Adolf Brand

Adolf Brand (Berlino, 14 novembre 1874 – Berlino, 2 febbraio 1945) è stato un giornalista, insegnante e scrittore tedesco, il cui pensiero si rifà in parte all'anarco-individualismo. È stato tra i pionieri dell'attivismo a favore dell'accettazione della bisessualità e dell'omosessualità nella società occidentale contemporanea.

Adolf Brand intorno al 1930

Dopo essera stato insegnante di scuola per un breve periodo di tempo, fondò una piccola casa editrice, attraverso la quale, nel 1896, riuscì a far pubblicare il primo periodico della storia rivolto ad un pubblico espressamente omosessuale [1], Der Eigene (Lo speciale o L'Unico), che continuò ad essere stampato ininterrottamente fino al 1931. Il nome della rivista deriva direttamente dall'opera di Max Stirner, autore de L'Unico e la sua proprietà (1845), che aveva avuto un grosso influsso sul giovane Brand, e fa riferimento al concetto stirneriano di "possesso di sé stesso" dell'individuo.

Biografia

Der Eigene

 
Un numero di Der Eigene del 1899

Der Eigene si focalizzava principalmente su materiale culturale e accademico e si stima che possa avere avuto una media di circa 1.500 abbonati per numero per tutta la sua esistenza, per quanto i numeri esatti non siano noti.

I collaboratori comprendevano Erich Mühsam, Kurt Hiller, John Henry Mackay (con lo pseudonimo di "Sagitta") e gli artisti Wilhelm von Gloeden (il fotografo di ragazzi siciliani nudi), Fidus (pseudonimo usato dall'illustratore, pittore ed editore Hugo Reinhold Karl Johann Hoppener) e Sascha Schneider, oltre a molti contributi del fondatore stesso sia in forma di poesia che di articoli informativi e di divulgazione.

Gli scritti di Brand, insieme a quelli degli altri collaboratori di Der Eigene, erano nello specifico finalizzati ad una rinascita del concetto di pederastia della Grecia antica, da assumere come modello culturale anche per l'omosessualità moderna. [2] Brand produsse e pubblicò nel corso degli anni anche molte foto di nudo maschile, che presentò come "studi antropologici" sulla bellezza intrinseca della razza tedesca.

Tra il 1899 e il 1900 si adoprò per far pubblicare l'autorevole antologia di poesia omoerotica Lieblingminne und Freundesliebe in der Weltliteratur, compilata dal pittore e poeta estone Elisar von Kupffer (alias Elisarion). Nello stesso 1899 era stato intanto condannato per la prima volta ad un anno di prigione per aver colpito pubblicamente con un frustino Ernst Lieber, un delegato del Reichstag ed esponente del Prtito di Centro Tedesco, d'ispirazione cattolica.

In base al famigerato paragrafo 175 del codice penale tedesco, Brand venne inoltre condannato a due mesi di prigione per aver permesso la pubblicazione di "scritti osceni" su Der Eigene. La rivista aveva anche una pubblicazione parallela, Eros, che distribuiva foto-cartoline di bei giovani nudi da conservare nel portafogli.

Il Gemeinschaft der Eigenen

Brand fu coinvolto nel Wissenschaftlich-humanitäres Komitee ("Comitato Scientifico-Umanitario", WHK, la prima organizzazione pubblica per i diritti degli omosessuali), creato nel 1897 dal sessuologo socialista di origini ebraiche Magnus Hirschfeld, fino al 1903, quando, a causa di forti divergenze interne, una visione radicalmente differente dell'omosessualità determinò una scissione, portando alla formazione da parte di Brand dell'organizzazione denominata Gemeinschaft der Eigenen, che ebbe come principale teorico lo scienziato di estrema destra Benedict Friedlaender, e collaboratore Wilhelm Jansen, membro del movimento giovanile nazionalista dei Wandervogel (gli Uccelli migratori o vagabondi).

Per questo nuovo gruppo, l'amore maschio-maschio, ed in particolare quello di un uomo più anziano per uno più giovane, era visto come uno degli aspetti fondanti ed essenziali della stessa idea di virilità; nel contempo venivano in toto respinte le variegate teorie mediche del tempo, in primis quella propugnata dal dottor Hirschfeld, che aveva trovato una qual sorta di identificazione dell'uomo gay in un certo tipo particolare di persona, il cosiddetto "sesso intermedio" (terzo sesso o terzo genere). [3]

Magnus Hirschfeld sosteneva infatti che l'omosessualità era una condizione personale tale da rendere gli individui "diversi dagli altri" - se non addirittura basata su condizioni fisiche (uranismo) - e che poteva quindi far parlare, in senso fisiologico, di un vero e proprio "terzo sesso". Brand criticò aspramente Hirschfeld a tal riguardo, non astenendosi neppure dallo schernirlo per la sua effeminatezza, oltre che per le sue origini ebraiche, dimostrando un atteggiamento razzista.

Oltre che per questo Brand è stato criticato anche per il fatto che, per quanto fosse antinazista, egli fu sostenitore dello stesso tipo di nazionalismo virilista sostenuto anche dal nazionalsocialismo. Infine, il suo convincimento dell'incapacità delle donne di assumere ruoli di comando nella società rivela un lato misogino.

La nuova organizzazione fu così una sorta di movimento che aveva il suo credo nell'eroismo virile dei guerrieri dell'antica Sparta e che dava voce sia agli ideali di pederastia (o omosessualità iper-virile) dell'antica Grecia sia alle idee di "eros greco antico" che rimandavano a Gustav Wyneken. [3] L'associazione proponeva agli iscritti escursioni, campeggi, trekking ed occasionalmente il nudismo, come parte della Nacktkultur (cultura del nudismo), allora già presente e molto in voga in Germania (nel 1920 il nudismo si sarebbe sviluppato nel Freikörperkultur, sotto Adolf Koch).

Il Gemeinschaft der Eigenen fu simile ad altri gruppi eminentemente maschili del tempo, come ad esempio il succitato movimento giovanile dei Wandervogel, che propagava idee di liberazione dalla società opprimente ed un ritorno alla natura. Wilhelm Jansen, cofondatore del Gemeinschaft fu in effetti anche uno dei principali sostenitori finanziari del Wandervogel e ricoprì diverse cariche direttive in seno ad esso, divenendone presto uno dei suoi leader principali. [4]

Oltre a ciò, gli scritti e le teorie dell'"anarchico romantico" John Henry Mackay ebbero una significativa influenza sul Gemeinschaft der Eigenen, almeno a partire dal 1906. [5] Mackay viveva allora a Berlino già da un decennio ed era diventato amico di Friedlaender, anche se non condivideva l'avida preferenza del Gemeinschaft der Eigenen per l'omosocialità. Da par suo Friedlaender, di idee decisamente di destra, non condivideva molto le inclinazioni anarchiche di Brand e Mackay, preferendo porre l'attenzione e la riflessione più sui "diritti naturali" e la riforma agraria, temi in quel momento attuali in Germania.

Il precursore dell'outing

Brand propose l'"outing" di famosi uomini gay molto prima che venisse coniato il termine stesso. Nel 1904 scrisse su articoli di stampa che Friedrich Dasbach, uno dei delegati del partito centrista nonché prete cattolico, frequentava abitualmente ragazzi dediti alla prostituzione maschile; Dasbach minacciò pertanto di citare in giudizio per diffamazione l'autore, ma raggiunsero in tempo un accordo extra-giudiziale.

Quando, nel 1907, durante l'acme dello scandalo Harden-Eulenburg [6], sostenne per iscritto che il principe Bernhard von Bülow (allora cancelliere del Reich) fosse omosessuale, venne citato per diffamazione e condannato a diciotto mesi di prigione. In una successiva giustificazione dell'outing, Brand dichiarò: «Quando qualcuno [...] aspira a impostare nel modo più dannoso gli intimi contatti amorosi degli altri [...] in quel momento la sua stessa vita amorosa cessa di essere un fatto privato».

