Aleksandr Ivanovič Herzen

Da Anarcopedia.
Versione del 22 dic 2020 alle 17:29 di K2 (discussione | contributi) (Sostituzione testo - "hecc." con "h ecc.")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Jump to navigation Jump to search
Aleksandr Ivanovič Herzen

Aleksandr Ivanovič Gercen, spesso traslitterato Herzen (Mosca, 6 aprile 1812 – Parigi, 21 gennaio 1870), è stato uno scrittore, ideologo della rivoluzione contadina russa (populismo russo), pubblicista, economista e filosofo materialista russa. Herzen fu uno tra i più grandi intellettuali russi del XIX secolo.

Biografia

Figlio illegittimo di un aristocratico russo di nome Ivan Alekseïevitch Iakovlev, un rappresentante dell'aristocrazia russa. Sua madre Henriette-Wilhelmine Luisa Haag era una giovane serva tedesca che suo padre, aveva portato incinta da Stoccarda e che non aveva voluto sposare per pregiudizi di classe. Il nome Herzen infatti deriva dal tedesco Herz (cuore) e fu inventato in occasione della sua nascita.

Prime attività politiche

Herzen, entrato nel 1829 alla facoltà fisico-matematica, vi scoprì molti movimenti di idee. Animò sin da giovane molti circoli radicali culturali e politici che gli valsero anche delle condanne al confino per molti anni che Herzen impiegò soprattutto a studiare e approfondire le sue conoscenze politiche e filosofiche. Ammiratore di Hegel e di Schelling, scrisse molti saggi sin dagli inizi degli anni quaranta collocabili nello sprito della sinistra hegeliana, i cui autori principali lo aiutarono a ricavare una concezione unitaria dalle sua conoscenza vaste e variegate, e che lo orientarono progressivamente verso le concezioni socialiste.

Il socialismo

Successivamente fu influenzato dalle idee socialiste di Saint-Simon e Proudhon. Dopo aver scritto il romanzo Di chi la colpa, nel 1847, in cui accusava la morale dell'epoca, lasciò la Russia vivendo in vari paesi. Fu in contatto con molte personalità dell'epoca come Michail Bakunin, Louis Blanc, Giuseppe Mazzini, Kossuth ecc.

Dopo gli eventi rivoluzionari del 1848-49, si convinse che anche la Russia era matura per avere un proprio peculiare movimento rivoluzionario poggiante sulle tradizioni del collettivismo agrario. I suoi numerosi contatti con i maggiori rappresentanti delle principali correnti sociali dell'epoca lo portarono a radicalizzarsi sempre più finché l'esito delle rivoluzioni del 1848 non lo deluse profondamente. Nel 1852 si trasferì a Londra dove si dedicò prevalentemente alla scritture e fondò anche le riviste Kolokol (La Campana) e Poljarnja zvezda (Stella polare), che registrarono una notevole influenza in patria. Le sue riviste criticavano lo stato di cose esistenti e stimolavano il dibattito politico e culturale per l'instaurazione di un nuovo regime e erano diffuse clandestinamente nella Russia zarista.

Dopo un primo periodo di richieste politiche piuttosto moderate centrate soprattutto sulla richiesta dell'abolizione della servitù della gleba e della soppresione delle pene corporali, Herzen andò radicalizzandosi soprattutto grazie all'influenza di Bakunin di cui condivise anche il rovesciamento del vecchio regime con l'azione rivoluzionaria.

Herzen rimase sempre un deciso avversario dell'autocrazia e della servitù feudale, influenzando lo sviluppo del movimento populista e sostenendo anche l'importanza del mir e la vitalità dell'obščina, che egli pensava potesse costituire la base economica e sociale sulla quale edificare il rinnovamento del Paese in senso socialista. Herzen credeva infatti in un naturale spirito comunistico del contadino russo:

«Il contadino russo conosce soltanto la moralità che nasce istintivamente e naturalmente dal suo comunismo [...] la manifesta ingiustizia dei proprietari terrieri lega il contadino ancor più strettamente alle leggi della sua comunità [...] l'organizzazione della comunità ha tenuto testa alle intromissioni del governo [...] è sopravvissuta ed è rimasta integra fino allo sviluppo del socialismo in Europa».

Il fallimento della rivoluzione polacca del 1863, mise in crisi profondamente Herzen e comportò anche una diminuzione della sua influenza in Russia. Secondo le sue concezioni maturate in relazione ai più importanti eventi europei, Herzen concepirà il socialismo come fattibile con maggiore probabilità piuttosto in Russia che in Occidente, grazie alla sopravvivenza delle tradizionali istituzioni collettiviste agrarie ancora esistenti al contrario dell'Occidente. 

Bibliografia

  • A un vecchio compagno - a cura di Vittorio Strada, Einaudi, Torino 1977
  • Dall'altra sponda - traduzione e note di Pia Pera, introduzione di Isaiah Berlin, Adelphi, Milano 1993
  • Lo sviluppo delle idee rivoluzionarie in Russia - a cura di Ida Giordano, con una prefazione di Franco Venturi e un saggio di Sergio Romano, Corbaccio, Milano 1994
  • Mazzini e Garibaldi - traduzione di Clara Coïsson, E/O, 1995
  • Il passato e i pensieri - progetto editoriale e cura di Lia Wainstein, introduzione di Andrzej Walicki, Einaudi-Gallimard, Torino 1996
  • Il dottor Krupov - a cura di Alberto Schiavone, Barbes, Firenze 2008

Voci correlate