Daniel Guérin

Daniel Guérin (Parigi, 19 maggio 1904 - Suresnes, Francia, 14 aprile 1988) è stato un anarchico francese di tendenza comunista libertaria.

Daniel Guérin

Biografia

Le prime fasi della sua vita: sindacalismo, trotzkismo e marxismo libertario

Nato a Parigi il 19 maggio 1904 in una famiglia dell'alta borghesia francese (imparentata con i proprietari delle edizioni Hachette) di simpatie dreyfusarde e progressiste, Daniel Guérin riceve un'educazione classica molto importante.

All'età di 23 anni visita il Libano e l'Indocina, scoprendo gli effetti nefasti del colonialismo occidentale che lo avvicineranno alle tesi socialiste. [1] Inizialmente è attivo nell'ambito del sindacalismo rivoluzionario, prestando la sua collaborazione con la rivista «La Révolution prolétarienne» di Pierre Monatte. Nel 1932 inizia la militanza nella CGT francese e contemporaneamente, più o meno nello stesso periodo, entra a far parte anche del gruppo della sinistra rivoluzionaria Marceau Pivert's - corrente del SFIO, la sezione francese dell'Internazionale dei lavoratori). Quando il gruppo viene espulso dal SFIO diviene uno dei leaders del nuovo Partito Socialista Operaio e Contadino, di idee trotzkiste.

Nel 1932 compie un viaggio nella Germania nazista, per comprenderne i legami con il capitalismo, da cui scaturirà il testo La peste Brune [2]. Si schiera contro il fascismo e il nazismo, di cui denuncia i crimini in ogni modo [3] e progressivamente sviluppa una concezione che cerchi di conciliare anarchismo e marxismo,e che cercherà di sviluppare nel suo saggio Marxismo libertario?.
Nel 1933 si sposa con Maria, conosciuta in Germania, nonostante avesse già avuto numerose avventure sentimentali con giovani operai e sottoproletari di Parigi.

La rivoluzione spagnola e analisi sulle rivoluzioni.

All'inizio della Rivoluzione spagnola, nel 1936, Guerin si schiera genericamente per le forze repubblicane, successivamente, in seguito alle spaccature tra stalinisti da una parte, e anarchici (CNT) e trotzkisti (POUM) dall'altra, si schiera contro i comunisti autoritari. Nel 1946 Daniel Guérin visita gli USA e ne rimane sconvolto per le condizioni sociali in cui sono costrette a vivere le classi più povere (espulso dagli USA nel 1949); in Negroes On the March Guerin sostiene che la lotta per l'uguaglianza dei neri è una lotta primaria, che però può essere vinta soltanto se inserita nell'ambito della più grande lotta di classe per il socialismo. Sempre nel 1946 pubblica uno studio sulla Rivoluzione Francese e la lotta di classe nella prima repubblica, Bourgeois et bras nus, 1793-1795 (Compendio della 2° edizione dell'opera, pubblicata in castigliano: La lucha de clases en el apogeo de la revolución francesa, 1793-1795), risultando molto critico, contrariamente a molti storici di sinistra, della fazione Giacobina.

Trascorse la Seconda guerra mondiale in Norvegia e quando ritornò in Francia, nel 1942, decise di approfondire la conoscenza del trotzkismo e del concetto di «rivoluzione permanente», studiando anche la rivoluzione francese, che egli, in controtendenza, non considerava solo «borghese», ma importantissima per aver permesso lo sviluppo della coscienza del proletariato industriale moderno. Finita la guerra si spostò nuovamente negli USA, dove prese coscienza della repressione verso i neri, i pellerossa, i gay e le minoranze in genere, giungendo alla conclusione che la libertà è un tutto che non deve essere goduto solo parzialmente o da una sola parte della società. È di questo periodo Shakespeare et Gide en Correctionelle (1959), e altri testi sul movimento operaio e sul colonialismo. Guerin fu il primo a parlare di «colonialismo interno» a proposito dell'arroganza razzista dei bianchi americani. È del 1965 il testo Né Dio, né Padroni, antologia del movimento libertario; approfondì notevolmente anche il concetto di autogestione, divenendo uno studioso molto apprezzato durante il 1968.

I suoi studi riguardanti l'autogestione lo porteranno a guardare con critico interesse alle esperienze autogestionarie jugoslave e algerine. Sebbene Guérin capisca che l'autogestione all'interno di uno Stato burocratico come la Jugoslavia titina corra continuamente il rischio di fallire o di perdere i suoi connotati libertari, l'analisi delle fabbriche autogestite in questi territori lo porta a sostenerle come iniziative nuove nel contesto socialista, capaci persino di democratizzare il regime (e pertanto ancor più pricolose per il partito comunista) [4].

