Amore libero

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L'espressione “amore libero” è stata utilizzata [1]dagli anarchici sin dopo la fine del XIX secolo per definire enunciazioni concernenti la sessualità  nell’ambito individuale e sociale.

Gli anarchici e la sessualità 

Quest'espressione è stata spesso utilizzata come un vago programma, se non come un motto o uno slogan, il cui significato era tuttavia non realmente chiaro.

L'“amore libero” ha acquisito tanti significati, nel corso del tempo, che difficilmente si può parlare di discorso specificamente anarchico. Per esempio gli anarchici hanno utilizzato il termine “amore libero” successivamente e simultaneamente come sinonimo d’unione libera, di tolleranza, di neomalthusianesimo, d’alternativa alla famiglia patriarcale, di comunalismo sessuale o del “poliamore”[2].

Il punto comune delle diverse posizioni anarchiche sull’“amore libero” è l’opposizione all’ approccio assolutista sessuale. Il puritanesimo e la morale giudaico-cristiana (approccio assolutista) giudica il sesso come un qualcosa di dannoso per la moralità  dell’individuo e per la coesione sociale. Questa visione repressiva della sessualità  considera il sesso come facente parte di una natura bestiale e come tale da limitare con una serie di regole morali (eterosessualità , monogamia, matrimonio ecc.) imposta dalle istituzioni (Chiesa e Stato).

Spesso anche anarchici di un certo rilievo hanno accettato questo pensiero. Per esempio, la misoginia e il puritanesimo di Pierre Joseph Proudhon sono leggendarie [3], così come Michail Bakunin non si è mai pronunciato in maniera chiara sulla questione e la sua vita sessuale fu particolarmente inibita. Pëtr Kropotkin s’interessò soprattutto alla divisione sessuale dei compiti nell’ambito familiare, tanto che Emma Goldman lo rimproverò di non offrire alternative alla morale puritana. La maggior parte dei comunisti libertari e degli anarco-sindacalisti, soprattutto in epoche passate a dire il vero, hanno storicamente parteggiato con le varie correnti socialiste, non solo per l’operaismo e il feticismo del lavoro, ma anche per un puritanesimo che attribuisce alla libertà  sessuale una funzione corruttrice tipica della borghesia.

Secondo loro, anche se il discorso va preso in linea generale, la rivoluzione sociale eliminerà  alcune "catastrofi sessuali" come la pornografia, la prostituzione e l’immoralità . Sono stati essenzialmente gli individualisti a sviluppare il discorso sulla sessualità  e a proporre alternative al moralismo. Bisogna ammettere tuttavia che anche pensatori non anarchici hanno contribuito a sviluppare il concetto dell’amore libero che può essere definito in tre modi: l’approccio pluralista, l’approccio pluralista radicale, l’approccio libertario.

Approccio pluralista

L’amore libero è stato principalmente compreso dagli anarchici, che si rifanno a questa visione della sessualità , alla maniera dei pensatori utilitaristi come Mills e Bentham, in un’ottica pluralista. Quest’approccio essenzialmente liberale, ha attirato anarchici individualisti del XIX secolo come Benjamin Tucker e Lysander Spooner.

L’approccio pluralista è "essenzialista", nel senso che considera la sessualità  come una forza naturale, biologica, che influenza non solamente l’individuo ma anche la vita sociale e collettiva. La sessualità  sarebbe un istinto innato dell’animale umano, che tuttavia viene controllata dalle istituzioni.

L’approccio pluralista critica il concetto di vizio ereditato dalla morale giudaico-cristiana, concentrandosi sulla separazione della sfera privata da quella pubblica. Il socialista Havelock Ellis insiste che la sessualità  non deve essere giudicata sulla base dei comportamenti più o meno conformisti, ma piuttosto se essa è coercitiva e violenta nei confronti di altri individui. Nel suo Vices are not crimes (1875), Lysander Spooner contesta allo Stato il diritto di intervento nella vita privata, con la scusa di proteggerli dal vizio. Secondo lui i “vizi” non possono essere repressi se non nuocciono ad altri individui. La sessualità , secondo questi pensatori, appartiene alla sfera privata e deve essere separata dalla sfera pubblica esattamente come le pratiche religiose, il consumo di droghe ecc.

