August Reinsdorf

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August Reinsdorf

August Reinsdorf (Pegau, Germania, 31 gennaio 1849 – Halle, 7 febbraio 1885) è stato un anarchico tedesco condannato a morte per l'attentato (non riuscito) contro l'Imperatore Guglielmo I.

Biografia

Nato a Pegau, in Sassonia, frequenta la scuola elementare locale, dimostrando una buona memoria e tanta voglia di imparare. Le difficoltà economiche famigliari lo portano però ad imparare ben presto un lavoro, anche se attraverso studi privati riuscirà a maturare una buona cultura. Proprio la consapevolezza derivata dallo studio, farà crescere in lui l'odio nei confronti delle autorità responsabili delel ingiustizie sociali dell'epoca. [1]

Attività internazionaliste

Frequentatore degli ambienti anarchici, August Reinsdorf nel 1876 si trova in Svizzera in quanto renitente alla leva. Impegnato nelle attività internazionaliste, il 7 maggio pronuncia un incendiario comizio a Losanna in favore dei lavoratori. Partecipa ad uno sciopero degli operai delle sartorie che gli costa l'arresto con Rudolf Khan il 18 giugno. [2]

Il 15 luglio 1876 a Berna appare il primo numero del giornale lavoratori Arbeiter-Zeitung, per il quale Reinsdorf collabora come tipografo. Espulso da Losanna, vive per un certo periodo a La Chaux-de-Fonds, vero e proprio centro nevralgico del'internazionalismo antiautoritario. In seguito si stabilisce a Ginevra. [2].

Delegato al 8° Congresso della Internazionale di Berna (26-29 ottobre 1876), difende le stesse posizioni anti-stataliste di Malatesta, Guillaume e Zhukovsky. Viene escluso dalla Societò tipografica della Svizzera romanda a causa del suo attivismo politico. In seguito, nel novembre del 1876, sarà tra i fondatori di una sezione internazionale dei tipografi aderirà alla Fédération Jurassienne. [2].

L'attentato all'imperatore

Nell'aprile del 1877, dopo aver fatto la conoscenza di Johann Most, di cui rimarrà fortemente influenzato, rientra in Germania, a Leipzig.

In seguito alla diffusione anche in Germania della propaganda col fatto, prendendo a pretesto gli attentati di Hödel e Nobiling nel 1878, Bismarck reprime duramente l'opposizione socialista e anarchica attraverso al promulgazione di apposite leggi liberticide. Per protestare contro questo clima repressivo, Reinsdorf commette un attentato a Elbergeld il 4 settembre 1883 ed è l'ispiratore dell'attentato del 28 settembre 1883 di Niederwald contro Guglielmo I e la famiglia reale. [2].

L'azione non riuscirà per mera sfortuna, dal momento che la dinamite collocata sotto il ponte che la carrozza imperiale doveva attraversare. non esploderà forse a causa della pioggia.

Arrestato cinque mesi dopo "grazie" alla delazione di un infiltrato nel gruppo di Elbergeld, viene processato il 22 dicembre 1884 dal tribunale imperiale di Leipzig, di fronte al quale rivendica il proprio anarchismo. Con lui vengono sottoposti a giudizio anche Emil Küchler e Franz Reinhold Rupsch, autori materiali dell'attentato. Tutti vengono condannati alla pena di morte, eseguita il 7 febbraio 1885 ad Halle. [2].

L'amico Johann Most, a Filadelfia, pronuncerà una toccante orazione funebre di fronte a diverse centinaia di anarchici:

«Davanti al tribunale, Reinsdorf si è trasformato da accusato in accusatore, una nemesi della rivoluzione sociale. Quest'uomo mi appare come un eroe d'altri tempi. Il suo motto era chiaro e netto: al traditore, la corda; alla spia, il coltello; al prete, il veleno; al boia, la pallottola; al principe la bomba!» (Revue des Deux Mondes, 1° febbraio 1885.)

Voci correlate

Collegamenti esterni