Battaglione Lucetti

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search

Il Battaglione Lucetti è stata una brigata partigiana anarchica che agì in Toscana, nei pressi di Carrara. Il nome le fu dato in onore a Gino Lucetti, anarchico che attentò alla vita di Benito Mussolini.

L'antifascismo a Carrara

La Toscana, e in particolare la zona di Carrara, è sempre stato luogo in cui l'antifascismo e l'anarchismo hanno attechito molto facilmente. E proprio per questo durante il regime fascista, gli anarchici furono tra i più colpiti dallo squadrismo: alla notizia dell'aggressione ad Alberto Meschi, allora segretario della Camera del Lavoro (18 ottobre 1921), e all'anarchico Bonnelli a Bedizzano (Carrara), la città rispose con un massicio sciopero generale.

Durante il ventennio si susseguirono gli episodi di resistenza e di ribellione, tra questi il clamoroso attentato al duce ad opera di Gino Lucetti, a cui poi in suo onore verrà intitolata una brigata partigiana anarchica.

Storia del Battaglione Lucetti

All'indomani dell'8 settembre 1943 molti anarchici carrarini, tra cui Del Papa, Galeotti, Pelliccia, ecc., tentarono di impossessarsi delle armi delle caserme ed organizzare la resistenza ai nazifascisti.

Ugo Mazzucchelli, storico comandante del Battaglione Lucetti

A Carrara la Resistenza vera e propria, cioè quella iniziata l'8 settembre, assunse carattere particolare, in cui gli anarchici costituirono in massa delle formazioni anarchiche vere e proprie. I partigiani libertari tessero una rete di rapporti con i vari centri della Toscana, subendo uno dei primi rastrellamenti da parte dei carabinieri. All'arresto di alcuni anarchici, altri loro compagni rapirono il figlio del direttore, chiedendo, e poi ottenendo, la liberazione degli anarchici arrestati.

La "Lucetti" operava nella stessa zona di altre brigate, partecipando alla costituzione di un comando centrale della Brigata Apuana, lasciando però ampia autonomia alle varie componenti politiche (anarchici, comunisti, ecc.). Ebbe solidi rapporti con le altre brigate anarchiche: la "Michele Schirru", la divisione Garibaldi Lunense, formata soprattutto da anarchici e la formazione Elio Wochiecevich. I rapporti con le brigate comuniste furono però segnati dai fatti di Casette: nell'inverno del 1944 si trovarono a marciare insieme i partigiani della Lucetti (guidati da Ugo Mazzucchelli) [1]e quelli comunisti della "Giacomo Ulivi" (al comando di Guglielmo Brucellaria). Quando giunsero nei pressi di un ponte, i comunisti chiesero agli anarchici di passare per primi, ma questo per poco non costò la vita a Ugo Mazzucchelli che fu sfiorato dai proiettili di alcuni nazisti che si erano appostati in un luogo appartato. dalle indagini successive si venne a sapere che i "comunisti" erano al corrente della presenza dei nazisti e che quindi era loro intenzione di sbarazzarsi degli anarchici.

La "Lucetti" fu attiva nel reperimento di fondi per sostenere la Resistenza e le famiglie in difficoltà. I ricchi possidenti venivano convocati presso la sede del Battaglione Lucetti e "invitati" a versare sostanziose somme da versare ai partigiani. Il battaglione "Lucetti" scese dai monti solo a liberazione avvenuta e senza esser mai stato sconfitto in combattimento.

Bibliografia

  • Rosaria Bertolucci, Ugo Mazzucchelli: un anarchico e Carrara; (introduzione di Pier Carlo Masini) - 2 ed. - Carrara: Società editrice apuana [2], 2005
  • L'antifascismo rivoluzionario, BFS [3], Pisa, 1993
  • La resistenza sconosciuta, Zero in Condotta [4], Milano, 1995
  • Pietro Bianconi, La resistenza libertaria, Tracce, Piombino, 1984
  • Paola Feri, Il movimento anarchico in Italia (1944-1950), dalla resistenza alla ricostruzione, FIAP [5], Roma, 1978
  • Maurizio Maggiani, Il coraggio del pettirosso, Feltrinelli, 2003

Canzone

Il battaglione viene ricordato nel canto "Dai monti di Carrara" (a volte di Sarzana):

Dai monti di Carara,
un di discenderemo,
allerta partigiani,
del battaglion Lucetti,
il battaglion Lucetti
son libertari
nulla più
allerta e sempre avanti
la morte e nulla più...

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni