Altermondialismo: differenze tra le versioni

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
m (Sostituzione testo - "{{references|2}}" con "<references/>")
m (Sostituzione testo - "Unione europea" con "Unione Europea")
 
(18 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[File:Man Alone WTO1999 by J.Narrin.jpg|thumb|200 px|Un momento degli [[Scontri di Seattle per la conferenza OMC del 1999|scontri]] del [[30 novembre]] [[1999]], a Seattle. In occasione della conferenza dell'[[Organizzazione Mondiale del Commercio]], nasce ufficialmente il movimento antiglobalizzazione.]]]]Il termine '''altermondialismo''' (dal lat. ''alter'' «altro, diverso» e da mondialismo) indica l'eterogeneo movimento ideologico di sinistra critico dell'attuale sistema economico [[neoliberismo|neoliberista]]. Questo movimento viene anche chiamato '''movimento no-global''' o '''movimento anti-globalizzazione'''.
[[File:Man Alone WTO1999 by J.Narrin.jpg|thumb|500px|Un momento degli [[Scontri di Seattle per la conferenza OMC del 1999|scontri]] del [[30 novembre]] [[1999]], a Seattle. In occasione della conferenza dell'[[Organizzazione Mondiale del Commercio]], nasce ufficialmente il movimento antiglobalizzazione.]] Il termine '''altermondialismo''' (dal lat. ''alter'' «altro, diverso» e da mondialismo) indica l'eterogeneo movimento ideologico di sinistra critico dell'attuale sistema economico [[neoliberismo|neoliberista]]. Questo movimento viene anche chiamato '''movimento no-global''' o '''movimento anti-globalizzazione'''.


== Altre denominazioni: no global, new global, movimento dei movimenti ==
== Altre denominazioni: no global, new global, movimento dei movimenti ==
Inizialmente il movimento altermondilaista veniva chiamato dai [[media]] italiani ''"movimento no-global"'' per contrazione del nome "Rete No Global Forum". Questa denominazione inquadrava genericamente tutti coloro che manifestavano contro i G8 come fossero un'unica entità , anche se in realtà  le differenze ideologiche erano e sono sostanziali.<ref>[http://www.viralvideo.it/divx_virali%20_small/viralvideo%2022%20Portanova%20SMALL.avi Origine dell'espressione No-Global]</ref>
Inizialmente il movimento altermondilaista veniva chiamato dai [[media]] italiani ''"movimento no-global"'' per contrazione del nome "Rete No Global Forum". Questa denominazione inquadrava genericamente tutti coloro che manifestavano contro i G8 come fossero un'unica entità, anche se in realtà le differenze ideologiche erano e sono sostanziali. <ref>[https://web.archive.org/web/20060911033827/http://viralvideo.it/divx_virali%20_small/viralvideo%2022%20Portanova%20SMALL.avi Video sull'origine dell'espressione No-Global]</ref>


Attualmente si usano anche termini come '''''new global''''' (che indica una connotazione meno radicale e propugna un'altra forma di globalizzazione) o '''''movimento dei movimenti'''''. In passato è stato molto usato il termine '''''popolo di Seattle''''', con riferimento alle contestazioni avvenute nel novembre del [[1999]] durante una ''Conferenza dei Ministri'' in ambito [[Organizzazione Mondiale del Commercio|WTO]]). In ambito accademico, alcuni autori parlano spesso di '''''Global Justice Movement''''', delineando la transnazionalità  dei movimenti sociali e la generica richiesta di una giustizia globale.  
Attualmente si usano anche termini come '''''new global''''' (che indica una connotazione meno radicale e propugna un'altra forma di globalizzazione) o '''''movimento dei movimenti'''''. In passato è stato molto usato il termine '''''popolo di Seattle''''', con riferimento alle contestazioni avvenute nel novembre del [[1999]] durante una ''Conferenza dei Ministri'' in ambito [[Organizzazione Mondiale del Commercio|WTO]]). In ambito accademico, alcuni autori parlano spesso di '''''Global Justice Movement''''', delineando la transnazionalità dei movimenti sociali e la generica richiesta di una giustizia globale.  


