Federazione dei Comunisti Anarchici

Da Anarcopedia.
Versione del 27 set 2022 alle 15:22 di K2 (discussione | contributi) (→‎Collegamenti esterni)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Jump to navigation Jump to search
Anarkismo.net.jpg
Federazione dei Comunisti Anarchici
Nome ufficiale Federazione dei Comunisti Anarchici
Sigla FdCA
Anno di fondazione 1985
Corrente Comunismo anarchico
Affiliazione Anarkismo.net
Paese Italia
Sito Web ufficiale www.fdca.it

La Federazione dei Comunisti Anarchici (FdCA), dal 2014 Alternativa Libertaria/FdCA, si è costituita in Italia nel 1985, anche se il nome fu assunto nel 1986. È l'ultima nata tra le organizzazioni anarchiche nazionali italiane ed è ispirata ai principi comunisti anarchici e al dualismo organizzativo. Storicamente guarda con interesse a imprese rivoluzionarie come la Comune di Parigi, l'Ucraina libertaria di Nestor Makhno e la Guerra di Spagna del '36.

Storia della FdCA

Albero genealogico della FdCA (cliccare per ingrandire).

Nei primi anni del secondo dopoguerra le esperienze della Federazione Comunista Libertaria Lombarda, dei Gruppi Anarchici di Azione Proletaria (GAAP) e di altre organizzazioni di tendenza comunista anarchica si distaccano della linea intrapresa dalla Federazione Anarchica Italiana, strutturatasi come un'organizzazione di sintesi. Ampi spezzoni di questi gruppi confluiscono nel gruppo marxista denominato Azione Comunista.

Nel 1973 fuoriescono dalla Federazione Anarchica Italiana i gruppi comunisti piattaformisti, spostando il dibattito relativo al comunismo all'interno dei cosiddetti "Convegni Nazionali dei Lavoratori Anarchici". Le organizzazioni maggiormente attive sono l'Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica (ORA), l'Organizzazione Comunista Libertaria (Liguria, Lucca e Livorno), il Movimento Anarco-Comunista Bergamasco (MACB), i Gruppi Kronstadt di Napoli e il Gruppo Comunista Anarchico di Firenze. Quest'ultimi successivamente si uniscono all'OCL di Livorno originando l'Unione dei Comunisti Anarchici della Toscana (UCAT).

Nascono anche numerosi fogli e bollettini su cui si sviluppa un acceso dibattito: «Il Libertario», «Formazione e Informazione», «Bakuninista», «Azione Diretta», «ErreEsse» (organo dell'UCAT) e tanti altri.

Solamente nella prima metà degli anni '80 maturano veramente le condizioni per la nascita di un'organizzazione nazionale comunista anarchica.

Nascita della FdCA

Bandiera della Federazione dei Comunisti Anarchici

Nel 1985 l'ORA e l'UCAT si unificano e danno vita a quella che dall'anno successivo assumerà la denominazione di Federazione dei Comunisti Anarchici (FdCA). La neonata organizzazione si butta immediatamente nella battaglia sindacale contro la riduzione della scala mobile dei salari, la lotta antinucleare [1], antimilitare e anticlericale. Inizialmente le sezioni della FdCA si trovano solo in Toscana, Puglia, Lombardia, Marche, Veneto e Piemonte

Come riportato, nonostante la nascita effettiva dell'organizzazione sia avvenuta nel 1985, solo nell'anno seguente, durante il II Congresso della FdCA, viene scelta la denominazione Federazione dei Comunisti Anarchici. Durante quel congresso i militanti cominciano a delineare meglio la struttura dell'organizzazione e viene stampata la rivista «Homo Sapiens».

Evoluzione della FdCA

Il III Congresso della FdCA (1992) segna la confluenza nella FdCA dell'Organizzazione Comunista Libertaria di Livorno, che porterà con sé anche la rivista «Comunismo Libertario», e l'apertura verso il sindacalismo di base. Nascono anche le prime sezioni del Friuli.

Copertina del libro di Nestor McNab sulla Piattaforma Organizzativa dei Comunisti Anarchici, base ideologica della FdCA.
Luigi Fabbri, una delle più importanti figure di riferimento per la FdCA.

Durante il IV Congresso della FdCA (1994) si criticano aspramente le scelte concertative dei sindacati ufficiali, rilanciando il ruolo degli anarchici presenti nella CGIL e nei sindacati di base. Questo Congresso rilancia inoltre l'importanza dei movimenti sociali, nei quali gli anarchici devono essere presenti per la lotta contro il neofascismo e l'emarginazione sociale dettata dal sistema capitalistico, divenuto sempre più aggressivo dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989.

Sempre nello stesso anno si tiene un Congresso straordinario della FdCA in cui viene sconfitta la posizione di alcuni militanti che vorrebbero trasformare la FdCA in un'organizzazione di sintesi come la FAI, abolendo quindi i principi base delle organizzazioni comuniste-anarchiche: unità teorica e responsabilità collettiva. Questo conflitto segnerà l'abbandono della minoranza che porterà con sè anche la rivista «Comunismo Libertario».

Nel tentativo di rilanciare l'organizzazione, durante il V Congresso della FdCA (1997) viene presentato il Programma Minimo dei Comunisti Anarchici. Vengono approvate altre mozioni che hanno lo scopo di rilanciare le lotte sociali e politiche dei comunisti anarchici. La FdCA aderisce a Solidarietà Internazionale Libertaria, l'organizzazione che riunisce i gruppi di tendenza comunista-anarchica, e nasce il giornale «Alternativa Libertaria», che in seguito diverrà un foglio telematico.

Nel 2004 si tiene il VI Congresso della FdCA, in cui viene annunciato un forte rilancio dell'attività - grazie all'ingresso di forze nuove e giovani (nasce anche il sito web ufficiale) - necessaria per contrastare lo strapotere del capitalismo e l'istituzionalizzazione dei sindacati ufficiali. A livello sindacale la FdCA consolida una nuova linea volta alla costruzione del «sindacalismo conflittuale a prassi libertaria» e viene costruito un ambito di lavoro e di intervento dedicato alle «politiche ed etiche di genere».

Il VII Congresso della FdCA (2006) promuove la nascita di un nuovo movimento di opposizione in Italia, bastato sullo sviluppo del conflitto sindacale, sulla lotta alla globalizzazione, su una nuova generazione antifascista, sull'antirazzismo, su una nuova generazione femminista e sull'organizzazione orizzontale, senza comitati centrali.

Nascita di Alternativa Libertaria/FdCA

Nel 2014 si tiene il IX Congresso Nazionale della FdCA, in cui la FdCA apre un processo di ridefinizione che la porti a proporsi non solo per la sua identità storico-ideologica, bensì per la sua prassi e per il suo progetto politico: quello dell'alternativa libertaria. A tale scopo si decide di adottare la sigla Alternativa Libertaria/FdCA, tanto a livello nazionale che internazionale:

«In tale percorso la nostra organizzazione intende caratterizzarsi per capacità inclusiva e federativa di compagni/e della sinistra rivoluzionaria di classe e libertaria, nel solco del patrimonio che fa dell'antiparlamentarismo (rifiuto dell'elettorato passivo), del dualismo organizzativo (distinzione e rapporto dialettico tra organizzazione politica e organizzazione di massa), della assunzione di responsabilità e solidarietà collettiva e del federalismo dei militanti su un programma omogeneo i punti irrinunciabili di appartenenza». [2]

Organizzazione

Struttura organizzativa della FdCA (cliccare per ingrandire).

« L'anarchismo non è una bella fantasia, non è un principio filosofico astratto: è un movimento sociale delle masse lavoratrici. Appunto per ciò esso deve unire le sue forze in un'organizzazione permanente, così come lo esigono la realtà e la strategia della lotta delle classi. »

~ Da un comunicato comunista anarchico internazionale del 1° maggio 2009 [3]

La FdCA è organizzata come una struttura di servizio e come luogo di dibattito di tutte le realtà comuniste-anarchiche italiane, formate da gruppi, tra loro federati, radicate in tutto il territorio nazionale.

La FdCA è dotata di un foglio telematico, «Alternativa Libertaria», di una rivista di politica, cultura ed arte, «Antipodi», e di un sito web attraverso i quali sviluppa la propria strategia e le la propria teoria. Cogestisce il sito internazionale comunista anarchico anarkismo.net, frutto della collaborazione tra diverse organizzazioni comuniste anarchiche di varie parti del mondo.

La FdCA è dotata di un programma, insieme degli obiettivi di breve e medio periodo che l'organizzazione politica si propone, che deve essere approvato dal Congresso e riveduto «di Congresso in Congresso». Il programma guida l'azione dell'organizzazione politica nel medio periodo ed «è la piattaforma di collaborazione con altre organizzazioni politiche, riservandosi ognuna di esse la facoltà di finalizzare strategicamente gli obiettivi comuni che vengono perseguiti in collaborazione con le altre».

I comunisti anarchici della FdCA si rifanno alle teorie della Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici:

  • unità teorica;
  • unità tattica, o metodo collettivo d'azione;
  • federalismo;
  • autogestione delle masse dei mezzi di produzione;
  • creazione di comunità libertarie;
  • soppressione dello Stato sotto tutte le forme possibili;
  • creazione di un fondo d'approvvigionamento globale mettendo in comune i beni prodotti.

La caratteristica di questa tendenza anarchica, in cui la FdCA si riconosce pienamente, è il dualismo organizzativo: accanto all'organizzazione di massa (sindacato) vi è l'organizzazione specifica, ovvero quell'organizzazione che riunisce i militanti dell'organizzazione di massa che hanno una medesima teoria, una stessa strategia ed una articolazione tattica omogenea.

Il programma di Alternativa Libertaria/FdCA [4]

Bandiera di Alternativa Libertaria/FdCA

Alternativa Libertaria/FdCA, quale organizzazione politica dei militanti dell'anarchismo di classe e dei rivoluzionari libertari in Italia, colloca ed orienta il suo agire politico nelle classi sfruttate e nella società, secondo valori e coordinate quali:

  • la dimensione di classe, e cioè la capacità di saper esser soggetto di lotta e di relazione con gli organismi e le lotte di massa alla luce di una analisi materialistica dei rapporti di sfruttamento e di potere;
  • la pratica dell'azione diretta, e cioè la costruzione dei rapporti di forza e del conflitto alla base dei soggetti in lotta, in seno alla coscienza di classe collettiva espressa dai partecipanti alla lotta;
  • la pratica dell'auto-organizzazione, e cioè la rivendicazione dell'autonomia dei soggetti in lotta, impedendo ad interessi esterni alla coscienza collettiva di base di condizionarne l'orientamento o di imporle un ceto dirigente;
  • la prassi del dualismo organizzativo, e cioè la corretta relazione con tutte le espressioni organizzate di massa (sindacati, organismi di base, movimenti, comitati... ) al fine di combattere ogni collateralismo, ogni cinghia di trasmissione, ogni ideologismo e spontaneismo, per favorire invece un processo di osmosi e di arricchimento reciproco nell'autonomia dei ruoli e delle finalità politiche e sociali.

Il ruolo di Alternativa Libertaria/FdCA, quale organizzazione politica rivoluzionaria è, quindi, quello:

  • di costituirsi come funzione politica necessaria allo sviluppo della coscienza di classe quale speranza e prassi per la trasformazione ugualitaria e libertaria della società;
  • di mediazione fra le soggettività militanti che la compongono, alla ricerca continua dell'unità e dell'omogeneità necessarie a saper fare politica alternativa, elaborare strategia alternativa e vivere il e nel cambiamento;
  • di mediazione fra il progetto anarchico ed i soggetti della lotta di classe, perché propria dei militanti rivoluzionari libertari è la funzione di memoria storica degli interessi storici del proletariato
  • di riportare l'anarchismo al centro delle lotte di classe ed ai soggetti di queste lotte, di “mostrare” la coerenza delle lotte per l'uguaglianza e la libertà col progetto anarchico;
  • di mediazione tra gradualismo rivoluzionario anarchico e conquiste graduali:
1. per aprire sempre maggiori spazi di libertà e di contropotere nella società civile;
2. su obiettivi programmatici anticapitalistici ed antiautoritari.

Alternativa Libertaria/FdCA intende, perciò, sviluppare la sua azione politica per:

  • il diritto all'alternativa sociale ed alla sperimentazione;
  • la lotta sul terreno dell'allargamento e conquiste di spazi di partecipazione contro l'esclusione sociale e contro la repressione delle lotte;
  • la lotta sindacale a favore della giustizia sociale (salario, diritti, servizi ecc.);
  • rivendicazioni sulla qualità della vita, habitat, consumi ed autoproduzioni, solidarietà internazionale;
  • la costruzione di un tessuto di sinistra sociale che prenda forza dalla pratica e dalle proposte con mezzi, per noi, coerenti col fine e che possa eventualmente costituirsi ed agire come fronte anticapitalista rivoluzionario ed antiautoritario;
  • costruire sinergie per la politica libertaria (coordinamenti, reti, alleanze, poli multipli e pluralisti, fronti anticapitalisti rivoluzionari ed antiautoritari).

