Carlo Vanza

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Carlo Vanza

Claudio Vanza (Biasca, Svizzera, 11 maggio 1901 - Biasca, Svizzera, 31 agosto 1976) è stato un anarchico svizzero.

Biografia

Nato a Biasca, nel Canton Ticino, da Giovanni e Colomba Rodoni, frequenta la scuola fino ad ottenere il diploma di maestro di scuola elementare. Iscritto giovanissimo al Partito socialista, nel 1922 abbraccia l'anarchismo e nello stesso anno, insieme ad altri anarchici, accompagna Errico Malatesta da Bellinzona a St. Imier per il 50° anniversario dell'Internazionale antiautoritaria. Rientrato a casa, apprende che i socialisti al governo del suo comune gli hanno negato la conferma all'insegnamento per motivi politici:

«Al mio ritorno trovai la sgradita sorpresa della vendetta consumata ai miei danni dai socialisti reggitori del mio comune, i quali, non sapendo superare il risentimento, per avere io abbandonato il loro partito, non trovarono di meglio che di negarmi la riconferma che doveva avvenire proprio in quei giorni, togliendomi per sempre la possibilità di esercitare il magistero al quale con fiducia mi ero dedicato» (Umanità Nova, 1° ottobre 1966).

Dal 1923 è segnalato come attivo collaboratore al Risveglio comunista anarchico (dal 1925 Risveglio anarchico) di Ginevra. Durante tutti gli anni '20 è attivo con il gruppo bellinzonese di Giuseppe Peretti, Antonio Gagliardi, Giuseppe Bonaria ed Antonietta Griffith, Franz Moser, Rosalia Griffith ed altri, che fornisce aiuto agli esuli antifascisti italiani che intendono recarsi in Francia o nel continente americano. Con lui collaborano anche Luigi Bertoni e Carlo Frigerio e Ferdinando Balboni.

Vanza è segnalato tra gli oratori del primo maggio 1926 a Giornico (Canton Ticino) ed è presente al cimitero di Bremgarten (Berna) per il 50° anniversario della morte di Bakunin, dove gli oratori sono invece Armando Borghi e Luigi Bertoni. Con l'intento di impedire «la incessante penetrazione fascista nella Svizzera ed in particolar modo nel nostro Ticino (...) mediante un'azione energica e dignitosa» [1], Vanza dal dicembre 1928 è animatore militante del gruppo anarchico del suo paese. La polizia cantonale scrive di lui che «gestisce a Biasca l'osteria del Nord con annesso negozio di commestibili. Maestro, ma non ha mai fatto scuola. Carattere burbero e violento, fu qualche tempo aggiunto di cancelleria presso il Municipio di Biasca. Con istanza del 20.5.1929 ha chiesto l'autorizzazione per pubblicare la rivista Vogliamo» [2].

Dall'agosto 1929 al marzo 1931 è redattore responsabile del mensile anarchico di cultura sociale, storica e letteraria Vogliamo!, pubblicata a Biasca, poi a Annemasse, Lugano, e diretta da Randolfo e Antonio Vella, che all'epoca erano esuli in Svizzera. Durante il convegno di Bellinzona del 23 novembre 1930, viene fondata la Federazione Anarchica Ticinese (prima con sede a Lugano poi a Biasca) ed è proprio la rivista di Vanza, qualche mese dopo (gennaio-febbraio 1931), a dar spazio al Manifesto della Federazione Anarchica Ticinese. In questi anni gli nascono due figli (Giancarlo nel 1929 e Perseo nel marzo 1935) e tra mille difficoltà economiche tira avanti con alcune supplenze alla scuola elementare e con tanti altri lavori grandi e piccoli.

Dopo aver conosciuto l'anarchico italiano Rodolfo Gunscher nel 1931 (poi espulso con Pacciardi dalla Svizzera nel 1933 su richiesta di Mussolini), prende parte con lui ad una dimostrazione contro l'infiltrazione fascista a Losanna (estate 1932), che però fallisce a causa della presenza di diversi provocatori (tra cui Assunto Zamboni, fratello di Anteo). Il 28 agosto 1932, durante il Convegno dei compagni ticinesi alla Casa del Popolo di Bellinzona, si decide di ridar vita all'Ufficio di corrispondenza in Ticino e di darlo in affidamento proprio al Gruppo di Carlo Vanza.

Finita la guerra, Carlo Vanza è ancora segretario a tempo parziale (fino al 1969), nel frattempo lavora come contadino e per l'Ufficio di vigilanza distillerie. Dall'estate 1948 il gruppo anarchico di Biasca apre una biblioteca (2 giorni la settimana), diventando ancor più un punto di riferimento per tutto il movimento ticinese.

Frequenta attivamente anche il movimento anarchico italiano, è membro della Federazione Anarchica Italiana (FAI) e si presta a numerose collaborazioni con tantissime testate anarchiche: Il Risveglio anarchico di Ginevra (dal 1923 al 1958), Il Libertario di Milano (dal 1948 al 1953), a Umanità Nova (dal 1953 al 1973), al Bollettino interno della FAI (nel 1959 e nel 1966), a L'Internazionale di Ancona (ed ad altre giornali o riviste ticinesi come a Libera Stampa, Il Pungolo di Lugano, Il Dovere di Bellinzona).

Il 20 ottobre 1949, in ricordo dell'uccisione di Francisco Ferrer, Vanza è l'organizzatore e l'oratore di una conferenza commemorativa del pedagogista libertario spagnolo condannato a morte 40 anni prima. Segnalato incredibilmente dal SIFAR come anarchico italiano attivo in Svizzera [3], in questo periodo sostiene attivamente la stampa anarchica svizzera ed italiana.

Dal al 4 giugno 1961, partecipa al VII Congresso nazionale della Federazione Anarchica Italiana a Rosignano, come delegato degli anarchici italiani in Svizzera, e rimane in contatto epistolare con anarchici italiani come Alfonso Failla, Pio Turroni, Mariani, Farinelli, Tomaso Serra e gli svizzeri Carlo Frigerio, Giuseppe Bergamasco, Scaltri, Ferdinando Balboni ecc. Nel settembre 1972 è presente al centenario dell'Internazionale antiautoritaria a Saint-Imier con altri anziani anarchici, prendendo contatto con le nuove generazioni svizzera e ticinese, tanto che nel 1974 partecipa attivamente alle riunioni dell'Organizzazione Anarchica Ticinese (OAT), fondata l'anno prima attraverso l'unione di individualità e gruppi già attivi, nel quale però si evidenziarono le divergenze tra vecchia (Carlo Vanza, Carlo Frigerio e Clelia Dotta) e nuova guardia. Dal 1975 al 1987 l'OAT edita la rivista Azione Diretta, «mensile di propaganda anarchica» che cesserà la pubblicazione dopo 12 anni.

Carlo Vanza muore il 31 agosto 1976 a Biasca poco dopo un ritorno da un viaggio a Basilea, dove s'era recato in visita a Ferdinando Balboni.

Circolo Carlo Vanza

A lui è dedicato il Circolo Anarchico omonimo, fondato come associazione nel 1986 a Minusio ed attualmente sito a Locarno, centro culturale e archivio sull'anarchismo nato come associazione l'anno prima.

Note

  1. Comunicati, Il Risveglio anarchico, dicembre 1928
  2. 24 gennaio 1930, estratto cfr. Archivio cantonale, Bellinzona
  3. Si veda Vie Nuove del 2 maggio 1968, informazione poi ripresa da Umanità Nova, 15 giugno 1968

Voci correlate

Collegamenti esterni