In altri paesi, soprattutto in [[Francia]], la denominazione '''''alter-mondialismo''''' o '''''altromondismo''''' è prevalente rispetto a quella di quella di anti-globalizzazione ed indica comunque una visione positiva e propositiva (in riferimento allo slogan ''Un altro mondo è possibile''). A seguito delle contestazioni del [[G8]] del [[2007]] in [[Germania]], è entrato nell'uso comune il termine '''globalcritico''', traduzione letterale del tedesco ''Globalisierungskritik''.
In altri paesi, soprattutto in [[Francia]], la denominazione '''''alter-mondialismo''''' o '''''altromondismo''''' è prevalente rispetto a quella di quella di anti-globalizzazione ed indica comunque una visione positiva e propositiva (in riferimento allo slogan ''Un altro mondo è possibile''). A seguito delle contestazioni del [[G8]] del [[2007]] in [[Germania]], è entrato nell'uso comune il termine '''globalcritico''', traduzione letterale del tedesco ''Globalisierungskritik''.


Alcuni tendono a distinguere l'antiglobalizzazione dall'altermondialismo, attribuendo al primo un significato esclusivamente critico e contestario e al secondo una maggiore propositività  volta a fornire alternative economiche e sociali a quelle oggi imperanti.
Alcuni tendono a distinguere l'antiglobalizzazione dall'altermondialismo, attribuendo al primo un significato esclusivamente critico e contestario e al secondo una maggiore propositività volta a fornire alternative economiche e sociali a quelle oggi imperanti.


== Origini ==
== Origini ==


Nel [[1999]], in occasione della riunione dell'[[Organizzazione Mondiale del Commercio|WTO]], a Seattle, compare per la prima volta nella scena pubblica il vasto movimento anti-globalizzazione, che a dire il vero s'era già  manifestato anche in altre occasioni, in particolare anche a Vancouver il vertice APEC nel [[1997]].<ref>[http://www.silab.it/storia/?pageurl=41-il-popolo-di-seattle Il popolo di Seattle ]</ref>  
Nel [[1999]], in occasione della riunione dell'[[Organizzazione Mondiale del Commercio|WTO]], a Seattle, compare per la prima volta nella scena pubblica il vasto movimento anti-globalizzazione, che a dire il vero s'era già manifestato anche in altre occasioni, in particolare anche a Vancouver il vertice APEC nel [[1997]]. <ref>[http://www.silab.it/storia/?pageurl=41-il-popolo-di-seattle Il popolo di Seattle ]</ref>  


Il movimento, anche grazie alla diffusione di [[Internet]] e dei relativi siti web di [[controinformazione]], da quel momento metterà  in piedi diverse iniziative di protesta contro i processi di [[globalizzazione]] dell'[[economia]] e della società , resi possibili dagli accordi sul commercio internazionale sanciti da organizzazioni ed istituzioni liberiste transnazionali: [[Organizzazione Mondiale del Commercio|WTO]] (ex GATT, ''General Agreement on Tariffs and Trade''), [[Fondo Monetario Internazionale]] e [[Banca Mondiale]].<ref>[http://www.disinformazione.it/globalizzazione.htm Globalizzazione]</ref> Organismi come il G8, in cui si ritrovano i capi di governi dei principali paesi del mondo, ratificano tali decisioni e, infatti, essi sono uno dei momenti in cui maggiormente il "movimento" è più attivo e visibile.  
Il movimento, anche grazie alla diffusione di [[Internet]] e dei relativi siti web di [[controinformazione]], da quel momento metterà in piedi diverse iniziative di protesta contro i processi di [[globalizzazione]] dell'[[economia]] e della società, resi possibili dagli accordi sul commercio internazionale sanciti da organizzazioni ed istituzioni liberiste transnazionali: [[Organizzazione Mondiale del Commercio|WTO]] (ex GATT, ''General Agreement on Tariffs and Trade''), [[Fondo Monetario Internazionale]] e [[Banca Mondiale]]. <ref>[http://www.disinformazione.it/globalizzazione.htm Globalizzazione]</ref> Organismi come il G8, in cui si ritrovano i capi di governi dei principali paesi del mondo, ratificano tali decisioni e, infatti, essi sono uno dei momenti in cui maggiormente il "movimento" è più attivo e visibile.  


