Anselme Bellegarrigue: differenze tra le versioni

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: «La maggior parte dei rivoluzionari che si voltò verso l'anarchia come conseguenza del [[1848]] lo hanno fatto in virtù del senno di poi, ma solo un uomo, indipendentemente da [[Proudhon]], non lo fece come conseguenza dei fatti del [[1848]]. L'"anarchia è ordine; Governo è guerra civile". È sotto questo slogan, che molti paradossalmente attribuirono a [[Proudhon]], che Anselme Bellegarrigue ha fatto la sua breve apparizione nella storia anarchica.» <ref>[http://praxeol.net/GW-AogyB.htm Anselme Bellegarrigue by George Woodcock (1912-1995)]</ref>
'''Anselme Bellegarrigue''' nasce a Montfort (Francia) il [[23 marzo]] [[1813]] da Jean Joseph Bellegarrigue, negoziante, e Therèze Goulard.   
'''Anselme Bellegarrigue''' nasce a Montfort (Francia) il [[23 marzo]] [[1813]] da Jean Joseph Bellegarrigue, negoziante, e Therèze Goulard.   
Bellegarrigue sembra essere stato un uomo di una certa istruzione (probabilmente frequentò il liceo di Auch) ma, al di là  di diversi viaggi compiuti in America e nelle Antille, poco si sa della sua vita prima della vigilia del [[1848]]: egli arrivò a Parigi il [[23 febbraio]] da un viaggio negli Stati Uniti, dove aveva incontrato il presidente [http://it.wikipedia.org/wiki/James_Knox_Polk Polk] in un piroscafo che percorreva il Mississippi e aveva sviluppato l'ammirazione per gli aspetti più individualistici della democrazia americana.
Bellegarrigue sembra essere stato un uomo di una certa istruzione (probabilmente frequentò il liceo di Auch) ma, al di là  di diversi viaggi compiuti in America e nelle Antille, poco si sa della sua vita prima della vigilia del [[1848]]: egli arrivò a Parigi il [[23 febbraio]] da un viaggio negli Stati Uniti, dove aveva incontrato il presidente [http://it.wikipedia.org/wiki/James_Knox_Polk Polk] in un piroscafo che percorreva il Mississippi e aveva sviluppato l'ammirazione per gli aspetti più individualistici della democrazia americana.
Secondo il suo racconto, è stato il meno colpito, come [[Proudhon]], dalla [[rivoluzione]] che scoppiò nella sua prima mattina a Parigi: alla volenterosa ed entusiasta Guardia che, davanti al municipio parigino, fieramente gli vantava il fausto esito della rivoluzione, Anselme Bellegarrigue replicava: «'''La vittoria ve l'hanno già  rubata. Non avete formato un governo ?'''».
Secondo il suo racconto, è stato il meno colpito, come [[Proudhon]], dalla [[rivoluzione]] che scoppiò nella sua prima mattina a Parigi: alla volenterosa ed entusiasta Guardia che, davanti al municipio parigino, fieramente gli vantava il fausto esito della rivoluzione, Anselme Bellegarrigue replicava: «'''La vittoria ve l'hanno già  rubata. Non avete formato un governo?'''».
    
    
Bellegarrigue sembra aver lasciato [[Parigi]] molto presto, per poi nel corso dell'anno pubblicare da Tolosa il primo dei suoi lavori che è sopravvissuto, un opuscolo dal titolo ''Au Fait! Au Fait! Interprétation de l'Idée Démocratique'' e si legge: «'''Un popolo è sempre governato troppo.'''» Durante il [[1849]] Bellegarrigue stava scrivendo articoli contro la Repubblica in un quotidiano di Tolosa, «La civiltà », ma all'inizio del [[1850]] si era trasferito nel piccolo villaggio di Mézy, vicino a [[Parigi]], dove, con un certo numero di amici che avevano formato una associazione di liberi pensatori, tentò di creare una comunità  dedita alla propaganda libertaria e della vita naturale. Le loro attività  apparentemente innocue presto attirarono l'attenzione della polizia e uno dei loro membri, [[Jules Cledat]], venne arrestato. La comunità  si sciolse. Bellegarrigue tornò a Parigi, dove era previsto un mensile dedicato alle sue idee.
Bellegarrigue sembra aver lasciato [[Parigi]] molto presto, per poi nel corso dell'anno pubblicare da Tolosa il primo dei suoi lavori che è sopravvissuto, un opuscolo dal titolo ''Au Fait! Au Fait! Interprétation de l'Idée Démocratique'' e si legge: «'''Un popolo è sempre governato troppo.'''» Durante il [[1849]] Bellegarrigue stava scrivendo articoli contro la Repubblica in un quotidiano di Tolosa, «La civiltà», ma all'inizio del [[1850]] si era trasferito nel piccolo villaggio di Mézy, vicino a [[Parigi]], dove, con un certo numero di amici che avevano formato una associazione di liberi pensatori, tentò di creare una comunità  dedita alla propaganda libertaria e della vita naturale. Le loro attività  apparentemente innocue presto attirarono l'attenzione della polizia e uno dei loro membri, [[Jules Cledat]], venne arrestato. La comunità  si sciolse. Bellegarrigue tornò a Parigi, dove era previsto un mensile dedicato alle sue idee.


