Anarchismo Cristiano

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Bandiera Rosso-Nera anarcocristiana. Questa bandiera è un adattamento di quella rosso-nera

L'anarchismo cristiano è una corrente dell'anarchismo molto particolare, fondata sul rifiuto dell'autorità (ecclesiastica o statale), sul rapporto diretto con Dio e sull'egualitarismo.

Simbolismo anarco-cristiano

I cristiani anarchici, oltre alla bandiera rosso-nera con croce (vedi immagine in testa all'articolo), utilizzano diverse versioni della A cerchiata: una è quella con una croce dentro lo spazio interno alla A stessa, di modo che combini il cristianesimo con l'idea anarchica; un'altra invece è l'utilizzo della A (che indica sia l'anarchia che l'ALFA) posta all'interno della lettera omega (Ω).

Quest'ultima simbologia si basa sul fatto che alfa e omega, cioè l'inizio e la fine dell'alfabeto greco (AΩ) sono anche il simbolo di Dio.

«Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.» (Apocalisse, 10:13)
«... io sono il primo e io sono l'ultimo, e accanto a me non c'è. Dio.» (Libro di Isaia, 44:6)

La Chiesa cristiana delle origini utilizzò spesso il simbolo della alfa e dell'omega affianco o incisi sugli utensili religiosi. Oggi, alcuni movimenti cristiani come i Jesus Freaks stanno riutilizzando usando questo simbolo.

Talvolta gli anarchici-cristiani utilizzano anche la bandiera bianco-nera, simbolo dell'anarcopacifismo, come rappresentativa dei loro ideali.

Citazioni bibliche anarco-cristiane

Nuvola apps xmag.png Per approfondire, vedi Gesù anarchico.
  • In quel tempo non c'era un re in Israele; ognuno faceva quel che gli pareva meglio. (Giudici 21, 25-26)
  • Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi». (Atti degli apostoli, 4, 19-20)
  • Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini». (Atti degli apostoli, 5, 29-30)
  • Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. (Atti degli apostoli, 2, 44-46)

Storia

I precursori dell'anarchismo cristiano

Fra Dolcino, precursore dell'anarchismo cristiano

Malgrado la sua esistenza non sia pienamente dimostrabile la figura di Gesù Cristo permise, inizialmente, lo sviluppo di pensieri "proto-anarchici cristiani" e, successivamente, di quella corrente di pensiero molto particolare dell'anarchismo definito cristiano.

Durante il Medio Evo si riscontrano tracce di "proto-anarchismo cristiano" all'interno di movimenti eretici cristiani come quello degli Apostolici di Fra Dolcino - che professava una povertà assoluta, la parità dei sessi e il rifiuto della gerarchia-, del libero spirito - che professava l'indipendenza dalle autorità ecclesiastiche - e dei "bogomili" (Bulgaria del X secolo) - che rifiutavano tutta la realtà materiale e denunciavano tutti i rappresentanti del potere mondano (denunciarono l'opulenza del clero e l'inutilità dei certi riti religiosi); lo stesso carattere è riscontrabile nell'insurrezione degli Hussiti della Boemia, che si opponevano ai privilegi feudali e della Chiesa cattolica, ed infine in individualità come Riccardo di San Vittore che criticavano la monarchia e i privilegi autoritari.

Il Rinascimento è caratterizzato dal diffondersi di movimenti religiosi eretici fortemente ostili all'autorità ecclesiastica. Per esempio il movimento cristiano degli Anabattisti fondava la propria religiosità sulla comunanza dei beni, il rifiuto dello Stato e di ogni istituzione. Nel biennio 1524-25 gruppi di rivoltosi anabattisti, al seguito di Thomas Muntzer, presero parte alla rivolta dei contadini tedeschi, nella convinzione che andare contro i poteri costituiti avrebbe affrettato la venuta del regno di Dio. L'esperimento politico-religioso anabattista fu annientato da Lutero (la "Roma Cattolica" di certo non disapprovò tale azioni) e dai Prìncipi nel 1535, con una durissima repressione che sterminò gran parte degli eretici. Anche Gerrard Winstanley, eretico cristiano inglese del movimento dei Diggers ("zappatori"), attivo durante la guerra civile inglese, sosteneva la necessità di collettivizzare la terra, poiché questa apparteneva a tutti e nessun uomo poteva elevarsi al di sopra degli altri.