Oltre a quelli di Seattle, altri incidenti si verificarono il [[27 gennaio]] [[2001]] a Davos ([[Svizzera]]), in occasione del [[Forum Economico Mondiale]]<ref>[http://www.repubblica.it/online/economia/scontri/scontri/scontri.html Scontri a Davos Torna il popolo di Seattle], articolo de [[La Repubblica]], del 29 gennaio 2000</ref>; dal [[15 marzo|15]] al [[17 marzo]] a Napoli<ref>[http://web.archive.org/web/20070220065434/http://italy.indymedia.org/news/2004/07/589631.php Global Forum - Napoli - 17 marzo 2001], articolo da "Indymedia Italia"</ref> ed il [[15 giugno]] a Göteborg, per il [[Unione europea|Summit europeo]]. Il momento più drammatico si verifica però durante il G8 di Genova - da giovedì [[19 luglio]] a domenica [[22 luglio]] [[2001]] - quando i violentissimi scontri nella città  ligure portarono all'omicidio del giovane [[Carlo Giuliani]].
Oltre a quelli di Seattle, altri incidenti si verificarono il [[27 gennaio]] [[2001]] a Davos ([[Svizzera]]), in occasione del [[Forum Economico Mondiale]] <ref>[http://www.repubblica.it/online/economia/scontri/scontri/scontri.html Scontri a Davos Torna il popolo di Seattle], articolo de ''La Repubblica'', del 29 gennaio 2000</ref>; dal [[15 marzo|15]] al [[17 marzo]] a Napoli <ref>[http://web.archive.org/web/20070220065434/http://italy.indymedia.org/news/2004/07/589631.php Global Forum - Napoli - 17 marzo 2001], articolo da "Indymedia Italia"</ref> ed il [[15 giugno]] a Göteborg, per il [[Unione Europea|Summit europeo]]. Il momento più drammatico si verifica però durante il G8 di Genova - da giovedì [[19 luglio]] a domenica [[22 luglio]] [[2001]] - quando i violentissimi scontri nella città ligure portarono all'omicidio del giovane [[Carlo Giuliani]].


== Orientamenti ideologici e politici ==
== Orientamenti ideologici e politici ==


Essendo assai eterogeneo, il movimento oscilla tra posizioni riformiste (per esempio rivendicando la [[Tobin Tax]]<ref>James Tobin è noto per la sua proposta di tassazione sulle transazioni internazionali</ref>, divenuta il cavallo di battaglia dell'organizzazione denominata [[Attac]]) - caratterizzate da slogan come « Un altro mondo è possibile », divenuto più recentemente « Altri mondi sono possibili »<ref>Slogan appartenente a [[Paul Éluard]]: « Un autre monde est possible, mais il est dans celui-ci » (Un altro mondo è possibile, ma è in questo)</ref> - e rivoluzionarie, quantunque queste tendano più propriamente a partecipare alle proteste e non ai convegni e ai dibattiti.
Essendo assai eterogeneo, il movimento oscilla tra posizioni riformiste (per esempio rivendicando la [[Tobin Tax]] <ref>James Tobin è noto per la sua proposta di tassazione sulle transazioni internazionali</ref>, divenuta il cavallo di battaglia dell'organizzazione denominata [[Attac]]) - caratterizzate da slogan come « Un altro mondo è possibile », divenuto più recentemente « Altri mondi sono possibili » <ref>Slogan appartenente a [[Paul Éluard]]: «Un autre monde est possible, mais il est dans celui-ci» («Un altro mondo è possibile, ma è in questo»)</ref> - e rivoluzionarie, quantunque queste tendano più propriamente a partecipare alle proteste e non ai convegni e ai dibattiti.


