics. Between Anarchist Rebellion and Fascist Reaction, 1909-1944, Oxford, Bergham Books, 1996
  • Alberto Ciampi, Futuristi e Anarchici. Quali rapporti?, Pistoia, Ed. Archivio Famiglia Camillo Berneri, 1989
  • Mario Carli Il nostro bolscevismo, Barbarossa, 1995
  • Mario Carli, Il nostro bolscevismo, in «La Testa di Ferro», 15 febbraio 1920
  • Eva Civolani, La sovversione estetica. Arte e pensiero libertario tra Ottocento e Novecento Milano, Elèuthera, 2000
  • Eva Civolani, Antonietta Gabellini, Mio caro Lucien. Lettere al figlio su arte e anarchia di Camille Pissarro, Milano, Elèuthera, 1998
  • Alberto Ciampi, Il futurismo anarchico, «Umanità Nova», 15 febbraio 2009
  • Alberto Ciampi, Renzo Provinciali: ANARCHIA E FUTURISMO. Un manifesto sconosciuto; Gian Pietro Lucini: Alcune revolverate.
  • Giovanni Lista, Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia, Multhipla, 1980.
  • Giovanni Artero,Duilio Remondino tra avanguardia artistica e socialismo alessandrino, Memoriediclasse, 2010

Collegamenti esterni