Case farmaceutiche e vivisezione

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Manifestazione internazionale in favore dei diritti animali di Igualdad animal (Madrid, dicembre 2011)

L'industria farmaceutica è la principale responsabile delle inutili sofferenze inflitte a milioni di esseri viventi, umani e non umani, senzienti. Dietro ipocrite dichiarazioni di facciata, sulla presunta indispensabilità di dette pratiche, si nascondono semplici e volgari ragioni economiche e legali. La vivisezione consente di mettere in commercio qualsiasi prodotto chimico, a danno anche della salute umana, con estrema facilità e quindi di aumentare gli introiti delle case farmaceutiche.

I crimini e gli affari delle case farmaceutiche

Esperimento su primate (1961). Esempio lampante dell'orrore della vivisezione

La legge obbliga i produttori farmaceutici a testare, sugli animali non umani, qualunque sostanza, o farmaco nuovo, prima di metterlo in commercio. Spesso la sperimentazione ha dato determinati risultati sugli animali non umani e degli altri su quelli umani. LD50 (Lethal Dose Fifty Percent). Dosi via via crescenti della sostanza (sostanza chimica o farmaco) vengono somministrate agli animali non umani (soprattutto cani, gatti e topi), fino a quando il 50 per cento dei soggetti non muore. Quel dosaggio è designato LD50. Questo test è alquanto assurdo perché i topi, i cani, i gatti e gli esseri umani, non reagiscono allo stesso modo alle sostanze chimiche e farmaceutiche, infatti nel corso degli ultimi quarant'anni, molti dei farmaci che furono testati e approvati con il test LD50, ebbero sull'uomo effetti drammaticamente e drasticamente diversi.

Nel 1987, durante un congresso scientifico, eminenti figure scientifiche dichiararono che l'LD50 non è una costante biologica. Nonostante questo, l'LD50 continua a essere usato perchè esso offre alle case farmaceutiche la possibilità di difendersi in caso di danni alla salute causati dai loro prodotti, poiché possono sostenere di aver eseguito i dovuti esperimenti sugli animali. Inoltre, scegliendo opportunamente la specie animale, si potrà dimostrare un risultato o il suo contrario a seconda di quanto fa comodo al committente. La sperimentazione animale quindi fornisce così una comoda (ma dannosa per noi) tutela giuridica alle aziende farmaceutiche.

Spesso la vivisezione è un modo per "far carriera" (si possono così pubblicare articoli di irrilevanza scientifica), per giustificare i finanziamenti statali o per vincere la concorrenza di una multinazionale "rivale". Queste "case farmaceutiche" sono solo ed esclusivamente interessate ai profitti che si possono trarre dalla sperimentazione, per questo spesso è per loro indifferente a quale specie animale (umana o non umana) appartengano le cavie, come dimostra la sperimentazione messa in atto nel 1996 dalla Pfizer su bambini nigeriani :

«...all'inizio del 1996 la Nigeria fu colpita dalla peggiore epidemia di meningite della storia... secondo l'accusa [vi è in atto un'azione legale, NdR], la Pfizer ne avrebbe approfittato per testare un nuovo farmaco ancora privo di autorizzazione. Undici bambini che hanno partecipato ai test sono morti. Alcuni sono diventati sordi o ciechi. Altri ancora hanno subito lesioni permanenti al cervello... L'obiettivo della Pfizer era battere la rivale Bayer con questa novità [l'antibiotico Trovan, N.d.R]. Ma c'era un problema: la Pfizer doveva ancora realizzare i test necessari per ottenere l'autorizzazione della Food and Drugs Administration, l'ente statunitense che sorveglia il mercato farmaceutico e alimentare. L'epidemia di meningite in Nigeria arrivava proprio al momento giusto" [..]. Così la Pfizer mandò delle squadre mediche in Nigeria per i suoi test su pazienti che non avrebbero fatto tante domande [..]e pratiche mediche erano approssimative, un testimone oculare afferma di aver visto un medico della azienda prelevare del liquido cefalorachidiano (si trova tra il cervello e la scatola cranica) da un bambino di quattro anni in quantità tale che il bimbo morì un'ora dopo» (Inchiesta di «Der Spiegel», riportata su «Internazionale», numero 723, pagina XX)

Diabete mellito

Orrore vivisezione: Domitian, una delle scimmie dei laboratori di Silver Spring.[1] Una delle prime azioni di liberazione animale dell'ALF compiute negli USA (settembre 1981).

