Associazione Internazionale Antimilitarista: differenze tra le versioni

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Lo statuto dell'AIA non evocava l'[[anarchia]], ma solamente l'« antimilitarismo rivoluzionario »<ref name="anti">[[Jean Maitron]] (1975), ''Le mouvement anarchiste en France'', tome I, Gallimard, coll. « Tel », 1992, p.371-372 </ref> e preconizzava l'« azione insurrezionale » come mezzo d'azione <ref name="anti">[[Jean Maitron]] (1975), ''Le mouvement anarchiste en France'', tome I, Gallimard, coll. « Tel », 1992, p.371-372 </ref>: « All'ordine della mobilizzazione voi risponderete con lo [[sciopero]] immediato e l'insurrezione ». Nonostante la mancata esplicità  anarchica, la maggior parte dei militanti lo erano oppure si definivano sindacalisti rivoluzionari.
Lo statuto dell'AIA non evocava l'[[anarchia]], ma solamente l'« antimilitarismo rivoluzionario »<ref name="anti">[[Jean Maitron]] (1975), ''Le mouvement anarchiste en France'', tome I, Gallimard, coll. « Tel », 1992, p.371-372 </ref> e preconizzava l'« azione insurrezionale » come mezzo d'azione <ref name="anti">[[Jean Maitron]] (1975), ''Le mouvement anarchiste en France'', tome I, Gallimard, coll. « Tel », 1992, p.371-372 </ref>: « All'ordine della mobilizzazione voi risponderete con lo [[sciopero]] immediato e l'insurrezione ». Nonostante la mancata esplicità  anarchica, la maggior parte dei militanti lo erano oppure si definivano sindacalisti rivoluzionari.


Individualisti come [[Libertad]] e [[Paraf-Javal]], che avevano partecipato alla fondazione della ''[[Ligue Antimilitariste]]'' (1902), giudicarono troppo timoroso l'appello alla diserzione dell'[[Associazione Internazionale Antimilitarista|A.I.A]] e preferirono non entrare a far parte della stessa. <ref>[http://epheman.perso.neuf.fr/juin28.html#aia  Ephemerides anarchistes]</ref>
Individualisti come [[Libertad]] e [[Paraf-Javal]], che avevano partecipato alla fondazione della ''[[Ligue Antimilitariste]]'' (1902), giudicarono troppo timoroso l'appello alla diserzione dell'[[Associazione Internazionale Antimilitarista|A.I.A]] e preferirono non entrare a far parte della stessa. <ref>[http://www.estelnegre.org/anarcoefemerides/2806.html Anarcoefemèrides del 28 de juny]</ref>


Dal dicembre [[1905]], la direzione dell'AIA fu sottoposta al ferreo attacco della [[repressione]]: 28 dirigenti furono sottoposti al processo dal [[26 dicembre|26]] al [[30 dicembre]] [[1905]] e 26 di loro furono condannati a 36 anni di carcere per aver pubblicato un manifesto che invitava i soldati alla diserzione o a rispondere alla mobilitazione con lo sciopero insurrezionale <ref name="anti">[[Jean Maitron]] (1975), ''Le mouvement anarchiste en France'', tome I, Gallimard, coll. « Tel », 1992, p.371-372 </ref>. Fra i condannati, [[Gustave Hervé]]<ref> Dopo essere stato scarcerato Hervé si convertì al [[patriottismo]] e all'ultra[[nazionalismo]] nel [[1912]]. </ref> (4 anni di carcere); [[Georges Yvetot]], [[Miguel Almereyda]] e Sadrin (3 anni); Grandidier (2 anni), ecc <ref name="anti">[[Jean Maitron]] (1975), ''Le mouvement anarchiste en France'', tome I, Gallimard, coll. « Tel », 1992, p.371-372 </ref>. In occasione del [[14 luglio]] [[1906]] le pene furono tutte amnistiate.
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Versione delle 17:07, 5 dic 2019

L'Associazione Internazionale Antimilitarista (AIA) è stata un'organizzazione « antimilitarista rivoluzionaria » fondata nel giugno del 1904 durante il congresso antimilitarista di Amsterdam convocato dall'anarchico Ferdinand Domela Nieuwenhuis.

Organizzazione e attività

Albert Libertad, fondatore della Ligue Antimilitariste, non anderì all'AIA.

Durante il convegno di Amsterdam fu eletto segretario generale Georges Yvetot, che ricopriva la stessa carica della Fédération des Bourses du travail. La sezione francese dell'AIA era la Ligue antimilitariste creata da Libertad nel dicembre 1902.

Ubicati in un locale parigino della CGT, l'AIA avrebbe contatto sino a 93 sezioni e 5 500 aderenti [1]. organizzò un congresso nazionale in Francia, a Saint-Étienne, dal 14 al 16 luglio, in cui s'era distinto particolarmente Gustave Hervé.

Lo statuto dell'AIA non evocava l'anarchia, ma solamente l'« antimilitarismo rivoluzionario »[1] e preconizzava l'« azione insurrezionale » come mezzo d'azione [1]: « All'ordine della mobilizzazione voi risponderete con lo sciopero immediato e l'insurrezione ». Nonostante la mancata esplicità anarchica, la maggior parte dei militanti lo erano oppure si definivano sindacalisti rivoluzionari.

Individualisti come Libertad e Paraf-Javal, che avevano partecipato alla fondazione della Ligue Antimilitariste (1902), giudicarono troppo timoroso l'appello alla diserzione dell'A.I.A e preferirono non entrare a far parte della stessa. [2]

Dal dicembre 1905, la direzione dell'AIA fu sottoposta al ferreo attacco della repressione: 28 dirigenti furono sottoposti al processo dal 26 al 30 dicembre 1905 e 26 di loro furono condannati a 36 anni di carcere per aver pubblicato un manifesto che invitava i soldati alla diserzione o a rispondere alla mobilitazione con lo sciopero insurrezionale [1]. Fra i condannati, Gustave Hervé[3] (4 anni di carcere); Georges Yvetot, Miguel Almereyda e Sadrin (3 anni); Grandidier (2 anni), ecc [1]. In occasione del 14 luglio 1906 le pene furono tutte amnistiate.

Altri manifesti furono pubblicati tra il 1906 e il 1907, sotto Clemenceau, ma l'organizzazione era ormai in via di dissoluzione. Nel marzo del 1908 tentò una nuova ristrutturazione, con il segretariato di G. Durupt, ma non riuscì a coordinare l'azione antimilitarista dei differenti gruppi che gli erano associati.

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 Jean Maitron (1975), Le mouvement anarchiste en France, tome I, Gallimard, coll. « Tel », 1992, p.371-372
  2. Anarcoefemèrides del 28 de juny
  3. Dopo essere stato scarcerato Hervé si convertì al patriottismo e all'ultranazionalismo nel 1912.

Voci correlate