La pluralità  degli orientamenti politici è ben difficile da sintetizzare, tuttavia è possibile genericamente delineare i contorni delle principali "anime" del movimento:
La pluralità degli orientamenti politici è ben difficile da sintetizzare, tuttavia è possibile genericamente delineare i contorni delle principali "anime" del movimento:
*'''antiliberisti''': critici del modello [[neoliberismo|neoliberista]] oggi imperante;
*'''antiliberisti''': critici del modello [[neoliberismo|neoliberista]] oggi imperante;
*'''ecologisti''': si oppongono allo sfruttamento delle risorse della terra, oscillando tra posizioni riformistiche e radicali ([[ecologismo|ecologisti]] moderati legati ai partiti verdi, [[anarchismo verde|anarco-ecologisti]], [[vegan|vegani e vegetariani]], ecc.)
*'''ecologisti''': si oppongono allo sfruttamento delle risorse della terra, oscillando tra posizioni riformistiche e radicali ([[ecologismo|ecologisti]] moderati legati ai partiti verdi, [[anarchismo verde|anarco-ecologisti]], [[vegan|vegani e vegetariani]] ecc.)
*'''fautori della decrescita''': si oppongono al modello di sviluppo economico e sociale attuale;
*'''fautori della decrescita''': si oppongono al modello di sviluppo economico e sociale attuale;
*'''localisti e movimenti indigeni''': auspicano autonomie o indipendenze di quelle che oggi sono semplicemente regioni politiche o geografiche inglobate da altri [[Stato|stati]]; rifiutano la [[discriminazione]] su base etnica.
*'''localisti e movimenti indigeni''': auspicano autonomie o indipendenze di quelle che oggi sono semplicemente regioni politiche o geografiche inglobate da altri [[Stato|stati]]; rifiutano la [[discriminazione]] su base etnica.
*'''religiosi''': auspicano una società  diversa, improntata su una [[religione|concezione religiosa]] fondata sul rispetto delle differenze umane;
*'''religiosi''': auspicano una società diversa, improntata su una [[religione|concezione religiosa]] fondata sul rispetto delle differenze umane;
*'''partiti ed esponenti della [[sinistra]]''': si va dai partiti parlamentaristi alle posizioni più radicale o non specificamente legate ai partiti istituzionali;
*'''partiti ed esponenti della sinistra''': si va dai partiti parlamentaristi alle posizioni più radicale o non specificamente legate ai partiti istituzionali;
*'''anticapitalisti''': fanno parte di questa corrente principalmente marxisti ed anarchici; entrambi al [[capitalismo]] e al [[liberismo]] ma ben distinguendosi dalle posizioni più riformiste e istituzionalizzate di altri gruppi. Raramente partecipano a convegni e dibattiti indetti dalle altre anime del movimento e tendono esclusivamente a partecipare alle manifestazioni di protesta.
*'''anticapitalisti''': fanno parte di questa corrente principalmente marxisti ed anarchici; entrambi al [[capitalismo]] e al [[liberismo]] ma ben distinguendosi dalle posizioni più riformiste e istituzionalizzate di altri gruppi. Raramente partecipano a convegni e dibattiti indetti dalle altre anime del movimento e tendono esclusivamente a partecipare alle manifestazioni di protesta.


Non di meno, nonostante le divergenze, l'eterogeneità  del movimento non impedisce che al suo interno si trovino convergenze rispetto a diversi aspetti critici o propositivi:
Non di meno, nonostante le divergenze, l'eterogeneità del movimento non impedisce che al suo interno si trovino convergenze rispetto a diversi aspetti critici o propositivi:
*contestazione delle istituzioni mondiali sovranazionali come il [[Fondo Monetario Internazionale]], [[Banca Mondiale]], [[OCSE]], [[WTO]] e [[G8]];
*contestazione delle istituzioni mondiali sovranazionali come il [[Fondo Monetario Internazionale]], [[Banca Mondiale]], [[OCSE]], [[WTO]] e [[G8]];
*rivendicazioni maggiormente democratiche secondo l'orientamento delle diverse correnti del movimento;
*rivendicazioni maggiormente democratiche secondo l'orientamento delle diverse correnti del movimento;
Riga 43: Riga 43:
[[Image:Carleto.jpg|thumb|left|150 px|[[Carlo Giuliani]], ucciso durante le manifestazioni antiglobalizzazione di Genova (2001)]]
[[Image:Carleto.jpg|thumb|left|150 px|[[Carlo Giuliani]], ucciso durante le manifestazioni antiglobalizzazione di Genova (2001)]]
[[File:Genova-G8 2001-Carica della polizia.jpg|thumb|220 px|[[Esercito|Carabinieri]] nell'atto di caricare i manifestanti durante gli scontri avvenuti in Corso Torino a Genova il [[20 luglio]]]]
[[File:Genova-G8 2001-Carica della polizia.jpg|thumb|220 px|[[Esercito|Carabinieri]] nell'atto di caricare i manifestanti durante gli scontri avvenuti in Corso Torino a Genova il [[20 luglio]]]]
In contrapposizione alla riunione del cosiddetto G8, tenutosi a Genova da giovedì [[19 luglio]] a domenica [[22 luglio]] [[2001]], si svolse nella città  ligure una serie di contromanifestazioni con gravi tumulti di piazza e scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Durante uno di questi trovò la morte il manifestante [[Carlo Giuliani]].
In contrapposizione alla riunione del cosiddetto G8, tenutosi a Genova da giovedì [[19 luglio]] a domenica [[22 luglio]] [[2001]], si svolse nella città ligure una serie di contromanifestazioni con gravi tumulti di piazza e scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Durante uno di questi trovò la morte il manifestante [[Carlo Giuliani]].


La sera del [[21 luglio|giorno seguente la morte di Carlo]], tra le ore 22 e mezzanotte, nelle scuole Diaz, Pertini e Pascoli, divenute centro del coordinamento del Genoa Social Forum, guidato da Vittorio Agnoletto, fecero una violentissima irruzione i Reparti mobili della Polizia di Stato con il supporto operativo di alcuni battaglioni dei Carabinieri. Dei 93 attivisti, ben 61 feriti risultarono, 3 dei quali in prognosi riservata e uno in coma, a causa della [[Violenza della polizia]].
La sera del [[21 luglio|giorno seguente la morte di Carlo]], tra le ore 22 e mezzanotte, nelle scuole Diaz, Pertini e Pascoli, divenute centro del coordinamento del Genoa Social Forum, guidato da Vittorio Agnoletto, fecero una violentissima irruzione i Reparti mobili della Polizia di Stato con il supporto operativo di alcuni battaglioni dei Carabinieri. Dei 93 attivisti, ben 61 feriti risultarono, 3 dei quali in prognosi riservata e uno in coma, a causa della [[Violenza della polizia]].
Riga 66: Riga 66:
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Carlo Giuliani]]
*[[Carlo Giuliani]]
*[[Neo-anarchismo]]


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.globalproject.info/ Globalproject.info], piattaforma multimediale altermondialista.
*[http://www.globalproject.info/ Globalproject.info], piattaforma multimediale altermondialista.


[[Categoria:Società ]]
[[Categoria:Società]]
[[Categoria:Concetti]]
[[Categoria:Concetti]]

Versione attuale delle 09:54, 9 gen 2021

Un momento degli scontri del 30 novembre 1999, a Seattle. In occasione della conferenza dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, nasce ufficialmente il movimento antiglobalizzazione.

Il termine altermondialismo (dal lat. alter «altro, diverso» e da mondialismo) indica l'eterogeneo movimento ideologico di sinistra critico dell'attuale sistema economico neoliberista. Questo movimento viene anche chiamato movimento no-global o movimento anti-globalizzazione.

Altre denominazioni: no global, new global, movimento dei movimenti

Inizialmente il movimento altermondilaista veniva chiamato dai media italiani "movimento no-global" per contrazione del nome "Rete No Global Forum". Questa denominazione inquadrava genericamente tutti coloro che manifestavano contro i G8 come fossero un'unica entità, anche se in realtà le differenze ideologiche erano e sono sostanziali. [1]

Attualmente si usano anche termini come new global (che indica una connotazione meno radicale e propugna un'altra forma di globalizzazione) o movimento dei movimenti. In passato è stato molto usato il termine popolo di Seattle, con riferimento alle contestazioni avvenute nel novembre del 1999 durante una Conferenza dei Ministri in ambito WTO). In ambito accademico, alcuni autori parlano spesso di Global Justice Movement, delineando la transnazionalità dei movimenti sociali e la generica richiesta di una giustizia globale.