Una delle malattie più remunerative per l'industria farmaceutica è il diabete mellito tipo 2, per questo motivo le industrie farmaceutiche ed alimentari hanno alimentato una serie di miti assolutamente falsi come quello secondo cui assumere cibi ricchi di colesterolo aumenti il rischio di contrarre il diabete (nessuno studio a riguardo), o che mangiare pochi zuccheri sia protettivo nei confronti del diabete (è vero esattamente il contrario perché un'alimentazione carente di zuccheri aumenta il cortisolo, ormone alla base del diabete mellito).

La scienza ha dimostrato sin dal 1932 che la causa principale del diabete è lo scarso rapporto testosterone/cortisolo, cioè il diabete si verifica quando si hanno elevati valori di cortisolo e bassi valori di testosterone libero. Per motivi meramente economici questa nozione è nascosta al grande pubblico [2].

La cura più efficace e con meno effetti collaterali contro il diabete mellito è l'assunzione di testosterone, tuttavia questa cura viene raramente usata, forse perchè una iniezione al mese di testosterone è (per le case farmaceutiche) molto meno remunerativa di molte pillole al giorno di farmaci poco efficaci e ricchi di effetti collaterali come la metformina [3].

Inoltre è accertato che il testosterone non solo cura il diabete ma anche l'osteoporosi, l'impotenza, la demenza e molte altre malattie, perciò un paziente che prende questo farmaco potrebbe non ammalarsi di alcune malattie croniche, prospettiva poco interessante per le case farmaceutiche [4] [5] [6] [7].

Vaccini

Le case farmaceutiche dedicano molta attenzione al settore dei vaccini ed usano due strategie:

  • Mancata immissione di vaccini per malattie ad elevato impatto sociale (AIDS, epatite C) al fine di proteggere la vendita dei farmaci per i malati cronici. È evidente infatti che per le case farmaceutiche è molto più remunerativo avere decine di milioni di malati di queste malattie (i quali sono costretti ad assumere diversi medicinali al giorno) che vaccinare miliardi di persone con una (o al massimo due-tre) sola assunzione.
  • Immissione sul mercato di vaccini contro malattie a scarso impatto sociale come l'influenza o l'influenza suina, in questo caso invece per le case farmaceutiche è più remunerativo vendere i vaccini, perché queste malattie non si cronicizzano e quindi non hanno le potenzialità per creare un conveniente mercato di farmaci ad hoc. Al fine di far vaccinare la popolazione vengono fatte delle allarmistiche campagne mediatiche che denunciano i pochissimi morti per influenza, trascurando il fatto che le vittime di queste malattie sono persone particolarmente malate. Le case farmaceutiche vogliono far vaccinare le persone non soltanto per guadagnare con i vaccini, ma anche per evitare che delle innocue malattie (per persone non particolarmente malate) possano uccidere individui afflitti da gravi malattie croniche (diabete mellito, ipertensione, insufficienza renale), dalle quali si ricava un quantità immane di denaro e facendo così diminuire gli introiti delle industrie farmaceutiche. Da segnalare che le case farmaceutiche hanno sperimentato poco i loro vaccini rendendoli a loro volta non sicuri per la salute, di fatto si corrono più rischi a prendere questi vaccini che a prendere l'influenza suina. Il fatto poi di consigliare il vaccino alle persone cosiddette "a rischio", in quanto affette da grave patologia, è un'altra contraddizione: il vaccino è quella "finta infezione" tendente a stimolare una sorta di autoimmunizzazione da parte del soggetto contro una probabile o imminente "vera infezione" e la sua riuscita è pertanto in funzione della buona risposta organica di soggetti sani e reattivi.

Da segnalare che con le moderne tecniche di ingegneria genetica è possibile fare vaccini in pochi mesi-anni contro qualunque genere di agente patogeno. Fare un vaccino contro l'AIDS non è più difficile che fare un vaccino contro l'influenza o l'influenza suina.

Il dottor Maurice Hilleman (ex direttore del settore vaccini della grande multinazionale farmaceutica Merck) ha dichiarato in un'intervista censurata che milioni di dosi di vaccini contro la poliomelite o la febbre gialla sarebbero stati infettati col virus della leucemia, con l'SB40 e altri virus cancerogeni.[8]

Effetti delle medicine sull'uomo

L'inutilità della sperimentazione animale è dimostrata dal fatto che le medicine testate, autorizzate, prescritte e normalmente usate, sono la quarta causa di morte comune negli USA: secondo il Journal of the American Medical Association (JAMA), le medicine provocherebbero dai 90mila ai 160 mila morti l'anno. Addirittura ogni giorno, 46 persone muoiono per via degli effetti della sola aspirina. Inoltre circa il 20% dei malati di cancro, a causa dei trattamenti chemioterapici sviluppano una seconda forma tumorale.

