Antonia Fontanillas Borras: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
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Nata in una famiglia di militanti, ancora bambina emigra con i suoi genitori e i fratelli in [[Messico]]. Dopo l'espulsione di suo padre da questa nazione nel [[1933]], la famiglia fa ritorno  a Barcellona l'anno successivo. Antonia inizia a lavorare come litografa e aderisce alla [[CNT spagnola|CNT]] e alle [[FIJL]] («Federazione Iberica delle Gioventù Libertarie») di cui sarà delegata per le Arti grafiche della Fedrazione locale.
Nata in una famiglia di militanti, ancora bambina emigra con i suoi genitori e i fratelli in [[Messico]]. Dopo l'espulsione di suo padre da questa nazione nel [[1933]], la famiglia fa ritorno  a Barcellona l'anno successivo. Antonia inizia a lavorare come litografa e aderisce alla [[CNT spagnola|CNT]] e alle [[FIJL]] («Federazione Iberica delle Gioventù Libertarie») di cui sarà delegata per le Arti grafiche della Fedrazione locale.


Durante la [[rivoluzione spagnola|guerra civile]] tenta di arruolarsi come miliziana durante la spedizione a Maiorca, poi lavora all'amministrazione del quotidiano ''[[Solidariedad Obrera]]'' a Barcellona. Rimasta in questa città dopo la vittoria franchista, è nel suo domicilio che saranno composti clandestinamente almeno 14 numeri di questa rivista (da gennaio a novembre [[1945]]). Ma la [[repressione]] non tarda ad abbattersi sul gruppo di militanti che pubblicano il giornale.  
Durante la [[rivoluzione spagnola|guerra civile]] tenta di arruolarsi come miliziana durante la spedizione a Maiorca, poi lavora all'amministrazione del quotidiano ''[[Solidariedad Obrera]]'' a Barcellona. Rimasta in questa città dopo la vittoria franchista, è nel suo domicilio che saranno composti clandestinamente almeno 14 numeri di questa rivista (da gennaio a novembre [[1945]]). Ma la [[repressione]] non tarda ad abbattersi sul gruppo di militanti che pubblicano il giornale.  
[[File:AbelPaz.jpg|left|thumb|160 px|[[Abel Paz]] fu per un certo periodo compagno di Antonia Fontanillas]]
[[File:AbelPaz.jpg|left|thumb|160 px|[[Abel Paz]] fu per un certo periodo compagno di Antonia Fontanillas]]
Il [[7 novembre]] [[1945]], la tipografia è smantellata e l'appartamento di Antonia viene perquisito dalla [[polizia]] politica. Arrestata insieme al compagno Lamesa, è interrogata alla prefettura di [[polizia]] ma viene liberata la sera stessa. Altri militanti più implicati non saranno rimessi in [[libertà]] moltissimi mesi dopo. Proseguirà comunque la sua attività collaborando con diversi pseudonimi «Una joven libertaria», «Alba», ecc., al giornale clandestino ''Ruta'' e incaricandosi delle relazioni tra i prigionieri e il loro avvocato.
Il [[7 novembre]] [[1945]], la tipografia è smantellata e l'appartamento di Antonia viene perquisito dalla [[polizia]] politica. Arrestata insieme al compagno Lamesa, è interrogata alla prefettura di [[polizia]] ma viene liberata la sera stessa. Altri militanti più implicati non saranno rimessi in [[libertà]] moltissimi mesi dopo. Proseguirà comunque la sua attività collaborando con diversi pseudonimi «Una joven libertaria», «Alba», ecc., al giornale clandestino ''Ruta'' e incaricandosi delle relazioni tra i prigionieri e il loro avvocato.
Nel [[1952]], diventa la compagna di Diego Camcho Escamez, detto [[Abel Paz]], liberato da poco dal carcere. Nel [[1953]], partono in esilio in [[Francia]] a Brezolles, poi a Clermont-Ferrand, dove continua a militare attivamente con la [[CNT spagnola|CNT]] all'interno del [[anarchismo spagnolo|movimento libertario spagnolo]] e del gruppo artistico locale. Nel [[1958]], si separa da [[Abel Paz|Diego Camacho]] e va a risiedere con il loro figlio a Dreux. Nel [[1960]], si lega con il compagno [[Antonio Cañete Rodríguez]], continuando a militare nell'organizzazione e partecipando al gruppo teatrale. Sarà anche la redattrice del bollettino ''Surco'' edito a Dreux, in francese, soagnolo ed esperanto.
Nel [[1952]], diventa la compagna di Diego Camcho Escamez, detto [[Abel Paz]], liberato da poco dal carcere. Nel [[1953]], partono in esilio in [[Francia]] a Brezolles, poi a Clermont-Ferrand, dove continua a militare attivamente con la [[CNT spagnola|CNT]] all'interno del [[anarchismo spagnolo|movimento libertario spagnolo]] e del gruppo artistico locale. Nel [[1958]], si separa da [[Abel Paz|Diego Camacho]] e va a risiedere con il loro figlio a Dreux. Nel [[1960]], si lega con il compagno [[Antonio Cañete Rodríguez]], continuando a militare nell'organizzazione e partecipando al gruppo teatrale. Sarà anche la redattrice del bollettino ''Surco'' edito a Dreux, in francese, soagnolo ed esperanto.