Il primo numero di «[[L'Anarchie]]: Journal de l'ordre» apparso nel mese di aprile [[1850]], è stato il primo periodico di fatto ad adottare l'etichetta di anarchico, e Bellegarrigue aveva assunto insieme le funzioni di editor, manager e collaboratore. A causa della mancanza di fondi, di L'Anarchie furono pubblicati solo due numeri, e anche se Bellegarrigue poi avesse previsto un «Almanach de L'Anarchie», questo non sembra essere stato pubblicato.  
Il primo numero di «[[L'Anarchie]]: Journal de l'ordre» apparso nel mese di aprile [[1850]], è stato il primo periodico di fatto ad adottare l'etichetta di anarchico, e Bellegarrigue aveva assunto insieme le funzioni di editor, manager e collaboratore. A causa della mancanza di fondi, di L'Anarchie furono pubblicati solo due numeri, e anche se Bellegarrigue poi avesse previsto un «Almanach de L'Anarchie», questo non sembra essere stato pubblicato.  


Poco dopo questo pioniere sfuggente libertario scomparve nelle profondità  dell'America Latina, dove si dice fu un insegnante in Honduras e anche - in breve - una sorta di funzionario del governo in El Salvador, prima di morire - come egli era nato - in una data ed in un luogo sconosciuto.<ref>In buona parte estratto dalla biografia scritta da [[George Woodcock]]</ref>
Poco dopo questo pioniere sfuggente libertario scomparve nelle profondità  dell'America Latina, dove si dice fu un insegnante in Honduras e anche - in breve - una sorta di funzionario del governo in El Salvador, prima di morire - come egli era nato - in una data ed in un luogo sconosciuto.<ref>In buona parte estratto dalla biografia scritta da [[George Woodcock]]</ref>


== Pensiero ==
== Pensiero ==
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A volte Bellegarrigue ha parlato di [http://books.google.it/books?id=bcDD4J6GZBwC&pg=PA144&lpg=PA144&dq=egoismo+solipsistico&source=bl&ots=mhOK9vYOue&sig=M-v-NiTpLj7T_XVIrCZehtr2LGY&hl=it&ei=TTxhTZb1FoaPswbMypy2CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CFUQ6AEwBw#v=onepage&q=egoismo%20solipsistico&f=false egoismo solipsistico]: «Nego tutto, io affermo solo me stesso, Io sono, questo è un fatto positivo, tutto il resto è astratto e cade in x, verso l'ignoto...Non ci può essere sulla terra nessun interesse superiore al mio, nessun interesse al quale devo anche il sacrificio parziale dei miei interessi» (un pensiero analogo l'avrebbero fatto anche gli [[anarco-individualismo|individualisti anarchici]] de «[[L'Adunata dei Refrattari]]» [[Renzo Novatore]] e [[Bruno Filippi]], tanto per per citarne altri)
A volte Bellegarrigue ha parlato di [http://books.google.it/books?id=bcDD4J6GZBwC&pg=PA144&lpg=PA144&dq=egoismo+solipsistico&source=bl&ots=mhOK9vYOue&sig=M-v-NiTpLj7T_XVIrCZehtr2LGY&hl=it&ei=TTxhTZb1FoaPswbMypy2CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CFUQ6AEwBw#v=onepage&q=egoismo%20solipsistico&f=false egoismo solipsistico]: «Nego tutto, io affermo solo me stesso, Io sono, questo è un fatto positivo, tutto il resto è astratto e cade in x, verso l'ignoto...Non ci può essere sulla terra nessun interesse superiore al mio, nessun interesse al quale devo anche il sacrificio parziale dei miei interessi» (un pensiero analogo l'avrebbero fatto anche gli [[anarco-individualismo|individualisti anarchici]] de «[[L'Adunata dei Refrattari]]» [[Renzo Novatore]] e [[Bruno Filippi]], tanto per per citarne altri)


