Enrico Puddu

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Enrico Puddu (Gairo, 1° marzo 1907) è stato un anarchico e un antifascista italiano. [1]

Biografia

Enrico Puddu nasce a Gairo (Nuoro) il 1° marzo 1907 in una famiglia molto numerosa e dalle chiare tendenze libertarie ed antifasciste. Infatti, dopo la presa del potere da parte di Mussolini, Enrico e i suoi fratelli Paolo ed Angelo decidono di andare in esilio in Francia per sfuggire a possibili persecuzioni del regime. Il 30 ottobre 1930, al tribunale di Aix-en-Provence, è processato con suo fratello Angelo e condannato a 2 anni di carcere e a 10 di interdizione in soggiorno obbligato per « occultamento di esplosivi e porto d'armi». Espulso dalla Francia il 17 aprile 1931, raggiunge il Belgio dove già si trovava il fratello Paolo.

Nell'estate 1936 parte volontario in Spagna e diviene consigliere della CNT a Valencia. Dopo gli accadimenti del maggio 1937, è arrestato dalle forze staliniste facenti capo al PCE (Partito Comunista Spagnolo) e internato al campo d'Alcira fino al 1939. Alla fine della guerra civile spagnola, durante la cosiddetta retirada, si trasferisce in Francia pensando di trovarvi la libertà, invece viene internato prima al campo d'Argelès poi in quello di Vernet d'Ariège.

Nel 1940 è arrestato (in Belgio o Francia) e reimpatriato forzatamente in Italia. Il 28 ottobre 1940, nel carcere dove era in attesa di essere spedito al confino, inizia uno sciopero della fame per protestare contro i festeggiamenti per l'anniversario della marcia su Roma. Internato a Ventotene è poi trasferito al campo di Renicci d'Anghiari. Da questo momento le notizie su di lui si fanno più scarne: dopo la guerra pare si sia allontanato dal movimento anarchico e abbia aderito al Partito Socialista Italiano (PSI).

Note

Voci correlate