Militante della «Federazione Libertaria – [[CNT spagnola|CNT]]» di Dreux sino alla sua dissoluzione, collabora in seguito con le ''Agrupaciones Confederales'' che raccoglievano i militanti che pubblicavano il giornale ''Frente Libertario''.
Militante della «Federazione Libertaria – [[CNT spagnola|CNT]]» di Dreux sino alla sua dissoluzione, collabora in seguito con le ''Agrupaciones Confederales'' che raccoglievano i militanti che pubblicavano il giornale ''Frente Libertario''.
Dopo la morte di [[Franco]] nel [[1975]], partecipa a tutti i congressi della [[CNT spagnola|CNT]] dal [[1979]] al [[1983]], poi a quelli della [[CGT spagnola]] a partire dal [[1983]]. Prenderà parte a numerose conferenze, esposizioni, presentazioni di libri sia in Spagna che all'estero (Italia, Lussemburgo, Francia) e collabora al Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo ([[CIRA]]) di cui era membro, e a dei lavori di ricerche sul movimento libertario spagnolo.
Dopo la morte di [[Franco]] nel [[1975]], partecipa a tutti i congressi della [[CNT spagnola|CNT]] dal [[1979]] al [[1983]], poi a quelli della [[CGT spagnola]] a partire dal [[1983]]. Prenderà parte a numerose conferenze, esposizioni, presentazioni di libri sia in Spagna che all'estero (Italia, Lussemburgo, Francia) e collabora al Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo ([[CIRA]]) di cui era membro, e a dei lavori di ricerche sul movimento libertario spagnolo.


Nel [[2007]], era presente agli incontri organizzati dalla [[CGT]] sulla storia del gruppo ''[[Mujeres Libres]]'', e ha collaborato al numero speciale del centenario dell'organizzazione [[Solidaridad Obrera]]. È l'autrice di molti lavori inediti ''Der lo aprendo y vivido'', 1996; ''Desde uno y otro lado de los Pirineos'', 1993; ''Testimonio sobre Germinal Gracia'', 1992; ''Francisca Saperas'', 1995) e ha collaborato anche all'edizione dello studio sulle donne libertarie ''Mujeres Libres: luchadoras libertarias'' (Madrid, 1998), all'antologia di [[Luce Fabbri]] ''La libertad entre la historia y la utopia'' (Barcellona, 1998).
Nel [[2007]], era presente agli incontri organizzati dalla [[CGT]] sulla storia del gruppo ''[[Mujeres Libres]]'', e ha collaborato al numero speciale del centenario dell'organizzazione [[Solidaridad Obrera]]. È l'autrice di molti lavori inediti ''Der lo aprendo y vivido'', 1996; ''Desde uno y otro lado de los Pirineos'', 1993; ''Testimonio sobre Germinal Gracia'', 1992; ''Francisca Saperas'', 1995) e ha collaborato anche all'edizione dello studio sulle donne libertarie ''Mujeres Libres: luchadoras libertarias'' (Madrid, 1998), all'antologia di [[Luce Fabbri]] ''La libertad entre la historia y la utopia'' (Barcellona, 1998).