Il Sessantotto e il movimento gay

È proprio il Maggio '68 e la nascita del movimento omosessuale che convinsero Guérin a dichiarare pubblicamente la propria identità sessuale. L'anno seguente, sulla copertina di Saggio sulla rivoluzione sessuale dopo Reich e Kinsey si dichiara uomo «sposato e padre di famiglia...», ma ad un certo punto del testo invece annuncia di essere diventato rivoluzionario proprio perché omosessuale.

Nelle analisi politiche del testo cercò di coniugare il pensiero di Karl Marx giovane, con l'anarchismo classico, la psicanalisi secondo Reich e i dati del Rapporto Kinsey, grazie ai quali sviluppò l'idea del marxismo libertario, che fu una delle motivazioni che alimentò i “sessantottini”. Partecipa a diverse azioni antimilitariste, militando anche nel F.H.A.R (Fronte omosessuale d'Azione Rivoluzionaria). Si schierò in favore dell'indipendenza algerina e collaborò con diverse organizzazioni anarchiche: il Mouvement communiste libertaire («Movimento comunista libertario», MCL), fondato nel 1969 da lui stesso insieme a Georges Fontenis; Organisation révolutionnaire anarchiste («Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica», ORA), dal 1971 al 1977; Union de Travailleurs Communiste Libertaire («Unione dei Lavoratori Comunisti Libertari», UTCL) - divenuta poi Alternative Libertaire - dal 1979 al 1988, anno della sua morte (avvenuta il 14 aprile).

Il comunismo libertario

  Vedi comunismo libertario.
«La specificità del comunismo del quale abbozzo i contorni, è integrazionista e non microcosmica, essa vorrebbe essere la sintesi, o anche il superamento, dell'anarchismo e del migliore pensiero di Marx [...] la futura rivoluzione sociale non sarà né del dispotismo moscovita né della clorosi socialdemocratica, che non sarà autoritaria, ma libertaria e autogestionaria, o, se lo si vuole, consiglista».

Guérin fu critico tanto dell'"anarchismo tradizionale" quanto del marxismo autoritario e dogmatico. Guerin fu particolare ammiratore di Proudhon, che considerava il padre dell'autogestione (respingendo ovviamente alcuni aspetti particolarmente discriminatori dello stesso nei confronti delle donne, degli omosessuali... ), di Bakunin, che per Guérin era stato profeta dell'inevitabile piega autoritaria che avrebbe preso la teoria marxista, Max Stirner, considerato precursore del 1968, soprattutto grazie al suo interesse per la liberazione sessuale, di Diego Abad de Santillán, fautore di un'autogestione economica "integrata", e del collettivista belga César de Paepe, del quale apprezzava l'idea dell'organizzazione nazionale e transnazionale dei servizi pubblici in un ambito libertario.

Del marxismo egli salvò alcuni aspetti che gli sembravano estremamente validi:

Guérin era convinto che la sintesi del marxismo e dell'anarchismo, che inizialmente chiamò marxismo libertario ma poi definì comunismo libertario per non alienarsi le simpatie degli anarchici, potesse veramente interessare ai lavoratori del «marxismo autoritario degenerato o del vecchio anarchismo demodé e fossile», che potevano trovare in esso la chiave della loro emancipazione.

Citazioni

  • «Il doppio fallimento del riformismo e dello stalinismo, ci deve urgentemente far riconciliare la democrazia proletaria e il socialismo, la libertà e la rivoluzione» (Per un marxismo libertario).

Note

  1. Bill Marshall, France and the Americas: Culture, Politics, and History (2005)
  2. Con il termine Peste Brune (Peste Bruna) si indicava il soprannome affibbiato durante la Seconda guerra mondiale al nazismo, per analogia al colore delle loro camicie. Questo soprannome qualificava il nazismo, e il fascismo in genere, come una malattia politica, contagiosa ed infettiva molto pericolosa
  3. Si legga Ho visto, con i miei occhi, il fascismo
  4. Guérin analizza dettagliatamente queste esprienze in un testo intitolato "L'autogestione contemporanea", oggi compreso nel volume "Per un marxismo libertario" (Massari Editore).

Scritti di Guérin

Bibliografia

  • Daniel Guérin, Rosa Luxemburg e la spontaneità rivoluzionaria, Mursia editore, 2009
  • Daniel Guérin, Per un marxismo libertario, Roberto Massari, 2008
  • Daniel Guérin, L'anarchismo. Dalla dottrina all'azione, Samizadat, 1998
  • Daniel Guérin, Fascismo e gran capitale, Roberto Massari, 1994
  • Daniel Guérin, Il movimento operaio negli Stati Uniti 1867-1970, 1975
  • Daniel Guérin, Rosa Luxemburg e la spontaneità rivoluzionaria, Mursia, 1974
  • Daniel Guérin, Né Dio né padrone. Antologia del pensiero anarchico, Jaca Book, 1971
  • Daniel Guérin, Fronte popolare, rivoluzione mancata, Jaca Book, 1971

Voci correlate

Collegamenti esterni