In altri paesi, soprattutto in Francia, la denominazione alter-mondialismo o altromondismo è prevalente rispetto a quella di quella di anti-globalizzazione ed indica comunque una visione positiva e propositiva (in riferimento allo slogan Un altro mondo è possibile). A seguito delle contestazioni del G8 del 2007 in Germania, è entrato nell'uso comune il termine globalcritico, traduzione letterale del tedesco Globalisierungskritik.

Alcuni tendono a distinguere l'antiglobalizzazione dall'altermondialismo, attribuendo al primo un significato esclusivamente critico e contestario e al secondo una maggiore propositività volta a fornire alternative economiche e sociali a quelle oggi imperanti.

Origini

Nel 1999, in occasione della riunione dell'WTO, a Seattle, compare per la prima volta nella scena pubblica il vasto movimento anti-globalizzazione, che a dire il vero s'era già manifestato anche in altre occasioni, in particolare anche a Vancouver il vertice APEC nel 1997. [2]

Il movimento, anche grazie alla diffusione di Internet e dei relativi siti web di controinformazione, da quel momento metterà in piedi diverse iniziative di protesta contro i processi di globalizzazione dell'economia e della società, resi possibili dagli accordi sul commercio internazionale sanciti da organizzazioni ed istituzioni liberiste transnazionali: WTO (ex GATT, General Agreement on Tariffs and Trade), Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale. [3] Organismi come il G8, in cui si ritrovano i capi di governi dei principali paesi del mondo, ratificano tali decisioni e, infatti, essi sono uno dei momenti in cui maggiormente il "movimento" è più attivo e visibile.

Oltre a quelli di Seattle, altri incidenti si verificarono il 27 gennaio 2001 a Davos (Svizzera), in occasione del Forum Economico Mondiale [4]; dal 15 al 17 marzo a Napoli [5] ed il 15 giugno a Göteborg, per il Summit europeo. Il momento più drammatico si verifica però durante il G8 di Genova - da giovedì 19 luglio a domenica 22 luglio 2001 - quando i violentissimi scontri nella città ligure portarono all'omicidio del giovane Carlo Giuliani.

Orientamenti ideologici e politici

Essendo assai eterogeneo, il movimento oscilla tra posizioni riformiste (per esempio rivendicando la Tobin Tax [6], divenuta il cavallo di battaglia dell'organizzazione denominata Attac) - caratterizzate da slogan come « Un altro mondo è possibile », divenuto più recentemente « Altri mondi sono possibili » [7] - e rivoluzionarie, quantunque queste tendano più propriamente a partecipare alle proteste e non ai convegni e ai dibattiti.

La pluralità degli orientamenti politici è ben difficile da sintetizzare, tuttavia è possibile genericamente delineare i contorni delle principali "anime" del movimento:

  • antiliberisti: critici del modello neoliberista oggi imperante;
  • ecologisti: si oppongono allo sfruttamento delle risorse della terra, oscillando tra posizioni riformistiche e radicali (ecologisti moderati legati ai partiti verdi, anarco-ecologisti, vegani e vegetariani ecc.)
  • fautori della decrescita: si oppongono al modello di sviluppo economico e sociale attuale;
  • localisti e movimenti indigeni: auspicano autonomie o indipendenze di quelle che oggi sono semplicemente regioni politiche o geografiche inglobate da altri stati; rifiutano la discriminazione su base etnica.
  • religiosi: auspicano una società diversa, improntata su una concezione religiosa fondata sul rispetto delle differenze umane;
  • partiti ed esponenti della sinistra: si va dai partiti parlamentaristi alle posizioni più radicale o non specificamente legate ai partiti istituzionali;
  • anticapitalisti: fanno parte di questa corrente principalmente marxisti ed anarchici; entrambi al capitalismo e al liberismo ma ben distinguendosi dalle posizioni più riformiste e istituzionalizzate di altri gruppi. Raramente partecipano a convegni e dibattiti indetti dalle altre anime del movimento e tendono esclusivamente a partecipare alle manifestazioni di protesta.

