Fallimento del modello neoliberale inglese

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Articolo scritto da RED TURTLE

Progressivamente, sin dalla crisi bancaria, finanziaria e industriale iniziata nel 2008, e soprattutto facendo un confronto con altri grossi stati dell'Europa (Germania, Francia, Italia) risulta sempre più palese il fallimento del modello neo-liberale inglese.

Nel 2010, dopo aver deluso profondamente gli investitori internazionali (per lo più arabi, cinesi, fondi pensionistici americani, nobili inglesi e russi abituati a rendimenti annui anche del 7%), il Regno Unito ha registrato un deficit statale pari al 10% del PIL, nonché una inarrestabile fuga di capitali, che ha condotto ad una rapida svalutazione, e la libbra sterlina (Sterling pound) è passata da un valore di 1,5 euro/sterlina a 1,1 euro/sterlina.

Il tutto, ha prodotto un brusco ridimensionamento del prodotto interno lordo della Gran Bretagna (ma anche la riduzione del suo debito pubblico, se convertito in valuta estera), che è stato superato da quello italiano (anche se l'Italia ha i suoi gravi problemi economici da non sottovalutare, che si inquadrano facilmente osservando l'entità del debito pubblico).

Attualmente, dopo la fine delle attrattive del suo mercato finanziario, Londra appare come una bella donna invecchiata di colpo, sfregiata. La demenziale sopra-valutazione della libbra sterlina ha reso l'industria inglese estremamente non competitiva, e molte illustri fabbriche hanno chiuso. Altre come la Rover, la Mini-Minor sono finite nelle mani di stranieri come la BMW tedesca, oppure la Jaguar acquistata dall'indiana Tata.

Il Popolo del Regno Unito, una volta costituito da persone estremamente consapevoli, con lavoratori orgogliosi per la qualità del loro prodotto, nobilitati dalla coscienza di classe, dopo il governo di Margaret Thatcher e il governo pseudo-socialdemocratico del suo emulo Tony Blair (un prezzolato dei neoliberali sotto mentite spoglie) è entrato in una fase di profonda depressione economica e psichica che ha prostrato la nazione.

La televisione neo-liberale, ha dimostrato la potenza della sua infinita capacità di stupire e instupidire, rendendo le persone superficiali, incapaci di ragionamenti profondi, formando telespettatori passivi in poltrona, politicamente incompetenti e inattivi e privi di ogni speranza di cambiamento. La continua glorificazione del modello dell'Eroe capitalista (principalmente stupidi, viziatissimi e ricchissimi giocatori di calcio) ha annientato la capacità di giudizio critico, portando all'accettazione supina del classismo, della sottrazione dei diritti della persona (anche basilari) delle diseguaglianze e di vere e proprie ingiustizie eclatanti.

Attualmente le città del nord dell'Inghilterra (Birgmingham, Liverpool, Manchester, lo Yorkshire) vengono descritte come una specie di "ex-Europa dell'Est". Un susseguirsi di città piene di disoccupati, drogati, alcolizzati, che sopravvivono grazie a sovvenzioni ed a lavori semi-marginali.

La sanità inglese è davvero scadente (vi spendono percentualmente meno che in qualsiasi altro paese europeo), e si osserva un maggiore tasso di mortalità infantile ed una ridotta vita media rispetto a paesi dell'Europa con una storia simile. [1] [2]

In compenso le forze armate sono "al top", e tra le varie amenità che possono vantare, si possono citare i sei sommergibili lanciamissili intercontinentali, con scafi in titanio, rivestimento in gomma anti-sonar e propulsione "caterpillar" ultra-silenziosa. Non si capisce a quale scopo siano stati costruiti. Recentemente uno di questi sommergibili è rimasto incagliato in Scozia. [3]

Le elites ultra-liberali inglesi sono alla guida dell'Unione Europea

Ad esempio possiamo citare Lady Ashton.

Neoliberismo

Il neoliberismo ha dei punti di contatto con l'anarco-capitalismo, e propone il progressivo arretramento dello Stato, che in questa visione prima deve abbandonare il comportamento di stato imprenditore (fabbriche di proprietà statale), successivamente quello di welfare state (asili, scuole, medici, ospedali), ed infine, nella versione più spinta, aspira a privatizzare i servizi essenziali come l'acqua, l'elettricità , il telefono, il trasporto urbano e inter-urbano.

In qualche nazione (alcuni stati degli USA) sono state privatizzate le prerogative più basilari dello stato, come la polizia, le carceri, ecc.