Eppure, in apparente contraddizione, Bellegarrigue aderirà  alla tradizione anarchica per quanto riguarda la sua idea di società , come necessaria e naturale, e legata ad «un'esistenza primordiale, che resiste a tutte le distruzioni e tutte le disorganizzazioni». L'espressione della società  Bellegarrigue la trova nel comune, che non è una costrizione artificiale, ma un «organismo fondamentale» e che, a condizione che i governanti non interferiscono, può essere lo strumento utile alla conciliazione degli interessi degli individui che lo compongono. È nell'interesse di tutti gli uomini rispettare «le regole di armonia provvidenziale», e per questo motivo tutti i governi, gli eserciti e burocrazie devono essere soppressi. Questo compito non può essere effettuato né dai partiti politici, che cercheranno sempre di dominare, né da una rivoluzione violenta, che ha bisogno di leader come qualsiasi altra operazione militare. La gente, una volta illuminata, deve agire per se stessa.
Eppure, in apparente contraddizione, Bellegarrigue aderirà  alla tradizione anarchica per quanto riguarda la sua idea di società, come necessaria e naturale, e legata ad «un'esistenza primordiale, che resiste a tutte le distruzioni e tutte le disorganizzazioni». L'espressione della società  Bellegarrigue la trova nel comune, che non è una costrizione artificiale, ma un «organismo fondamentale» e che, a condizione che i governanti non interferiscono, può essere lo strumento utile alla conciliazione degli interessi degli individui che lo compongono. È nell'interesse di tutti gli uomini rispettare «le regole di armonia provvidenziale», e per questo motivo tutti i governi, gli eserciti e burocrazie devono essere soppressi. Questo compito non può essere effettuato né dai partiti politici, che cercheranno sempre di dominare, né da una rivoluzione violenta, che ha bisogno di leader come qualsiasi altra operazione militare. La gente, una volta illuminata, deve agire per se stessa.


Si farà  la propria [[rivoluzione]], con la sola forza del diritto, la resistenza passiva, il rifiuto di cooperare; dalla non sottomissione alle leggi, che legittimano l'omicidio e l'oppressione, nascerà  la loro abrogazione e l'instaurazione di una società  libera.
Si farà  la propria [[rivoluzione]], con la sola forza del diritto, la resistenza passiva, il rifiuto di cooperare; dalla non sottomissione alle leggi, che legittimano l'omicidio e l'oppressione, nascerà  la loro abrogazione e l'instaurazione di una società  libera.


Questa concezione della rivoluzione attraverso la [[disobbedienza civile]], suggerisce che in America, Bellegarrigue potrebbe avere preso contatto almeno con le idee di [[Thoreau]] <ref>Un'altra possibile influenza potrebbe essere quella di [[Etienne de La Boétie]]</ref>, e la sua visione delle libertà  dell'individuo lo pongono chiaramente al di fuori della tendenza collettivista o comunista dell'[[anarchismo]].
Questa concezione della rivoluzione attraverso la [[disobbedienza civile]], suggerisce che in America, Bellegarrigue potrebbe avere preso contatto almeno con le idee di [[Thoreau]] <ref>Un'altra possibile influenza potrebbe essere quella di [[Etienne de La Boétie]]</ref>, e la sua visione delle libertà  dell'individuo lo pongono chiaramente al di fuori della tendenza collettivista o comunista dell'[[anarchismo]].


==Note==
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==Voci correlate==
==Voci correlate==
*[[Storia del movimento libertario in Francia]]
*[[Storia del movimento libertario in Francia]]

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Anselme Bellegarrigue

Anselme Bellegarrigue (Montfort, Francia, 23 marzo 1813 [1] - America centrale, fine del XIX° secolo) è stato un individualista anarchico francese.

Biografia

«La maggior parte dei rivoluzionari che si voltò verso l'anarchia come conseguenza del 1848 lo hanno fatto in virtù del senno di poi, ma solo un uomo, indipendentemente da Proudhon, non lo fece come conseguenza dei fatti del 1848. L'"anarchia è ordine; Governo è guerra civile". È sotto questo slogan, che molti paradossalmente attribuirono a Proudhon, che Anselme Bellegarrigue ha fatto la sua breve apparizione nella storia anarchica.» [2]

Anselme Bellegarrigue nasce a Montfort (Francia) il 23 marzo 1813 da Jean Joseph Bellegarrigue, negoziante, e Therèze Goulard. Bellegarrigue sembra essere stato un uomo di una certa istruzione (probabilmente frequentò il liceo di Auch) ma, al di là di diversi viaggi compiuti in America e nelle Antille, poco si sa della sua vita prima della vigilia del 1848: egli arrivò a Parigi il 23 febbraio da un viaggio negli Stati Uniti, dove aveva incontrato il presidente Polk in un piroscafo che percorreva il Mississippi e aveva sviluppato l'ammirazione per gli aspetti più individualistici della democrazia americana. Secondo il suo racconto, è stato il meno colpito, come Proudhon, dalla rivoluzione che scoppiò nella sua prima mattina a Parigi: alla volenterosa ed entusiasta Guardia che, davanti al municipio parigino, fieramente gli vantava il fausto esito della rivoluzione, Anselme Bellegarrigue replicava: «La vittoria ve l'hanno già rubata. Non avete formato un governo?».