Il tolstojanesimo

«La schiavitù degli uomini è la conseguenza delle leggi, e le leggi sono stabilite dai governi. Per liberare gli uomini non c'è che un mezzo: la distruzione dei governi. Ma come distruggerli? Tutti i tentativi fatti sinora in diversi paesi per rovesciare i governi colla violenza, non sono mai riusciti che a sostituire a quelli un nuovo governo, sovente più crudele del primo. Senza parlare dei tentativi del passato, la distruzione del regime capitalista, la socializzazione dei mezzi di produzione, e l'aumento di un nuovo ordinamento economico, la rivoluzione insomma che i socialisti ci annunziano come prossima si compierà pure, ci dicono, colla violenza organizzata; e, sempre secondo essi dicono, colla violenza converrà mantenere le nuove forme sociali.» (Lev Tolstoj, Anarchismo e non violenza)

La corrente anarchica vera e propria denominata "Anarchismo cristiano" [1] o "anarchismo religioso" si diffuse in Russia verso la fine dell'ottocento e faceva capo allo scrittore Lev Tolstoj.

Lev Tolstoj nacque a Jasnaja Poljana, in Tula nel 1828 e morì, dopo un'intera vita dedicata alla letteratura, ad Astapovo, nel Riazan nel 1910.

Egli non ammise mai di essere anarchico, perché riservava questo nome a coloro che, volevano trasformare la società con mezzi violenti, ma le sue idee senza esitazione possono essere definite anarchiche. Del resto gli scritti e i romanzi dei suoi ultimi trent'anni non lasciano dubbi sulla loro natura. Influenzato dagli scritti di Adin Ballou, fondatore della comunità di Hopedale, Tolstoj espose la sua dottrina anarchica in numerosi scritti d'occasione e in articoli sparsi, pubblicati svariate volte ed editi in numerose lingue, fra tutti si possono ricordare, Il regno di Dio è in voi, La mia religione e La guerra e il servizio militare obbligatorio.

Lev Tolstoj, capostipite dell'anarchismo cristiano

L'anarchismo tolstojano, come il suo cristianesimo razionale, fu il risultato di esperienze sempre maggiori, dalla militanza nell'esercito fino al contatto con i popoli primitivi del Caucaso. In tutti i suoi romanzi ricorre il tema e il desiderio dell'universale fratellanza umana e dell'esaltazione di ogni tipo di vita del contadino, semplice ed a contatto con la natura.

Il suo anarchismo è un aspetto esterno del Cristianesimo, l'assenza di conflitto fra questi due aspetti è dovuta al fatto che la sua è una religione senza fede, infatti, fonda le sue convinzioni sulla ragione e non sui dogmi o sul potere religioso terreno. Per lui Cristo è un maestro non l'incarnazione di Dio, rende in questo modo la religione “umanizzata”, e continua sostenendo, che il regno di Dio bisogna cercarlo non fuori di noi, ma dentro di noi stessi.

Tolstoj, inoltre, concorda con l'Anarchismo classico circa l'illogicità e la dannosità del potere, ma ritiene che l'unico modo per liberarsi del potere umano consiste nell'accettare la legge divina, perché solamente questa è comune a tutti gli uomini e dunque veramente universale e pacificatrice.

Perché soltanto la religione cristiana, come da lui intesa, produce la completa libertà ed uguaglianza di tutti gli uomini. Perché tutti gli uomini sanno che le leggi sono false ed ingiuste, però ubbidiscono ugualmente, quindi bisogna spingere l'uomo ad uscire da questa incoerenza e liberarsi cercando di pervenire ad un nuovo ordine retto soltanto dalla ragione.

Il suo pensiero libertario, addirittura sotto alcuni aspetti è molto più radicale di quello tradizionale, dal momento che il rifiuto di obbedire all'autorità investe ogni comando umano. Di conseguenza la concezione anarchica tolstojana poggia sul rifiuto della proprietà privata e dello Stato.