Uno dei migliori esempi di medicine inutili e dannose è quello relativo ai corticosteroidi (sostanze con struttura chimica ed effetti affini al cortisolo) che non sono in grado di curare alcuna malattia (al massimo diminuiscono momentaneamente l'infiammazione che non è mai una malattia ma un sintomo), ma causano malattie come diabete mellito, osteoporosi, ipertensione, demenza, ansia, depressione, colite (è incredibile come vengano usati questi medicinali contro una malattia evidentemente causata da questo genere di ormoni), gastrite, retinopatie, impotenza, ipogonadismo, ipotiroidismo, e tantissime altre malattie. È evidente che questi farmaci vengono prescritti non per le loro (inesistenti a dire il vero) proprietà terapeutiche ma al solo fine di fare ammalare i pazienti delle malattie sopramenzionate in modo da far produrre loro una quantità enorme di profitto per le case farmaceutiche e per i medici che prescrivono loro le ricette. Sono comunissime le persone che si sono ammalate di diabete e di osteoporosi, in seguito all'assunzione di corticosteroidi criminalmente prescritti da medici senza scrupoli.

I risultati di questa ricerca del profitto, anziché del benessere umano, sono stati disastrosi: fino agli anni '50 la medicina usava morfina in quantità enormi per praticamente tutti i tipi di malesseri: i risultati sono ben noti! Nel 1899 la Bayer ha immesso nel mercato una sostanza (l'eroina) che secondo quanto veniva detto non causava dipendenza e non aveva effetti collaterali: è stato visto invece che causava una dipendenza ben più potente rispetto a quella della morfina, e con effetti collaterali ben maggiori per la mente e per il fisico (che letteralmente degenera a causa dell'aumento di cortisolo che questa sostanza causa). Negli "anni 60" il Talidomide fu ritirato dopo che produsse 10 mila bambini focomelici; nel 1992 l'antibiotico Temafloxacina fu ritirato dopo soli sei mesi perché provocava una insufficienza renale così acuta da rendere necessaria la dialisi; nei primi anni del XXI secolo il Vioxx fu ritirato perché provocava morte improvvisa per infarto cardiaco, dopo almeno un anno di quotidiana assunzione (sono in atto 4000 cause contro la Merck Sharp&Dohme, la casa produttrice del prodotto, ritenuta responsabile per avere omesso di segnalare i rischi di un uso prolungato). In tutto, dal 1972 al 1994, 583 farmaci sono stati ritirati dal mercato perchè ritenuti pericolosi per la salute umana.

È degno di nota che i farmaci più venduti in assoluto durante la storia moderna della medicina (eroina, morfina, sedativi, corticosteroidi) hanno un impatto estremamente negativo sulla salute fisica e psichica dell'individuo.

Nonostante questi risultati il profitto delle multinazionali farmaceutiche non accenna a diminuire. Esistono medici "fiancheggiatori", che prescrivono medicine a volontà , disposti a favorire le ragioni di marketing delle aziende farmaceutiche, ottenendone in cambio svariati benefici (regali, premi, viaggi, scatti di carriera, vantaggi politici e professionali ecc.). Ma perchè accade tutto questo?

Essenzialmente perchè immettere un farmaco nel mercato comporta un business notevole e quindi molto spesso gli "scienziati" sono disposti a falsificare i loro dati, o comunque a celare determinati risultati, pur di non perdere finanziamenti, fama e prestigio.

«...Il fenomeno delle frodi scientifiche è strettamente legato ai finanziamenti. Il caso è scoppiato in America dove la ricerca è estremamente competitiva: i progetti da finanziare sono scelti rigorosamente in base alle credenziali di chi li presenta e ai risultati ottenuti...ovvio quindi che i ricercatori siano sempre più in competizione fra loro e che per ottenere i finanziamenti siano disposti a falsificare dei dati per renderli più sensazionali. In poche parole non si compete più per la gloria ma per i soldi... Oggi la scienza è diventata una professione appetibile, e dove circolano i soldi si genera anche la corruzione... La storia della scienza ci insegna che la ricerca ha prodotto di più quando gli scienziati erano di meno e conducevano una vita umile. Di quanti scienziati ha bisogno una società ?» (Federico Di Trocchio, docente di Storia della scienza all'Università di Lecce, in Le bugie della scienza)
«Per ogni sintomo una pillola. Per ogni malattia una cura e tante pastiglie diverse. E più esami fai, meglio credi di curare o di essere curato..[..] La medicina assorbe con velocità crescente un'offerta tecnologica e scientifica che non aveva mai raggiunto livelli tali. Chi offre vende ed ha fretta di recuperare l'investimento fatto per arrivare al prodotto finito, sia esso farmaco o strumento. La logica del mercato prevale su tutto». (Paolo Cornaglia Ferraris, prefazione di Malati di farmaci)