Ultimi anni

Per tutta la durata della Prima guerra mondiale il Gemeinschaft der Eigenen ridusse al minimo le sue attività. Brand stesso fu arruolato per due anni nell'esercito tedesco, e qui sposò un'infermiera, Elise Behrendt, che accettò pienamente la sua omosessualità. Dopo la guerra l'applicazione del paragrafo 175 lentamente rallentò. Il Gemeinschaft der Eigenen, assieme ad altri gruppi (tra cui quello di gruppo di Magnus Hirschfeld), formò un "comitato d'azione" unificato per formulare una nuova legge.

Nel 1925 si unirono al comitato altri gruppi e venne formato il più ampio "Cartello per la riforma della legge contro i reati sessuali". Nonostante la stesura della bozza di una nuova legge, essa non fu però votata e dopo il 1929, a causa del crescere delle agitazioni naziste, non ci furono più ulteriori possibilità di riforma del paragrafo 175.

Adolf Brand cessò l'attivismo agli inizi degli anni 1930, a causa delle continue violenze e vessazioni subite da parte dei nazisti, che riuscirono a mettere a tacere Der Eigene, distrussero il suo lavoro di una vita e lo lasciarono finanziariamente rovinato. Dopo il saccheggio e l'incendio dell'Institut für Sexualwissenschaft [7], Brand inviò una circolare ai suoi seguaci, annunciando la fine del movimento.

Brand e la moglie morirono nel corso di un bombardamento aereo angloamericano durante la Seconda guerra mondiale, il 2 febbraio 1945.

Note

  1. La prima rivista al mondo a trattare questo tema se escludiamo Karl Heinrich Ulrichs, che già nel 1870 aveva tentato di pubblicare un giornale intitolato Uranus, di cui però uscì un solo numero (Hubert Kennedy, Karl Heinrich Ulrichs: First Theorist of Homosexuality, in Science and Homosexualities, ed. Vernon Rosario, pp. 26–45; Routledge, New York, 1997). Inoltre, nello stesso 1896, il medico e criminologo Pasquale Penta aveva creato in Italia l'Archivio delle psicopatie sessuali, ma riuscì a portarlo avanti solo per un anno.
  2. Robert Aldrich, The Seduction of the Mediterranean, p. 111
  3. 3,0 3,1 Florence Tamagne, History Of Homosexuality In Europe, Algora Publishing, 2004, pp. 68–73
  4. Richard Mills, A man of youth: Wilhelm Jansen and the German Wandervogel movement, Gay Sunshine, 44/45, 1980
  5. Hubert Kennedy, Anarchist of Love, II Ed., 2002
  6. Lo scandalo Harden-Eulenburg, spesso definito semplicemente scandalo Eulenburg o scandalo della Tavola Rotonda, nacque a seguito di una serie di processi relativi all'accusa di rapporti omosessuali (all'epoca illegali in Germania in base al paragrafo 175), accompagnati da processi per diffamazione, fra esponenti di spicco del gabinetto e della cerchia dell'imperatore Guglielmo II di Germania fra il 1907 e il 1909.
  7. L'Institut für Sexualwissenschaft era un istituto privato tedesco di ricerca sessuologica, con sede a Berlino, attivo dal 1919 fino al 1933, quando fu distrutto dai nazisti con un rogo di libri (Bücherverbrennung). Il nome può essere variamente reso in italiano come "Istituto per la ricerca sessuale", o "Istituto per la sessuologia", o "Istituto per la scienza della sessualità".

Bibliografia

  • James D. Steakley, The Early Homosexual Emancipation Movement in Germany, 1975
  • John Lauritsen - David Thorstad, Per una storia del movimento dei diritti omosessuali (1864-1935), Savelli, Roma, 1979
  • Günter Grau, Hidden Holocaust? Gay and Lesbian Persecution in Germany 1933-45, 1995
  • Mark Blasius - Shane Phelan, We Are Everywhere: A Historical Source Book of Gay and Lesbian Politics, 1997 (si veda il capitolo: The Emergence of a Gay and Lesbian Political Culture in Germany)
  • Harry Oosterhuis, Homosexuality and Male Bonding in Pre-Nazi Germany: The Youth Movement, the Gay Movement, and Male Bonding before Hitler's Rise: Original Transcripts from "Der Eigene", the First Gay Journal in the World, 1991

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