Nel breve periodo Alternativa Libertaria/FdCA intende:

  • contribuire alla difesa, sviluppo ed estensione del movimento di classe dei lavoratori/trici, sostenendo tutte le forme di lotta auto-organizzate in cui l'autonomia dei lavoratori/trici si esprime con rivendicazioni che rompano con le compatibilità della ristrutturazione capitalistica in corso e con la legislazione lesiva delle libertà sindacali, per lo sviluppo del sindacalismo conflittuale in seno al movimento dei lavoratori/trici;
  • contribuire allo sviluppo e radicamento dei movimenti antagonisti contro la guerra, il liberismo, lo sfruttamento e la mercificazione di persone e risorse, la riduzione in schiavitù di donne e uomini, le discriminazioni sessiste ed il patriarcato, portandovi prassi e contenuti a carattere anticapitalistico ed antiautoritario;
  • contribuire – nei modi e nei contenuti caratteristici dei rivoluzionari comunisti anarchici – alla ricostruzione di un composito movimento di opposizione ai governi della ristrutturazione capitalistica in Italia ed in Europa, perché la sconfitta delle politiche dell'austerity avvenga nelle piazze, nelle strade e nei luoghi di lavoro senza cadere nelle illusioni elettorali;
  • contribuire allo sviluppo del movimento comunista anarchico internazionale, sostenendo la rete Anarkismo e rafforzando i rapporti con organizzazioni politiche sorelle sulla base di progetti politici e di diffusione del pensiero e dell'azione dei comunisti-anarchici, comunisti libertari e rivoluzionari anarchici su posizioni di classe;
  • contribuire allo sviluppo in Italia di un fronte libertario per la diffusione del progetto sociale anarchico;
  • contribuire alla costruzione di un fronte sociale delle forze di opposizione e rivendicative per accumulare capacità di lotta, di contropotere e di progettualità edificatrice dell'alternativa libertaria.

Sezioni [5]

Alternativa Libertaria/FdCA conta sezioni in Emilia-Romagna (Correggio e Reggio Emilia), Lazio (Roma), Liguria (Genova e Tigullio), Lombardia (Casalasco, Crema, Cremona, Mantova), Marche (Fano-Pesaro), Puglia (Bari, Bisceglie, Trani, Torremaggiore), Sicilia (Palermo) e a Pordenone, Trento e Treviso. Presenti sezioni anche in Svizzera (Biel/Bienne, Locarno e Losanna).

Archivio Franco Salomone

Il 30 ottobre del 2010 a Fano è stato inaugurato il Centro di Documentazione "Franco Salomone", che raccoglie l'archivio personale di Franco Salomone e quello della FdCA:

«Viene così realizzato l'impegno preso nel lontano 2005 con Franco Salomone, il nostro compianto compagno di lotta e militante comunista libertario savonese scomparso nel 2008. È grazie a lui che è oggi possibile per la FdCA avere a propria disposizione locali in cui dare spazio e nuovo slancio alle attività politiche e sociali dei comunisti anarchici ed al tempo stesso realizzare un ulteriore impegno contratto con il compagno Salomone: quello di raccogliere, conservare e valorizzare a fini storiografici la memoria dell'anarchismo di classe dagli anni '60 ad oggi, nonché la pubblicistica relativa alla storia delle lotte, delle esperienze, dei protagonisti del comunismo anarchico e della sinistra rivoluzionaria». [6]

Note

  1. La FdCA appoggerà apertamente anche i referendum contro l'abolizione della scala mobile (1985) e quello contro il nucleare (1987).
  2. Costruire Alternativa Libertaria
  3. FdCA Roma
  4. Alternativa Libertaria/FdCA, Cingia de' Botti (CR), 2 novembre 2014
  5. Sezioni della FdCA
  6. Inaugurazione del Centro di Documentazione "Franco Salomone"

Voci correlate

Collegamenti esterni