Bellegarrigue sembra aver lasciato Parigi molto presto, per poi nel corso dell'anno pubblicare da Tolosa il primo dei suoi lavori che è sopravvissuto, un opuscolo dal titolo Au Fait! Au Fait! Interprétation de l'Idée Démocratique e si legge: «Un popolo è sempre governato troppo.» Durante il 1849 Bellegarrigue stava scrivendo articoli contro la Repubblica in un quotidiano di Tolosa, «La civiltà», ma all'inizio del 1850 si era trasferito nel piccolo villaggio di Mézy, vicino a Parigi, dove, con un certo numero di amici che avevano formato una associazione di liberi pensatori, tentò di creare una comunità dedita alla propaganda libertaria e della vita naturale. Le loro attività apparentemente innocue presto attirarono l'attenzione della polizia e uno dei loro membri, Jules Cledat, venne arrestato. La comunità si sciolse. Bellegarrigue tornò a Parigi, dove era previsto un mensile dedicato alle sue idee.

Il primo numero di «L'Anarchie: Journal de l'ordre» apparso nel mese di aprile 1850, è stato il primo periodico di fatto ad adottare l'etichetta di anarchico, e Bellegarrigue aveva assunto insieme le funzioni di editor, manager e collaboratore. A causa della mancanza di fondi, di L'Anarchie furono pubblicati solo due numeri, e anche se Bellegarrigue poi avesse previsto un «Almanach de L'Anarchie», questo non sembra essere stato pubblicato.

Poco dopo questo pioniere sfuggente libertario scomparve nelle profondità dell'America Latina, dove si dice fu un insegnante in Honduras e anche - in breve - una sorta di funzionario del governo in El Salvador, prima di morire - come egli era nato - in una data ed in un luogo sconosciuto.[3]

Pensiero

Bellegarrigue per il suo individualismo anarchico era molto vicino a Stirner; si è dissociato da tutti i politici rivoluzionari del 1848, e perfinoProudhon, che gli assomigliava in molte delle sue idee, disse con poco rispetto che «a volte fa un passo fuori della vecchia routine per lanciare un paio di illuminazioni sugli interessi generali».

A volte Bellegarrigue ha parlato di egoismo solipsistico: «Nego tutto, io affermo solo me stesso, Io sono, questo è un fatto positivo, tutto il resto è astratto e cade in x, verso l'ignoto...Non ci può essere sulla terra nessun interesse superiore al mio, nessun interesse al quale devo anche il sacrificio parziale dei miei interessi» (un pensiero analogo l'avrebbero fatto anche gli individualisti anarchici de «L'Adunata dei Refrattari» Renzo Novatore e Bruno Filippi, tanto per per citarne altri)

Eppure, in apparente contraddizione, Bellegarrigue aderirà alla tradizione anarchica per quanto riguarda la sua idea di società, come necessaria e naturale, e legata ad «un'esistenza primordiale, che resiste a tutte le distruzioni e tutte le disorganizzazioni». L'espressione della società Bellegarrigue la trova nel comune, che non è una costrizione artificiale, ma un «organismo fondamentale» e che, a condizione che i governanti non interferiscono, può essere lo strumento utile alla conciliazione degli interessi degli individui che lo compongono. È nell'interesse di tutti gli uomini rispettare «le regole di armonia provvidenziale», e per questo motivo tutti i governi, gli eserciti e burocrazie devono essere soppressi. Questo compito non può essere effettuato né dai partiti politici, che cercheranno sempre di dominare, né da una rivoluzione violenta, che ha bisogno di leader come qualsiasi altra operazione militare. La gente, una volta illuminata, deve agire per se stessa.

Si farà la propria rivoluzione, con la sola forza del diritto, la resistenza passiva, il rifiuto di cooperare; dalla non sottomissione alle leggi, che legittimano l'omicidio e l'oppressione, nascerà la loro abrogazione e l'instaurazione di una società libera.

Questa concezione della rivoluzione attraverso la disobbedienza civile, suggerisce che in America, Bellegarrigue potrebbe avere preso contatto almeno con le idee di Thoreau [4], e la sua visione delle libertà dell'individuo lo pongono chiaramente al di fuori della tendenza collettivista o comunista dell'anarchismo.

Note

  1. Alcune fonti (es. Wikipedia) riportano come anno di nascita un generico periodo compreso tra il 1820 e il 1825. Il sito web il lingua francese Ephemanar.net riporta come data invece il 23 marzo 1813
  2. Anselme Bellegarrigue by George Woodcock (1912-1995)
  3. In buona parte estratto dalla biografia scritta da George Woodcock
  4. Un'altra possibile influenza potrebbe essere quella di Etienne de La Boétie

Voci correlate

Collegamenti esterni