Eusebio Carbó Carbó

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Eusebio Carbó Carbó

Eusebio Carbó Carbó (Palamas, Spagna, 31 dicembre 1883 - Città  del Messico, 16 gennaio 1958) è stato un propagandista anarcosindacalista e anarchico spagnolo.

Biografia

Nato a Palamas, in Catalogna, Eusebio Carbó Carbó evolve gradualmente dall'ambiente ideologico famigliare federalista e anticlericale verso l'anarchismo grazie alla lettura dei testi di Godwin, Kropotkin, Proudhon e Bakunin.

Arrestato uno prima volta quando aveva soli 18 anni, nel 1905 frequenta il gruppo Avenir e presto diventerà  un militante molto in vista partecipando, a partire dal 1914, a numerosi congressi, soprattutto nel 1919 a quello nazionale anarchico di Barcellona, dove è delegato per la regione del Levante. Propone di andare in delegazione a osservare la rivoluzione russa; ma non riesce a varcarne la frontiera, viaggia in Italia incontrando Malatesta, Armando Borghi, Luigi Fabbri che avranno una forte influenza sulle sue idee.

Nel 1916, insieme a Mauro Bajatierra, partecipa al Congresso dell'Unió General de Treballadors (UGT) ed inizia la militanza nel gruppo «Los Iguales». Due anni dopo partecipa alla Conferenza Internazionale del Lavoro a Ginevra, al VI Congresso della Federazione Nazionale degli Agricoltori a Valencia, difende la linea dura anarchica, e al Congresso di Barcellona in rappresentanza del Levante. Nel 1921 partecipa al congresso della CNT che sancisce la finalità  dell'organizzazione verso il comunismo libertario, denunciando anche la deriva autoritaria che stava prendendo la rivoluzione russa.

Eusebio Carbó Carbó, Margarita Gironella (sua compagna) e Federica Montseny (con gli occhiali)

Arrestato a Valencia nel 1921, viene condannato a due anni in prigione. Presto liberato, dirige il giornale Cultura y Accion di Saragozza, poi si esilia in Francia a Perpignan e prende parte alla lotta contro la dittatura di Primo de Rivera. Nel 1927, firma un manifesto di difesa della CNT. Sarà  redattore del giornale Solidaridad Obrera nel 1930 poi dal 1934 al 1935 ne sarà  il direttore.

Nel 1931 partecipa alla Conferenza della Confederazione Regionale del Lavoro della Catalogna (CRTC) tenutosi a Barcellona tra il 31 maggio e il 1° giugno. Tra il 10 e 16 giugno 1931 presiede a Madrid alla nona sessione del Terzo Congresso Confederale della CNT, dove viene eletto delegato per assistere al Congresso dell'AIT. Nel 1933, assicura a fianco di Alexander Schapiro il segretariato della AIT ma si oppone ai tentativi di sollevamento della FAI. Nel 1934, fa parte di una commissione incaricata di accogliere i figli degli scioperanti di Saragozza. Il 23 giugno, rappresenta la Catalogna al plenum nazionale a Madrid, ma sostiene la controversia con altri militanti. Nel luglio del 1936, quando esplose la rivoluzione, la sua fermezza ideologica oscilla tra la sua riaffermazione dell'ortodossia anarcosindacalista e l'esercizio politico in quanto membro del Consiglio Economico della Catalogna, il suo impiego al Commissariato della propaganda della Generalità  poi al Ministero dell'Educazione.

Alla sconfitta, si rifugia in Francia da cui raggiunge Santo Domingo nel 1940 prima di risiedere in Messico, dove sarà  segretario della CNT nel 1943, opponendosi alle tesi di Juan García Oliver per la creazione di una nuova FAI. Nel 1945 è eletto segretario della Delegazione generale della CNT in Messico, rifiutando inoltre l'incarico di un ministero nel governo in esilio di Giral. Continuerà  con diversi pseudonimi (Mario Negro, Gustavo, Simplicio, Negresco, H. Horizonte, Romano, Rodrigo, Gran Orador,) la sua collaborazione con la stampa confederale internazionale.

È anche l'autore di alcune opere tra le quali: Il Naturismo e il problema sociale, 1930; La bancarotta fraudolenta del marxismo, 1941; Ricostruzione della Spagna, 1949. Traduce anche numerose opere di autori italiani, come La rivoluzione in Italia: nostra opinione per il suo trionfo di Malatesta o Storia del socialismo europeo nel XX° secolo di Leo Weiczen-Giuliani.

Muore il 16 gennaio 1958 a Città  del Messico Messico. La sua compagna Margarita Gironella, continuerà  a pubblicare le opere del marito sino alla sua morte avvenuta nel 1964.

Voci correlate