La prima viene respinta perché è oppressiva, perché chi è proprietario predomina su chi non lo è, ed inoltre, essa si perpetua con la violenza e con la forza. Lo Stato invece, va respinto poiché significa violenza, e la sua esistenza, che si fonda sul concetto di potere e gerarchia, è contraddittoria nei confronti della predicazione pacifica del cristianesimo, che nel suo vero significato distrugge lo Stato, infatti, per questo motivo che Gesù Cristo fu crocifisso. Lo Stato ostacola la libertà dell'individuo, lo inganna, lo sfrutta e soprattutto infierisce su di lui, avvalendosi delle prigioni, delle esecuzioni e del servizio militare coattivo.

Il misticismo

Simone Weil in divisa da miliziana durante la rivoluzione spagnola
Exquisite-kfind.png Vedi anarchismo mistico.

In Russia, il desiderio di un ritorno al cristianesimo delle origini, antiautoritario e non-violento, portò alla nascita di numerose comunità tolstojane e alla pubblicazione del primo manifesto dell'anarchismo mistico, redatto a Mosca dal poeta anarchico Georges Tchoulkov nel 1906.Maturato nel clima degli eventi rivoluzionari del 1905 duramente repressi dallo Zar Nicola II, fu anche influenzato dalle innumerevoli personalità intellettuali russe del periodo (Vladimir Soloviov, Lev Tolstoj, Fedor Dostoïevski, ecc.), dal positivismo scientifico dell'epoca e anche dall'ortodossia cristiana tradizionale. In ogni caso il manifesto espresse un carattere allo stesso tempo artistico, spirituale ed etico, sottolineando quindi un approccio multidisciplinare rispetto alle problematiche politiche, sociali ed antropologiche.

All'anarchismo mistico, che unisce l'approccio spirituale e personalista del fatto religioso ai principi dell'anarchismo politico, può essere accomunata anche la miliziana della Durruti Simone Weil, la quale, dopo aver assistito ad una processione religiosa in un piccolo villaggio del Portogallo, si avvicinò al cristianesimo "prima maniera", e per certi versi più radicale di quello attuale, con notevoli analogie con l'anarchismo cristiano. Scriverà in seguito che in quel momento ebbe «all'improvviso la certezza che il cristianesimo è per eccellenza la religione degli schiavi, che gli schiavi non possono non aderirvi, e io con loro». [2]

Ellul, Illich e la teologia della liberazione

Le correnti moderne dell'anarco-cristianesimo hanno avuto in Jacques Ellul e Ivan Illich le figure intellettuali di maggior riferimento, quantunque attualmente non manchino giovani personalità che in qualche modo portano avanti questa corrente di pensiero...

Nel libro Anarchia e cristianesimo, Jacques Ellul, membro del Consiglio nazionale della Chiesa riformata francese, ha tentato di conciliare due posizioni apparentemente distantissime come l'anarchia e il cristianesimo, utilizzando come elemento di legame l'atteggiamento di Gesù contro le autorità costituite durante il processo e all'idea generale di ostilità al potere nella Chiesa delle origini.

Un altro libertario con una visione strettamente affine all'anarchismo cristiano fu l'ex sacerdote Ivan Illich, vice rettore dell'Università di Puerto Rico e fondatore in Messico del Centro Intercultural de Documentación (CIDOC). Come detto, Illich era stato sacerdote. Giunse fino alla carica di monsignore, ma la sua avversione verso qualsiasi gerarchia lo portò ad allontanarsi Chiesa. Visse il Vangelo come un manuale di liberazione, non come consolazione e nemmeno con il timore del peccato.

«per il Nuovo Testamento il peccato non è un'ingiustizia morale, ma un voltarsi da un'altra parte, o una mancanza... il Samaritano rappresenta un rapporto libero e perciò vulnerabile e fragile, ma sempre capace di guarire..» [3]

Un'interpretazione particolare del cristianesimo, che seppur non strettamente legato all'anarchismo vide molti suoi libertari avvicinarsi, fu la teologia della liberazione. In America Latina essa è stata sempre influenzata da diverse ideologie, da quella marxista al marxismo libertario, dalle più disparate dottrine rivoluzionarie all'anarchismo vero e proprio. Uno dei movimenti in cui anarchia e religione convivono di più è quello dell'EZLN, un movimento di guerriglia socialista libertario nel quale militano anche numerosi cristiani (nonostante la disapprovazione del Vaticano) e sacerdoti che, in nome della liberazione e della libertà, hanno messo in pratica teorie autogestionarie e libertarie.

Altro caso conosciuto è quello di Camilo Torres Restrepo, sacerdote, professore e guerrigliero colombiano dell'ELN, che sebbene fu marxista convinto, la sua caparbietà rivoluzionaria è divenuta un esempio per molti rivoluzionari colombiani, compresi quelli anarchici.

Gruppi oggi attivi di tendenza anarco-cristiana

Brotherhood Church

La Brotherhood Church («Fratellanza cristiana») è una comunità anarco-cristiana e pacifista che risale le proprie origini al 1887, quando un ministro congregazionalista chiamato John Bruce Wallace fondò la rivista The Brotherhood («La Fratellanza») a Limavady, Irlanda del Nord.

Catholic Worker Movement

Il Catholic Worker Movement («Movimento dei lavoratori cattolici»), è un'organizzazione cattolica statunitense, fondata nel 1933 da Dorothy Day e Peter Maurin con l'intento di aiutare i senzatetto e i poveri di New York. Viene spesso presentata come un'organizzazione anarchica cristiana, con notevoli affinità con il sindacalismo rivoluzionario dell'Industrial Workers of the World, del quale i suoi fondatori erano membri.

Jesus Freaks

Il movimento Jesus Freaks chiama all'unione delle differenti « tribù » di « cristiani alternativi », riprendendo i simboli e in parte il linguaggio dell'anarchismo.

Ciaran O'Reilly, anarco-cristiano del Ploughshares Movement

Ploughshares Movement

Il Ploughshares Movement, letteralmente Movimento Vomeri, è un associazione pacifista formata in gran parte da cristiani che fa esplicito riferimento alla profezia di Isaia:

«Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra.»

Questo movimento si batte con l'azione diretta non violenta contro la guerra, il militarismo e le sue nocività ed è attivo soprattutto in Australia e Stati Uniti. Tra i suoi membri ci sono anche diversi anarco-cristiani, come per esempio Ciaron O'Reilly.

Academics and Students Interested in Religious Anarchism

Nel 2008 lo scrittore ed accademico Alexandre Christoyannopoulos ha fondato l'Academics and Students Interested in Religious Anarchism (ASIRA) nell'ambito del Anarchist Studies Network, un gruppo specializzato della Political Studies Association.

Comunità online

Molti anarco-cristiani sono oggi attivi online (websites, facebook, forums, mailing lists e blogs), come A Pinch of Salt, mgazine anarco-cristiana degli anni '80, fatto rivivere nel 2006 da Keith Hebden in un blog; [4] Jesus Radicals, fondato dalle comunità mennonite nel 2000 ed oggi organizzate da Nekeisha Alexis-Baker, Joanna Shenk e Mark Van Steenwyk; [5] Lost Religion of Jesus creato da Adam Clark nel 2005; [6] Christian Anarchists creato da Jason Barr nel 2006; [7] The Mormon Worker, blog e rivista, fondato nel 2007 da William Van Wagenen per promuovere Mormonismo, anarchismo e pacifismo; [8] Academics and Students Interested in Religious Anarchism (ASIRA), fondato da Alexandre Christoyannopoulos nel 2008; [9] Christian Anarchists Meeting Prayerfully to Understand Scripture (C.A.M.P.U.S.), fondato nello Utah da Shawn McCraney; Federazione Anarchico Cristiana.

Note

  1. Il capitolo "Anarchismo cristiano" è stato quasi totalmente estratto da La fiaccola dell'anarchia di Giuseppe Scaliati
  2. Le filosofie del '900, pag. 105
  3. I. Illich, I fiumi a nord del futuro, uodlibet, 2009, pag. 38
  4. Christoyannopoulos, Alexandre (2010). Christian Anarchism: A Political Commentary on the Gospel, Exeter: Imprint Academic. pp. 264 and 265, Online communities
  5. Nekeisha and Andy Alexis-Baker (2000), "Radicals"
  6. Adam Clark (2005), "Lost Religion of Jesus", Yahoo Groups!
  7. William Van Wagenen (2007), "The Mormon Worker blog", wordpress.com
  8. William Van Wagenen (2007), The Mormon Worker newspaper
  9. Alexandre Christoyannopoulos (2008), Academics and Students Interested in Religious Anarchism (ASIRA), Anarchist Studies Network

Indicazioni bibliografiche

Voci correlate

Collegamenti esterni