Enragés

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Jacques Roux, uno dei leader degli Enragés

Gli Enragés (letteralmente "gli arrabbiati") sono stati il gruppo rivoluzionario più attivo durante la Rivoluzione francese. Considerato un gruppo proto-anarchico, uno dei suoi leader più carismatici fu il prete Jacques Roux.

Gli Enragés e la rivoluzione francese

La "data di nascita" degli Enragés può essere riconducibile al discorso di Jacques Roux nella sezione parigina dell'Osservatorio, il 1° Dicembre 1792.

Gli Enragés sono stati un movimento non catalogabile entro alcuna tendenza (giacobini, babuvisti, herbertisti). Essi contestavano ogni tipo autorità, proponendo un potere di diretta emanazione popolare (democrazia diretta) al posto della Convenzione (Assemblea Costituente), preconizzavano la tassazione dei ceti abbienti, la requisizione e la distribuzione del grano e tutta una serie di misure popolari. Si scagliavano anche contro il nuovo potere della borghesia, definita «aristocrazia commerciale più perniciosa di quella nobiliare e clericale» ed è per questo che il girondino Brissot definiva sprezzantemente gli Arrabbiati con il termine di “anarchici”.

Durante la Rivoluzione Francese gli Enragés riunivano i membri più vicini alle istanze popolari. Agivano nell'ambito di sezioni e società della fratellanza tra loro federate, il cui scopo era quello di sostenere una seconda rivoluzione a carattere sociale. La difficoltà di inquadrarli entro un gruppo ben definibile mise in allarme Robespierre, che inizialmente provò ad infangarne il prestigio, poi nell'agosto-settembre del 1793, iniziò la repressione facendo arrestare gli esponenti più importanti del movimento rivoluzionario. (Roux fu arrestato una prima volta il 22 agosto 1793 e rilasciato cinque giorni dopo, fu arrestato un'altra volta nel gennaio del 1794, ma il mese seguente si suicidò (pugnalandosi a morte) non prima di aver fatto proprio una parte del programma degli "arrabbiati".

Jacques Pierre Brissot definiva gli Enragés «anarchici», per sottolineare la loro ostilità ad ogni forma di autorità

L'anarchia degli Enragés secondo Brissot

Come già scritto, fu il girondino Jacques Pierre Brissot ad utilizzare per primo il termine anarchia, rivolgendosi proprio agli Enragés, ai quali veniva imputata la colpa di essere contro ogni autorità. Egli riteneva che l'anarchia del movimento si manifestasse tramite «leggi non tradotte in effetto, autorità prive di forza e disprezzate, il delitto impunito, la proprietà minacciata, la sicurezza dell'individuo violata, la moralità del popolo corrotta, nessuna costituzione, nessun governo, nessuna giustizia: queste le caratteristiche dell'anarchia». In seguito, sulla base della definizione di Brissot, il Direttorio dichiarò che «per anarchici si intende quegli uomini carichi di delitti, macchiati di sangue, impinguati dalle ruberie, nemici di tutte le leggi [...]che predicano la libertà ed esercitano il dispotismo, parlano di fraternità e massacrano i loro fratelli.»

I militanti più conosciuti

I militanti più importanti di questo movimento sono stati Jacques Roux, Jean-François Varlet e Theophile Leclerc, ai quali possono essere aggiunte Pauline Léon e Claire Lacombe (militanti della Société des Républicaines Révolutionnaires, che Daniel Guerin definì come una sorta di sezione femminile degli Enrages). Le loro idee influenzarono non poco quelle di Babeuf e della cosiddetta “Congiura degli Uguali”.

Bibliografia

  • Marco Casalino, Gli Enragés nella Rivoluzione francese, Autoproduzione, Genova, Settembre 2014.
  • Claude Guillon, Notre patience est à bout (1792-1793, les écrits des enragé(e)s), Radicaux Libres, IMHO, 2009.
  • David Gilles, Représentation et souveraineté chez les Enragés (1792-1794)», Le concept de Représentation dans la pensée politique, AFHIP vol. XV, PUAM, 2003, pp. 253-287.
  • Daniel Guerin, Bourgeois et bras nus: 1793-1795, Parigi: Gallimard, 1973, nuova edizione: Parigi: les Nuits rouges, 1998.
  • Jean Varlet, L'esplosione ed altri scritti, Catania, Edizioni Anarchismo, 1989.
  • George Woodcock, Anarchia. Storia delle idee e dei movimenti libertari, Milano, Giangiacomo Feltrinelli editori, 1966.
  • Theophile Leclerc, Extraction, profession avant et depuis la Révolution; carrière politique et Révolutionnaire et état présent des affaires de Théophile Leclerc, Parigi, 1794.

Voci correlate

Collegamenti esterni