In realtà  quest’approccio alla sessualità  è criticabile in quanto ritiene vizi quei comportamenti non legati alla procreazione. La differenza col moralismo sessuale risiede nel fatto che gli individui vengono ritenuti liberi di avere determinati comportamenti che tuttavia possono essere considerati "nefasti". La separazione del privato dal pubblico, non permette a questi pensatori di capire come la sessualità  non è condizionata solo da fattori biologici ma anche sociali.

Approccio libertario

Emma Goldman

L’approccio libertario è stato adottato e sviluppato da anarchici come Emile Armand, Emma Goldman, dai marxisti Wilhelm Reich, e Herbert Marcuse, dai socialisti utopisti come Charles Fourier e dai pedagogisti libertari Paul Robin e Jeanne Humber.

Paulette Brupbacher, medico anarchico svizzero

Anche l’approccio libertario è "essenzialista" (sessualità  interna all’individuo e esterna alla società ), in quanto ritiene che l’amore libero sia naturale, positivo e sano. La sessualità  è una pulsione vitale, la sua repressione sociale impedisce l’espressione dell’individualità . La repressione sessuale è nefasta ed è una delle cause di comportamenti devianti e malsani. In Psicologia di massa del fascismo, Reich pone nella repressione e nella frustrazione sessuale dei tedeschi, le basi dello sviluppo del nazismo.

Maria Lacerda de Moura, pedagogista e amor-liberista brasiliana

I libertari criticano le istituzioni (politiche, sociali e religiose) tendenti ad inquadrare la libertà  sessuale entro il matrimonio, il patriarcato, oltre a criticare la sessualità  non finalizzata alla procreazione (riferimento alla Chiesa). Solo la libertà  sessuale può dare all’individuo, e come conseguenza alla società , l’equilibrio e il benessere fisico, emozionale e psichico. Molti anarchici sono convinti, come i marxisti Marcuse e Reich, che la “rivoluzione sessuale” è la chiave di volta per la liberazione sociale.

La sessualità  compresa come metodo rivoluzionario, ha preso diverse forme. Paul Robin e i neomalthusiani sostengono che una sessualità  libera esercitata in un quadro di controllo delle nascite, è l’unico modo per costruire un sistema libertario.

Per Emma Goldman, il puritanesimo è strumento ideologico utilizzato dal patriarcato per mantenere le donne in uno stato d’inferiorità  sociale. I comportamenti sessuali considerati “devianti” per la morale comune sono sempre risultati dalla repressione di questo fenomeno naturale. Goldman assimila il matrimonio alla prostituzione, entrambi conseguenza del patriarcato, per cui le donne possono liberarsi mediante il controllo della propria sessualità  e delle funzioni riproduttive, fino alla libera pratica delle loro inclinazioni sessuali naturali, dal poliamore all’omosessualità .

Per Emile Armand l’amore libero si deve esercitare in un contesto di cameratismo amoroso definito come «libero contratto, rescindibile con preavviso o non, dopo accordo preliminare» concluso tra individui di sesso differente, il cui scopo è «d’assicurare i contraenti da certi rischi delle esperienze amorose quali il rifiuto, la fine dell’amore, la gelosia, il capriccio, l’indifferenza ecc.». In questo modo l’amoralismo sessuale, secondo Armand, distrugge gli “elementi cardine” della schiavitù: "il vizio, la virtù, la purezza, la castità , la fedeltà  ecc."

Questi elementi non fanno altro che giustificare l’esistenza dello Stato e della Chiesa nel loro ruolo di guardiani dell’ordine e della moralità , e come tali vanno distrutti.

L’approccio libertario della regolazione della società , che accompagna e giustifica la rivoluzione sessuale in Occidente a partire dagli "anni 60", è stata l’oggetto delle critiche da parte delle femministe radicali, a partire da metà  degli "anni 70", poiché il suo principale problema è d’essere "essenzialista". I libertari sessuali finiscono, secondo le femministe, per celebrare tutte le manifestazioni in cui si evidenzia un desiderio identico a quelli che conducono al dominio e allo sfruttamento dell’altro come la violenza, la pedofilia e il commercio sessuale (pornografia, prostituzione ecc.). Inoltre, facendo della sessualità  un fatto prettamente naturale, l’approccio libertario trascura di affrontare le pratiche sessuali che non hanno funzioni riproduttive, come l’omosessualità , finendo per diventare fallocentrica, legata ad una concezione eterosessuale e tradizionale della sessualità  genitale e procreativa.