Tutto questo processo è stato glorificato da giornalisti dei mezzi di comunicazione posseduti dai neo-liberali, molto spesso ignari d'economia ma molto "alla page" pronti ad abbracciare il modello economico alla moda. Oltre a questo in molte facoltà di economia, è stato operato un autentico "lavaggio del cervello" agli studenti, grazie a professori prezzolati che hanno scelto libri sciagurati come quelli della nefasta scuola economica dei "Chicago Boys".

I neo-liberali magnificano l'efficienza del mercato, che doveva introdurre la competizione ed uno strenuo controllo dell'efficienza e della qualità , e dunque dopo una fase iniziale di consolidamento e di investimento, doveva portare a una fase di aumento delle tariffe, di miglioramento dei servizi e successivamente alla scomparsa di alcuni "competitors", lasciando sul campo del confronto tariffario soltanto quelli più efficienti, capaci di fornire servizi migliori a prezzi ridotti.

Ferrovie inglesi

Una linea ferroviaria, con le rispettive stazioni e i treni che vi transitano costituisce un monopolio naturale. In tutte le nazioni industriali (eccetto gli USA) le strutture ferroviarie sono state costruite dallo stato, e sono servite da traino del sistema industriale.

In Inghilterra, primo paese a dotarsi di una capillare rete ferroviaria che contribuì alla sua industrializzazione, le ferrovie in parte sono state costruite da privati, ma dopo la seconda guerra mondiale lo stato imprenditore iniziò un processo di ammodernamento, anche se in buona parte si adoperano ancora vecchie linee per il trasporto locale.

Le ferrovie inglesi si sostennero riducendo i costi e aumentando enormemente il prezzo del biglietto. Molti privati avevano interesse a non fallire nelle piccole linee che gestivano, e dunque imposero tariffe esorbitanti, che in regime di totale liberalismo economico non possono essere controllate dallo stato.

Uno degli esempi di arretratezza del sistema ferroviario britannico è quello del TGV, che in Francia e nel tunnel della Manica (Chunnel) si muove su linee a grandissima velocità (fino a 400 km/h), poi dopo qualche kilometro, emergendo nella contea del Kent, si dirige verso Londra su una linea degna di un qualsiasi espresso o intercity della media velocità ferroviaria.

Virgin ferroviaria

Molti gestori di piccole linee ferroviarie videro un drastico calo dei passeggeri, e dunque decisero un ulteriore aumento delle tariffe, che provocò un ulteriore calo dei passeggeri. Infine Branson, proprietario della compagnia aerea Virgin, decise di liquidare la compagnia aerea (Il trasporto aereo è per definizione "open", e dunque un passeggero può raggiungere destinazioni lontane scegliendo diverse compagnie e tragitti).

Branson acquistò soprattutto linee in perdita, perdite che in parte ha ridotto, praticando tariffe esorbitanti e restringendo molto l'entità degli investimenti.

Redditività

Quando un capitalista esegue un investimento, segue una redditività , che deve essere superiore al tasso di inflazione. Altre possibilità sono quella del imprenditore-costruttore di linee ferroviarie, materiale rotabile, di servizi collaterali, che ha la possibilità di accedere ad enormi guadagni collaterali. Ma spesso questo si traduce in appalti concessi a ditte più costose e inefficienti, a discapito della qualità e del costo del servizio.

Capitalisti mal abituati (ad esempio a interessi del 7%), senza dovere rischiare nulla, senza dovere spremere le meningi, iniziano a guardarsi molto male nello specchio, dopo aver investito ingenti somme nel trasporto ferroviario. Aumentano i prezzi e riducono la manutenzione all'osso. Questo è l'esempio della Metropolitana di Londra.

Metropolitana di Londra

La Metropolitana di Londra, una volta la più estesa e famosa del mondo, dopo la sua privatizzazione si trova in una situazione di estremo degrado. Si registrano continui guasti e interruzioni di servizio, sporcizia delle stazioni, decrepitezza delle stazioni, il personale è mal pagato e dunque piuttosto stressato. Da decenni le linee non vengono prolungate e nessuno ritiene necessario l'aggiungere nuove linee.

Infine se non si prende il blocchetto multi-biglietti (da una sterlina ciascuno), si deve pagare il biglietto ben tre sterline... per un servizio eseguito da treni lenti, stretti, piuttosto vecchiotti e sporchi, che arrivano in stazioni piuttosto anzianotte con percorsi e indicazioni non chiare.

Voci correlate

Note