Caratteristiche tipiche della medicina

La medicina si autoincensa dicendo che ha fatto molti passi da gigante negli ultimi decenni, tuttavia anche se è innegabile che la durata media della vita è aumentata (soprattutto a causa della diminuzione della mortalità infantile per malattie batteriche e virali), è altrettanto innegabile che è aumentata soprattutto l'incidenza di malattie degenerative come diabete mellito, osteoporosi, malattie cardio circolatorie ecc. Inoltre nonostante tutto si muore ancora di malattie croniche. Possiamo dire quindi che la medicina ha aumentato la "quantità " ma ha diminuito la "qualità " della vita. Questo risultato (che può essere giudicato negativo o positivo a seconda dei punti di vista) è dovuto a diversi vizi che la medicina e la farmacologia hanno sempre avuto.

Demonizzazione degli agenti patogeni

Questa caratteristica è stata alla base dell'aumento della vita media negli ultimi decenni. Le malatie patogene mortali quali vaiolo, polmonite, dissenteria, poliomelite, peste ecc. sono state ampiamente combattute e sono state ritenute inutili e dannose per la specie umana. Ma è davvero così? È stata la Natura a sbagliare o l'uomo? Ha fatto bene l'uomo ad andare contro natura distruggendo queste malattie?

Bisogna capire che ogni essere vivente (anche microscopico) ha una funzione ben precisa e che non esistono "specie dannose", nella fattispecie gli agenti eziologici delle malattie umane esercitano una funzione indispensabile alla nostra stessa salute: fanno selezione naturale. Favoriscono la riproduzione degli individui forti e impediscono (o sfavoriscono) quella degli individui deboli, i quali se si riproducessero porterebbero inevitabilmente a una diminuzione della salute della popolazione.

Cosa succede quando si va contro natura e si uccidono innaturalmente i microrganismi patogeni? Inevitabilmente, con la riproduzione degli individui deboli e malati si ha un aumento vertiginoso di malattie croniche-degenerative endogene che danno sofferenze ben peggiori rispetto a quelle delle malattie esogene. Di fatto quando sono diminuite le malattie esogene (es. vaiolo, peste, polmonite...) sono aumentate vertiginosamente patologie terribili come diabete mellito, osteoporosi, ictus, cancri, infarti, demenza ecc. Di fatto l'uomo per evitare le malattie da virus o da batteri è incorso nelle ben peggiori malattie endogene.

È evidente che le malattie esopatogene esistono anche nell'interesse della nostra salute, ed è anche evidente che quando si va contro natura si sbaglia sempre.

Vigorofobia

La medicina ha sempre considerato negativamente il vigore fisico, di fatto ha sempre demonizzato gli ormoni che aumentano la vigoria e il benessere (GH, IGF-I e testosterone) e ha incensato quelli che la diminuiscono (glucocorticoidi e somatostatina).

Di fatto le le medicine di cui la farmacologia ha fatto più uso (o per meglio dire abuso) nei tempi moderni (corticosteroidi o glucocorticoidi, sedativi, eroina e morfina) avevano un effetto fortemente distruttivo nei confronti del fisico e della psiche.

Androfobia

La medicina ha sempre disprezzato la sessualità e i genitali maschili. In passato venivano castrati molti bambini.

La medicina moderna ha ampiamente demonizzato il principale ormone "maschile" (anche se è importantissimo anche nelle donne): il testosterone. In effetti ha attribuito cose negativissime a quest'ormone (che è molto di più che sessuale): ad esempio è stato detto che aumenta la violenza (è stato dimostrato esattamente il contrario: che ne ha poco è ansioso e quindi più predisposto all'aggressività ), che aumenta la malattie cardiocircolatorie (la scienza ha dimostrato esattamente il contrario), che causa infiammazioni alla prostata (è stato visto che la carenza di quest'ormone è un forte fattore di rischio per questa patologia. Se fosse il testosterone a causare questa malattia allora i giovani sarebbero più predisposti perché ne hanno maggiori quantità ) e calvizie (la scienza invece ha dimostrato che le persone calve hanno livelli più bassi di testosterone).

