Federazione Anarchica Informale

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Logo attribuito alla Federazione Anarchica Informale (FAI)

La Federazione Anarchica Informale (FAI) è un'organizzazione anarco-insurrezionalista italiana che riunisce gruppi e/o singole individualità tra loro affini. La nascita fu sancita il 21 dicembre 2003 con la rivendicazione dell'esplosione, firmata appunto dalla FAI-Federazione Anarchica Informale, avvenuta nei pressi della casa bolognese dell'allora Presidente della Commissione Europea Romano Prodi.

La Federazione Anarchica Informale è un movimento rivoluzionario con una struttura "orizzontale", composta da vari gruppi di matrice anarchica, uniti in un patto federativo di mutuo appoggio. Le cellule (gruppi d'affinità) che fanno parte della FAInformale rivendicano le proprie azioni con una sigla specifica affiancata a quella della FAI-Federazione Anarchica Informale. La Federazione si definisce anarchica perché tende alla «distruzione dello Stato e del capitale» ed informale perché priva di meccanismi autoritari, associativi e burocratizzanti. In questo modo intende garantire «l'anonimato e l'indipendenza dei gruppi e dei singoli che la compongono», che non necessariamente si conoscono tra loro.

Nascita della FAI-Federazione Anarchica Informale

Prime azioni

A partire dal 1999 diverse sigle anarchiche italiane firmarono una serie di azioni dirette [1] contro numerosi obiettivi istituzionali (in Italia e all'estero). Alcune di queste sigle comparvero anche nella rivendicazione dell'attentato compiuto a Bologna il 21 dicembre 2003 contro Romano Prodi, che di fatto sancì la loro unione federativa e la nascita della FAI-Federazione Anarchica Informale. Quel giorno, la doppia esplosione di due cassonetti (al cui interno vi erano due ordigni esplosivi) distanti ottanta metri dalla casa bolognese di Romano Prodi, che all'epoca era Presidente della Commissione Europea, fu infatti rivendicata dal neonato gruppo anarchico con due documenti:

Mauricio Morales, anarchico cileno morto nel 2009 a cui sono stati dedicati alcuni nuclei della Federazione Anarchica Informale
Il primo - Chi siamo - Lettera aperta al movimento anarchico ed antiautoritario - fu una vera e propria presentazione del gruppo al movimento anarchico. Venne inviato tramite posta prioritaria alla redazione bolognese del quotidiano «La Repubblica» e firmato da quattro gruppi con sigle tutte precedute dall'acronimo "F.A.I.": F.A.I./Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare); F.A.I./Brigata 20 luglio; F.A.I./Cellule contro il Capitale, il Carcere, i suoi Carcerieri e le sue Celle; F.A.I./Solidarietà internazionale.

Nel documento il gruppo si definisce una:

  • 'FEDERAZIONÈ, perché costituita da « gruppi o singoli, donne e uomini, liberi ed uguali accomunati dalle pratiche di attacco al dominio, consci del valore del mutuo appoggio e della solidarietà rivoluzionaria come strumenti di liberazione.»;
  • ANARCHICA, perché intende distruggere lo stato e il capitale «per vivere in un mondo in cui “domini” la libertà e l'autogestione, dove sia possibile ogni tipo di sperimentazione sociale che non comporti lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura. Radicalmente avversi a qualunque cancro marxista...».
  • INFORMALE, perché strumento organizzativo in grado di garantire l'indipendenza e l'autonomia dei singoli aderenti alla federazione contro i meccanismi autoritari tipici delle organizzazioni gerarchiche o non informali. Perché strumento in grado di proteggerli da «malaugurati casi di infiltrazione o delazione», visto che la conoscenza tra individualità e gruppi aderenti non è obbligatoria («piuttosto, si riconoscono attraverso le azioni compiute e il patto di mutuo appoggio che li lega»). «Inoltre chi fa parte della Federazione Anarchica Informale ne è militante a tutti gli effetti solo nel momento specifico dell'azione e della sua preparazione, non investe l'intera vita e progettualità dei compagni, ciò permette di mettere definitivamente in soffitta ogni specialismo lottarmatista.».

Viene inoltre evidenziata l'importanza del patto mutuo appoggio, definito «il motore della Federazione Anarchica Informale» ed incentrato su 3 punti chiave: solidarietà rivoluzionaria, campagne rivoluzionarie, comunicazione tra gruppi e singoli; essi «diventano vincolanti qualora venga condivisa l'impostazione rivoluzionaria anarchica sopracitata, quindi, quando singoli/gruppi scelgono di divenire parte della Federazione Anarchica Informale».

Il secondo documento, intitolato Operazione Santa Claus, venne utilizzato dagli "informali" per comunicare l'avvio della «prima campagna di lotta della Federazione Anarchica Informale». Infatti, pochi giorni dopo l'esplosione avvenuta nei pressi di casa Prodi, lo stesso ricevette in casa un pacco incendiario. Nei giorni seguenti altri pacchi bomba raggiunsero diverse istituzioni europee: Banca Centrale Europea, Europol, Eurojust, ufficio al capogruppo del Partito Popolare Europeo, ufficio di un membro del Partito Socialista Europeo.
Horst Fantazzini, anarchico illegalista ed espropriatore a cui, soprattutto inizialmente, la FAInformale ha dedicato molte azioni

In seguito, durante tutto l'anno 2004, altre azioni furono rivendicate dalla Federazione Anarchica Informale [2]:

  • 30 Marzo: due bombe contro il commissariato Sturla di Genova (a firma della FAI/Brigata 20 Luglio).
  • 2 Aprile: due pacchi bomba vengono spediti a dirigenti del DAP (a firma della FAI/Cellule Armate per la Solidarietà Internazionale).
  • 8 Novembre: bomba contro una sede Manpower di Milano (a firma della FAI/Cellule Metropolitane).
  • 10-11 Dicembre: pacchi bomba alla sede del SAPPE e all'Associazione Nazionale Carabinieri di Roma inviati dalla FAI/Cellule Armate per la Solidarietà Internazionale.
  • durante l'anno viene realizzato un attacco esplosivo contro un allevamento di animali da pelliccia in provincia di Cremona (a firma della FAI/Rivolta Animale).

Numerose altre azioni si sono susseguite nei successivi tre anni, diverse delle quali firmate da nuove sigle:

  • Gruppo anarchico Morales
  • Cellula rivoluzionaria Lambros Fountas
  • Cellule Insorgenti Metropolitane
  • Cellule armate per la solidarietà internazionale
  • Nucleo Rivoluzionario Horst Fantazzini
  • Narodna Volja
  • Rivolta Tremenda
  • Rivolta Animale
  • Sorelle in armi, nucleo Mauricio Morales.

Polemiche con la Federazione Anarchica Italiana

Il 28 dicembre, sette giorni dopo l'attacco diretto a Prodi rivendicato dalla FAI-Federazione Anarchica Informale, la Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana emise il seguente comunicato:

«La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana, in riferimento alla comparsa di una fantomatica "FAI (Federazione Anarchica Informale)" che avrebbe rivendicato le esplosioni di via Gerusalemme a Bologna:

denuncia la natura grave e infamante dell'attribuire questo tipo di fatto ad una sigla che allude comunque a quella della FAI - Federazione Anarchica Italiana: chi addita un gruppo di compagni/e alla repressione è un poliziotto o un suo collaboratore;
rivendica il portato storico dell'organizzazione anarchica come si è configurata dal Congresso di S. Imier del 1872 fino ai deliberati costitutivi della UAI del 1920 e della FAI del 1945: ORGANIZZAZIONE CHE NON È AFFATTO INFORMALE, perché fa della chiarezza e della collegialità dei mandati il suo atto di garanzia di un metodo libertario ed egualitario di prendere le decisioni;
ribadisce la propria condanna di bombe, pacchi bomba e ordigni, che possono colpire indiscriminatamente, e comunque paiono più che altro funzionali alle logiche della provocazione e della criminalizzazione mediatica del dissenso, in una fase in cui gli anarchici sono fra i protagonisti delle lotte sociali, dagli scioperi alle iniziative contro la guerra;
ribadisce che gli strumenti di lotta delle anarchiche e degli anarchici federati sono dispiegati nelle piazze, nel sociale, nel sindacalismo autogestionario e di base, nei movimenti, nelle decine di città in cui gestiamo circoli pubblici, nella aperta opposizione alle logiche del dominio e dei terrorismi di Stato, per la costruzione di una società di liberi ed eguali.»

Altre polemiche

Nelle settimane e nei mesi successivi all'azione compiuta contro casa Prodi, gli ambienti anarchici assunsero posizioni diverse rispetto al "gruppo informale". La maggior parte di coloro che approvarono il gesto e il programma della FAInformale lo fecero individualmente sul web, anche perché farlo pubblicamente avrebbe significato quantomeno attirare l'attenzione su di sé degli apparati repressivi dello Stato. [3][4]

Le organizzazioni anarchiche più importanti, al contrario, in gran parte criticarono la Federazione Anarchica Informale o addirittura ventilarono l'ipotesi che si trattasse di un'invenzione dei servizi segreti:

«Le lettere-bomba che sono state mandate ai burocrati europei dal fantomatico gruppo "anarchico" italiano Federazione Anarchica Informale-FAI sono un altro esempio della sgangherata strategia poliziesca che persegue lo scopo di criminalizzare tutto il nostro movimento. È importante sapere che nessun gruppo anarchico che fosse orientato verso questo tipo di lotta avrebbe mai messo a repentaglio il resto del movimento, dandosi un nome che è molto simile alla conosciuta Federazione Anarchica Italiana-FAI. Inoltre, è importante sottolineare che non sono gli anarchici a creare bombe che non esplodono» (Comunicato degli anarchici ed anarco-sindacaliste della ex-Jugoslavia)
Mentre gli anarchici sono impegnati nelle loro rispettive attività [...] prosegue quotidianamente sui mass-media lo stillicidio di notizie sui cosiddetti anarchici insurrezionalisti (spesso sinteticamente definiti «gli anarchici»). Pacchi-bomba, petardi nei cassonetti, lettere intimidatorie e simili strumenti fanno parte dell'armamentario di questi (a volte un po'fantomatici) «anarchici insurrezionalisti», che sono giunti ad utilizzare provocatoriamente l'acronimo della Federazione Anarchica Italiana (FAI), a nome di una fantomatica Federazione Anarchica Informale [...] I pacchi-bomba e i cassonetti della spazzatura li lasciamo volentieri ai servizi segreti e agli imbecilli che vogliano collaborare con loro, gratis o a pagamento poco ci interessa. (Bombe e imbecilli)

Dalla FAI alla FAI\Fronte Rivoluzionario Internazionale

Nel 2007, a quattro anni dalla sua nascita, la Federazione Anarchica Informale ha diffuso sul web un nuovo documento intitolato Documento-Incontro della Federazione Anarchica Informale a 4 anni dalla nascita, nel quale viene fatto un resoconto del quadriennio passato e analizzate le prospettive future. Viene inoltre reso pubblico parte del verbale della riunione tenutasi nel natale del 2006 tra alcuni fondatori del FAInformale (indicati con gli pseudonimi di Qui, Quo, Paperino, Paperina, Pippo, Nonna Papera), incontratisi «per approfondire alcune considerazioni emerse all'interno dei gruppi».

Logo utilizzato dal Nucleo Olga/FAI/FRI. Il simbolo "appartiene" alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco, la formazione anarchica greca alla quale il gruppo ha deciso di dedicare le sue azioni.

L'attività repressiva istituzionale è consistita in diverse indagini e processi contro presunti militanti dei gruppi aderenti alla FAInformale. I nomi delle operazioni più importanti sono stati: "Operazione Cervantes" (iniziata il 27 luglio 2004) [5], "Operazione Croce Nera" (maggio 2005) [6] e “Operazione Brushwood” (23 ottobre 2007)[7].

Soprattutto grazie ad Internet, la Federazione Anarchica Informale ha fatto conoscere le sue idee e contemporaneamente è venuta a conoscenza delle attività di gruppi non italiani con i quali si è ritrovata in sintonia sia per i mezzi che per gli obiettivi preposti. La diffusione dei comunicati di rivendicazione sul web, soprattutto dei greci della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, ha così aperto la strada alla costruzione di un Fronte Rivoluzionario Internazionale, una federazione solidale di gruppi anarchici affini e concordanti sui principi «federativi, anarchici e informali».

Nel comunicato Non dite che siamo pochi (2011), dedicato alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco vittime della repressione, la FAI/Cooperativa artigiana fuoco ed affini (occasionalmente spettacolare)/Fronte Rivoluzionario Internazionale e FAI/Brigata 20 luglio/Fronte Rivoluzionario Internazionale analizzano la situazione italiana sul fronte insurrezionale e riportano un lungo elenco dei gruppi aderenti al Fronte Rivoluzionario Internazionale (Grecia, Indonesia, Messico, Cile, Russia, Perù, Olanda, Inghilterra).

Più recentemente, il gruppo della FAIinformale - Cellula rivoluzionaria Lambros Fountas ha rivendicato i pacchi-bomba inviati alle ambasciate di Cile e Svizzera a Roma (23 dicembre 2010), determinando però la presa di distanza da parte di Lotta rivoluzionaria, l'organizzazione di cui faceva parte Lambros Fountas:

«Come Lotta Rivoluzionaria abbiamo sempre scelto di compiere le nostre azioni con dei fini politici [...] Abbiamo sempre organizzato le nostre azioni in questo modo, per evitare infortuni di persone che non sono i nostri bersagli politici [...] Questo modo di agire è sempre stato fondamentale per le nostre azioni e quindi anche per il nostro compagno deceduto, e membro dell'organizzazione, Lambros Fountas. Per questo motivo chiediamo che non vengano fatte azioni di questo tipo nel nome del compagno.» [8];

La FAI informale ha inoltre rivendicato un pacco-bomba esploso l'8 dicembre 2011 nella sede di Equitalia (l'Agenzia incaricata della riscossione delle imposte) di Roma [9]. Un analogo pacco esplosivo, indirizzato nello stesso giorno al presidente della Deutsche Bank Josef Ackermann, è stato intercettato prima che potesse esplodere. L'azione è stata ugualmente rivendicata dalla Federazione Anarchica Informale [10].

L'11 maggio 2012, il Nucleo Olga/FAI/FRI ha rivendicato (Il marchio della vita, Cercando una via immaginifica alla distruzione dell'esistente) la gambizzazione del 7 maggio ai danni di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell'Ansaldo Nucleare di Genova [11], che ha scatenato nuove polemiche e dibattiti interni al movimento anarchico [12].

Nella notte tra il 12 e il 13, i carabinieri del ROS, guidati dal generale Giampaolo Ganzer, hanno avviato un'azione repressiva contro il movimento anarchico, la cosiddetta Operazione Ardire che ha portato a 40 perquisizioni, 10 arresti (8 in Italia, 1 in Germania e 1 in Svizzera) e 24 indagati, tutti accusati di essere presunti militanti della Federazione Anarchica Informale.

Analogie e divergenze con storia e principi dell'anarchismo

Logo di Rote Zora, gruppo anarco-femminista tedesco (anni '70 e '80)

Quantunque la FAInformale abbia talvolta rivendicato una certa originalità organizzativo-strategica e quantunque altri anarchici l'abbiano spesso posta al di fuori della storia e delle teorie dell'anarchismo, in realtà gran parte dei suoi principi (informalità -gruppi d'affinità, insurrezionalismo, azione diretta e propaganda col fatto, uso della violenza, illegalismo, una certa tendenza nichilista) sono stati (o lo sono ancora) patrimonio di diversi gruppi\individualità in svariati momenti storici: si pensi, per esempio, ad Azione Rivoluzionaria, un vero e proprio gruppo anarchico clandestino e lottarmatista (attivo dal 1976 al 1980, rivendicò la gambizzazione del dottor Mammoli, considerato complice della morte di Franco Serantini), a Rote Zora, un gruppo anarco-femminista tedesco (compì numerosi attentati nella Germania degli anni '70 e '80) e all'Angry Brigade, un gruppo britannico insurrezionalista anarco-comunista (compì numerosi attentati tra il 1970 e il 1972). I gruppi d'affinità e l'informalità organizzativa (cioè l'organizzazione non strutturata in maniera ufficiale e standardizzata) sono state poi lungamente teorizzate da Alfredo Maria Bonanno e Wolfi Landstreicher, anche se queste idee sono ben più antiche degli scritti di questi pensatori (l'informalità non comporta necessariamente l'uso della violenza, si pensi per esempio all'Animal Liberation Front che ripudia la violenza contro qualsiasi essere vivente). L'illegalismo poi, che comporta come logica conseguenza anche la clandestinità delle azioni, è appartenuto ad un'infinità di gruppi\individualità, basterebbe citare Los Solidarios e la Federazione Anarchica Iberica di Francisco Ascaso e Buenaventura Durruti (si pensi anche a Severino Di Giovanni, Biofilo Panclasta, Albert Libertad, gli anarchici della Banda Bonnot).