Infatti paradossalmente si può cogliere un aspetto molto conservatore nell’approccio libertario, visto che vuole liberare le pratiche sessuali che esistono nell’ordine stabilito trascurando di definire e di costruire dei nuovi “valori” sessuali e dei nuovi modi d’associazione amorosa.

L’approccio pluralista radicale

Un giovane Michel Foucault (1955)

La recente tendenza anarchica, per ciò che concerne l’amore libero, è di rimettere in causa l’"essenzialismo" che fa della sessualità  una pulsione vitale legata alla biologia umana. Questo nuovo approccio, accreditato dallo storico Jeffrey Weeks, è stato ereditato dai pensatori come Michel Foucault, Simon, Plunner e Mitchell.

Secondo questo modo di pensare la sessualità  è socialmente costruita e organizzata. I suoi sensi e le sue norme sono legate intimamente alle strutture sociali, implicando un’ influenza della cultura, dei ruoli sessuali, delle classi sociali e delle divisioni etniche, sul comportamento sessuale individuale. Per gli antropologi Ellen Ross e Rayna Rapp, la socializzazione sessuale e anche dipendente dalle differenti culture, dai rituali religiosi, dalle abitudini culinarie e dal vestiario.

Secondo l’approccio pluralista radicale non si può affrontare la sessualità  in modo dicotomico, non valutando altro che il binomio «repressione-liberazione». Bisogna abbandonare l’idea che una verità  immanente si trova nella sessualità , sia essa il “peccato”, sia essa “l’emancipazione”. Quest’approccio è pluralista nel senso che propone la diversità  piuttosto che l’uniformità  sessuale. La natura umana è funzione della storia degli individui, i quali hanno differenti storie e quindi differenti bisogni. E’ radicale poiché lega la regolazione sessuale alla creazione di nuovi valori e soprattutto la costruzione di modi d’interazione sociale, liberi da legami di dominazione gerarchica. In questo modo, la sessualità , è compresa come un fatto sociale di liberazione e non come uno strumento individuale di liberazione collettiva, come invece la considerano i partigiani dell’approccio libertario.

Secondo gli anarchici vicini all’approccio pluralista radicale, il primo compito sarebbe d’esplorare la complessità  della sessualità  negli aspetti biologici, psicologici e sociali. Il secondo consiste nell’elaborazione di nuovi modi d’interazione e d’associazione amorosa basata su una sensibilità  verso la natura sociale dell’identità  sessuale, dei criteri di scelta sessuale, dei sensi del piacere, del consenso e delle relazioni tra la sessualità  e il potere.

L’approccio pluralista radicale non si è dato l’obiettivo di costruire un utopia sessuale esterna alla società  e alla storia, poiché è la società  attuale che dà  un senso alla sessualità . Infatti le relazioni sociali di potere si esprimono nella società , quindi è necessario liberalizzare le strutture sociali per liberare la sessualità .

Note

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Bibliografia

Voci correlate

  1. Il manuale della Comunità  Oneida sostiene che il termine sia nato intorno al 1850, ritenendo che i socialisti abbiano strumentalizzato il termine per attaccare il matrimonio, un'istituzione che all'epoca invece serviva per proteggere donne e bambini abbandonati. Manuale della Comunità  Oneida (In Inglese).
  2. Bisogna in realtà  distinguere l'amore libero dal poliamore, giacchè il primo è una critica all'istituzionalizzazione del matrimonio e cioè all'ingerenza di Stato e Chiesa nelle relazioni private tra cittadini. Il termine poliamore è invece un neologismo che esprime il concetto di «amori multipli». L'ideale di una relazione poliamorosa è quella di avere una relazione sentimentale e/o sessuale onesta con più partner nello stesso periodo.
  3. La misoginia di Proudhon