Elèuthera: differenze tra le versioni

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'''''Elèuthera''''' è una casa editrice libertaria di Milano.  
'''''Elèuthera''''' è una casa editrice libertaria di Milano.  



Versione delle 13:03, 26 lug 2020

Logo di Elèuthera

Elèuthera è una casa editrice libertaria di Milano.

Storia

La casa editrice è stata fondata nel 1986 da Amedeo Bertolo e Rossella Di Leo, provenienti dall'esperienza dei Gruppi anarchici federati e dell'editrice Antistato, come società cooperativa. L'editrice Elèuthera si propone fin dalla sua nascita di propugnare ideali di libertà, tanto nel motto "libri per una cultura libertaria" quanto nel nome derivato da una parola greca che significa "libera". Senza aver mai aspirato a diventare una grande casa editrice, è riuscita col tempo a raccogliere molti contributi di autori come Enrico Baj, Marc Augé, Ursula Le Guin, Noam Chomsky, Luigi Veronelli, Kurt Vonnegut, Colin Ward e Giorgio Antonucci. Ha inoltre pubblicato alcuni grandi classici del pensiero anarchico e libertario tra i quali antologie di Michail Bakunin, Pëtr Kropotkin e Pierre-Joseph Proudhon.

Autopresentazione

«Elèuthera, quest'isola dell'utopia verso la quale ci siamo messi in rotta nel lontano 1986, senza aspettarci davvero di raggiungerla, non si è mai considerata una casa editrice "normale", né tanto meno ha considerato il libro un prodotto il cui scopo è "incidere sul fatturato". Se fosse stato così, verosimilmente il viaggio si sarebbe interrotto prima, perché ne avremmo perso il senso e il gusto. Piuttosto, Elèuthera si è sempre considerata un progetto culturale libertario la cui ragion d'essere è stata quella di dare un contesto originale e coerente alle tante riflessioni che, in modo non univoco, si propongono di cambiare la realtà a partire da una critica radicale del potere e del principio d'autorità. Pirati, forse, più che marinai, in questa navigazione a vista verso l'isola che (ancora) non c'è, abbiamo imparato a seguire le regole che le rotte commerciali impongono. E le abbiamo allegramente infrante in uno squilibrio programmatico e fecondo grazie al quale non ci siamo omologati, senza rimanere però del tutto alieni. Non è facile raccontare anni di sperimentazione, andata avanti per tentativi ed errori, incursioni e ritirate, deviazioni e ritorni. E tuttavia ci auguriamo che il nostro catalogo riesca a disegnare una mappa intelligibile del viaggio intrapreso. Che certo non abbiamo fatto da soli. Elèuthera, piccola cooperativa orgogliosa della sua dimensione artigiana, verosimilmente non è stata un'impresa memorabile per la Storia dell'editoria italiana, ma speriamo che lo sia stata per le singole storie di tutti quelli che hanno condiviso questa riflessione collettiva».

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