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Antonia Fontanillas Borras

Antonia Fontanillas Borras (Barcellona, 29 maggio 1917 - Dreux, Francia, 22 settembre 2014) è stata una militante e propagandista anarchica.

Biografia

Nata in una famiglia di militanti, ancora bambina emigra con i suoi genitori e i fratelli in Messico. Dopo l'espulsione di suo padre da questa nazione nel 1933, la famiglia fa ritorno  a Barcellona l'anno successivo. Antonia inizia a lavorare come litografa e aderisce alla CNT e alle FIJL («Federazione Iberica delle Gioventù Libertarie») di cui sarà delegata per le Arti grafiche della Fedrazione locale.

Durante la guerra civile tenta di arruolarsi come miliziana durante la spedizione a Maiorca, poi lavora all'amministrazione del quotidiano Solidariedad Obrera a Barcellona. Rimasta in questa città dopo la vittoria franchista, è nel suo domicilio che saranno composti clandestinamente almeno 14 numeri di questa rivista (da gennaio a novembre 1945). Ma la repressione non tarda ad abbattersi sul gruppo di militanti che pubblicano il giornale.

Abel Paz fu per un certo periodo compagno di Antonia Fontanillas

Il 7 novembre 1945, la tipografia è smantellata e l'appartamento di Antonia viene perquisito dalla polizia politica. Arrestata insieme al compagno Lamesa, è interrogata alla prefettura di polizia ma viene liberata la sera stessa. Altri militanti più implicati non saranno rimessi in libertà moltissimi mesi dopo. Proseguirà comunque la sua attività collaborando con diversi pseudonimi «Una joven libertaria», «Alba», ecc., al giornale clandestino Ruta e incaricandosi delle relazioni tra i prigionieri e il loro avvocato. Nel 1952, diventa la compagna di Diego Camcho Escamez, detto Abel Paz, liberato da poco dal carcere. Nel 1953, partono in esilio in Francia a Brezolles, poi a Clermont-Ferrand, dove continua a militare attivamente con la CNT all'interno del movimento libertario spagnolo e del gruppo artistico locale. Nel 1958, si separa da Diego Camacho e va a risiedere con il loro figlio a Dreux. Nel 1960, si lega con il compagno Antonio Cañete Rodríguez, continuando a militare nell'organizzazione e partecipando al gruppo teatrale. Sarà anche la redattrice del bollettino Surco edito a Dreux, in francese, soagnolo ed esperanto.

Militante della «Federazione Libertaria – CNT» di Dreux sino alla sua dissoluzione, collabora in seguito con le Agrupaciones Confederales che raccoglievano i militanti che pubblicavano il giornale Frente Libertario. Dopo la morte di Franco nel 1975, partecipa a tutti i congressi della CNT dal 1979 al 1983, poi a quelli della CGT spagnola a partire dal 1983. Prenderà parte a numerose conferenze, esposizioni, presentazioni di libri sia in Spagna che all'estero (Italia, Lussemburgo, Francia) e collabora al Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo (CIRA) di cui era membro, e a dei lavori di ricerche sul movimento libertario spagnolo.

Nel 2007, era presente agli incontri organizzati dalla CGT sulla storia del gruppo Mujeres Libres, e ha collaborato al numero speciale del centenario dell'organizzazione Solidaridad Obrera. È l'autrice di molti lavori inediti Der lo aprendo y vivido, 1996; Desde uno y otro lado de los Pirineos, 1993; Testimonio sobre Germinal Gracia, 1992; Francisca Saperas, 1995) e ha collaborato anche all'edizione dello studio sulle donne libertarie Mujeres Libres: luchadoras libertarias (Madrid, 1998), all'antologia di Luce Fabbri La libertad entre la historia y la utopia (Barcellona, 1998).

È co-autrice insieme a Sonya Torres, dell'opera Lola Iturbe: vida e ideal de una luchadora anarquista (Ed. Virus, 2006).

Voci correlate