Del tutto superfluo risulta evidenziare come l'insurrezionalismo, l'azione diretta e la propaganda col fatto (violenta e non violenta) siano storicamente sempre presenti nel movimento anarchico, che al limite si è frequentemente diviso sull'opportunità tattica, strategica e morale dell'utilizzo di questi mezzi. Nemmeno l'utilizzo dei pacchi-bomba spediti tramite posta possono essere ritenuti delle novità, visto che questi furono lo "strumento preferito" non solo di Theodore Kaczynski (bisogna dire che all'interno del movimento anarchico esistono divergenze sull'UnaBomber americano, ovvero non tutti pensano che egli possa essere considerato anarchico...) ma anche di molti dei militanti che ruotavano intorno alla figura di Luigi Galleani.

Probabilmente, la novità rispetto alla storia dell'anarchismo sta nella federazione di questi gruppi, ma ciò che principalmente ha scioccato e disorientato il movimento anarchico italiano è stato l'utilizzo dell'acronimo FAI, già in uso dalla più antica Federazione Anarchica Italiana e che ha creato una notevole confusione (ampiamente strumentalizzata dai media) certamente non benefica per il movimento anarchico.

Note

  1. Ottobre 1999: pacchi bomba all'Ambasciata e Camera di Commercio Greca di Madrid, bomba ad una filiale della City Bank di Barcellona in Spagna, attentato contro l'ufficio del Turismo Greco e pacco bomba alla caserma dei carabinieri del quartiere Musocco a Milano.
    2000: Azioni in solidarietà con i detenuti del FIES (un regime carcerario molto duro, più o meno paragonabile al 41 bis) spagnoli (pacco bomba ad un giornalista della Razon di Madridi, ordigno incendiario nella chiesa di Sant'Ambrogio a Milano, due bombe al tribunale di Valencia in Spagna, dinamite sul Duomo di Milano.
    Luglio 2001 (contro il vertice del G8 che stava per tenersi a Genova): pacchi bomba e incendiari ai Carabinieri, alla Prefettura a Genova, alla redazione del TG 4 e al Leoncavallo (pacco pieno di escrementi di cane) a Milano, alla Benetton a Ponzano Veneto e al sindacato dei secondini di Barcellona. Inoltre, a Bologna viene lasciata una bicicletta bomba per gli agenti di polizia. Tutte le azioni vengono firmate dalla Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (Occasionalmente spettacolare) che poi aderirà alla federazione Anarchica Informale. (Per approfondimenti si legga il documento: Com'è cominciata. Documento-Incontro della Federazione Anarchica Informale a 4 anni dalla nascita)
  2. Nasce la Federazione Anarchica Informale
  3. Dibattito sul forum di Indymedia
  4. Alcuni espliciteranno le proprie simpatie in favore della Federazione Anarchica Informale: si legga Risposta di Gabriel Pombo da Silva alla FAInformale
  5. Operazione Cervantes: tutti assolti, Operazione Cervantes - Incontro con i compagni inquisiti
  6. Sviluppi del processo contro 7 compagni anarchici (op. Croce Nera)
  7. L'operazione Brushwood
  8. Comunicato di Lotta Rivoluzionaria
  9. Il Messaggero dell'8-12-2011
  10. Il Sole 24 ORE dell'8 dicembre 2011
  11. ANSA.it, 11 maggio 2012
  12. I puntini sulle “i”, documento critico di alcuni libertari di Genova sugli “aspiranti lottarmatisti”, “parodia di se stessi”, Sui dissociati di Genova, Gli anarchici, i media, il ferimento di Adinolfi, Oreste Scalzone sul comunicato F.A.Informale, FdCA: Dell'individualismo avanguardista e nichilista

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Culmine.Noblogs, sito web che pubblica anche articoli inerenti la Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale.