Abolizione del carcere

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Nuvola apps xmag.png Per approfondire, vedi Carcere.
Il Panopticon foucaltiano, metafora ed incubo dell'ascolto-sorveglianza.

Lo scopo del movimento per l'abolizione del carcere è di eliminare tutte le istituzioni liberticide come le prigioni, i centri di ritenzione amministrativa o anche i campi di prigionieri di guerra, proponendo alternative più efficaci e soprattutto più rispettose della dignità individuale. Gli abolizionisti sono molto critici nei confronti della giustizia, soprattutto quella occidentale, poiché la ritengono razzista, discriminatoria e totalmente inefficace, sia per il reintegro nella società dei “criminali” e sia per la prevenzione del crimine. Molti di coloro che appartengono al movimento abolizionista sono attivi anche nelle lotte contro le altre forme di controllo sociale e di oppressione, come la psichiatria o la liberazione animale. Per questo motivo, buona parte degli abolizionisti sono attivisti anche del movimento anarchico.

Storia

L'azione e il pensiero di diverse personalità ed organizzazioni o comunità hanno permesso di dar origine ad un intenso dibattito, seppur spesso marginalizzato dagli ambienti accademici, che poi ha permesso di far nascere il movimento abolizionista attuale. Tra le personalità maggiormente influenti si possono citare il filosofo Michel Foucault, il criminologo olandese Louk Hulsman e i sociologi norvegesi Nils Christie, Thomas Mathiesen, oltre ovviamente a tantissimi membri del movimento anarchico. Tra i gruppi (organizzazioni o comunità) che più di tutti hanno influito nello sviluppo del movimento anti-carcerario si possono citare:

  • I quaccheri (Società degli Amici di Gesù). Essi furono uno dei primi movimenti a proporre delle alternative al carcere in nome dell'egualitarismo, che è alla base della loro credenza religiosa .
    Louk Hulsman, criminologo abolizionista
  • Fondata all'inizio del XX secolo a Londra, la Croce Nera Anarchica è una delle principali associazioni sostenenti l'abolizione del carcere. Chiamata inizialmente Croce Rossa Anarchica, l'associazione di sostegno politico ai prigionieri, anarchici e non, ha cambiato successivamente il suo nome dopo gli eventi della rivoluzione russa del 1917, per evitare confusioni con la Croce Rossa Internazionale, e d'altra parte per non utilizzare il colore rosso come simbolo, poiché notoriamente associato ai bolscevichi, i quali furono responsabili di diverse incarcerazioni o esecuzioni arbitrarie di anarchici.
  • Raze The Walls!, situato a Seattle, Washington, ha continuato la sua attività per circa dieci anni, prima che le lotte intestine e le differenze politiche con gli altri movimenti anarchici ne favorisse lo scioglimento. Durante la sua esistenza, Raze The Walls! ha inviato libri, fanzine e giornali ai prigionieri, nonché ha sostenuto finanziariamente i loro familiari. Molti dei loro mezzi d'azione e delle loro idee sono ancora oggi ritenute valide.

Gli anarchici e l'abolizione del carcere

Simbolo della Croce Nera Anarchica

Storicamente, fino ad oggi, gli anarchici hanno sempre avuto un ruolo significativo all'interno del movimento abolizionista. La principale ragione di questo loro attivismo è la volontà di sopprimere tutte le forme di controllo, di cui il carcere è un esempio classico (controllo dello Stato), inoltre il carcere è intimamente legato al capitalismo, soprattutto da quando si è sviluppata l'idea della sua privatizzazione. L'anarchismo è contro la “galera” perché molti prigionieri non hanno commesso crimini violenti, ma molto spesso sono persone povere e/o emarginate e perché le carceri non permettono che molto raramente la reintegrazione dei detenuti, quanto piuttosto tendono a far aumentare il numero e la gravità dei crimini commessi dai prigionieri ritornati in libertà.

Al posto delle carceri, molti anarchici propongono dei tribunali, consigli o assemblee, posti sotto il controllo della comunità, con lo scopo di dare soluzioni ai problemi della criminalità. Essi sostengono ugualmente che con la distruzione del capitalismo e l'instaurazione di una società anarchica una buona parte degli atti delinquenziali sparirebbero poiché in genere dipendenti dalla cattiva organizzazione sociale, ovvero dalla proprietà privata e dall'autorità.

Metodi

Talvolta le metodologie abolizioniste sono volte anche all'ottenimento di conquiste parziali (miglioramento condizioni di vita dei carcerati, migliori cure mediche ecc.), tuttavia i metodi utilizzati dagli attivisti differiscono a causa delle variegate posizioni interne al movimento.

  • Riforme del sistema penale
  • Riforme delle condizioni di vita delle prigioni
  • Prevenzione piuttosto che punizione
  • Tentare di evitare i programmi governativi che fomentano l'incremento della popolazione carceraria
  • L'educazione
  • Far conoscere la natura del problema alle persone che non hanno conosciuto il carcere

Argomenti contro l'abolizione del carcere

Michel Foucault (1955), filosofo francese, ha descritto l'origine e l'evoluzione del sistema carcerario
  • Le carceri sono necessarie per la preservazione dell'“ordine e della sicurezza” della società.
  • Le carceri danno una punizione appropriata ai crimini compiuti.

Argomenti per l'abolizione della carcere

  • Negli USA, il terzo emendamento della costituzione non ha abolito ancora la schiavitù, ma l'ha limitata ad alcuni casi in cui si fornisce «una punizione per un crimine». In certi paesi quindi la prigione non è altro che una moderna schiavitù istituzionale.
  • Lo Stato può utilizzare le carceri per liberarsi degli « emarginati » e degli « indesiderabili » (nemici politici).
  • L'accusato può difendersi meglio se appartiene ad una classe privilegiata.
  • La legge è basata sul vantaggio di una classe sociale sulle altre. Per esempio nella maggior parte dei paesi il tabacco è legale, mentre la marijuana non lo è solo perché grosse società, private e nazionali, sono in grado di controllare economicamente solo il tabacco.
  • La polizia e le carceri allontanano e separano le persone dalle loro comunità.
  • Il sistema giudiziario occidentale molte volte punisce in misura maggiore le persone di colore, gli immigrati, i poveri e gli emarginati.
  • Ci sono stati, e ci sono, esempi di comunità, alcune delle quali anarchiche, senza alcun tipo di carcere.
  • Nulla prova che il sistema carcerario renda la gente meno violenta, al contrario pare che accentui la carica aggressiva.
  • Il carcere incrementa molti comportamenti malsani dei prigionieri piuttosto che aiutarli a combatterli. La giustizia è in fondo una sorta di vendetta legalizzata che non ha molte differenze con la vendetta gratuita, contro la quale le persone favorevoli al carcere molto spesso si battono veementemente.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

Articoli e testi

Siti web