Di fatto la carenza di testosterone (e di IGF-I) causa diabete e questo ormone è la sostanza più efficace contro il diabete e l'osteoporosi. Il testosterone non viene somministrato spesso ai diabetici perchè è troppo efficace ed economico, inoltre impedisce altre patologie (osteoporosi, demenza, disfunzione erettile, artrite e molte altre malattie degenerative) che invece aumentano di molto gli introiti delle case farmaceutiche. È evidente che vengono preferiti altri farmaci meno efficaci e con più effetti collaterali (es. metformina) per motivi meramente economici.

Immunofobia

La medicina ha sempre demonizzato il sistema immunitario, lo ha ingiustamente accusato di essere la causa di allergie o di infiammazioni articolari, ma è davvero così? Se un osso diventa osteoporotico e se le cartilagini degenerano, la colpa è del sistema immunitario se si hanno i reumatismi? No di certo! La colpa è di un cattivo assetto ormonale (basso rapporto testosterone/cortisolo) che aumenta la perdita di massa ossea e cartilaginea. L'infiammazione è un sintomo che ci da il nostro corpo per avvertirci che c'è qualcosa che non va, è quindi inutile prendere medicine inutili e dannose come i corticosteroidi che alleviano l'infiammazione ma fanno soprattutto perdere la massa ossea e articolare (e che soprattutto causano osteoporosi, diabete mellito, ictus, ipertensione, demenza, ansia, depressione, colite, gastrite, perdita della memoria...), e quindi curano il sintomo ma peggiorano la malattia (in effetti nel lungo periodo i corticosteroidi peggiorano anche le infiammazioni).

Le case farmaceutiche

Esistono circa 20 grandi industrie farmaceutiche che oggi dominano il mercato mondiale (dalla Pfizer alla Bayer, Roche, Menarini, Glaxo, Squibb, ecc.).

  • Novartis: è una delle principali industrie farmaceutiche immischiate nei loschi affari della vivisezione, in particolare è uno dei principali clienti di HLS (Huntingdon Life Sciences), è il più grande laboratorio privato di sperimentazione animale in Europa, dove ogni giorno muoiono circa 500 esseri viventi.
  • Pfizer: è l'azienda con la ricerca biomedica e farmaceutica più vasta al mondo. È anche uno dei principali clienti di Huntingdon Life Sciences ([1]), sotto contratto per condurre, numerose volte nel corso degli anni, crudeli esperimenti che successivamente hanno obbligato l'azienda a ritirare i farmci dal mercato (Bextra, Celebrex ecc.).
  • Glaxo: è una multinazionale di origine britannica con oltre 100 mila dipendenti e un fatturato vicino ai 34 miliardi di euro. Secondo Greenpeace la Glaxo è il secondo stabilimento inglese in quanto a responsabilità dell'inquinamento delle acque marine, in cui vengono legalmente smaltite. Fa profitti attraverso la vendita di psicofarmaci e di altri medicinali che talvolta hanno avuto gravi effetti collaterali anche sugli esseri umani. Possiede inoltre uno dei più grandi laboratorio di vivisezione d'Europa, nelle cui tre sedi sono imprigionati e torturati circa 70.000animali (se ne stima la morte di quasi 500 al giorno).
  • Sanofi: Sanofi è un gruppo farmaceutico francese che è stato creato nel 2004 dalla fusione di Sanofi-Synthélabo e di Aventis. Sanofi è una delle principali clienti di Huntingdon Sciences Life, un istituto privato che pratica sperimentazione animale su contratto, per conto di varie aziende farmaceutiche e cosmetiche.
  • Bayer...
  • Roche

Note

  1. Carbone, Larry. '"What Animal Want: Expertise and Advocacy in Laboratory Animal Welfare Policy. Oxford University Press, 2004, p. 76, see figure 4.2.
  2. Insulinoresistenza
  3. - Studi recenti aprono la via all'utilizzo del testosterone per i diabetici di tipo 2
  4. da "ncbi.nlm.nih.gov"
  5. da "eje-online.org"
  6. da "ncbi.nlm.nih.gov"
  7. Diabete mellito
  8. La divisione vaccini della farmaceutica Merck sostiene che alcuni vaccini siano stati utilizzati per inoculare virus cancerogeni. Lo riferisce in particolare il dottor Maurice Hilleman in un'intervista e in un video: I vaccini contengono il virus del cancro, dell'AIDS e dell'SV40. Lo ammette il dottor Maurice Hilleman, esperto dei vaccini per la Merck, Video.
    Si legga anche: Medicina: Leucemia infantile causata da virus?, Le leucemie

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni