Anarco-veganismo

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File:Veganarchism.svg
Simbolo del vegananarchism, che unisce la A cerchiata, simbolo anarchico, con l'iniziale della parola vegan, la lettera "V"

L'anarco-veganismo (in inglese vegananarchism o veganarchy), è quella corrente antiautoritaria e radicale che unisce il pensiero antispecista e vegano a quello anarchico.

Per coloro che sostengono l'anarco-veganismo, l'anarchismo, essendo contrario a qualsiasi discriminazione, subordinazione e sfruttamento tra esseri umani, come il razzismo, il sessismo, il nazionalismo, il patriottismo, la xenofobia, l'omofobia, la transfobia e le gerarchie di ogni tipo, non può che essere anche contro una discriminazione ritenuta analoga, lo specismo, poiché essenzialmente basata sempre sugli stessi criteri arbitrari di un qualsiasi sistema gerarchico e capitalista (come quelli economici, razziali, culturali, religiosi, sessuali, nazionalisti, ecc...). Ogni discriminazione quindi, compreso lo specismo, è vista in contrasto con il rispetto della vita individuale, ed è basato sulla falsa e presunta superiorità  di un gruppo o individuo qualsiasi su un altro, idea riassumibile con i concetti di autorità  o di potere.

Anarchia e veganismo

L'anarchismo è conosciuto come un ideale libertario che fonda i propri principi sulla difesa della libertà  in tutti i suoi aspetti. Tutta la filosofia anarchica è stata e si è sviluppata con il fine ultimo di conseguire la libertà  totale per tutti gli individui nel seno della società . Per molti anarchici dunque, quest'obiettivo va esteso a tutti gli esseri animali (concetto noto come antispecismo), e per essi la libertà  può quindi intendersi come il diritto di agire, muoversi e pensare sulla base di idee e credenze, senza imposizioni esterne e sempre con rispetto per gli altri, le loro peculiarità  fisiche e psicologiche e anche per i loro comportamenti, credenze, atteggiamenti e idee. I libertari antispecisti hanno infatti sempre ritenuto, e ritengono ancora, che non si debba separare e parcellizzare lo sfruttamento animale da quello umano o ambientale, bensì considerano necessario estirpare qualsiasi tipologia di dominio dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sugli animali (e sulla natura), poiché ognuno è conseguenza dell'altro e in quanto, come più volte ha scritto Murray Bookchin, non basta eliminare le classi sociali e lo sfruttamento economico per eliminare la gerarchia e il dominio, perché questi si potrebbero riformare su basi razziali, sessuali e anche speciste.

Élisée Reclus, anarchico e vegetariano

Nel panorama delle violenze di stato e del capitalismo, alcuni anarchici estendono quindi il concetto di violenza, nonché quello di eguaglianza e antiautoritarismo, anche agli animali non umani. Nella vita quotidiana questi, rifiutando qualsiasi idea o pratica di dominio, rifiutano anche di partecipare attivamente o passivamente a qualsivoglia sfruttamento, e alcuni lottano attivamente alla loro liberazione. Diverse sono state le personalità  di tendenze anarchiche e libertarie che si sono battuti per la liberazione animale. Alcuni sono morti per questo, come ad esempio Barry Horne, che si lasciò morire di fame per l'abolizione della vivisezione; alcuni altri invece, quasi sempre, hanno trovato ostacoli nella repressione, soprattutto nelle "frange" radicali, ossia quelle che portano la lotta in una posizione contraddittoria col sistema nel suo insieme e che, quindi, vengono interpretati nelle azione e nei pensieri obsoleti (o illegali e violenti) e sconvenienti.

Tra i primi anarchici ad esprimere disappunto per le sofferenze animali si possono citare i vegetariani Lev Tolstoj [1] ed Élisée Reclus. Quest'ultimo, nel suo Sul vegetarismo scrisse:

«La verità  non può più essere negata; ma si è dovuto creare una nuova morale per spiegarla. Questa morale sostiene che vi sono due diritti dei popoli: l'uno viene applicato ai gialli, l'altro è privilegio dei bianchi. Assassinare, torturare i primi sembra ormai permesso, mentre sarebbe inammissibile farlo ai secondi. Ma a proposito degli animali, la morale non è ugualmente elastica? Eccitando i cani a sbranare la volpe, il gentiluomo impara a lanciare i suoi fucilieri sul cinese in fuga...[...]...Non è una digressione menzionare gli orrori della guerra in connessione con il massacro delle bestie ed i banchetti di carne. La dieta degli individui è in stretta relazione con il loro modo di agire. Sangue chiama sangue»

Anche H.D.Thoreau, seppur con qualche ambiguità  (era carnivoro), esprime pensieri fortemente "anti-antropocentrici":

«non ho dubbio che appartenga al destino umano, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare carne allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'un l'altra quando vennero in contatto con quelle civili».

L'antispecismo, comunque, non é patrimonio esclusivo degli anarchici, ma sono scelte più diffuse fra essi rispetto a persone di qualsiasi altro orientamento politico perché si basano sul rifiuto di qualsivoglia discriminazione e gerarchia: non solo tra esseri umani, ma anche nei confronti degli altri esseri senzienti, senza discriminazioni fra le specie animali.

Tra gli anarchici (Barry Horne, Harold Thompson, ecc.), questa prerogativa è particolarmente diffusa nell'ambito individualista. Essi estendono l'egualitarismo a tutto l'universo e a tutte le specie animali, poiché si ritiene che vi sia un diretto rapporto tra lo sfruttamento umano, quello animale non-umano e quello ambientale, che sono per lo più conseguenza del capitalismo.

Seppure, a seconda delle varie tendenze individuali ed estrazioni, ci siano diverse posizioni sull'atteggiamento da prendere in considerazione della coerenza (o coincidenza) tra mezzi e fini (per esempio sull'uso della violenza o della nonviolenza), gli anarchici vegani difendono comunque una società  utopica, basata sulla libertà , la pace, l'eguaglianza, l'armonia e la solidarietà  tra gli umani; auspicando inoltre il rispetto della vita degli animali non-umani, nonché il non sfruttamento della natura da parte dell'uomo (atteggiamento antropocentrico), visto che la terra non è proprietà  di nessuno ma appartiene a tutti gli esseri viventi.

Voci correlate

Personalità 

Collegamenti esterni

Note