Food Not Bombs

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Simbolo di Food Not Bombs

Food Not Bombs (FNB) è un'organizzazione anarchica che ridistribuisce autonomamente e gratuitamente alimenti, preferibilmente vegetariani, che altrimenti finirebbero al macero. FNB si può trovare all'opera nei parchi pubblici o nelle piazze di molte città , con le loro cucine portatili e le tavolate aperte a tutti senza alcuna distinzione. In questa maniera il movimento intende affermare che "alle persone non dovrebbe mancare mai il cibo", riappropriandosi inoltre degli spazi pubblici e creando una sorta di zona autonoma temporanea.

Principi di Food Not Bombs

La strutturazione di FNB è basata sul volontarismo, sulla non-violenza e sulla ricerca del consenso (senza alcun leader o "capo" che impone le proprie idee), prefiggendosi l'obiettivo di sfamare chi ha fame. Food Not Bombs non fa la carità , ma cerca di limitare lo strapotere dell'economia liberista, denunciare l'emarginazione e la povertà , contribuendo alla fine dello sfruttamento e della distruzione della terra. In qualche modo, FNB si oppone all'economia capitalistica alimentando quella che si chiama economia del dono, ovvero un'economia non fondata sulla ricerca del profitto ma sul libero e gratuito scambio.

Il sostanza il pensiero che FNB intende diffondere è:

  • Se i governi e le imprese di tutto il mondo usassero la stessa quantità  di tempo utlizzata per fomentare guerre e militarismo, per combattere invece le ingiustizie sociali, nessuno soffrirebbe la fame.
  • C'è abbastanza cibo nel mondo per sfamare tutti, ma una buona parte di questo non viene distribuito e finisce nella spazzatura per colpa del sistema capitalistico (es. per impedire l'aumento dell'offerta ed evitare così il crollo dei prezzi) e del militarismo.

Food Not Bombs richiama l'attenzione anche sulle cause che generano povertà  ed emarginazione, attraverso la condivisione del cibo in luoghi aperti. I principi che sorreggono la filosofia di Food Not Bombs sono quattro:

Storia

Il primo gruppo di Food Not Bombs si costituì a Cambridge (Massachusetts, USA), nel 1980, per merito di alcuni attivisti antinucleari in lotta contro il reattore di Seabrook. Inizialmente cominciarono a dipingere sui muri slogan come MONEY FOR FOOD NOT BOMBS. («I soldi per il cibo e non per le bombe»), che in seguito fu semplificato proprio in Food not Bombs!. Poco tempo dopo decisero di dar forma concreta allo slogam cucinando e distribuendo gratuitamente il cibo in alcune piazze, denunciando in questo modo le iniquità  del sistema capitalistico.

L'azione ebbe un tale successo che il gruppo cominciòo a farlo regolarmente, raccogliendo avanzi di cibo nei supermercati e nei ristoranti.

Alla fine del 1980, un secondo gruppo Food Not Bombs prese vita a San Francisco. Questo gruppo ben presto entrò in conflitto con la polizia ed ebbe notevoli problemi con i sindaci della città , Art Agnos e Frank Jordan. Il sindaco Agnos iniziò a far uso spietato e violento della polizia antisommossa per impedire agli attivisti di distribuire il cibo gratuitamente. La repressione ebbe però l'effetto contrario e gli attivisti aumentarono ben presto di numero, rendendo difficile per la polizia impedire che essi portassero avanti i loro progetti.

Food Not Bombs serve cibo in un parco.

Come accade sempre, le istituzioni si avvalsero allora di tutti gli strumenti intimidatori in loro possesso (perquisizioni, arresti, denunce, indagini sul terrorismo ecc.), che talvolta videro in azione addirittura l'FBI, CIA e Pentagono. Vista la simpatia che suscitava FNB tra la gente, alle elezioni del 1995 a San Francisco, il candidato sindaco Willie Brown promise che in caso di vittoria avrebbe fermato gli attacchi contro Food Not Bombs. Willie Brown vinse le elezioni.

Le corso degli anni '90 il gruppo si diffuse sempre più sul territorio statunitense ed oltre, tanto che un gruppo si costituì nel 1995 persino nel Quebec (Canada francofono) intorno al 1995 (subito dopo una conferenza di Keith McHenry). Furono anche programmate alcune riunioni internazionali: la prima e la seconda a San Francisco nel 1992 e nel 1995; la terza ad Atlanta nel 1996.

FNB in quegli anni fu coinvolta e partecipò assiduamente allo sviluppo del movimento antiglobalizzazione che si concluse con la Battaglia di Seattle. In seguito presero parte alle azioni del movimento antimilitarista e pacifista contro l'invasione americana dell'Iraq.

Attualmente l'organizzazione conta un centinaio di collettivi autogestiti in tutti e cinque i continenti, anche se la maggior parte sono concentrati nel Nord America. La repressione contro gli attivisti di FNB ha recentemente ripreso vigore ed addirittura alcuni di essi sono stati accusati di terrorismo, portando persino Amnesty International ha denunciare l'assurdità  di queste misure.

Bibliografia

  • C.T. Butler, Keith McHenry, Food Not Bombs, Fratelli Frilli Editori, (traduzione di Luca Villa, Nicoletta Marchese, Alessandro Cavalieri), 2002

Voci correlate

Collegamenti esterni