Non di meno, nonostante le divergenze, l'eterogeneità del movimento non impedisce che al suo interno si trovino convergenze rispetto a diversi aspetti critici o propositivi:

Il G8 di Genova (luglio 2001)

Exquisite-kfind.png Vedi Carlo Giuliani.
Carlo Giuliani, ucciso durante le manifestazioni antiglobalizzazione di Genova (2001)
Carabinieri nell'atto di caricare i manifestanti durante gli scontri avvenuti in Corso Torino a Genova il 20 luglio

In contrapposizione alla riunione del cosiddetto G8, tenutosi a Genova da giovedì 19 luglio a domenica 22 luglio 2001, si svolse nella città ligure una serie di contromanifestazioni con gravi tumulti di piazza e scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Durante uno di questi trovò la morte il manifestante Carlo Giuliani.

La sera del giorno seguente la morte di Carlo, tra le ore 22 e mezzanotte, nelle scuole Diaz, Pertini e Pascoli, divenute centro del coordinamento del Genoa Social Forum, guidato da Vittorio Agnoletto, fecero una violentissima irruzione i Reparti mobili della Polizia di Stato con il supporto operativo di alcuni battaglioni dei Carabinieri. Dei 93 attivisti, ben 61 feriti risultarono, 3 dei quali in prognosi riservata e uno in coma, a causa della Violenza della polizia.

Le persone fermate e arrestate durante i giorni della manifestazione furono in gran parte condotte nella caserma di Genova Bolzaneto, prima di essere trasferite in diverse carceri italiane. Secondo il rapporto dell'ispettore Montanaro, frutto di un'indagine effettuata pochi giorni dopo il vertice, nei giorni della manifestazione transitarono per la caserma 240 persone, ma secondo altre testimonianze di agenti, gli arresti e le semplici identificazioni furono quasi 500.

Note

  1. Video sull'origine dell'espressione No-Global
  2. Il popolo di Seattle
  3. Globalizzazione
  4. Scontri a Davos Torna il popolo di Seattle, articolo de La Repubblica, del 29 gennaio 2000
  5. Global Forum - Napoli - 17 marzo 2001, articolo da "Indymedia Italia"
  6. James Tobin è noto per la sua proposta di tassazione sulle transazioni internazionali
  7. Slogan appartenente a Paul Éluard: «Un autre monde est possible, mais il est dans celui-ci» («Un altro mondo è possibile, ma è in questo»)

Bibliografia

  • Naomi Klein, No Logo economia globale e nuova contestazione.
  • Naomi Klein, Recinti e finestre Dispacci dalle prime linee del dibattito sulla globalizzazione.
  • Mario Pianta, Globalizzazione dal basso. Economia mondiale e movimenti sociali, Manifestolibri, 2001
  • Michael Hardt / Antonio Negri, Impero. Il nuovo ordine della globalizzazione, Rizzoli, 2002
  • Cristina Artoni, Le tribù di Porto Alegre. L'alternativa dal basso, Shake, 2002
  • Salvatore Cannavò, Porto Alegre. Capitale dei movimenti. Percorsi e progetti di un movimento globale, Manifestolibri, 2002
  • John Perkins, Confessioni di un sicario dell'economia, minimum fax, 2005
  • AA.VV., Controimpero. Per un lessico dei movimenti globali, Manifestolibri, 2002
  • AA.VV., Porto Alegre. Il movimento dei movimenti, una nuova narrazione del mondo, Intra Moenia, 2002
  • AA.VV., Il cammino dei movimenti. Da Seattle a Porto Alegre 2003 ai cento milioni in piazza per la pace, Intra Moenia, 2003

Voci correlate

Collegamenti esterni